domenica 31 agosto 2014

Presenza marginale

Allora ci sentiamo domani. Passa una buona giornata, ti chiamerò domani sera.
Va bene spapuz
Salutami _ico, la mamma e il pap... _nni,
Va bene.
Clic.

Sono rimasto silenzioso per alcuni minuti.
UnRagazzo è in Sicilia, in provincia di Siracusa per un paio di settimane di mare. Parlando con lui, ieri, ho appellato come papà il (nuovo) marito di sua madre, anche se mi sono corretto all'ultimo mezza parola era scappata.

Ogni tanto scherzo, scherzi un po' amari, un po' cinici, dicendo che sono lo zio di mio figlio.
Questa volta mi è uscito parlando col mio bipede. La prima volta.
Ci sono rimasto male. Puoi ripeterti che l'amore si moltiplica, non si divide, che, oggettivamente _nni è una padre per tuo figlio, che gli vuole bene come un padre, che questi affidamenti così pesantemente asimmetrici sono viziati strutturalmente. E' tutto razionale, logico, si può misurare, osservare.
Da sotto possono salire cose terribili, l'inconscio può rilasciare bollicine venefiche. Come accorgersi di essere un po' a lato della vita di un figlio. A lato si dice anche marginale.
Dopo quattordici anni scappa sta roba e fa male.
Poi passa.


sabato 30 agosto 2014

Come isole sconosciute



A volte vago in questo mondo del tango, milonga come isole sconosciute, floride, nelle quali affogarmi in paradisi di amori tre minuti.


Ero in treno da Bologna a Ferrara ieri sera, mi aspettava la milonga in piazza in occasione del  festival degli artisti di strada (Buskers Festival) e... - ogni tanto capita, no!? - di osservarsi. Uno dei pensieri scambiati con _ela anima di seta.
Amo viaggiare in treno (anche) perché ti concede tempo per te. L'introspezione, osservare un po' la vita che scorre come il paesaggio a strisce indietro nel finestrino.

venerdì 29 agosto 2014

Tafazzi furlani e italici



La quantità di risorse pubbliche dissipate per il trasporto su gomma (privato) in Italia è uno degli indici della follia demagogico antipolitica che, lustro dopo lustro, ha portato il paese alla rovina (avevo toccato, di recente, la dissipazione per inquinamento luminoso). Avete visto il programma di devastazione del territorio, del paesaggio, dell'economia, dei trasporti del cosiddetto Sblocca (la frana) Italia? Un alluvione di strade, autostrade, di TAV, sostanzialmente l'ennesima alluvione di edilizia spacciata come infrastrutture per tipi di immobilità di cui il paese è ammalato (decreto Più zucchero all'Italia diabetica!).
Sulla parte della linea ferroviaria che uso, hanno deciso di rimuovere, in una parte, tutti gli scambi per incroci, binari di servizio e altro. Per risparmiare.  Facendo due calcoli della serva, in treno, il mio amico scienziato ed io, abbiamo stimato che solo per ammortizzare i costi di demolizione dell'ingegneria ferroviaria con i risparmi della mancata manutenzione ci vorranno non meno di vent'anni. Nessuna persona sana di mente smantellerebbe qualcosa della propria casa, peggiorandone sensibilmente qualità e funzionalità, con costi elevati, per iniziare a risparmiare delle briciole tra vent'anni.

Da Gaia ho letto la perla, a Udine, del parcheggio in centro con pavimento riscaldato.... ihihi, siamo alla follia pura (non cito le nostre perle bolognesi perché verrebbe fuori 'na mappazza di pagina). Classico pattern di non soluzione che peggiora il problema della (im)mobilità e che ne introduce altri in cascata e porta il sistema ad uno stato di ulteriore degrado. E meno male che sarebbe il civile Friûl. Immaginatevi come è messo il resto del paese dell'amore, dei furbi, della pizza, della famiglia mia, del bunga bunga, dell'automobilina fin dentro la scuola e la spiaggia.

Io penso che un paese in difficoltà che spreca risorse per queste nefandezze, questi non sense che solo delle menti bacate di autossicodipendenti compulsivi possono produrre, è bene che collassi e che ciò avvenga prima possibile. Essi continuano ad addossare la colpa ai crucchi, all'Euro, ai russi, al pareggio di bilancio, alla zia Nora, e non si rendono conto che si tirano tafazzianamente delle teghe nei koglioni sempre più frequentemente e sempre più forti.

giovedì 28 agosto 2014

Gli orrori altrui

  • Nuovo orrore jihadista: decapitate quattro persone in Egitto
    (corriere.it)

Da sempre in queste pagine allerto sul pericolo della merda islamica qui e sulla gravità di importare milionate di questa genia aggressiva, virulentemente prolifica e, percentualmente, migliaia di serpi in corpo.
Solo che un'altra cosa che io detesto è la faziosità e la disonestà intellettuale (altra caratteristica pressoché universale degli homo - la mia misantropia non migliora affatto!).
Ma quando i droni de Lo Stato Canaglia fanno dozzine di morti in cortei nuziali democraticamente bombardati in Afghanistan, quello non è orrore? E i bambini diversamente sani all'agente Orange in Vietnam? Non sono orrore peggiore, quelli?
I m x 10^7 morti amerindi nativi causati dagli europei nel Nuovo Mondo? Ah, l'emigrazione italiana era buona e giusta.
I migliaia di morti di mesotelioma causati dall'uso di amianto non sono orrore solo perché avvenuti nel tempo? Le decine? centinaia? di morti causate dal condonismo edilizio italiota-berlusconiano non sono orrore (oltre a quello estetico del tumore cementizio)?

Mi pare che la percezione comune di orrore sia estremamente stupida. Distanza, estensione nel tempo, intermediazione della tecnologia invece di essere considerate aggravanti estremi per l'aumentare assoluto dei danni che comportano sedano la già scarsa capacità di osservazione e discernimento, di giudizio.
Massimo Fini che ha una simpatia per i combattenti islamici (che non condivido) osservava un'altra sovversione (e devo dagli ragione). Dei codardi che con l'utilizzo della tecnologia, a (migliaia di) chilometri di distanza spingono un pulsante o ordinano un volo con conseguenze tipo n x 10^k morti e Grande Terrore, sono eroi, democratici, etc. altri che combattono mettendoci il cuore (in tutti i sensi) sono codardi, terroristi, estremisti etc.

E' del tutto assurdo.
Spegni quel cazzo di zolfanello che inquini. Poi l'oc* giuliv* e content* si beve la plastica con l'estathé dentro, c'è  il nuovo inceneritore! (poi se la respira pure).

La stupidità tende ad un massimo.


(orrori spiacevoleeffetticollateraliabophal)

Ogni gesto, ogni contatto

C'è questo passaggio in Siddhartha di Hesse che - sorrido! - cambiando una o forse due parole, rappresenta cosa può succedere in una milonga e non solo ciò che può avvenire in un'alcova. Ad esempio martedì sera con _ela anima di seta.
Fin dall'inizio ho notato affinità sorprendenti tra tango e tantra.



