giovedì 30 gennaio 2025

Meglio così

Vengo a sapere altrove delle esequie del compagno col rolex, amico del Benetton,  persona squallida (lo ha voluto dimostrare pure da morto).
Non potrà più  fare danni.
Meglio così.
RIP

sabato 25 gennaio 2025

I programmi

È sufficiente osservare una carta geografica e notare cosa succede nelle nazioni in cui i problemi della invasione e della banlieuizzazione sono molto più  avanti nel progresso verso la guerra interetnica. In quelle nazioni ciò che subisce la frantumazione sociale, il conflitto quotidiano, disprezzo e dileggio dei propri usi e valori da parte di xenofili e razzisti anti, ha timidamente cambiato la propria visione politica. Sono coloro che subiscono gli effetti delle armi antropiche importate dai sinistri e da questi applicate agli inferiori, non-entusiasti, fassioleghisti, autoctoni, non-puri, in forma di violenza quotidiana da parte degli stranieri di generazione enne, ad aver cambiato le proprie scelte politiche.

Smettono di votare progressisti, globalisti, no-border, e ciò che ha contribuito, con una narrazione mendace, ideologica, apologetica, all'incubo attuale, alla distopia della quale abbiamo solamente oltrepassato la soglia.

Nei pressi della stazione ferroviaria e vicino alla sede in cui lavoro si susseguono sempre più frequentemente rapine, pestaggi brutali da parte di nordafricani di seconda generazione. In genere si mettono in gruppetti e assalgono la vittima, del tutto casualmente.

Quando passo ho timore, cerco di guardarmi alle spalle. Sto pensando di portarmi la roncola nello zaino, ma è un'illusione, non avrei neppure il tempo per estrarla.

Sinistrati sinistranti, anche qui  nella diariosfera, non si capacitano della crisi delle sinistre, hanno i fiotti di bile perché coloro che subiscono la guerra che essi hanno apologizzato e la narrazione truffaldina che ha abbindolato molte menti semplici, si sono disillusi, si stanno destando da questa colossale intossicazione oppiacea.

Siamo solo all'inizio, abbiamo moltitudini di giovani ipertestosteronici, barbari e bastardi, senz'arte ne parte, senza prospettive, ricolmi di livore, con disprezzo e volontà egemonica appresi in famiglia, abbinati a consumismo becero e volontà di vita signorile di massa appresi all'esterno. È solo questione di tempo per avere i nostri Atocha, Bataclan, etc. .

Non riporto, non so se per pietà, o per orrore, questa protervia, questa sinistra persecuzione feroce della realtà, che questi pigiatori di tastiere dimostrano, questo loro sadismo inspiegabile. Non riporto le pagine, trasognanti, allucinate, che questi dementi della "intellighentsia" (sigh!) riversano in rete, colla loro bile per ciò che non si svolge più  secondo i loro programmi.

Per dirla alla Greenpeace, i programmi per un problema senza soluzione civile, sul quale ci siamo appena affacciati.

