martedì 26 luglio 2022

La bua

La mia vecchietta ha la bua. Cinghia di distribuzione rotta nonostante non avesse neppure 40.000 km.
Rimane qui, nel cuore della Sardegna. Organizzare la logistica, rientro per noi due "soli"  è stato molto complicato. E non è finita: dobbiamo ancora arrivare ad Olbia, entro stasera.
La lascerò qui e tornerò/remo a prenderla quando sarà stata riparata.
Il luogo dove abbiamo atteso il carroattrezzi oltre due ore era di una bellezza "spaventosa".
Quel ginepro millenario ci ha riparato, con la sua ombra, dal sole. Era ventilato, asciutto... sembrava di essere in un luogo scelto da Leone per uno dei suoi spaghetti western.
Spazi immensi, natura, silenzio, i campanacci di alcuni bovini (toro compreso, ad un certo punto ci siamo spostati, come sapete possono essere un poco bizzosi) liberi al pascolo.
Il mal di Sardegna si acuisce.

P.S.
Fate i bravi, sono giorni concitati, non ho tempo sufficiente per occuparmi del diario.

sabato 23 luglio 2022

Il pesce palla e la costituzione


Purtroppo non ho salvato schermata e testo del commento censurato da Gaia Baracetti.

Ne riporto il sugo: rispetto alla donna egiziana andata in escandescenze per i problemi creati dal suo burqa, la risposta della signora Baracetti è stata in quel formalmente inecceppibile che è il suicidio completo e masochistico, anacronistico e anatopistico (*) in cui stiamo andando incontro.

La costituzione fu scritta alla fine della 2o conflitto mondiale semplicemente quando il problema islamico non esisteva. Più o meno gli stessi anacronismi per cui ebraismo ed islam non hanno alcun precetto e divieto relativo al tabacco.
E' come se una persona affermasse che la costituzione (o una legge) non vieta di cibarsi di pesce palla argenteo, una xenospecie arrivata  colle migrazioni lessepsiane dal canale di Suez.
Bene, allora mettiamoci a prepararci del pesce palla alla griglia!

Ecco un altro caso di collasso dell'intelligenza (Jared Diamond, tra i cinque fattori di collasso enumerava gli anacronismi morali, appunto).

Bau Mela - 2

(Bau Mela)

Ba(d)u, se ho capito bene, in Sardo, significa guado.
Questa lingua mi affascina.
Per valli così impervie, sicuramente dei luoghi assai importanti, specie considerando la difficoltà nel muoversi. Un paese ad un paio di dozzine di chilometri poteva essere lontano giorni di duro cammino.

Data la natura plutonitica dei luoghi, essi sono spesso pressoché impermeabili. Significa che, quando ci sono piogge importanti, esse formano, velocemente, delle masse di acqua enormi che precipitano a valle secondo idrografia via via maggiore in tempi relativamente ridotti. Correnti così impetuose lasciano sulle rive poca o nulla vegetazione arborea che, quando presente, è mingherlina. Qualche ontano nero ha resistito, una pianta che è azotofissatrice e che a me piace molto. La associo alla chiara fresca dolce acqua dei torrenti di montagna.




Mare vuoto, mare pieno

Mercoledì 20, nel corso del trasferimento dal Sulcis all'Ogliastra, passati Villasimius, abbiamo ceduto, il martello penumatico del sole, della temperatura, hanno frantumato la nostra resistenza.
Sulla strada, quando la costa si è fatta di nuovo alta, abbiamo visto una cala sotto e... abbiamo interrotto il viaggio. Con una mezz'oretta di cammino siamo arrivati alla serie di blu. In questi casi, il bagno, passare dalla cinquantina di gradi al sole ai trenta dell'acqua, procura un grande sollievo immediato.

Ho notato, come in passato (ad esempio Giannutri) la differenza tra il mare vuoto e il mare pieno. Questa cala, ancora compresa nella riserva marina di Capo Carbonara, era ricca di pesci (branzini, monachelle, occhiate, saraghi, orate, granchi) anche di grandi dimensioni, pesce di taglia inesistente nelle altre cale.

Purtroppo anche questo conferma la pessima realtà dell'aver svuotato i mari con la pesca: troppi mangiatori per le possibilità del Mediterraneo. Così le aree marine protette hanno la funzione di aree di riproduzione, purtroppo sono l'eccezione che conferma la regola.
In questa vacanza abbiamo deciso di fare solo tre pasti con cibo di mare: inutile e forse anche controproducente tentativo, visto che, più alcuni rinunciano, più altri si trovano un calo dei prezzi e quindi aumentano il loro consumo, cosa ampiamente nota come paradosso di Jevons.




giovedì 21 luglio 2022

Bau Mela

Da oggi iniziano alcune puntate nella montagna sarda, anche se domani, ancora, faremo un giro al mare, sul mare, prima del fine settimana.