[Kamala gli] insegnò a fondo la dottrina che non si ottiene piacere senza dare piacere, e che ogni gesto, ogni carezza, ogni contatto, ogni sguardo, ogni minima posizione del corpo ha il suo segreto, la cui scoperta avvia alla consapevole felicità. Gli apprese che, dopo una festa d'amore, gli amanti non debbono separarsi se non compresi di reciproca ammirazione, se non vinti e vincitori ad un tempo, cosicché in nessuno dei due insorgano sazietà e squallore e il sentimento cattivo d'avere abusato e di aver subito un abuso.
p. 102



mercoledì 27 agosto 2014

Area ursina - 2

(Area ursina)
  • I nordici hanno potuto fondare culture solo contro il loro ambiente. Ne hanno dedotto che l'esistenza umana s'opponga al mondo e che gli ostacoli naturali si vincano solo con la razionalità tecnica. L'universo dell'industrializzazione generalizzata, della crescita a ogni costo, dell'efficienza meccanica, del calcolo tecnologico, è un universo formatosi nel nord. Anche l'individualismo viene oggi da quel nord che, nonostante radure e foreste, ha dimenticato i valori organici della comunità, del clan, dell'onore e del disonore, anche della sensualità, tuttora valori-chiave nell'ambito mediterraneo. Da qui lo stereotipo dell'oriente mistico, arcaico e superstizioso (Edward Said ha dimostrato come essa sia un'invenzione occidentale), antagonista dell'occidente razionalista, moderno e emancipato
    Alain De Benoist

Dopo periodi di contatto con la Natura, il mio neopaganesimo ne trae forza, vigore, vivacità. Avevo accennato nella pagina di ieri all'ostilità della sinistra maggioritaria per ciò che è prossimo alla Natura, a partire dal mondo contadino. Se consideri il filomassmigrazionismo e il tabù per la crescita demografica, tutta la sinistra, anche quella cocomeriana. A destra? in centro? Pure peggio. La destra maggioritaria, nazionalpopolare  è contigua al centro cattolico e massimamente ostile a ciò che non sia antropocentrico.
Rimettere al centro la Natura, i suoi ritmi salvifici, la sua floridità, la sua asprezza, la sua durezza e soavità, i suoi spazi, i silenzi, il suo spirito bioconservatore. Homo è il predatore apicale, paradossalmente col suo culto asimmetrico, marcio, della crescita e il suo tabù della morte, è il massimo biodistruttore mai esistito. Marco Pie la definisce, giustamente, una cultura di morte.
Ho sentito un sacco di sciocchezze sui predatori.
A me piacciono: i simboli del leone, del lupo, dell'orso, dell'aquila, del falco sono nella nostra cultura, nel nostro immaginario (tutti simboli rimossi dallo idiotismo politicamente corretto, già Nietzsche osservava l'estrema stupidità di associare la bontà all'agnello e la cattiveria al lupo). Fino al modernismo Homo ha avuto timore e rispetto, venerazione per questi animali, il gioco alla pari aveva permesso la conservazione. Poi il modernismo e la disparità, fino all'estinzione totale o quasi dei predatori non homo.
Homo Stupidus è anche, maggioritariamente, 'gnorante. Non solo in generale ignora l'importanza, per la propria sopravvivenza, che la scialuppa in cui naviga nel vuoto cosmico debba rimanere nelle migliori condizioni biologiche, ma dal basso della sua sicumera arrogante ignora anche i comportamenti corretti più elementari. Purtroppo il sistema sanitario ha ulteriormente annullato la selezione naturale per la quale stupidi, inetti, improvvidi, cicale e furbastri morivano, in passato, spesso prima di riprodursi.
Del resto, cosa vuoi aspettarti da milioni di bipedi semiriconcoglioniti che non sanno neppure parcheggiare in un rettangolo, non si accorgono che coi loro piedi insudiciano i mezzi pubblici dei quali si lamentano della sporchezza? 'gnoranti e stupidi, che pensano che le bistecche vengano dal supermercato e non dal campo che esso ha distrutto?
Nelle valli del Trentino ho sentito mugugni. Semplicemente non si accetta l'orso. Non si accetta che ci sia qualcosa di non umano che abbia una sua rilevanza, dignità, che abbia spazi.
_ika Mora di Rovo, in milonga, diceva che alcuni ecologisti sudtirolesi contestano la pratica del rimuovere i capi abbattuti: l'orso torna a cibarsi della carcassa, non trova più niente e quindi cerca di abbattere altro.Ecco che i rimedi si dimostrano del tutto peggiorativi.

Sono più disincantato di Alain De Benoist. La crescita demografica, capitalismo e consumismo sociale e antopocentrismo monoteista, energia e tecnologia alle masse hanno annullato da molto tempo la sensibilità ecologica dei paesi mediterranei.
Gli abbattimenti di orsi in Baviera e in Svizzera non sono diversi dal bracconaggio in Abruzzo o dagli abbattimenti di massa delle foreste per riscaldamento in Grecia.
Poi ci sono le eccezioni, a nord e a sud. Come il caso di Sulo Karjalainen in Finlandia (qui articolo odierno del corriere) o la politica preziosissima di salvataggio degli orsi residui marsicani in Abruzzo o del nucleo ursino residuale della Val Rendena in Trentino. Questa è una Politica di cui l'Italia deve andare fiera.
Restituire spazio al selvatico, allontanarsi dalla violenza antropocentrica prima monoteista poi marxista, da quella del capitalismo parassitario e distruttore, dal culto tumorale della crescita, prima giudaico cristiano (ora islamico e progressista).
Questa è uan TAZ, è un'area ursina. Qui entri a tuo rischio e pericolo. Anche altri tuoi animali e allevamento sono a tuo rischio e pericolo, se ne stiano fuori dai koglioni. Puoi entrare, rispettare gli orsi che sono perfino giocherelloni. Infatti i tuoi piccoli a letto si portano proprio un'orsetto per entrare nel regno della Notte.

UnOrso


martedì 26 agosto 2014

Lettera a mio figlio sul sessantotto

La cosa buffa è che quell('altr)a lettura mi aveva talmente avvinto che... avevo iniziato a leggere questa lettera di Mario Capanna, nel frattempo, per timore che... il romanzo di Hesse finisse troppo repentinamente.
Forse non è l'incipit più brillante per la recensione di un libro. Ma avrebbe potuto essere ancora più opaca. Ad esempio una cosa come questa.

Ecco, di tanto in tanto mi fermavo e mi saliva la stessa noja insofferente di quando ascoltavo una delle tante predicone chiesastiche trite e ritrite.

Sì, a volte leggo questi lavori e vivo un doppio sentimento. Da una parte osservare che molte osservazioni sono razionali: la sinistra ha una visione razionale, illuministica (non voglio usare illuminata) di come affrontare la prassi del quotidiano, soluzioni che hanno un senso. D'altra parte c'è la puzza di utopia distopica. Gli esemplari di homo NON sono (purtroppo e fortunatamente) delle sole menti, sono animali, sono istinto, sono biologia sono l'irrazionale. E certe cose razionali non funzionano, non hanno funzionato e non funzioneranno. Etica contro morale, Ivan Pavlov contro Karl Marx (una nota anche sul contesto sociale e storico: ci può essere un'onda di risacca al conservatorismo più bieco ma essa poi cessa con esso).
Due esempi. Il primo è interessante perché testimonia l'insofferenza storica della sinistra illuminista, per la cultura e il mondo contadini, villani, così radicati (essi direbbero reazionari) alla Terra e ai suoi cicli.

Se guardiamo agli effetti del Sessantotto in Italia, possono valere, per una prima approssimazione, le parole scritte da Giuliano Zincone nel 1991 : "Gli anni formidabili (...) furono gli anni dell'unico e autentico tentativo di rivoluzione borghese in Italia: la rivolta della civiltà urbana contro la cultura contadina (autoritaria, gerarchica, fideista, immobile) che ancora dominava il nostro paese, con la sua etica del sacrificio, con la sua visione del mondo agropastorale rigida, austera, superstiziosa".
p. 123

Nel secondo Mario Capanna, filosofo, mantiene una certa dose di indipendenza dai dogmi della sinistra e un'autonomia critica già in quegli anni (pubblicazione del gennaio del 1999) ha uno sguardo più ampio di quello asfittico della fede di turno (qui si allontana dal centralismo democratico, uno dei grandi mali della sinistra), citando le parole di

Ludovico Geymonat: "Una delle esigenze profonde che ho imparato a rispettare nel Movimento Studentesco e in Capanna, con il quale discutevo con violenza anche, è il bisogno che avevamo di qualcosa di nuovo, qualcosa che non fosse solo la democrazia dei numeri, la democrazia dei grandi partiti, ma una democrazia diretta".
p. 138



