A casa del mangiapreti è arrivato il... calendario di Frate Indovino. Ho fatto una faccia così quando l'ho visto.
Poi... poi sono affiorati i ricordi. Ho bene in mente le pareti della cucina della nonna, il calendario appeso sulla spalla destra della finestra a sei riquadri, ancora coi vetri che traballavano, alcuni fissati collo stucco, poi si seccava, nelle giornate secche il legno si muoveva e i vetri erano un po' più amici del vento, quando veniva. Quei vetri con qualche bolla dentro, con qualche lente, vetri antichi, se ricordo bene erano fatti adagiando la colata del vetro su un liquido, per ottenerne la forma piana più possibile. C'erano le tendine bianche a quadretti rossi, il fienlile, la legnaia e l'aja sotto, la Bassetta con le selve di larici ed abeti, in fondo. Fino a due terzi d'altezza c'era la pittura ad olio lavabile, sulle pareti, tutte a gobbe e rilievi, per centinaia di strati di vernice, il tavolo in formica verde, la vetrina. Ricordo tutto. Bolle d'infanzia che vengono su, i baci che darei alla nonna, la comare che andava a levare i figli, la venivano a prendere con un mulo, nella notte, anche nella tormenta di neve.
L'ho appeso, il calendario.
•••
2 ore fa
Questo post è così bello che tra un po' mi commuovo.
RispondiEliminaMi domando: ma come, come è possibile che un post extraordinario come questo non venga commentato per due giorni?
E dire che il blog di awomanaman invece va a gonfie vele. Forse aman, dovresti mettere un po' di pepe anche in questo blog. Inventati qualcosa no? Tanto la fantasia non ti manca di certo.
Trolla, aspettavano tutti le tue di sciocchezze.
RispondiEliminaNon ne ho mai avuto di codesto calendario... uhm
RispondiEliminano lascia cosi'...che prima o poi arriviamo ...è solo in fondo nella lista perché si intitola Unuomoincammino colla U e uno guarda prima le altre lettere ...anzi alla U non si arriva mai perché un capo ti chiama di solito. bello il post. ciao caro.
RispondiEliminaIl calendario di frate indovino stava nella stanza dell'orto del nonno con segnate le date delle attività "particolari" mentre quello di Sant'Antonio stava in cucina, vicino al frigo
RispondiEliminaQuesto post, mi ha fatto venire in mente anche i sapori di casa della nonna, in questo periodo c'era la polenta con la gallida in umido con i chiodini, gli uccelletti cotti nel burro e poi a merenda la frittura di latte, il budino di castagne, il pane nel vino e zucchero .... e ub sacco di ore in strada nei cmapi all'oratorio a giocare, ma quando li facevamo i compiti?
x vampyr8:
RispondiEliminaCi sono stronzate religiose terrificanti e cose carine, come cosa fare nell'orto.
x cassiera:
Ciao cassiera.:)
x Baffobp:
'azz, bicalendario, san francesco e sant'antonio. gasp!
io gicavo per ore nell'aja sotto e poi nella fontana del borghetto, le donne lavavano ancora i panni alla fontana col sapone e la spazzola di saggina (d'esatte è bellissimo)
La sera poi nascondino, c'era il buio bellissimo ed emozionante, solo pochi lampioni fiochi, non la merda di luce vomitante gioallognoloa violenta che c'è ora ovunque.
I compiti? mi ricordo di qualche ora passata sul tavolo in formica verde, ma era poca roba. Ora i bimbi sono molto più caricati, rispetto ad una volta.
Prevalgono le cose carine, le notizie utili, e le dritte per la vita di tutti i giorni; infatti questo calendario esiste dal 1945 (2000 copie, oggi sono 6 milioni, ehm), quindi di sicuro tale successo non è legato al contenuto strettamente religioso .....
RispondiElimina...della serie consigli utili per la casa? può servire,ahahah
RispondiEliminax pensieroincerto:
RispondiEliminaEmotivamente lo trovo allettante, c'è il richiamo irresistibile del mio vissuto infantile. Alcun cose sono molto utili, come le lavorazioni dell'orto in funzione della luna. Le cose religiose, le leggo e sorrido.
x nuovo45:
Può servire. E' già appeso ed attende l'1 gennaio 2009.