È sufficiente osservare una carta geografica e notare cosa succede nelle nazioni in cui i problemi della invasione e della banlieuizzazione sono molto più avanti nel progresso verso la guerra interetnica. In quelle nazioni ciò che subisce la frantumazione sociale, il conflitto quotidiano, disprezzo e dileggio dei propri usi e valori da parte di xenofili e razzisti anti, ha timidamente cambiato la propria visione politica. Sono coloro che subiscono gli effetti delle armi antropiche importate dai sinistri e da questi applicate agli inferiori, non-entusiasti, fassioleghisti, autoctoni, non-puri, in forma di violenza quotidiana da parte degli stranieri di generazione enne, ad aver cambiato le proprie scelte politiche.
Smettono di votare progressisti, globalisti, no-border, e ciò che ha contribuito, con una narrazione mendace, ideologica, apologetica, all'incubo attuale, alla distopia della quale abbiamo solamente oltrepassato la soglia.
Nei pressi della stazione ferroviaria e vicino alla sede in cui lavoro si susseguono sempre più frequentemente rapine, pestaggi brutali da parte di nordafricani di seconda generazione. In genere si mettono in gruppetti e assalgono la vittima, del tutto casualmente.
Quando passo ho timore, cerco di guardarmi alle spalle. Sto pensando di portarmi la roncola nello zaino, ma è un'illusione, non avrei neppure il tempo per estrarla.
Sinistrati sinistranti, anche qui nella diariosfera, non si capacitano della crisi delle sinistre, hanno i fiotti di bile perché coloro che subiscono la guerra che essi hanno apologizzato e la narrazione truffaldina che ha abbindolato molte menti semplici, si sono disillusi, si stanno destando da questa colossale intossicazione oppiacea.
Siamo solo all'inizio, abbiamo moltitudini di giovani ipertestosteronici, barbari e bastardi, senz'arte ne parte, senza prospettive, ricolmi di livore, con disprezzo e volontà egemonica appresi in famiglia, abbinati a consumismo becero e volontà di vita signorile di massa appresi all'esterno. È solo questione di tempo per avere i nostri Atocha, Bataclan, etc. .
Non riporto, non so se per pietà, o per orrore, questa protervia, questa sinistra persecuzione feroce della realtà, che questi pigiatori di tastiere dimostrano, questo loro sadismo inspiegabile. Non riporto le pagine, trasognanti, allucinate, che questi dementi della "intellighentsia" (sigh!) riversano in rete, colla loro bile per ciò che non si svolge più secondo i loro programmi.
Per dirla alla Greenpeace, i programmi per un problema senza soluzione civile, sul quale ci siamo appena affacciati.
non mi pare che passando dai sinistri ai destri sia cambiato qualcosa per i mortidifame, che debbono rendersi conto che sono troppi e debbono annullarsi a vicenda per diminuire perché non ci sono risorse per 8 miliardi di umani
RispondiEliminaMa questi nordafricani livorosi sono gli stessi che di giorno raccolgono pomodori e la sera consegnano pizze e tra un lavoro e l'altro passano in stazione a sfogare frustrazione? Potremmo liberare altri tagliagole e mandarli in Libia a bloccare il fastidio alla fonte.
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