C'è un problema di piani. Perché la sinistra fallisce nel mondo (come il collasso del socialismo baatista arabo che lascia spazio al merdame islamico fondamentalista)? Perché la sinistra è politica, ha una visione sui problemi e sulla dimensione quotidiana, contingente, è sul piano della prassi, strutturalmente non può affrontare le questioni del mistero esistenziale. Insomma ti può fornire il dentifricio freschezza intensa in formato convenienza, diritto fondamentale, ma non ti dice nulla - e lo evita accuratamente! - sul sorriso, su come arrivare al sorriso. Puoi avere il dentifircio ma non il sorriso. E io stavo leggendo uno dei lavori di Hesse sul piano della ricerca dell'Assoluto, sulla sperimentazione umana e personale dei limiti, dello spirito. Altri livelli. Forse anche questo ha infierito, letterariamente, sulla percezione del lavoro di Mario Capanna.


lettera a mio figlio sul sessantotto
Mario Capanna
CDE


Piagnisteo Nostrum



Ora, chi ha ordinato allo Stivale l'operazione Mare Nostrum? Nessuno; è stata scelta da una parte minoritaria imposta e scaricata su tutto il paese e che ora si vuole imporre al resto d'Europa (l'immoralità tende ad un massimo, sempre).
Il signor Alfano piagnucola che l'Europa non sostiene, con collabora.
Ma le regole sono estremamente chiare (come i patti con le quali furono sottoscritte): i migranti devono essere gestiti dal paese in cui arrivano. Il furbismo italico invece tenta di fare il furbo: noi siamo buoni, belli e bravi, accogliamo senza se e senza ma, siamo i buoni salvatori. Le regole?! Quelle sono per fessi, poi noi li scarichiamo sugli altri paesi, andranno in Svezia, in Germania, etc.
Invece in Europa del Nord non sono bandierine al vento, non sono né fessi né coglioni. Ad esempio la terra dei magnacrauti ha gestito flussi migratori pazzeschi dall'Europa orientale, secondo i patti firmati. In quegli anni gli altri paesi, come quelli mediterranei, levantini, pensarono: ora c'è 'sto tsunami da oriente, cazzi loro, firmiamo pure il trattato per cui i migranti devono essere gestiti dai paesi di arrivo, saranno cazzi dei crucchi, dei vichinghi.
Dunque non solo è giusto che l'Europa lasci all'Italia gestire secondo proprio arbitrio, onori e oneri ciò che ha arbitrariamente e in completa autonomia scelto senza alcuna consultazione con i partner, ma io spero che questo banale, grossolano buonismo pietista svampito, che va contro ogni legge di scienza e conoscenza, responsabilizzi (fosse anche solo per rivolta della maggioranza che lo subisce) riportandoli alla realtà della violenza della crescita demografica e delle migrazioni di massa con le quali si manifesta e sul fatto - ancora una volta - che i problemi si contrastano, non si favoriscono. Anzi, spero che rimandino in Italia tutti i clandestini che arrivino a loro dalla terra dell'amore,pizza, mandolini e bontà.
E' ovvio che favorire le migrazioni aumenta per induzione, il traffico-problema migratorio e con esso gli incidenti (peraltro io mi rallegro ad ogni notizia di naufragio). Il male c'è anche se non piace ai religiosi monoteisti o marxisti né agli italiani in particolare. L'insostenibile realtà della realtà, meglio far finta e poi scaricarla su altri.

domenica 24 agosto 2014

A casa

Nuotare, galleggiare bene nella corrente del Fiume.
Ho finito quasi alle dieci in cucina con i funghi, meteo che cambiava, al diavolo le due vette.
Un giro da un vecchio amico, in quattro con moglie e due figli, osservi affetti, sinergie ma anche grigiore e logorio. Io singolo, da fuori, vedo medaglia e suo rovescio.
Ecco, quando galleggi nella corrente puoi osservarlo questo Panta Rei. Le dinamiche relazionali di collisioni tra i miei, tra me e loro, gli ego, gli Es che rimangono immutati anche dopo decenni.
Nella passegiata al tramonto, cielo sereno e vento freddo - sembra principio d'autunno - altri passi del cammino di questa vita. La percezione viva della finitezza, del, mistero della vita morte. Perché vette, pascoli, boschi e panorama di decine di km sobillano gioia ma anche malinconia. È una vita apparentemente semplice questa di montagna: ampiezza, spazi, la natura sontuosa e arcigna, silenzi e intensità relazionale assai più blanda ti espongono all'introspezione, all'osservare, un po' con sgomento il Mistero.
Struggente camminare sui pascoli coi miei vecchi.
Voglio vivere ogni istante di ciò che è e non è più.
Andiamo di qui un po'?
Guardo l'ora. Sarei dovuto partire ora, un'ora di strada, iniziano presto e finiscono presto (mezzanotte) in questo angolo formalmente italiano di Europa settentrionale.
Al diavolo, due ore di strada per un'ora e mezza di milonga, voglio camminare e poi cenare con voi, stasera.
Hai visto quel prato come è verde, mamma? Non si vedono caprioli stasera.
Allora non vai in milonga? Ho un po' freddo ora, sembra quasi autunno.
Torniamo a casa.

sabato 23 agosto 2014

4 kg

Dopo molti anni ieri sono tormato a essere raccoglitore di funghi. Circa 4kg tra mattina e sera: verdoni, sanguinacci, gallinacci, porcini e steccherini. Il meglio per un buon umido! Ha un ché di magico, veramente (anche se boschi umidi, impervi e scivolosi mi hanno fatto imprecare).
L'altro ieri eravamo a spasso in cinque, senza cestino e permesso (peraltro in una zona in cui ci sono confini di quattro cpmuni di due province, ciascuno con proprio tesserino, costi e regolamento, delirio!l) e avremmo lasciato lì a terra almeno un chilo e mezzo tra porcini e gallinacci freschissimi. Medaglia di platino di cotrettezza e legalità.
Comunque... che meraviglia! Ora piove,  li vado a cucinare.

mercoledì 20 agosto 2014

Tiroler Dunkelheit

A proposito di confini linguistici e culturali, di ecologia ambientale, mentale e finanziaria che alimentano il mio filogermanesimo. In questo paesino ino trentino in pochi anni hanno piazzato centinaia di lampioni che illuminano a giorno (a norma!) il nulla ovvero tutte, dico tutte le strade che collegano le frazioni sparse per tutta la loro lunghezza (Italia e Spagna peggiori paesi in Europa per inquinamento luminoso). Nulla significa nulla. Nel corso di un anno le persone che dopo le 22 abbiano fatto 100m a piedi sono pari a zero. Alluvione di luce giallomerdognola schifosa, artificializzazione completa. Faccio pochi km, finisco di là, in Südtirol (e non Alto Adige e questo è uno dei mille perché) un settantesimo? centoventesimo? dei lampioni, due o tre nel centro abitato. Fine. Stop. Viaggio scoperchiato mi godo le stelle e l'oscurità. E... trovo perfino due che camminano nel buio, non il deserto di questa parte (questa incultura ostile all'oscurità meriterebbe qualche osservazione psicologica e filosofica).
Paese straccione con le casse vuote che dilapida quantità straordinarie di risorse per cose orribili, nefaste, paranoiche.
Viva il pareggio di bilancio, forse l'unica cosa che potrà ridurre queste dissennatezze. Vuoi la lucina diaroicogiallastra? Ti taglio la pensioncina furbastra. Vuoi il TAV distruttino (in casa d'altri)? Ti taglio il regionale per il bambino.
Tu scegli.
Si chiama discernimento. Quanto sono superiori con la loro eccellente oscurità tirolese! Prendere esempio!
Tirol über alles.

martedì 19 agosto 2014

Ultimo scintille convivenza

o - Ultimo giorno col mio bipedinone. Piove. A parte una vetta domenica il meteo ci ha trattenuto dai nostri propositi alpinistici. Aveva voglia di uscite importanti  (un 3e6 e un 3e3 e il Sentiero dei Fiori) e mi ha fatto proprio piacere vederlo scalpitare. Si è sfogato colla pedatina (calcetto) con altri regaz e un po' meno regaz. Lo vedo giocare benino, ha un bellissimo fisico, bello, sta diventando un (bell') uometto. Non indulgo in autocompiacimento per il mio prodotto ma faccio eccezione per una volta.
o - E' oltre un mese che il tango è piuttosto in ferie. Ieri sono andato ad un festival in Südtirol  (è proprio così, NON Alto Adige, segue pagina) e ho fatto scintille. Piacere e soddisfazione grande per l'ego. Ho rivisto _ika mora di rovo. Mi aiuta a capire che esistono donne che mi piacciono veramente e che sobillano il vulcano dormiente.
o - Convivenza: parlavo con un'amica milanese "singola" ieri, i suoi hanno una casa in una valle delle Dolomiti del Brenta ma non ci va, non regge lo stare insieme. La singolitudine non aiuta. Momenti tensioattivi con i miei qui. Devono spiegare al loro "bambino" come perché quando. Ci vuole pazienza e umiltà e, quando necessario, stabilire confini, farli rispettare.

