mercoledì 27 luglio 2011

Collasso - scegliere di morire o vivere

Imparare dalla storia per evitare disastri? Parrebbe logico. Jared Diamond (UCLA) nei suoi decennali studi rigorosi è andato a indagare come sono cresciute le società, ha smentito in modo rigoroso le stupiderie "suprematiste" e (anti)razziste in Armi acciaio e malattie. (in cui emerge la storia della violenza delle migrazioni e i genocidi che ne sono seguiti). Quindi ha pubblicato Collasso - Come le società decidono di morire o vivere, premio Pulitzer, ovvero i risultati di studi sistematici e rigorosi sul declino spesso repentino (pochi lustri) di decine di culture (anche se nel libro si analizzano solo una dozzina di casi).

Sebbene edulcorato in salsa americaneggiante (il positivismo nei confronti della tecnologia del documentario è assente nel libro e fa parte dello spazio del problema, non della soluzione)  è rivolto ad un pubblico più ampio, questo video spiega in maniera molto chiara quasi sono i cinque fattori chiave di collasso (la parola ha un senso, volutamente l'autore non usa crisi o criticità o altri eufemismi) di una cultura, tra cui, dopo la fragilità ambientale, la bomba demografica (la decrescita demografica è un'altro tabù trasversale di moralisti, credenti e invasati di ogni estrazione).

Diamond prende atto che ora che sappiamo come sono finite (in maniera cruenta) le culture del passato sarebbe opportuno adottare contromisure.

Noto che a destra in centro e a sinistra si rifiuta di prendere atto della realtà, ciascuno per le proprie speculazioni, moralismi e ideologie. D'altra parte le cazzate millenariste di varie pseudoreligioni che pensano sia uno dei loro dei a far finire il mondo e puttanate del genere vengono affiancate dai neoreligiosismi che, ancora, rifiutano di osservare la realtà e invocano utopie e morali anacronistiche e senza senso alcuno dei limiti.

Homo Stupidus Stupidus.



      Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere
      Jared Diamond
      Einaudi



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Love is a losing game

Prima sera a casa, da mercoledì. Dopo l'adrenalina di ieri per i primi success tangheri (ho aperto i balli in milonga dopo lo spettacolo) c'e' la biochimica del down.
Inizio a sentiire la voglia di un'anima cogli occhi che brillano, le mani che ti abbracciano, ti carezzano, con le tette e la pelle liscia da baciare sulla coppa, a scherzare scemi e incucchiaiati. Mi godo la malinconia, stasera e penso a 'sto casino.


lunedì 25 luglio 2011

Sapete che

Mia madre stava servendo in tavola, eravamo tutti già seduti. Mi fa: eeeeeee.... A-Woman? Niente?? No, niente, nessun segno più. Un po' perplessa per il salto di letto, ma sono altre generazioni. Continuiamo ancora un po' e cambio argomento.
Maaa, sapete una cosa?
Cosa c''è, UnUomo?
Sapete... sapete che... sono innamorato di nuovo?
Subito accesi due fanali così  

Eh!?
Sì.
...
Sì chiama... tango.

Mi hanno sfanculato e poi si sono messi a ridere. Poi ho spiegato il nuovo ammorrre mio. E ciò che è successo venerdì notte.
Le mie due radici stanno invecchiando. Me le sono abbracciate e sbaciucchiate di brutto, oggi.

Genuino mercatino

La cosa bella dell'essere liberi (non in coppia) è il tempo per un sacco di cose belle. A volte penso che oltre ad una certa sedazione ci sia proprio anche la mancanza di tempo. Se fai delle cose per la coppia, non ne fai altre. E' abbastanza semplice.
Ieri successo con il piccolo mercatino dei piccoli contadini bio, biodinamici, sinergici etc. . Cibo buono, contatto diretto e il piacere del mercato. Questa parola feticcio corrisponde di fatto ad una sparizione o comunque marginalizzazione dei mercati (e poi, i mercati che rimangono, che robba vendono?).
Proprio bello il mercato delle cose buone sane ecologiche giuste e il piacere di parlare e srtingere mani robuste e vedere occhi di anime e cuori, di prendersi il tempo per il cibo che è ciò che saremo. Ho ancora le copie di Genuino Clandestino che avevamo acquistato per co-produrre il filmato.

