lunedì 19 settembre 2011

Ricchi (ma anche no) e miserabili

L'osservazione della realtà è  fondamentale. Ogni azione non può prescindere dall'osservazione attenta. Le parole di Terry De Nicolò sono importanti in quanto descrivono molto bene una parte consistente di persone, ricche e miserabili, come diceva Carlo Sini ieri a Modena, oppure invidiose non ancora ricche (il duale!) e comunque miserabili. Quel mondo esiste da sempre perché da sempre c'è l'illusione un po' scema della gratificazione personale passando sui cadaveri e sulle macerie, l'estetica parametrata ad importi e numeri di zeri, l'incapacità di valutare le persone per le caratteristiche della loro funzione oggetto di valutazione e non per robba che con essa non c'entra un tubo.  Il degrado funzionale  e sistemico del paese è proprio dovuto al fatto che gli affari, i piani si fanno perché mi hai mandato una prostituta fatta così e pomì e non per il fatto che mi devi fare la cosa giusta nel miglior modo possibile.

La stupidità non è una novità e qui trova una rappresentazine di buona precisione. Importante comunque osservare questa realtà e prenderne atto. Ecco parte consistente della massa e l' "imperatore" che la rappresenta bene.


Terry De Nicolò

4 commenti:

  1. Pensavo all'ammirazione per 'sto ciavado di Tarantini... è un leone.

    Un leone di cartone.

    Sarebbe come pensare che un tizio che vince una gara dopandosi o drogando gli avversari sia un leone.

    Me mi sembra proprio che una persona estremamente stupida possa fare ragionamenti del genere.

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  2. Ancora una cosa sui ragionamenti stupidi centrati sulle palanche (il vestito costa 2k o 5k € allora è bello).

    Il babbo di A-Woman riforniva di tanto in tanto di tartufi i ristoranti di una certa zona. Ci fu un anno di produzione cospicua e i prezzi scesero sensibilmente.

    La clientela cafonal neoricca di 'sti posti smise di mangiarli.

    Allora, il tuo piacere su un cibo dipende da quanto costa?

    Sì? Allora sei proprio scemo.

    (tutta la teoria e la prassi della degustazione cieche cercano di evitare condizionamenti aleatori nella valutazione).

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  3. Beh mi viene in mente un notissimo brand di abbigliamento di due stilisti siciliani.  Diciamocelo: certi loro capi fanno veramente orrore. Sono di cattivo gusto e importabili. Eppure quanta gente li compra a prezzi esorbitanti e assolutamente ingiustificati e poi li indossa orgogliona, pensando di avere addosso chissacosa. E le magliettine bianche con scritto solo due lettere sopra in nero? Le paghi anche 100 euro e poi? Son cose che non capisco, semplicemente. Capisco solo che chi coglie certi trend nel pubblico e poi li sfrutta è furbo.

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  4. La madre di mio figlio era a dir poco caustica sulla robba firmata da i due pseudo stilisti che citi. Qualità pessima, prezzi esagerati.

    In una puntata di Report anche la truffa di fatto, l'appicciare l'etichetta Made in Italy per alcuni prodotti di 'sti due fatti in Cina.

    Questo sistema ha coltivato sistematicamente masse di consumatori condizionati e programmati ai peggiori comportamenti.

    Ora inizia ad accorgersi che... 'sta massa di derelitti compulsivi che divora tutto (e i pochi che si arricchiscono sfruttando questi pattern distruttivi) crea problemi senza soluzione, a livello ecologico, sistemico e sociale.



    Ma 'sta massa umana dove vuole andare? Non si rende conto della follia suicida e nichilista che contraddistingue essa tramite i propri comportamenti?

    Mah.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.