domenica 19 gennaio 2025

Il picchettio

Lunedì mattina, appena uscito, sul primo breve tratto di strada prima del sentiero, udii l'allegro, veloce martellio di un picchio. Quel quarto d'ora a piedi mi dà spesso tutta la bellezza della natura e del suo manifestarsi.
Così diverso rispetto alla bellezza del tango in cui mi tuffai tutta la giornata di domenica, in uno sperduto posto della val Padana orientale.
Problema grave dell'aria viziata (eufemismo) a parte (rende MOLTO faticoso il tutto), risolto diminuendo molto il numero di tanda. Senza aria, si spegne tutto... Comunque incappai in alcune tanghere assai valide. Alcune di quelle tande, quelle che ti illudono che tu sua riuscito a fermare il tempo e ad annullare la morte, danno alla testa.
L'avevo adocchiata da un po'... poi il solito gioco-sfida della mirata.
Così, con quella splendida mora è iniziato il poetare con ritmo, pause, ganci, sortida(s), angoli, silenzi, assi, fuoriassi...
Sguardi.
Perché in quegli amori tre minuti, tutto succede, come in quella malattia di alcune stagioni che è l'innamoramento matto, folle, colla febbre. Anche la migliore tecnica soccombe rispetto ad occhi che si abbracciano, danzano nella danza.
Omonima di Rosa Canina, stessa città di provenienza.
Incredibile!
Ce lo siamo detti, del nostro abbraccio imperiale, ella una "Reina del tango", io a servirla.
Ecco, come diceva una tanghera, col tango non si rimane incinte.
Due tande, di seguito, poi non più, quei miracoli non si ripetono subito.
Il tango, come le signore bocche di rose, salva le famiglie.
Di tanto in tanto, ella mi appare, come un picchiettio in testa, si fa vedere con quella fine ed elegante veste attillata di ciniglia blu, le spalle scoperte, gli occhi carboni, il viso radioso, elegante  la vita fine, i fianchi larghi sotto.
Nella notte, verso casa, nel buio e nel traffico, con un certo picchiettio, ogni tanto.
Come lunedì mattina, a piedi, mentre passavo sotto la quercia grande.
Sono così felice, stasera, di essere nelle braccia, a cucinare con Rosa Canina.
Il mio ego è appagato.

sabato 11 gennaio 2025

Donazione

 Sono riuscito a trovare le due raccolte donazioni a sostegno

  • del carabiniere che, a novembre, a Milano, dovette intervenire con un inseguimento per 8 km di un altro egiziano di 2a generazione, tale Ramy, giovane canaglia maranza, e di un tunisino, entrambi con precedenti, che si era cercato le grane fino alla morte, con un tentativo di fuga di 8km su moto etc. etc.
    qui la raccolta donazioni

  • del carabiniere che salvò la vita di varie persone a Rimini e che uccise la me*da egiziana che dopo aver accoltellato varie persone si era scagliato contro di lui
    qui la raccolta donazioni
Sono riuscito a fare una donazione solo per la seconda, la prima è bloccata (forse per aver raggiunto la quota prefissata). Solo una piccola cosa di ciò che vorrei fare (ma non posso né fare né scrivere).
Ieri notte, erano da poco passate le undici e mezza, tornando dal piccolo cinema in montagna, siamo stati fermati da una pattuglia di Carabinieri, ordinari controlli notturni. Al termine si è avvicinato quello col mitra, un giovane ragazzo del Meridione, lì di notte, a sgobbare e rischiare la pelle, al freddo.
L'ho ringraziato per ciò che stava facendo e gli ho espresso la vicinanza all'Arma, a lui e ai suoi colleghi che, per pochi quattrini, ogni giorno, rischiano la pellaccia, la vita, il gettare alla disperazione moglie figli, messi colla camicia di forza, a tentare di gestire spesso ciò che è la fogna della società, la parte più criminale, nocente, deleteria, violenta. Quel povero ragazzo "terrone" era a sgobbare mentre i rampolli  di quelli che godono utili, profitti, potere di questa guerra migratoria sociale, i vari eroini col rolex, i figuri squallidi come Rackete, Salis, questa masnada di schifosi traditori, sono impegnati a importare più violenti possibile nel minor tempo possibile e, comodi, con una tisana, a vomitare il loro disprezzo radical chic sugli sbirri.
Mi chiedo, come i sinistrati sinistranti, non riescano a vedere questo enorme, ciclopico conflitto sociale, le "diseguaglianze" che essi dicono di avere come il demonio in chiesa, il "conflitto di classe" testimoniato da questo proletario terrone, un poraccio messo a fave un lavovo non nobile, sgvadevole, del tutto inadatto, per i nostvi cavi figlioli, che domattina avvanno il mastev alla London School of Economics. 

Lo stravolgimento delle nostre vite - anche ieri due giovani maranza hanno creato problemi, un poraccio di controllore ha osato chiedere il biglietto, settimane che non succedeva, uno di essi non l'aveva - solito ritardo per me e per tutti gli altri servi del fiscoinpsglebaccoglienza, non è nulla rispetto a quanto succede a questi poveri carabinieri e poliziotti.