Ecco, non c'avrei avuto il tempo, se fossi stato con A-Woman. Aveva scarsa sensibilità su questi temi. Strano. Eppure...




domenica 24 luglio 2011

Amy

Amy, trova la tua serenità!
Rimane la tua arte, la tua voce.






sabato 23 luglio 2011

Clandestango


  • E' una comunicazione senza parole, tre minuti di amore.
    Celia Blanco
Ore ventiduetrentacinque, eccoli, _elo e _tta, venuti a due province in là. C'era già l'adrenalina che ci faceva sorridere, l'addome contratto. Andiamo. Ancora venti minuti nell'aria mite della notte di luglio e con altri suoni di ballo dalla radio. Guidi e ti agiti, le mani verso l'alto. I Bee Gees non c'entrano un cazzo, lo so, ma non ci sono confini alla febbre.
Mh, come mai solo le luci fioche ma niente bandoneon? Sono arrivati i vigili e questo e quello (dalle voci di problemi acustici fino a quella dei mancati permessi al ballo per il locale). Niente. Non si balla.
'azz, per _tta e _elo quasi ottanta chilometri per nulla?
Lo zio dice(va) che pretendere di fermare l'amore con le regole del matrimonio e della famiglia è come pretendere di fermare l'acqua del mare con una scogliera. Ecco, fermatela pure l'adrenalina del ballo, la febbre per vals e  milonga.
Ad un certo punto si è sentita della musica là fuori. Musica?? Dai andiamo.
 E così è stata una notte di passi, di cuori in quattro tempi, di tacchi sull'asfalto e di scarpette consumate. Sono tornati prima i carabiieri e poi ancora i vigili, gli scogli per trattenere l'acqua. E' passata solo un'auto, poi uno lavoratore immigrato in motorino e poi ancora un'altro. Altri esseri della notte, a fendere la milonga clandestina. E le gonne e i tacchi e quell'amore di tre minuti, solo tu, solo lei e  il mondo. E' stata gioia quella milonga e quel vals che ho improvvisato. Spenta la testa che ora serve sul tango coriaceo, e via, solo il ritmo, gli spazi, qualche passo sbagliato, riderci su; tdi uno e dell'altra non ho ancora fatto un'ora di lezione ed è proprio così che è libertà di tre minuti con te, donna. Solo tu e io.
Non risulta ancora fuorilegge, aprire le portiere di una macchina, spaccio di Narcotango ,di Cumparsita di tanghi antichi e... e di balli. Sediziosa adunanza di alcune dozzine di tangheri. Scrivetelo pure sul verbale. O... venga, agente, venga a ballare un vals.

Gioa di notte tiepida di tango clandestino.

venerdì 22 luglio 2011

Vengono, vanno



_isa è sparita, ha cessato i rapporti.

Ieri era parecchio puccipucci con ... un nuovo maestro di tango ospite termporaneo della scuola. Galeotto fu lo stage al sud? Probabile. Beh, un po' mi dispiace, era una testina interessante e una bella donna. D'altra parte, in tutta franchezza, sono poco deciso e convinto, poco intento, poca profondità. Mi diverto colla irresistibile leggerezza del flirtare, ora. Vengono, vanno, come nuvole bianche sul cielo blu.