Area ursina

(Legge arborea)
Io sto con l'orsa Deniza.
L'orso è in via di estinzione, quella madre ha tentato di proteggere i propri cuccioli, da'sti cazzo di homo sempre di più e sempre più invadenti.
Definire ampie aree di Natura protetta, possibilmente integrale. Entri a funghi, a caccia, per alpinismo, per legna? Lo fai a tuo rischio e pericolo. Fine.
Deumanizzare e rinaturalizzare ampie parti del pianeta. Invece piazzano un nuovo ristoro qui, un nuovo servizio navetta lì (economia pseudo verdognola).
I bipedi non solo se ne stanno in mezzo ai coglioni di tutto il resto ma hanno Il Grande Cancro, l'energia che permette loro di usarne molta per attività varie come andare per boschi a rompere le ovaje a orse e cuccioli loro. Se il tizio e altri tot miliardi dovessero zappare la terra per mangiare qualcosa la sera non avrebbero tempo e voglia di vagare nei boschi degli orsi e di tutto ciò che non sia homo.
Piccola mente scadente, questa è area ursina, se non ti piace vai a Riccione o in piazza del duomo, non romper loro i koglioni. Entri a tuo rischio e pericolo.

domenica 17 agosto 2014

Sticaatsi

Papàaaa papàaaa...
Dimmi!
Mi presti il furbofono che lo uso un po' come router?!
Va bene.
Sticaatsi!
UnMiCiuccioLaRete si è baloccato in poche ore in un paio di giorni casalinghi di mteo artico-piovoso il70% del mio traffico dati.
Ora devo arrivare al 25 con poco più di 120Mb.Mi servono per controllare posta e bollettini meteo e, dal 20 in poi, quando il mio prodotto tornerà coi nonni materni in Emilia, anche le proposte di tango da queste parti.
Tutto sommato lo devo ringraziare perché qui la rete è  evidentemente sovraccaricata e lenta che porta all'esasperazione, dalla 7:30 fino alla 22.
Siamo molto felici qui. Complicità scherzi montagna grandi e piccoli discorsi., lo porto alla pedata, ora tre giorni meteo bello su per vette. Va bene, benissimo così! :)
Sospensione del diario per qualche giorno.
Buone cose a voi.
Arrileggerci!

venerdì 15 agosto 2014

1100 - 1

Ritmi rallentati. Il tempo perturbato ci ha, molto piacevolmente, costretti a casa. Il clima delle Alpi viene detto artico-boreale-alpino. Può essere relativamente molto fresco / freddo anche ad agosto, specie se in un'estate piovosa e "fredda" e in una minuscola frazioncina a oltre 1100 metri sul livello del mare.
Rimangono molti piaceri: cucinare, fare il fuochista (ho acceso e alimentato la stufa antica "a ole" ovvero ollare a giri di fumo), con UnRagazzo lavorato insieme un'oretta su allungamento e potenziamento, leggere. Ci sarebbe anche da lavorare con la legna, sotto, ma non il primo giorno. Insomma, pure UnBipedinone ha dormito un sacco. Non è solo il papà che ha arretrati di sonno per questa vita di tango, questa centrifuga esistenziale a 1100 giri al minuto, anche il bipede ha fatto un po' di stravizi. Lo vedevo giocare a scacchi col nonno, nella stube. Vita che va di corsa verso la potenza e quella che va piano verso la morte.
Oggi editoriale di Sartori sul Corriere. Uno dei pochi che non ha messo il cervello all'ammasso idiota delle litanie pecorecce pro  crescita demografica. Scenderò a prendermi una copia del Corriere nel minuscolo negozietto della frazione più a valle, da domani soliti grida isteriche delle piccole menti scadenti di destra, centro e sinistra. L'orribile connubbio di stupidità,  accrescitivismo tranquillista e politicamente corretto che si manifesterà nella sua massa in crescita esponenziale.

Fuochi di paglia

Martedì sera c'era _via Weltaugen in milonga.
Abbiamo pure ballato un paio di tanda insieme. In un certo senso mi sono pure impegnato ma... La vedevo da lontano ballare e non provavo alcuna emozione. Mi viene in mente un... fuoco di paglia.
C'è questa cosa ricorrente, molto frequente. Una mi piace all'inizio, mi attizza.. Poi il frequentarsi porta conoscenza, da essere sessuale, da femmina a essere umano, persona, inizio a osservare ombre e difetti, la complessità si svela, interesse e attrazione svaniscono.
L'assenza di un piacere erotico lascia nudo l'aspetto relazionale e questo è, appunto, complesso. Se la femmina  ipomorfosa a persona che non mi sconfinfera (e.g. è stata ambigua o poco corretta nel relazionarsi) perde interesse.
Questi fuochi di paglia sono sintomi ricorrenti. Ciò non va bene nel limbo in cui mi trovo. Ci vorrebbe un Intimacy come terapia.

martedì 12 agosto 2014

Costernato - 2

(Costernato)

Cosiì ho lasciato _nzo (con cui andai a Cuba per danza afrocubana, trasferitosi là da un paio di anni), sua moglie e i loro due marmocchi. Ieri sera saremmeo dovuti andare a fare un giretto in centro, una perla, ma eravamo entrambi cotti come il pollo (ruspante, bio, sublime!) arrosto che ci siamo sbaffati a cena.
Oggi ho fatto altre strade, passato per il Metauro (che meravigliosa sorpresa!), per un pezzetto di Romagna, poi Camaldoli. Una vera scorpacciata di Grande Bellezza.
Domani piglierò il bipede e ce andiamo si monti. Chissà se riusciremo nei nostri due progetti: il tempo, purtroppo, è cattivo su. Qualche foto scattata ieri nell'anello Monte Pietralata - Gole Furlo.

P.S.
_via si è fatti viva dicendo che ... non è stata bene, virus intestinale,... recupereremo al rientro dalle vacanze.
Gliela saluto tanto e... salute!
Vado a buttarmi giù mezxxoretta che poi ultima milonga prima dei monti.
Baci abbracci buone vacanze e poi scriverò da furbofono.







lunedì 11 agosto 2014

Costernato

In questo cuore delle Marche ci sono arrivato ieri con sei ore di viaggio nell'Italia minore e di stupefacente grande bellezza. Mugello, Casentino, alta Umbria.
Oggi quasi otto ore di trekking e bici in anello centrato sulle gole del Furlo e monte Pietralata. Arte, Natura, Storia, Cultura, Cibo, Bellezza, clima, varietà. Associazione estetica incredibile.
A volte rimango... costernato.

