Alla fine ieri lo stracotto rimasto sette ore sulla cucina economica, sempre la ciccia bio-brada-gasistica della giovane coppia che decisi di sostenere, in montagna, oltre che a farsi tagliare grissinamente, e la polenta cupro-paiolata di marano e saraceno, in bocca, si sono fatti amare voluttuosamente. Ora, però, mi hanno destato con una piccola insonnia. Salvo qui un commento che problemi tecnici impediscono ora di pubblicare in "Spettacolo. I trucchi di un mondo capovolto", in Ereticamente.
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Garbage in, garbage out, motto degli ingegneri anglofoni)
Da tempo ci ho pensato così bene che ho eliminato le varie lavatrici di cervelli.
Prima il televisore, poi la stragrande maggioranza delle pellicole, i vari quotidiani (siamo passati dal CdS con Giovanni Sartori all'Arcobaleno Atlantico della Sera col suo ciarpame woke).
Quindi via le reti sociali, poi gran parte delle poche radio decenti, sinistrate e sinistranti.
Rimanere sani e con pensiero ecologico, spesso reazionario (non c'è nulla di più salubre e giusto di reagire saldamente ad ogni progresso verso il peggio), comporta solitudine e disadattamento sociale di cui, peraltro, in questo mondo al contrario, mi compiaccio.
Qui sopra leggo che la grande produzione di cacca, di plastica continua orgoglionamente. Da tempo ho deciso che esse, cacca e plastica, non devono più entrare.
Grazie per il rinforzo.
vita sana, spartana, bicicletta e pedalare
RispondiEliminaed in campagna vangare e zappare
solo i migranti però lo sanno fare
Eh, la società signorile di massa, per dirla alla Ricolfi.
EliminaIl problema delle generazioni n, n>=2, anch'essi "signori di massa".
Solo loro e pochi altri, sono rimasti a travagliare duramente, ma per quanto ancora ? Noi, con i nostri lavori, comodi e al caldo, e possibilmente ben retribuiti perché abbiamo studiato e forse ci siamo anche laureati, mantenuti da altri, vaneggiamo sui ‘ bei ‘ tempi andati, quando un tozzo di pace costava sudore e fatica. Chi sarebbe disposto a zappare la dura terra e ad allevare animali portandoli al pascolo ogni santo giorno, rinunciando ad ozio e comodità?! E non mi si venga a dire ‘ io vivo al minimo, non mi lascio abbindolare da agi e confort e mi elevo a novello Robinson Crusoe. Si, davanti ad una tastiera
RispondiEliminaNon ho alcun interesse ad abbindolare chicchessia.
EliminaIl compagno Mao, con qualche ragionevolezza, cercava di scambiare i ruoli.
Un cardiologo può mettersi a pulire i cessi dell'ospedale, tuttavia il pulitore non può mettersi ad operare sulle coronarie dei pazienti.
L'ugualismo che manda in solluchero i sinistranti non esiste.
Per quanto mi riguarda ho visto molti ex cittadini a volersi bloccare a fare i contadini: gran parte di essi hanno chiuso l'attività per varie ragioni.
Non ultima è che i contadini devono avere molte competenze, non è un lavoro banale.
Infine, molti di essi, abituati ai ritmi della al contatto colla natura/biologia, neppure sotto tortura starebbero nove ore in ufficio, con lo stress e i ritmi assillanti che caratterizzano il terziario privatistico.
ex cittadini a volersi baloccare a fare ...
EliminaL'informazione ormai è disinformazione: meglio quindi non informati che disinformati!
RispondiEliminaTroppa informazione è nessuna informazione.
EliminaPenso non vada certo meglio nel caso di troppo rumore, troppa disinformazione.
Mao che c’entra, non è certe un mito, almeno per me, tutt’altro! E poi leggendo un po’ meglio, si evince che ad abbindolare non si riferisce ad altri, ma a se stessi. Gli agricoltori devono sì avere competenze e conoscenze non indifferenti, ma soprattutto devono essere disponibili a lavorare duro, con pioggia o sole, caldo e freddo, con tutti i rischi che tutto ciò comporta. E ancora perché se abbiamo il mito della campagna non ci adoperiamo affinché essa costituisca il nostro sostentamento, e perché non lo consigliamo ai nostri figli e ai nostri cari….. invece poveri impiegati che lavorano, con tutte le garanzie, seduti al caldo, ,( 9 ore ?!) , con pause caffè e senza rischi e con malattia, ferie, permessi, legge 104, pensione assicurate
RispondiEliminaUn panettiere non è sostituibile da un interprete che non è sostituibile da un contadino che non è sostituibile da un notaio che non è...
EliminaOgni travaglio porta le proprie soddisfazioni e sofferenze.
Siamo usciti dal seminato con questo scambio.
Mao che c’entra? Non è certo un mito per me, tutt’altro. Leggendo un po’ meglio si evince che l'abbindolare non si riferisce ad altri, ma a se stessi. Essere agricoltori presuppone possedere competenze e tecniche non indifferenti, tuttavia da sole quest’ultime non sarebbero sufficienti. È necessario un notevole spirito di sacrificio, lavorando con sole e pioggia, freddo e caldo, senza sabato o domeniche e con rischi di tutti i generi, anche economici e pertanto hanno tutta la mia considerazione.Gli impiegati lavorano al caldo, seduti (9 ore?, non mi risulta) anche da casa, con malattie, permessi, legge104, ferie, sabato e domenica e feste e pensioni garantite, con dei vantaggi innegabili. Chi ha detto che siamo tutti uguali? Siamo tutti diversi, solo che io non mi arrogo il diritto di affermare che io sono meglio.
RispondiEliminae poi al tempo dei sangue blu lo zappatore poteva aspirare solo ad una mezzadria, in quanto i terreni appartenevano ai sangueblu
RispondiEliminaNon è cambiato molto, ora i capitali appartengono ai riccastri, dalla zappa siamo passati a catena di montaggio, macchine a controllo numerico, assistenze e badanze, tastiere, etc. .
EliminaQuando leggo le notizie sono solita usare il mio intuito e lotto per non farmi ingannare. Bisogna essere prima di tutto sinceri con se stessi e poi capire l'inganno che spesso è nascosto tra le righe. Serena giornata.
RispondiEliminaIntuito, fonti diverse, possibilmente antitetiche, etc. .
EliminaA volte rinuncio a farmi un'idea "oggettiva", a volte assumo quella di una parte.
Qui tutto bene, vedo.
RispondiEliminaSoliti discorsi da bambini, solita raccolta di ignoranti, scemi e fenomeni da baraccone.
Nessuno, buondì!
EliminaCome state?