Stasera nuovo giro in milonga. Ho voglia di tangare. Ecco, proprio di tangare. Quella è la voglia. Il broccolare (mi chiedo che origine abbia 'sto termine sentito spesso nel milanese, non mi piace e proprio per questo lo uso ora) solleva,, in confronto, poche emozioni. Ecco, vorrei diventare figo un po' prima dei molti mesi necessari in genere, arrivare a divertirmi e interpretare. Quella è gioia sempre, nella danza.

giovedì 21 luglio 2011

Solidarietà ai porcospini, agli olmi, agli zii di Tornavento

Produci consuma crepa

Qualche giorno fa ero incappato nell'ennesimo massacro della Natura. La terza pista a Malpensa. Una speculazione sviluppista (già malpensa è un regalo tossico socialista sul quale poi si sono gettati tutti i mestieranti del potere). Farneticazioni della crescita tipo "per arrivare a 50 milioni di passeggeri" (progettato per 30 ora ne serve a stento 18 e sono in diminuzione, visto che non poche compagnie aeree smammano).

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=209632
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_luglio_19/20110719NAZ22_07-1901120174143.shtml

...

'na Val Susa del Varesotto.
600ha di bosco da distruggere, un intero paese Tornavento destinato ad essere raso al suolo, un'alluvione di cemento, altra biodistruzione. Ora non ho tempo per cercare la pubblicazione di quella ricerca epidemiologica che evidenzia come in quell'area c'è un tasso di mortalità per malattie respiratorie (i ciarter inquinano e parecchio) abnormemente più alto della media.
Abitanti di Tornavento? c'è l'esproprio, l'espulsione a altro.
Paradossalmente da miaperfidia c'era stata una discussione su (in)sostenibilità e su inquinamento.
I numeri non sono un problema, diritto ai charter e all'aviocherosene per i charter (ma non certo a casa mia) , diritto a fare 12 (dodici) figli prima, poi a migrare poi, l'inquinamento più grave è quello della mente, l'altro,  è meno importante.
Poi arriva anche la morale: il problema è l'iniqua distribuzione delle risorse.
Il meccanismo della crescita: più charter, più corrente elettrica. Per tutti (in Brasile un'intera poolazione, i Kayapò, che verrà alienata, distrutta per costruire un enorme bacino per la verdognola energia diroelettrica). Più auto, più blog, più concerti, più tutto.
Tutti hanno diritto a di più.
Ai due cellulari, come me, alle scarpe che mi piace tanto ma tanto quel sedicesimo paio, ad andare in aeree a Goa e a Londra, ad avere il nuovo spider della BMW e a molte altre cose.
Molte di 'ste cose garbano e garberebbero pure a me. Un po' sto' attento un po' trasgredisco. Ma non sono così ipocrita da non ammettere che il numero sia il 50% dei problemi (visto che nessuno vuole tornare a vivere in condizioni di sussistenza).

Il numero di Homo non è un problema, parola di miaperfidia. 10, 100, 1000 Lampedusa, viva l'Italia a 120M e poi a 300M di Homo.  Il petrolio lo pigliamo in Libia e Iraq e Niger, il coltan in Congo. La terza pista per l'aumento non la riusciamo ad esternalizzare. Ci scoccia a noi.
Anzi. tutti abbiamo diritto di fare 12 figli e quindi di avere 144 nipoti nel giro di una trentina d'anni. Sì dai!
E' solo l'inquinamento delle menti il problema, l'aritmetica della torta non esiste e non importa.

Ora, lo zio citava spesso Buddha.
Ama te stesso e osserva.
Se si nega la distruttività del numero, non si osserva la realtà.
Non solo è inquinata, distrutta la Natura, ma è inquinata la mente.
E l'inquinamento del negare la dimensione fisica, il problema del numero, è uno degli inquinamenti più tossici.
Sì, l'inquinamento della mente è il più tossico, su questo siamo d'accordo. Da esso derivano tutti gli altri problemi.
La realtà non esiste, è immateriale, mentale e spirituale.
La terza pista a Malpensa anche per andare a Goa non solo non è un problema, non esiste.
Più tutto per più tutti.