sabato 9 agosto 2014

Grottescamente felliniano



Sarei voluto andare al cineforum estivo a vedere con un amico Giovane e Bella di Francois Ozon, ma, mercoledì sera _nni, il mio maestro di tango dei colli che avevo invitato a cena con sua moglie, mi aveva fatto capire che ci teneva, si sarebbe rallegrato se fossi andato anche io a...
Insomma, giovedì siamo capitati in una frazione sperduta lassù al confine con la Toscana, 50' di auto, dove i monti sono più alti, un borghetto (molto bello) che ha 11 o 12 abitanti tutto l'anno e cinquanta volte tanto in tre settimane d'agosto con tutti gli oriundi di ritorno. In un piccola sala di un bar con bottega, il pavimento con le mattonelle di graniglia, le pareti con le perline con la vernice gialla, le luci al neon. Alle 20:45 c'era già mezzo paesino seduto a vedere … quelli che ballano il tango argentino. Solo che... della nostra cricca di (presunti) tangheri dei colli e dei monti non c'era che un misto di principiantesse e peggiori principiantesse di lungo corso che non migliorano di un bif neppure dopo anni di corso. Avevo saltato colazione, mangiato più niente che poco a pranzo, saltato cena. Ci preparano là qualcosa... due stuzzichini. Sticaatsi!
E' stato così grottescamente felliniano, con alcuni tango, vals e milonga orribili con ballerine sacchidipatate, con scrosci di applausi. Poi, per entusiasmo e presi dalla frenesia, durante i tango vals, alcuni si sono buttati a ballare il valzer liscio. Bambini che frignavano e urlavano, gente che attraversava la piccola pista per andare a prendere bevande al frigo dall'altra parte, un tizio anziano che passava a dare una sorta di pizzicotto tenaglia (tra pollice e indice) ad alcuni seduti, altri passavano con l'ombrello, saluti, molto rumore per il parlare di fondo. Un caravan serraglio pazzesco.
Io sono ancora troppo all'inizio, troppo appassionato, troppo esigente. Forse dopo lustri di tango si può anche cedere alla compassione, alla convivialità a prescindere, ma io non ci riesco. Per lunghi periodi sono stato seduto ad osservare il popolaresco caravanserraglio, tra l'incuriosito e l'inorridito.
Poi sono ancora veramente principiante e ballare in maniera così brutta è una sorta di bagno d'umiltà che mi infastidisce moltissimo. Anche passare una serata in un luogo in cui l'età media era di 25 o 30 anni superiore alla mia non mi piaceva, era come se fosse un circolo anziani. Nulla in contrario ma... dopo una settimana che non ballavo, dopo una giornata di lavoro, non andare al cinema per andare in un circolo anziani a pancia vuota... che palla!
Il mio maestro si è lanciato con delle tricheche, delle tronchesse di legno, con delle semoventi umane anche se... l'ho visto un po' provato alla fine. Per un giovane snob solo un poco meno che principiante questa "pena" di ballare con delle donne con cui non ballerei mai per goffezza e incapacità è stata una pena del contrappasso non posso dire terribile che sarebbe non avere il senso delle cose ma decisamente sgradevole.
Stato pensando: una serata buttata via! ma... forse avrà un senso, un che di positivo anche questo?
Alla fine hanno messo un padio di pezzi (belli!) di salsa cubana, c'era una tizia che la ballava bene, uno pennellata, finalmente, di colore, ritmo e piacere. Poi, il secondo pezzo, di nuovo con una che diceva di aver fatto mesi di corso e... proprio non si muoveva, no ritmo, no tecnica, no movimento, tornati nelle perline di legno giallognole alla luce di neon.

Mmhh - 2

(Mmhh)

Aggiornamento Ieri sera _via non si è vista in milonga.
Una delle cose sulla quale scherzava in apertura di incontro, martedì sera è: io sono una di quelle dagli amori impossibili. Credo che una delle possibili spiegazioni è che ella abbia raccolto alcune info e … abbia deciso: questo non mi interessa. In particolare
1 – vivo in provincia e a lei “viene l'ansia” anche solo a pensare ai paesi, alla non città
2 – le ho detto che voglio studiare tango ancora almeno un paio d'anni
3 – mi aveva dato del poeta e … forse ha pensato che non le interessa, rischio di amore impossibile
Ha chiuso le comunicazioni, mandando un messaggio cortese “giornata impegnata [...] sono tirata [...] faccio tardi dopo il lavoro con la mia auto [...]” probabilmente si era già dimessa dall'idea.

Oggi ho riguardato il biglietto sul quale mi aveva scritto nome cognome e numero di telefono,  veramente molto poco per dire qualcosa . E ho anche ritrovato, in un angolo della cassettiera, i miei appunti/manuale di elementi base di grafologia. La connotazione più forte era su due 'g' che indicherebbero possibile aggressività e chiusura emotiva per ferite precedenti (in effetti mi parlò di un suo ex brasiliano con cui stette quattro anni e che le ha lasciato brutti ricordi). Inclinazione opposta della scrittura indica conlitto cuore-mente e tendenza al ritirarsi (introversione) in caso ciò crei insicurezza.
Non so se ci siano anche intenzioni “testatorie”. Le femmine testano i maschi in mille modi possibili. Questo sa tirar fuori le palle? Oppure :- Vediamo se io gli interesso veramente! etc.


venerdì 8 agosto 2014

Mmhh

L'ho chiamata in pausa pranzo ma non ha risposto. Le ho mandato un messaggio per sapere se sarebbe partita stasera o domani con la sua amica (h 1320).
Ho atteso e dieci minuti fa le ho messaggiato

_via silente. _nni, mio maestro di tango (1 dei 2) è rimasto a piedi (siamo tornati a fatica ieri da una cosa grottescamente felliniana) e, dato il tuo silenzio, gli ho detto che verrà giù con me, stasera.
Tutto bene tu?
A stasera? Ciao

Mi ha risposto ora che non aveva visto chiamata né messaggio, giornata impegnativa ... ci vedremo là.
Mmmh...

Narciso e Boccadoro

Sulla transitorietà
Non era forse felice? Non era giovane e sano, libero come  l'uccello nell'aria? Non lo amavano le donne, non era bello poter sentire di dare loro come amante lo stesso profondo piacere che egli provava? E perché allora non era felice del tutto? Perché nella sua giovane felicità, come nella virtù e saggezza di Narciso, , doveva insinuarsi di quando in quando questa strana sofferenza, quest'ansia sommessa per la transitorietà umana?
p. 80


Sull'arte
Si potevano creare anche altre figure, cose graziose e squisite, fatte con grande maestria, gioia degli amatori d'arte, ornamento delle chiese e delle sale di consigli... belle cose certo ma non sacre, non vere immagini dell'anima. Egli conosceva parecchie di queste opere, che con tutta la loro grazia d'invenzione e malgrado tutta la cura nell'esecuzione non erano in fondo che giochi. [...] Per lui arte ed artisti non valevano nulla, se non ardevano come il sole e non avevano la potenza delle tempeste.
p. 138

Sui contrasti
Solo la scissione e il contrasto rendono ricca e fiorente una vita. Che sarebbero la ragione e la temperanza senza la conoscenza dell'ebbrezza, che sarebbe il piacere dei sensi, se dietro di esso non stesse la morte, e che sarebbe l'amore senza l'eterna mortale ostilità dei sessi?
p. 162

Sull'amore
Come sei bella! Lei sorrise come di un dono, lui si drizzò a sedere, le scosto delicatamente la veste dal collo, l'aiutò a liberarsene, finché le spalle e il seno brillarono nel fresco chiarore di lunare.. Con gli occhi e con le labbra seguì estasiato le ombre delicate, contemplando e baciando: vinta dal fascino, rimaneva immobile, con lo sguardo chino e un'espressione solenne, come se in quel momento la sua bellezza si rivelasse per la prima volta anche a lei.
p. 69
Sentì subito che quella bionda leonessa era sua pari, ricca di sensi e di anima, accessibile a tutte le tempeste, delicata e selvaggia, esperta di passioni [...].
p. 200


_zzz aveva già condiviso alcuni passaggi con me, come spunti di riflessione. Poi me mi regalò quell'opera di Hesse come regalo di compleanno. Devo dire... uno dei più bei libri che io abbia letto. Certamente ho strumenti e maturità per un libro ... esistenziale. E, sostanzialmente, un libro profondamente tantrico nello spirito. La comprensione di ogni aspetto dell'esistenza, negli eccessi opposti, nella sacralità del femminile che dà la vita,  in una ricerca di superamento delle contraddizioni verso un'unità superiore che si manifesta nel molteplice. E poi tutti quei passaggi che... sono il mio pensiero: il mistero dell'eros, la Natura sensuale e rigogliosa, aspra e soave, terribile maestra e viziosa corruttrice, il contrasto come via maestra per la cognizione, il mettere insieme ciò che pare incompatibile, lo spirito dell'essere uno di tutto, ed essere solo per un tempo limitato, solo qualche giro della Grande Giostra. Ecco che li ho trovati scritti da qualcuno.
La cosa buffa è che la lettura mi aveva talmente avvinto che... ho iniziato a leggere altro, nel frattempo, per timore che... tutto finisse troppo repentinamente. Ah che goduria!