In questa gola l'acqua in milioni di anni ha creato questo gioco di marmitte, granito e porfido addolciti, smussati, lisciati, con una vena di acqua dolce e fresca corrente che è una delizia, insieme col verde di lecci secolari che incornicia il tutto.
Oggi giorno che passa amo sempre più questi spazi e natura immensi e le genti, di poche parole, che li conservano così.

martedì 19 luglio 2022

Due giorni

Qui in Sardegna non c'è siccità, ci sono stare piogge abbondanti in autunno, a maggio. Non c'è siccità che non sia quella ordinaria dell'estate.
Sia pur in questo paradiso blu verde, dopo quasi due anni di siccità per noi appenninici, in questa stasi altopressoria infinita, sole sole vento sole, provo una certa sfinitezza mentale: ancora un'altra giornata... subdesertica, sole caldo sole come un martello pneumatico, una nuova battaglia contro di essi.
L'altrieri l'oste, a fine cena, ci ha fatto vedere sul proprio furbofono il rio che attraversa il centro di questo paese, ora una distesa di erba secca: era in piena, alto alcuni metri, al limite di esondare, a ottobre.
Beati loro che hanno avuto piogge e... una piena!
Vorrei tanto due giorni di pioggia, due giorni, non due minuti! Siamo appena all'inizio di questo inferno caldo.
Oggi pausa, staremo un po' in camera, Rosa Canina si è appisolata, non sta bene "di pancia", deve aver preso freddo ieri, capelli ancora "bagnati di sale", quando, dopo cena, ci siamo portati al sagrato della chiesa, dove c'è, ogni sera, una gradevole ventilazione, un'oasi termica nella quale siamo rimasti (troppo) a lungo.

La solitudine

Mi piace molto questo abbracciarsi di montagna e mare.
Nella "nostra" baia solitaria, un anfratto ombroso ci ha protetto, per ore, dal sole terribile.
Solo meraviglia e silenzio.

Il principio del sentiero verso il capo.

La baia e le cale a levante.

La nostra baia solitaria...

... popolata solo di mostri marini di roccia.

lunedì 18 luglio 2022

Maria del Carmelo

Prima siamo rimasti estasiati dalla bellezza dei costumi. Ammiro i Sardi che, ancora li curano, li fanno, li indossano, come segni della cultura della loro nazione.
Alcune di queste donne erano bellissime e quegli abiti della festa tradizionale, teche preziose del mistero femminile che celano, così finemente erotizzanti!
Abbiamo partecipato, Rosa Canina ed io, alla intera processione, un'ora e mezza di cammino, Gloria, Ave Maria ripetute. Pensavo non avrei mai partecipato a qualcosa del genere. Ma vivere questa festa non è se non si partecipa, fisicamente, anche al cammino, alle litanie ripetute e cullanti.
Nella tradizione comune ad altri luoghi, la strada è stata cosparsa di fiori, di erbe profumate (mirto, menta nepitella, elicriso), una splendida cornice olfattiva che si è fatta notare,  calpestata dai devoti, nel giorno di festa.
Abituato alle nostre Madonne longobarde bionde cogli occhi azzurri, ho trovato bellissima la statua di Maria del Carmelo, occhi scuri, come la carnagione, e un accenno di chioma corvina sotto il velo.

Abbiamo aspettato, alla fine, su ballu tundu: erano apparsi tre musicanti (un organetto diatonico, una fisarmonica, un flauto triplo) ma... nulla. La piazzetta del ballo è stata dominata dal concerto ufficiale, una insulsa e anonima sbobba di brani inglesi interrotta da un paio di pezzi di Mina e Pino Daniele, brodaglia musicale internescional che puoi ascoltare in un qualsiasi laungebarre del pianeta globalizzato.

Maria del Carmelo... prega per noi!