mercoledì 20 luglio 2011

Duello



_isa mi diverte. E' stata via un po' di giorni, ha tenuto uno stage di tango in Salento. E' una mente vispa. Come ogni artista che "si rispetti", anche bizzosa.
L'altro giorno se l'è presa per un termine usato in un messaggio. Le ho detto che le avrei ripetuto tutto occhi ad occhi. In fin dei conti, oltre che mente brillante e arte che affascina è anche una bella donna perché celare un segno del mio desiderio? Bisticciamo ancor prima di essere insieme? Ahaha.
Ora è sparita. E' il duello della seduzione
Mi diverte.

Da masticare bene

Venerdì debutto in milonga. Per livello ambiente ancora ostico. Evitare di cozzare contro altre coppie già un buon risultato.
E' incredibile la quantità di (belle) donne che attendono di ballare. Mancano gli uomini; molti di noi, dopo un mese o due, dope le difficoltà iniziali, mollano. E così rimangono le donne. Ma c'è un'estetica ed un etica così definita (e in qualche modo rigida) che, a differenza di altri balli e danze, non si vedono coppie di donne che ballano.
A volte coppie di uomini, ora è anche di "tendenza".
Ballato un vals e una milonga, la'tra sera, con tanghere "avanti". Utile per sentirsi anche figo, dopo le gofferie tra noi, sacchi_di_patate principianti.
Non ho ancora fatto alcuna lezione, su quei balli. Improvvisazione da zero. Paradossalmente sono usciti molto meglio del tango. Spegnere la testa, abbandonarsi al ritmo. E tutto viene meglio. Molto meglio, cazzo.
Tecnicamente il tango è coriaceo, deve essere masticato bene.

lunedì 18 luglio 2011

Se non esplode



Sebbene apparentemente non ci sia alcun potere  monetario o (anti)politico, il potere e le sue dinamiche ci sono eccome: potere ideologico, dell'ortodossia, "morale". Con il potere ci sono le esplosioni centrifughe.
Messo in piedi un mercatino bio a km 0 per sostenere i piccoli contadini locali, una scritta sovversiva su un muro nei pressi (che si è aggiunta a quelle apparse contro il TAV in val di Susa) ha fatto sclerare l'associazione parecchio pidemocristiana che ospita gli incontri del gas.
Ci sono un sacco di primedonne in questi gruppi il cui ego desidera riconoscimenti di qua e di là.
Se non dai la patacca, se non metti il nome sul volantino, se manca quell'indirizzo di posta elettronica, mugugni, musi storti e fantasiose teorie complottiste. Hai la malafede in mente, vedi complotti e attacchi da tutte le parti.
Poi si sono messi a sclerare pure gli artisti che volontariamente e gratuitamente avevano dato il loro contributo alla serata. Ma zio cane, lo fate perché lo ritenete giusto ed è il vostro contributo oppure perché volete essere riconosciuti?
Adesso riapriremo l'asilo di infanzia con tante mamme e tanti premi, caramelle, applausini e bravini a tutti i bimbi che si impegnano.
Se il gas non esplode ora, non esploderà più.

mercoledì 13 luglio 2011

Madonna normanna? Stasera non ho voglia

Stasera unica sera libera della settimana. Lune tangato fino a tardi, Ieri lista civica, domani idem più gas, venerdì uscita in milonga (balera, debutto).
Potrei uscire con _isa. Lunedì sera in milonga (scuola) era bellissima, radiosa. Proprio bella, terrona, anche se sembra una madonna normanna, chiara com'è, i suoi occhi verdi e i ricci di birra raccolti.
Qual'è la cosa assurda? Che ho poca voglia di sbattermi e stasera me ne starò a casa, tra i miei colli. Non cio' voja.
Ecco, è quel dover arrivare ad un'intesa, il dover aumentare i sentimenti, l'intesa. Diventa così ingombrante e faticoso. Mi va poco anche di giocare sul piano del creare un'aspettativa. Ecco perché capisco chi ha voglia di farsi un groviglio con una puttana o con una trombamica. Ho voglia di uno spritz, di una pizzettta e di una chiavata. Ecco, fatto, grazie, ciao.
Poi ci rivediamo, eh!? Senza allora tu ed io siamo insieme, poi se siamo insieme usciamo ancora tu ed io, lasciamo perdere gli altri eh!? Quando usciamo? perché non mi chiama?
Sono io che ho poca voglia di questi legami.
Più voglia di flirtare e giocare, ora. Boh.