Narciso e Boccadoro
Hermann Hesse
Oscar Mondadori





giovedì 7 agosto 2014

La colpa degli altri

  • Il Corpo forestale di Valdobbiadene aveva «effettuato un’ispezione dopo aver ricevuto la segnalazione di un escursionista e albergatore di Refrontolo, che per primo ha documentato quanto stava avvenendo sulle colline del Molinetto della Croda». Prendete nota: la zona del disastro di sabato sera. E proseguiva ricordando come l’anno prima «quaranta ettari del bosco intercomunale» fossero stati «venduti all’asta dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ad una cantina vinicola di Valdobbiadene per 225mila euro».
    Totale: 56 centesimi al metro. Spiccioli, in confronto a quanto costano, sostiene Ferrazza, i terreni vinicoli che possono esserne ricavati: «Da queste parti il prosecchista conta più di un banchiere. Qui un metro di terra vale dagli 80 ai 120 euro (180 se nel colle di Cartizze): tre volte un terreno industriale».
    (corriere.it)
Sarà colpa dei comunisti. Non sono comunisti, sono leghisti?! Allora sarà colpa del diavolo, dei verdi, dei mbientalisti, sarà colpa della sia Elsa che non g'ha dito le preghiere!
O sarà colpa dei todeschi, non ghe' pu sghei, l'è sempre colpa lor.


Avevo scritto questa pagina l'altro giorno. Poi avevo trovato un articolo in cui Zaia diceva che la cementificazione non è più un problema in Veneto perché si è arrestata, come se la colossale distruzione avvenuta a causa di speculazione e crescita per edilizia e infrastruttura non sia più un problema; dalla distruzione edilizia ora si è passati a quella vitivinicola. Di ieri la faccenda di Schettino alla Sapienza. Abbiamo avuto gli inchini "religiosi" a capi malavitosi, B., Il Delinquente Naturale che è stato presidente del consiglio. Insomma, questo è un paese con una parte rilevante se non maggioritaria ostile all'etica pubblica, ostile all'etica della responsabilità e all'etica della respons-abilità, un paese che è sempre "furbo chi furbo, fesso chi onesto".
Io penso che a molti italici i magnacrauti stiano sui koglioni proprio perché sono antiteci in queste etiche e perché la loro etica è parte fondamentale del loro successo.
Questa gentaglia (qui leghista) ha svenduto per due sghei il patrimonio pubblico della comunità montana a facoltosi vignaioli, una delle mille mila redistribuzione citrocapitalistiche dei soldi al contrario, togli alle comunità, ai poareti e dai ai ricchi. Questi poi hanno operato in ottica speculativa, con scassi, modifiche pesanti dell'orografia, distruzione ecologica. Essi fanno i soldi, il patrimonio della comunità montana viene spolpato, danni e morti collettivizzati.
E questo sarebbe il serenissimo Veneto. Poi vai in Emilia e la gentaglia pidina fa cose simili, immorali, politicastri e sindaci ignobili e delinquenti che fanno la solidarietà colle abitazioni degli altri. Sempre o comunque ostilità alla responsabilità e respons-abilità.
Ma che dise!? Saria colpa dei todeschi anca chi, no!? Colpa dei altri.


Più di parole boeme

Martedì, prima volta dopo tre anni, invece di andare a lezione o in milonga, sono uscito con una donna, _via Weltaugen.
Tre ore volate. Mi ha scopato abbastanza bene la testa e io, sottilmente, lo adulata sinceramente. Ed ella se l'è goduta molto.
Amori impossibili, mi diceva. Siamo molto attratti da ciò che ci manca, che ci completa. Ella è stata in Germania per undici anni e ora lavora ai vertici di una tra le aziende italiane più famose acquistate dai magnacrauti. E la sua cultura e conoscenza della cultura tedesca scardinano le forme di pensiero di vertici teutonici, ammaliano, conquistano, ammorbidiscono. Anche seducono gli uomini, possiamo essere così fragili, noi, i nostri intenti, a temporanee risolutezza, rispetto al fascino di Eva, del temperamento.
Mi ha dato del poeta bohémien. Io la vedevo per l'altra via, non so se opposta, la via dei sensi, di Eva, cogliere il mistero dell'essere, dell'eros tra i generi, più profondamente delle parole boeme ed esprimerlo con molta vivezza.


mercoledì 6 agosto 2014

Trombamicizia

Trombamicizia
o - Piacere e intimità fisica nonché un distillato di carnalità, lussuria e indulgenza.
(carlencosta)

La lingua italiana è da sempre povera per ciò che riguarda l'eros e il corpo. I registri colti, alti, escludono ampie porzioni della realtà. Così gugglando con un paio di pattern di ricerca, non trovi alcun dizionario che riporti il lemma né alcuna definizione di trombamicizia.
Beh, stamattina ho studiato un paio di decaloghi. C'è sempre da imparare.
Eppure... io penso che sia una delle forme più belle di amore. E' l'amore senza il resto: "non ci sono impegni né regole di galateo" una delle dritte. Ma questo lo diceva già Esther Perel, era l'auspicio, la terapia che permea quasi tutto il suo lavoro più noto. Ma perché dovrebbero esserci regole nelle relazioni più stabili, più sentimentali? Ancora una volta, parrebbe che l'ufficialità si fondi su una strategia di rattrappimento, pauperistica invece che espansiva, creativa.
A volte mi dicono Sei un filosofo! che è una cazzata, sono osservazioni elementari e semplici, da scuola elementare o media inferiore. Ma perché le persone non si pongono queste questioni elementari? Pensare l'eros, almeno un minimo, no!?


martedì 5 agosto 2014

2052 - Rapporto al Club di Roma

  1. Guardate alla soddisfazione piuttosto che al reddito.
  2. Non affezionatevi a cose che scompariranno.
  3. Investite nell'elettronica da intrattenimento e imparate ad amarla.
  4. Non insegnate ai vostri bambini ad amare la Natura incontaminata.
  5. Se vi piace la grande biodiversità, andate a vederla adesso.
  6. Visitate le bellezze del mondo prima che la folla le rovini.
  7. Vivete in luoghi che non siano troppo esposti al cambiamento climatico.
  8. Spostatevi in una nazione che sia in grado di prendere delle decisioni.
  9. Conoscete le insostenibilità che minacciano il vostro stile di vita.
  10. Se non potete lavorare nel campo dei servizi o dell'assistenza buttatevi nel settore dell'efficienza energetica o delle rinnovabili.
  11. Incoraggiate i vostri figli a studiare il cinese.
  12. Smettete di pensare che tutto ciò che cresce è buono.
  13. Ricordatevi che i vostri investimenti basati su combustibili fossili perderanno il loro valore e all'improvviso.
  14. Investite in cose che non risentiranno dei disordini sociali.
  15. Fate più del minimo indispensabile per evitare rimorsi in futuro.
  16. Quando fate affari, esplorate il potenziale dell'attuale situazione di insostenibilità.
  17. Non confondete la crescita in volume con la crescita nei profitti.
  18. Se siete politici e volete essere rieletti sottolineate i benefici immediati delle vostre iniziative.
  19. In politica ricordatevi che il futuro sarà dominato dai limiti fisici.
  20. In politica, convincetevi che un accesso equo a risorse limitate varrà più della libertà di parola.
  21. Imparate a convivere con imminenti disastri senza perdere la speranza.