Non posso scrivere cosa farei ai quei giornalisti pennivendoli che hanno imbastito, FQ, Arcobaleno atlantico della sera, e altri organi del pensiero unico conforme, etc. le abominevoli campagne di disprezzo, di condanna, di biasimo, di odio nei confronti di questi valorosi messi a lavorare, colle camicie di forza,  col più infimo merdame della società.
Qualcuno crede che tutto ciò sia casuale, considera complottisti coloro che indicano la luna.

Ecco, per dirla alla Gaber, se io fossi Dio, da domani, sarebbero a fare i controllori, a fare i carabinieri, a fare una donna, che alla fine del turno di lavoro, la sera, deve scendere dal regionale e uscire da Termini per arrivare a casa, li metterei a contatto, li metterei dentro, nella feccia che essi predicano come dono supremo, come massima realizzazione, li metterei nella diarrea che essi applicano e impongono ai servi.

Sosteniamo questi poracci e le loro famiglie, questi piccoli eroi che si sacrificano quotidianamente per noi.

venerdì 3 gennaio 2025

Ogni ogni ogni

È sufficiente cambiare punto di vista, mettersi nel loro punto di vista.
I nemici secolari, anzi, in molti casi millenari, osservano la società nemica, la studiano attentamente.
Notano una demenza collettiva, la perdita della memoria storica (Mamma li turchi!), un mondo assurdo in cui si sono persi identità, confini, i fondamenti morali della stessa umanità (una mamma, un papà genitori dei loro figli), la natura, le più basilari fondamenta alimentari, nutritive (gente pazza che si crede mucca, erbivoro), dementi isterici/che che indicano come figlio un cane o un gatto, problematici che su credono femmina il martedì e termometro il giovedì, si è ribaltata l'ecologia della repressione che è il fondamento della convivenza, contro il crimine,  di OGNI società di OGNI tempo e OGNI geografia sostituendola con l'aberrazione del nessuno tocchi Caino ovvero con la (quasi) certezza dell'impunità, il nutrimento ideale del crimine e della deflagrazione caotica della società.
L'egiziano che affetta quattro persone a Rimini, il saudita a Magdeburgo, la feccia di 2a generazione (maranza) fanculanti, sulla statua di Vittorio Emanuele II - la vostra storia la usiamo come piedistallo per insultarvi e deŕidervi -  l'Italia e i cretini che li vogliono etichettare a forza come italiani, il nordafricano che al Magnolia violenta la compagna ARCI svampito-ebetina, il Jabbar ISIS che a Nuova Orleans maciulla una decina di infedeli, semplicemente spingono un po' più in basso l'asticella che limita il loro infierire criminale e agiscono, osservano lacerazioni e reazioni dei beoti: più son vittime, più aumentano i proclami della malattia, della demenza (essere senza mente, senza la capacità di osservare la realtà, senza quella cognitiva della risoluzione dei problemi, senza  volontà di farlo,  non solo senza distinzione tra bene e male ma addirittura col loro ribaltamento).
Al GR regionale, stamani, meno di un minuto sui due affettati riminesi  in prognosi riservata, nessuna parola sul Carabiniere eroe che ha salvato vite e incolumità, nessuna menzione sullla perversione (*) di averlo indagato, poi, servizio successivo (sembra uno spettacolo grottesco, schizofrenico) vari minuti su convegno di caritas o ong o ASGI, solito pippone allucinato, sadico su "instillazione dell'odio", sulla malvagità dei confini (capisco che per 'sti malati i confini io-altro, interno-esterno, bene-male, giusto-sbagliato, in quanto inesistenti e causa delle loro patologie e male esistenziale profondo, siano odiati), le autocolpevolizzazioni su mancate inclusioni, le litanie terzomondistiche (ricorrente regressione alla scemenza del buon selvaggio poveretto buono e superiore).

Cambiando punto di vista, è comprensibile l'agire sempre più a fondo di questi xeno, islamici che da tempo hanno consapevolezza di questo rincoglionimento, della demenza degli ebeti pan-mixisti e, giustamente, se ne approfittano, la misurano, la usano. Al loro modo essi tentano di portarci da Walt Disney alla realtà.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.