Detete De Femme Blonde De Face 1898

Dichiarazione anticipata per tonti

  • Una legge con cui si dice al medico che se il paziente è morto si possono sospendere le cure
    Ignazio Marino

I coliformicattolici hanno prodotto un'altra grossa cacca. Il disegno di legge sull'accanimento terapeutico è passato anche in Senato.
Una legge "che tutela la tua libertà personale" di esprimere una dichiarazione anticipata di trattamento che non avrà alcun valore. Ora sarà il medico a decidere. Spesso fintocattolico.
Dal pastore al medico, quindi. Tu, pecorella e pecorone, non sei tuo, c'è qualcuna altro che ti amministra, pure la vita.
Buona legge. Parola di Binetti!

lunedì 11 luglio 2011

Del viaggiare e d'altro


  • Il viaggiatore è uno schiavo dei propri sensi; la sua presa su un fatto può essere completa solamente quando è rafforzata dalla prova sensoriale; egli può conoscere davvero il mondo soltanto quando lo vede, lo sente e lo annusa.
     Lord Byron
Ieri mi sono sparato un giro per stradine e straduzze della appennino tra Toscana ed Emilia Romagna.
Posso capire lo stupore, la stupefacenza che colpì i grandi viaggiatori romantici, Byron, Göthe, Stendhal etc. quando arrivarono al Belpaese. Vagabondo dalle 15 alle 21 sotto il blu cielo, zazzera all'aria, sole, panorami mozzafiato, selvaggi, bucolici, abbadie e pievi romaniche, profumi di  fieno, di letame, di ginestre (ancora in fiore in alto) silenzi, forre, boschi, prati, piccole architetture di pietra, ferro, cotto e legno. Bellezza da andare fuori di matto. E anche di renderti ancora più orribile il 90% della robba disgustosa, finta, speculativa, scadente da costipazione umana, da formicaio colla quale abbiamo devastato l'Italia negli ultimi 80 anni.

Dopo gli stravolgimenti del tango quelli di altro tipo (andato al un mini festival reggae coi regaz del gas, sabato sera, abbiamo poi fatto tardi a casa mia, ho preparato un risottino come si deve, alle 2 di notte, poi fino alle 4 a parlare di amore e casini vari) deciso all'ultimo, _ira era rammaricata di non poter venire per impegni presi in precedenza.
Viaggiare. Sensi. Vita. Quindi eros.
Stamani mentre andavo al lavoro, una canzone alla radio di Ligabue, mi ha riportato ad A-Woman che amava quell'artista: una cosa che mi ripetè più volte era il desiderio di viaggiare.
Beh, direi che per noi è stato impossibile, visto che non si era mai riuscita a liberare più di 4 notti di seguito (3 negli ultimi anni). Impossibile andare in posti esotici.
In aggiunta a considerazioni di tipo finanziario, nel senso che non potevo regalarle alcunché.
La casa di A-Woman è praticamente chiusa da alcune settimane. L'ultima volta era molto abbronzata.
A volte l'innamoramento scardina limiti ed abitudini consolidate. Che sia riuscita a farsi offrire da Mister Ibiza (oltre alla settimana nell'isola delle Baleari che frullava da un po') una bella vacanza?
Spero per lei di sì. Sì, con l'innamoramento con me si era avventurata nei territori dello scambismo.
Con il nuovo tipo avrà trasgredito il suo rapporto con la famiglia,  a volte al limite dell'asfissiante.
La libertà è anche estetica ritrovata e me la godo.
Purtroppo poca voglia di lavorare, oggi. Che fatica!


