lunedì 26 novembre 2018

Ambarabàtrerespirisulcomò

Sabato ho passato sei ore e passa di tango nell'aria viziata (blando eufemismo). Penso che se si trattasse di un controllo veterinario ad una stalla, sarebbe stata chiusa, anche le bestie devono respirare, no!? Penso che non tornerò più all'Ambarabà, stante queste condizioni.
Ho degli attacchi di fame, bramo il tango e, talvolta, subisco queste sevizie. Quanti sacrifici e difficoltà e patimenti per questo amore grande!
Respirare è il primo atto e l'ultimo di ogni essere umano.
Pare che presi dal raptus tanghero, molti degli appassionati se lo scordino. Capiscono che "non c'è energia" che "si fatica" ma non fanno nulla... anzi, io ho cercato di aprire delle porte per uno spiraglio di'aria ma appena mi assentavo per ballare venivano richiuse.
Moriremo asfissiate ma al caldo.
E' il pensiero delle femmine tanghere.

2 commenti:

  1. Io martedì quando sono entrata in ufficio ho creduto di entrare in una sauna. C'erano 26 gradi. Essendo grande quanto uno sgabuzzino delle scope, mancava ossigeno.
    Ho subito chiuso il calorifero e aperto, per quel poco che si può , la finestra.
    Masochismo.

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  2. Ma a quelle lì non vengono le caldane?

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.