Ho impiegato nove mesi a leggere il saggio di Jorgen Randers e di una cinquantina di altri scienziati, esperti, ricercatori ed è oltre tre mesi che tentenno e mi dilungo nello scrivere questa pagina: la stessa voglia che ha una persona alla quale sia stato diagnosticato una neoplasia di leggere il referto.
Già in agosto 2013 leggevo le premesse dello scienziato norvegese, la sua ammissione di uno sforzo compiuto per non soccombere a risultati modellistici oggettivamente sconfortanti e per cercare mitigare cupi scenari al fine di poter vivere in qualche modo decentemente, mi infastidivano. Non posso essere realista perché i dati e i modelli sono pessimi, allora mi sforzo di essere ottimista. Partiamo bene! dissi.
Le mie reazioni emotive che la razionalità di scienza e conoscenza dell'opera provocavano durante il proseguimento della lettura non sono cambiate, nel seguito. Quali scenari futuri partendo da cinque punti fondamentali (aumento della popolazione, disponibilità di cibo, riserve e consumi di materie, prime, sviluppo industriale, inquinamento)? Quale mondo ci sarà nel 2052?
Mi allontano per un momento: ci sono alcune cose che mi piacciono del tantra: la divinazione della Donna (Shakti) rappresentante di Gaia / Natura Madre, il qui e ora profondo nella realtà fisica come dispositivo spirituale, la comprensione e l'autodisciplina come via all'eccellenza. Ecco, stiamo andando in direzione esattamente contraria a queste cose.

  • Ulteriore aggravamento dell'esplosione demografica (per altro recentemente confermato dalla revisione in aumento delle stime ONU).
  • Distruzione ulteriore dei sistemi biotici, estinzioni di massa (flora e fauna), biodiversità confinata a isole sempre più ristrette e sotto pressione antropica sempre maggiore nelle quali essa deperisce sempre più.
  • Impatto distruttivo delle masse di homo non solo sulle aree biotiche ma sulle stesse (infra)strutture create da homo (città d'arte letteralmente seppellite e consumate da afflussi oltre i limiti del sopportabile, liste di attesa per i musei di anni).
  • Migrazioni di massa verso le fasce boreali del pianeta.
  • Artificializzazione e virtualizzazione di quasi tutti gli aspetti della vita e ulteriore inurbamento in ciclo autoalimentantesi.
  • Estremizzazione degli eventi atmosferici e relativi danni catastrofici sempre più frequenti e diffusi.
  • Distruzione delle aree ricche di biodiversità.
  • Aumento delle sperequazioni e delle iniquità.


Randers ha analizzato anche l'economia fallimentare della mancata prevenzione: se già dalla seconda metà degli anni settanta (dopo la pubblicazione de “I limiti dellosviluppo [crescita]” nel 1972) fossero state prese alcune azioni di prevenzione e di soluzione dei problemi, non saremmo arrivati al grave peggioramento attuale né gli scenari di prossimità al collasso che si delineano sarebbero stati evitati a costi del tutto sostenibili, senza grandi sacrifici. Perché tutto ciò non è avvenuto né avviene? Randers usa parte del capitolo 7 per analizzare questo problema: la specie homo predilige i ritorni immediati, anche se ciò comporta problemi, peggioramento e danni irreversibili a medio e lungo termine. Dal punto di vista culturale l'associazione tra capitalismo e demagogia democratica o democrazia demagogica è terribile: si crea un connubio al peggio tra eletti ed elettori che porta a sistemi capaci solo di... peggiori scelte con conseguenze sempre più gravi.

Ho riportato il dodecalogo perché riassume le schede, i grafici, gli scenari. Scenari futuri? No, no, scenari già noti in letteratura, già avvenuti o in svolgimento (Siria, Iraq, Pachistan, Israele-Palestina, baraccopoli, banlieu, collassi di città, infrastrutture, istituzioni da sovraffollamento …).
L'antropocene è caratterizzato dal più grande ecocidio, dalla serie così intensa e mai avvenuta di estinzioni, dalla produzione su scala industriale di rifiuti tossici e nucleari con la massima capacità biocida, dalla dissipazione di quasi tutte le risorse non rinnovabili sfruttabili economicamente.
Diminuzione drastica della biodiversità. Lo scienziato norvegese intravede anche alcuni scenari interessanti: 
  • Recupero di risorse minerali da vecchie discariche.
  • Virtualizzazione sempre più spinta di attività economiche e ludiche con riduzione dei consumi materiali ed energetici pro capite.
  • L'inurbazione sempre più spinta rispetto a schemi urbanistici a bassa densità e alta distruttività.
  • Diminuzione della insostenibile prolificità come conseguenza dell'inurbamento.
  • Aumento del benessere, delle risorse procapite quando la popolazione diminuisce più del PIL, come nel caso del Giappone.
  • Il tentativo di alcuni paesi ecologici come la Cina (e la Germania in Europa) di conseguire la sostenibilità in toto o almeno energetica.

Tra le schede curate da una quarantina di scienziati e di esperti di settore una sui conflitti bellici e civili del futuro (curata da Ugo Bardi): persino le guerre andranno in parte dematerializzandosi.
L'autore indulge con una qualche simpatia ad alcune pseudo soluzioni tecnologiste ai problemi causati dai sistemi 5: Carbon Capture System, colture OGM, nucleare da fissione. Sono alcune magre consolazioni, alcuni palliativi per scenari caratterizzati da artificializzazione sempre più spinta e da quantità di risorse procapite sempre minori; per me sono tentativi di soluzioni che introducono problemi peggiori di quelli che vorrebbero risolvere.

La provocazione “Vieni che andiamo a vedere il tramonto sulla scogliera? No grazie, sto guardando questo bel tramonto su youtube” sarà la … norma. Alcuni saranno pure giulivi e contenti di questo progresso regressivo, delle loro fritture di lombrichi, dell'abitare nel modulo 1455 del sessantesimo piano del terzo grattacielo, blocco A, conglomerato umano 15M.
La lista di 21 possibili strategie finali rimane molto inquietante.


2052 - Rapporto al Club di Roma
Scenari globali per i prossimi quarant'anni
Jørgen Randers
Edizioni Ambiente


lunedì 4 agosto 2014

Che gusto sarebbe?


Come scrivevo mercoledì pomeriggio sono uscito con _ela anima di seta. Bella la passeggiata in centro, volate le quasi due ore e mezza. Con lei venerdì c'è poi stato uno sprazzo di Tango, intesa e risonanza di due anime in una danza. Ma si può portare queste emozioni fuori dalla pista da ballo?
_ela ha capacità di ascolto e di intuizione molto grande. Le avevo preparato un mazzetto di fiori di campo, erbe e foglie che le avevo consegnato prima del commiato (non volevo che dovesse starsene con 'sta verdura in mano per ore :). Insomma, il giorno dopo mi messaggia che  ... la mia timidezza è dolce. Perché non scatta fuori dalla milonga? Perché io non sono eccitato, sedotto dalle donne "dolci", al saccarosio. "Dolce" è un aggettivo che ricorre frequentemente nelle sue parole.
Succedono cose bellissime, straordinarie in milonga e fuori... fuori è un altro mondo, quelle emozioni non si verificano. A me piacciono donne irriverenti, scherzose, che mi punzecchiano e che siano spiritose quando io le punzecchio. Che gusto sarebbe questo?

Venerdì notte (in realtà era sabato) sono tornato a casa con il numero di telefono di _via. Devo trovare un aggettivo perché, alla fine, il nome privato della prima parte, non è sufficiente. Ha vissuto più di dieci anni a Monaco di Baviera e parla uno splendido tedesco. Energia, capacità di scherzare, uno splendido fisico, mora e due occhi felini tra il verde e l'ambra, conquista ognuno con quegli occhi. _via Weltaugen, Ecco!
Martedì ci vedremo per un aperitivo, se faremo tardi può essere che non faccia tempo ad andare in milonga. Il T. mi lascia un po' di spazio.
Non era la prima volta che ballavamo, ha brio e capacità di scherzare anche se è una tanghera sporca, ovvero quelle che hanno capacità ma hanno smesso velocemente di studiare (e si sente, a volte hanno tratti imprecisi o rozzi). Qualche parola, anche, questa volta. piccola conversazione breve piacevole. Ci saranno emozioni fuori dalla milonga? Verificherò.