Lord Byron

venerdì 8 luglio 2011

Grande Distr(ib)uzione Organizzata



Mercoledì sera al ritiro del riso per i gas a [...] ho incontrato _ano (azienda. _tti) ed _isa (azienda. _aro).
Eh, il lavoro del referente. Abbiamo parlato un bel po' ed è stato piacevole e anche formativo.
Il loro fatturato è (purtroppo) solo il 2% per i gas, il resto è il capestro della Grande Distr(ib)uzione Organizzata; si stanno impegnando per scappare dalla GDO e dai pessimi meccanismi che impone (mi hanno raccontato alcune cose che sono la dimostrazione, ancora una volta, dei non sense distruttivi che questo modello impone per lucro e sfruttamento, speculazione, crescita/sviluppo/progresso).
I gas danno loro l'ossigeno per sopravviere. Senza i gas, semplicemente avrebbero già chiuso.

Sto iniziando

Stasera aperitivo / caffè tisana o Bloody Mary o quel che sarà  con _isa, la tanghera maestra; ci vedremo in centro in bici e la cosa mi piace.
Da alcuni messaggi diciamo un po' scorbutici di risposta e da un paio di cose osservate in milonga è una porcospina, aculei fuori e tenera sotto. Ieri, mentre ballavo e conversavo con _ara,  nuova tanghera unitasi ieri al corso (sono ancora un sacco di patatanghe, anche se in rapido miglioramento, e ieri è andata bene, dopo un paio di lezioni assai frustranti) mentre ballavo e flirtavo, _isa mi guardava da lontano. Guardava guardava.
Così aggressiva, scorbutica, un peperoncina con un ego notevole (del resto, al suo livello come artista, penso che sia inevitabile).
Ieri dopo alcuni tanghi con _ara  tecnicamente "migliorabili"   (tanto la colpa è_sarebbe sempre dell'uomo) ma stellari per la nostra connessione e quell'erotismo trattenuto, e un po' di frizzante conversazione, ho il suo numero.

Sto iniziando a divertirmi molto parecchio.


un porcospino al louvre

giovedì 7 luglio 2011

Quattro maschi - 2

(Quattro maschi - 1)

Suonavamo i tamburelli e gli organetti lontani, giù oltre il bosco. Suoni di sangue vivo, d'amore. E il gracidare delle rane nello stagno. Sterofonia psichedelica, destra, sinistra. Sentivo a tratti le urla, lontane, della transe ballata - una di molte - più vicino il respiro del sonno regolare degli altri, di UnBambino, accanto a me, a destra. _zzz e _zzzino sono arrivati dopo.

C'è, delle vacanze di giugno, questo ricordo di estasi; fermo in tenda nella notte, ricordo di emozioni profonde che salivano, come bollicinee, incontenibili, infinite, continue, del sabato notte al Gran Bal Trad, a Vialfre'.
Difficile rendere anche solo un po' di quella magia e delle emozioni antiche, ataviche che essa evocava, in parole.

Compagnia di Danze Iatriche "Iatrida"

(via iatrida)

lunedì 4 luglio 2011

TAV e sfascio sistematico del sistema ferrovia

Ieri in montagna in val Malenco, sotto il Bernina, ho avuto occasione di parlare, stuzzicare e provocare i miei amici alpinisti pro-tav che erano stupiti della mia posizione no-tav. Semplicemente ho chiesto loro perché erano così a favore e giustificavano la violenza repressiva e l'aggressione dello stato e della crescita a Madre Natura e alla comunità che essa ospita.
Non sapevano assolutamente nulla: una serie di objezioni di principio, generaliste, slogan