(unuomoincammino)

Gaia e le dune

Un po' licantropi per la piccola scottatura da sole, siamo usciti tardi. Con tre quarti d'ora di piacevole camminata sul tombolo, via via più deserto, siamo arrivati alle dune e quindi all'estremità, oltre di esse.
Alle 19 i guardiani se ne vanno e i figli delle madri semprincinte hanno libero sfogo.
Ecco che inizia l'assalto al luogo da parte dei bipedi umani. Il classico è per la foto scema per Instagram o il faccialibro. I cartelli di divieto? Cosa sono?
Uno di questi gruppi era... una famiglia, egli milanese, ella bella e più giovane gnocca bionda anglofona.
Dopo aver scorazzato su e giù per le dune non più  protette, scendono a mare coi tre figli.
Gaia, Gaia, vieni che andiamo.
Beh, non male, Eh!? Gaia!
Magari fanno pure le steineriane e bevono il tea biodinamico di Sri Lanka. Non erano dei tamarri, questa volta.
Gaia, il tutto connesso vivente, può pure essere calpestato per il proprio ego.
Mi chiedono perché  io sia sempre più misantropo!?

domenica 17 luglio 2022

Scalfari

E'  morto Eugenio Scalfari. Ho aspettato che si compissero i funerali. Sono contento che abbia smesso di fare danni, un irreparabile inquinamento del pensiero, liquefatto a quello unico conforme appiattito sul più becero politicamente corretto. Uno che è stato alla greppia, da fasciofascista a progressista arcobalengo al peggio.

“Si profila come fenomeno positivo, il meticciato, la tendenza alla nascita di un popolo unico, che ha una ricchezza media, una cultura media, un sangue integrato”. [Eugenio Scalfari, “L’Espresso”, 6 agosto 2017] ."

Un fenomenale razzista (anti) che apologizzava meticciamenti e incroci in una squallida zootecnia umana nella quale la razza è la fissazione fondamentale, è l'obiettivo da parte di queste castalie parassitarie che stanno trasformando l'Europa in una colonia multirazziale di grigi indistinti confliggenti servi mediocri informi senza identità. In tutto ciò il dividi e impera è funzionale alla prosecuzione del parassitismo da parte dei compagni col Rolex.

Il giornale che ha diretto, da tempo, gareggia con l'Arcobaleno Atlantico della Sera come tabloid per il peggior pensiero sì global, progressista nei quali la merda riverniciata di arcobaleno viene imposta come oro colato. Uno dei capostipiti della lavatrice industriale per cervelli.
Ha smesso di fare danni, finalmente. Già ben sostituito da altri pennivendoli di prestigio.

Blu (col tappo giallo) - 2

(Blu (col tappo giallo))

Siamo ospiti di una locanda dignitosa: nonostante le recensioni "a manica larga" (non capisco questa moda del 10 - cinque pallini su cinque - a tutti) il luogo ha non pochi limiti. Rosa Canina ha delle faticose lotte con colleghi che vogliono dare il massimo dei voti senza distinzioni: problema italico (terronico? cattolico del si è impegnato tanto? il sinistro dieci politico?) della manica larga
Percepisco una forte necessità di denaro (*) che si palesa in molteplici aspetti: dalla colazione povera (prodotti industriali) ad una struttura non finita in molti punti (il tetto è... senza tegole, solo guaina bitumata - nera!! - significa temperature da forno della soletta e quindi della nostra stanza).
Però bisogna avere tempo e trovare il buono nelle persone.
Così quando ho chiesto alla ostessa se aveva consigli su come gestire la tanica (l'ho riannusata, forse gasolio più che cherosene) dicendole che ci sono direi una decina/dozzina di litri di carburante (ai prezzi attuali dire un 20/25€), ella prima ci  ha consigliato i vigili urbani e, dopo un breve ripensamento, ci ha detto: portatela qui, vediamo poi se mio marito la può usare.
Hanno un po' di campagna, stufe, etc. gasolio o cherosene possono essere utili!
Detto... fatto!
Nel frattempo, giù alla caletta qualcuno aveva spostato la tanica dal bagnasciuga qualche dm più in alto, qualche metro più in là, vicino alle rocce.
Ho faticato un po' per portarla su per il sentiero erto, a favore di brezza che voleva dire un caldo porco senza o poca ventilazione e, anche se erano le diciotto, il sole picchiava duro ancora (mi son un po' scottato in acqua, ieri).
Aver rimosso quel problema dalla caletta e averlo reso utile (in un contesto di relativa scarsità) è stata una bella soddisfazione.
L'ostessa pensa che sia roba dei clandestini (invasori) che qui arrivano dalla Algeria.
Questo suo rifuggire dalla cacca del politicamente corretto (insieme col pragmatismo dell'uso di quel carburante), chiamando le cose per il loro nome, è stato una bella serie di punti in più! La necessità aguzza l'ingegno.
Contribuiamo alla prosecuzione di questa attività economica, speriamo che migliori!