_ina l'aretina... anche lei, venerdì in milonga. Avevo scherzato chiedendole dove sarebbe la sera. Ah, arriverò all'Angolo. Nooo, nooo, allora io andrò di là! Ahaha le avevo risposto. Insomma, era veramente bellissima, un po' maschiaccia penso ma con un fizico pazesko nella sua quasti tutina attillata a fiori, ogni rilievo di quel corpo statuario da sportiva. L'avevo mirata ma... neppure una tanda. Insomma no attenzione da parte mia Quando ero libero io non lo era lei e viveversa. Prima di uscire mi ha sfiorato salutandomi con un sorriso così. Tremendissima!
Domenica le ho messaggiato che era bella da andar fuori di melone e che ero stato bravo a ... non molestarla. :) Sono a Ferrare dal _ero (il suo tipo), hai fatto bene, oggi sono dai miei, lunedì partirò per l'Elba. Strana risposta. Cosa c'entrano i suoi, l'Elba? Boh.

Il pianeta delle scimmie



UnBipedinone ed io abbiamo fatto a gara di polleggiamento domenica. Complice anche il tempo, nuvoloso, non molto sole e poi un rovescio violento alle diciassette annunciato da cielo cupo e tuoni lontani. Un fine settimana di recupero. Ci godevamo i tempi lunghi, lenti. Insomma alla sera eravamo carichi e pronti per... decidere di fare qualcosa, usciti dal pantano dell'indecisione da batterie scariche. Ci siamo messi d'accordo con _zzz e _zzzino e ci siamo visti per una pizza. Temevo che saremmo arrivati tardi, a quell'ora il flusso del traffico di ritorno dai monti è sempre molto pesante. E invece... magia dello svuotamento agostano, traffico scarso e ... parcheggio di fronte all'ingresso della pizzeria. Ah che goduria! Il cinema era lì a pochi passi.  Abbiamo accolto la proposta, la cosa piacevole era ed è stata stare insieme, mangiare un boccone e la bella compagnia anche al costo di... Al costo di vederci 'sta mappazza merikana. Anche se la critica non è così male, io l'ho trovato molto pesante. Una vera e propria americanata. Qualche spunto interessante qui e là, come l'inversione etica e morale tra le scimmie con pelo e quella nuda. Ma è la melassa positivista, l'ingerenza della morale, stucchevole buonismo famigliarista che io trovo veramente insopportabili, il peggio del moralismo bigottesto moralista yankee che ha massacrato anche qualche idea interessante (e.g. sono i due ambientalisti a trovare soluzioni e a dover gestire tutti i disastri anche in corso d'opera da parte di alcuni brutali e rozzi prototipi dell'americano quadratico medio e, in genere, del coglione medio homo dotato di energia e tecnologia).
Poi, in quel cinema al chiuso, c'era una merdosa afa calda marcioviziata (per una volta ho trovato un luogo che compete al peggio con alcune milonga). Insomma, 'na robazza morale la pellicola in una sala altrettanto messa male.
Uh che bello, invece, ritrovare i nostri amici grandi e cari. Chissà se riusciremo a fare qualcosa in montagna, li andremo a trovare, spero, in Cadore.

domenica 3 agosto 2014

Ancora là

Sto leggendo avidamente alcuni libri. E' un piacere ritrovato. Anche questo è uno dei tributi pagati per T. e ora che si sono liberate cinque sere ogni quattrordici mi concedo alla lettura.
Vivere in un posto bellissimo... rammollisce. Insomma, tra stanchezza accumulata, libri che mi divorano, piacevolezza di starmene qui l'idea di fare qualcosa con _zzz in quattro è .. sbollita col tempo.
Ieri sera dopo cena, UnBipede voleva fare un po' di compiti. Avevamo declinato un invito per una pizzata a casa di amici. _rea che viene dalla mia stessa città lombarda, è genialoide e fa delle cose bellissime: stufe autocostruite, opere in terra cruda, cesti... Il bipede aveva voglia di cenare a casa e così è stato. Poi... l'ho lasciato ai suoi compiti. Niente pizza ma vado almeno a salutarli!
_rea è riuscito a stupirmi ancora una volta.
Dietro la casa antica, tra bossi enormi (io amo quella pianta, ce ne sono di meravigliose qui in Appennino) e noccioli, un piccolo desco e ancora il forno in muratura, vecchio, da cui uscivano ancora le pizze.
Ecco che un ragazzo barbuto estrae la sua nyckelharpa e inizia. Poi arriva un secondo, con un flauto anche.
Allora, in quel vento più fresco che tiepido, il grande bosco sul monte dietro e le stelle sopra, i suoni dozzinali di una banda in una festa nel piccolo borgo più in là sulla sponda opposta della valle che arrivavano a tratti, sono stati annullati dall'incanto. Cedi e ti abbandoni ad un viaggio remoto, nel tardo medioevo, proprio come il capolavoro di Hesse che mi divora. Durezza e dolcezza, costrizioni ed eccessi, severità e gaudenzie grandi.
A fatica sono tornato a casa, da mio figlio, ancora là e nei secoli addietro. Non servono miglia e porti lontani



(enarmagnusson susannahwapshott)

sabato 2 agosto 2014

Eccesso di grazia

Dopo le ultime uscite mediocri per stanchezza eccessiva, ieri mi sono riconciliato con T. Basta solo riposare, anche solo un'oretta per ricaricarsi un po'.
Il penultimo brano è stato un tango europeo, russo o greco o yiddish, ora non ricordo, primo della solita Cumparsita di chiusura. E quei tre o quattro minuti ho veramente trepidato, amato, mi sono fuso con _ela anima di seta. Era un pezzo recente, che alternava momenti drammatici con altri lirici. E così in alcuni di questi ultimi, stringevo un poco l'abbraccio e cercavo di salire di elevarci, come se fosse il cielo e le stelle sopra le nostre teste, la giusta destinazione.Emozionante e struggente, tantrico, solo come T, negli sprazzi nei quali si manifesta, si rivela, può essere. Avevamo gli occhi lucidi, alla fine. Un groppo in gola, il cuore che batteva come un cavallo scalciante, siamo rimasti abbracciati in silenzio a lungo.

02/08/2014 10:31
UUiC scrisse:
Ieri, penultimo tango, sei stata eccessiva nella grazia. Prima volta che avrei finito prima [la tanda] per fermarci lì in quello sprazzo di Tango. Buondì

02/08/2014 10:54
_ela scrisse:
... quando le anime si riconoscono e si uniscono il resto scompare ;-) grazie a te per le emozioni che mi regali, ci sono cose che non si possono inventare, si possono solo vivere è quel conoscersi da sempre :-) Bello bello grazie buongiorno UUiC

venerdì 1 agosto 2014

Un'ora e mezza

_zia, l'irsuta e lunatica amica tanghera ancora più a monte, quasi al confine con la Toscana mi aveva risposto cupa. La sua _ziamobile era guasta, le sarebbe mancata la... dose di tango.
La volta che tornammo dalla X milonga solidaria, col traffico da incubo, viaggio così lungo che persi l'ultimi treno, mi accompagnò a casa.
Insomma, mercoledì sera le ho detto di non preoccuparsi, ci avrei pensato io. Così prima è arrivata al paesello in treno, poi, dopo la milonga illegal in centro città, sono stato io a riaccompagnarla a casa la notte. Ero veramente cotto, a 160 o 170 all'ora rombando di pistoni ruggenti per strade deserte, le stelle strisciavano graffiando la mia anima stanca, gomme e dischi dei freni urlavano. Quarantatre minuti in più ovvero in meno.

Anche ieri giornata dura. Molto. Stavo pensando che... cazzo è che sono così distrutto in queste ultime uscite?
Pensavo a... agli anni che passano. Ma non sono passati affatto anni da giugno.
E' che... per varie questioni (mercoledì pomeriggio sono uscito con _ela anima di seta) non sono riuscito a buttarmi giù. Quell'ora od ora e mezza di sonno prima sono una ricarica fenomenale.
Il monte ore sonno così cala dalla sette alle sei o alle cinque o alle quattro ore e mezza. Poi tutto si impantana nelle sabbie mobili grigio azzurrine.
Poi dormi e ... tutto rinasce. E' quasi un vivere, sublimato, un ciclo di vita e morte e rinascita.
Un'ora e mezza. In meno.