Domenica abbiamo camminato qualche ora per una parte di quel medio Appennino letteralmente sfasciatosi nelle alluvioni di maggio 2023 e di ottobre 2024: qui la geologia è veramente fragile.
Caldo abnorme, non un centimetro cubo di neve. Tuttavia questo autunno che dura da novembre, è stato ricco di piogge, la vegetazione è florida e già pronta ad esplodere. Una meraviglia rispetto agli orribili, siccitosi, disastrosi aridi, polverosi non-inverni degli ultimi lustri. La mia carta riportava un sentiero non più esistente, ci siamo persi in un tratto del percorso, obbligandoci ad una discreta regressione.
Parliamo di natura, uno delle poche realtà ancora dritta in questo mondo storto, in cui le notizie di inversioni, di aberrazioni, di masosadismi tanto scemi quanto "moralizzatori" al contrario, da ermellinati a bifolchi, fanno a gara per dimostrare la propria sinistra perversione orgogliona.
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Interessante e singolare endemismo di Viola odorata (viola mammola): molto raro vedere questa cromia sul lilla. |
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Questo lo devo cercare: il giallo vivo era poderoso. |
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Ecco l'Appennino di agricoltura abbandonata. Veramente incredibile come il settore prima sia letteralmente quasi sparito. Cosa assai infausta. |
Stamattina ho camminato molto anche io, in un paesaggio diverso dal solito, ma ho avuto caldo come se fosse fine aprile.
RispondiEliminaL'unica anni fa da queste parti, si verificò il record assoluto di freddo. Era marzo. Mi ricordo ancora i treni più affollati, un sacco di visi non noti. Molte batterie "cioccarono", molte persone furono obbligate a prendere 8p treno per andare a lavorare.
EliminaOra caldo (relativo,l e gran fioriture. Mah.