(c'è ancora qualche tellina attaccata)

(unuomoincammino)

Un po' più in là

(unuomoincammino)

Sabato: eravamo pensierosi per un possibile affollamento. Qualche minuto a piedi ed eccoci in un altro paradiso nel quale siamo stati in pochi gatti, ancora un po' più in là ed eccoci da soli. Camminare è fantastico: oltre agli innumerevoli benefici ti porta in posti nei quali i più non vogliono arrivare, semplicemente perché... bisogna camminare, appunto!
Si stava così  bene, in acqua, che... ci siamo un po' scottati.

sabato 16 luglio 2022

Che bella, che bella!

L'Arcobaleno Atlantico della Sera non cessa mai di stupirmi.
Non esiste alcun limite alla stupidità e al fatto di esibirla con gaudio.
Si noti che il tabloid, poco sopra, riporta(va) i 42 gradi, ieri, nella bassa sahariana modenese. Dopo due anni di siccità i raccolti saranno scarsi o nulli.
Ma che bello essere in otto miliardi e, possibilmente, trasferirli poi tutti in Italia ed Europa.
Ma che bello, ma che bello!
Anzi, raggiungiamo quanto prima i 9G così inizieremo prima a mangiare lombrichi e scarafaggi arrosto.
Ah la crescita... che bella, che bella!

Blu (col tappo giallo)

(unuomoincammino)

Primo bagno ieri.
Rosa Canina e io. Solo noi due, i "prati" di poseidonia, i ciottoli bianchi e il suono mogio delle piccole onde che si esaurivano sul bagnasciuga. Sono arrivati due gommoni dei giri tour, venti minuti di bagno, poi via, siamo tornati ad essere soli.
Solo un principio, un'ora e mezza, siamo ancora pallidi e siamo tornati a casa senza essere diventati gamberoni arrosto.

Pochissimi rifiuti (cinque) che abbiamo portato a casa. E un sesto.
Una tanica blu da 20l con tappo giallo ancora chiuso, contenente una quindicina di litri di cherosene.
Io la voglio tirar su per il sentiero e portarla da qualche parte: se dovesse aprirsi farebbe un disastro ambientale.
Che diavolo ci fa una tanica di cherosene in una caletta!? È già lì da un po' alcune telline sono già abbarbicate su di essa.
Siamo andati alla pro loco per capire dove portare quella tanica. Ci hanno detto di chiamare quella del comune vicino, competente per territorio. Ieri non rispondevano. Riproverò stamattina. Forse chiedere al benzinaio? Alla capitaneria di porto? Piccolo passatempo delle vacanze.

giovedì 14 luglio 2022

Uscire dal guscio-covo

Uscire dal nostro guscio-covo in Appennino ci permette di rimanere nel mondo. Mi succede col tango, rimanere nella vita sociale. O coi mezzi pubblici che uso.
Questo, però, ha anche i suoi contro: conferma che siamo... disadattati sociali.
Stamani due cabine aperte su tre, all'arrivo a Olbia, erano state lasciate colle luci accese.
Io francamente non capisco perché lasciare un locale con luci o dispositivi elettrici accesi quando si esce. Bah.
Siamo disadattati sociali.
Dopo pochi km abbiamo abbandonato la Carlo Felice e abbiamo traversato in diagonale tutta la Sardegna, un cazz di zero traffico, strade "secondarie" solo perché non frequentate, solo noi, natura splendida, larghezze e distese, disadattati sociali felici!

martedì 12 luglio 2022

Rito urbano

Ho un ancoraggio molto forte sia alla psytrance che alla tekno. Alcuni rave o goa party furono vere e proprie esperienze di vetta. In questo rito urbano berlinese, mi godo alcuni passaggi di buona tekno, così tribale, tamburesca, bellicosa, arcaica perfino. Passano i lustri ma l'atmosfera scoppiettante e l'energia rimangono le stessi.
La danza è antica, i suoi riti, l'entusiamo o perfino le divininazioni pure.

martedì 5 luglio 2022

Bataclan, ius scholae, collasso

I due commenti sono spariti (le vie della censura sono molteplici) dalle rispettive pagine del diario di Andrea Sacchini (andreasacchini.blogspot.com).

Il filo conduttore è riassunto nelle tre parole del titolo e nei due fattori (dei cinque) di collasso evidenziati dal lavoro di Jared Diamond
  • anacronismi culturali (nella fattispecie la waltdisneyzzazione arcobalenga apologetica di inferni multiculturali, i dogmi "porti aperti", accoglienze "senza se e senza ma", le ugualizzazioni, i "diritti per tutti", etc.)
  • rapporti conflittuali con culture ostili geograficamente vicine.
Il problema dei semi(colti) progressisti è che non riescono ad uscire dalle loro strampalate teorie oppiacee nelle quali si crogiolano con ripetizioni dissennate ("Ho scritto post su post, in passato, su questo argomento e non mi ci dilungo più.") neppure quando i fatti, anche nei modi più crudi, li richiamano brutalmente alla realtà.