Il traffico merci su ferrovia, la democrazia, le grandi opere sono utili...
Non sapevano assolutamente nulla della serie industriale di panzane, di sconclusionate affermazioni che si basano sul nulla, sulle necessità del trasporto merci (via ferrovia) in Italia che sono semplicemente antitetiche all'inutilità dell'opera e semplicemente in conflitto a causa della sottrazione di risorse, mezzi, progettualità all'agonizzante sistema di trasporto merci ferroviario causata da questa inutile opera funzionale solo a speculazione e potere.
Sono anni che studio le ferrovie e pure il caso paradigmatico dell'antipolitica, della demenza del TAV/TAC in val di Susa e la ormai sterminata letteratura che documenta inoppugnabilmente non solo l'inutilità ma la nocività di quella opera da tutti i punti di vista (eccellente il lavoro di documentazione del comitato). Non c'è alcuno spazio per le vacuità falrocche, agli slogan, alle credenze che vengono spacciate da mass media, partiti e altri.

In questo fine settimana da venerdì a domenica sera ho affrontato di nuovo una delle regressioni spaventose del servizio ferroviario: biglietterie chiuse, macchine emettitrici che non fanno ciò che fa uno sportellista, obliteratrici non funzionanti, chiusura della biglietteria alle 21 diocaneimpestato, mica Scansano Scalo, un capoluogo di regione nodo ferroviario tra i primi tre in italia.
La sistematica sottrazione di risorse al servizio, manutenzione, qualità per distrarle verso segmenti ferroviari elitari (da decenni la TAV che trasporta il 10% dei viaggiatiori riceve l'80% delle risorse) è espressa in maniera paradgmatica dalla nuova biglietteria: su 10 sportelli 7 sono dedicati ala minchiata freccia rossa e bianca e tre a tutti gli altri servizi. Code ingestibili, chilometriche che non stavano nell'androne e tensioni tra i viaggiatori "ordinari", gli altri sette sportelli con pochi gatti (e due o tre bigliettai letterlamente mani in mano per mancanza di clienti con richieste di biglietti)
Questo per citare solo una perdita completo di senso della Gestaltung della ferrovia.

D'altra parte di nuovo parte rilevante della stazione (i due terzi del corpo centrale) è stata chiusa per il trentasettesimo o cinquantaduesimo ristrutturazione. Questa è l'idiozia del fare e rifare e risfare continio pro lucro e pro PIL: ovviamente mentre fai e disfai il servizio di quella parte della stazione va a fare in culo ma ciò è assolutamente ininfluente in quanto non è né il servizio né la sua qualità ciò che interessa alcuni pochi, ma il fatto che si possa lucrare e controllare quelle attività da Penelope. Fare disfare e rifare chissenefrega del servizio, della funzione.

Non parlerò ora dei tagli al servizio ordinario (corse, linee, collegamenti) sulle linee ordinarie preesistenti a quelle nuove ad alta capacità e velocità. Alla panzana "poi miglioreranno i servizi sulla vecchia linea" non credono più neppure i grulli.
Da persona di scienza e conoscenza non posso che essere indignato dalla brutale rozzezza della violenza che il sistema, lo stato, la propaganda, la crescita, l'antipolitica, i partiti (i più nauseabondi sono gli sviluppisti progressisti pidiossini)  stanno imponendo alla comunità valsusina, all'insulto delle menti e dell'intelligenza.
II sistema tumorale è sempre più aggressivo e si accanisce contro la resistenza, contro i limiti che esso ha raggiunto.
Mi sento in comunione intellettuale e d'anima con loro e colla loro resistenza alla violenza.
Solidarietà senza se e senza ma ai valsusini e a tutti i resistenti che combattono questa battaglia di logica, politica, civismo ed ecologia per tutti.

¡No pasaran!
No Tav!




(resistenti in val di susa - ansa)