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Sacchini, pubblicate codeste farneticazioni nei giorni in cui in Francia hanno applicato la pena più dura, ad uno di quei "nuovi europei" che hanno organizzato la festicciuola del Bataclan.
È lo stesso oppio, solo varietà Arcobalengao invece che Islam Plus.
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Pare che la lettura sia stata del tutto inutile.
Due dei cinque fattori di collasso individuati da Diamond caratterizzano ricorrentemente il pensiero dell'ospite, signor Sacchini.
Le nozioni sono una cosa, osservare le correlazioni, "tirare i fili" un'altra.
A me sconcerta, stupisce, questo livello del tirare il freno a mano pigiando sull'acceleratore.
Mah.

lunedì 4 luglio 2022

Felicità quotidiana

Sono molto felice con Rosa Canina. Scherziamo e ridiamo un sacco. Ha questa dote di grande femminilità, di attenzioni, di parsimonia e laboriosità, di inventiva e intraprendenza, di vivacità e sensualità. A me piace ancora tanto la mia bella mora!
Mi piace fare molte cose con lei. Ci troviamo affiatati e ci intendiamo al volo, spesso senza parole.
Qualche giorno fa a casa si fermò suo figlio per qualche giorno con lei, a scappare dalla canicola della città. Siamo stati bene in tre. Ho visto Rosa Canina allegra che non si doveva dividere tra lui e me.
Ora che ha comprato casa confinante con la mia (condividiamo una parete, solo temporaneamente ancora chiusa) abbiamo anche molte piccole e meno piccole incombenze di organizzare questo e quello (è ancora vuota, molti lavori devono ancora essere fatti). 
Manca ancora qualche settimana e saranno passati quattro anni e tutto va ancora molto bene.
Caro diario, non posso non confidarti qui, questo benvivere felice in due, questa felicita del vivere, nel vivere quotidiano.

("lacreación", florgarduño)

domenica 3 luglio 2022

Tale soddisfazione

Sabato 26, milonga sotto le stelle. D'estate, ballare all'aperto, è un piacere in sé. Andato, ballato un paio di ore abbondanti, ritornato preso a casa. L'ultima tanda è importante perché lasciaiil ricordo, l'ancora emotiva. Me la tenni per farla con una maestra che io ritengo una tra le migliori tanghere della provincia. Ho rotto le esitazioni, mirada che ha attraversato mezza pista e... via! E' stato pumeggiante e si è divertita.
Tale soddisfazione che... finita quella tanda, mi son tolto le scarpette, rimesso i sandali e me ne sono andato a casa felice. In genere, ballando con ballerine "di rango" (maestre, professiojniste, etc.) scattano un sacco di blocchi e seghe mentali. Non questa volta. Forse anche per l'atmosfera brillante nella cena a buffet che avevamo consumato in un piccolo gruppetto, nel quale lei.
Ho ballato bene la maestra!

venerdì 1 luglio 2022

Non fa cosi e cosi

  • Se Tizio non si presenta alla milonga col macchinone, il costume da mafioso, fresco di barbiere e deodorato e non fa cosi e cosi con la gambina, si vede che non ha voglia di lavorare e quindi di guadagnare la "fidanzata".
    Nessuno, commento

Ci sono dei commenti che mi strappano delle sane risate. :) Questo diario mi ha offerto, nei lustri, molte chicche.
La ritualizzazione, la celebrazione, mondana, della società, dell'incontro tra  "il piccione che si affanna ad accattivarsi la picciona" è vecchia come il mondo.
Stasera ero partito da questo, troppa, la melassa e pure Cohen, non c'entra nulla, il valzer è altra cosa! Il precursore del tango, fece impazzire le corti europee, questa danza lasciva col suo vorticare che porta alla gioia, in un abbraccio. Alcuni decenni dopo seguì il tango postribolare e l'impazzimento della buona società, a partire da Parigi fu ancora più forte.
Fare così e cosi con la gambina... ahahah.
La dolce vita, nelle milonghe del cuore, è la stessa, senza la glassa e il saccarosio cinematografici, ma i picciona e piccione, come sempre, duellano, ballano fino alla fine del mondo.




Il tango valz, rispetto al valzer, è un elicottero rispetto a un dirigibile!