mercoledì 31 marzo 2010

Quattro fanghi in padella



Domenica ce ne siamo andati, _zzz ed io, coi regaz, in giro per la natura. Anche a vedere un vulcanetto di fango (sblobbava delle bolle composte da una salsa azzurra di limo, metano ed idrocarburi) in un angolo della regione geologicamente sfasciato. In quella zona ci sono chilometri di calanchi, argille plioceniche azzurrognole e salate, ambiente brullo e disabitato (non solo non puoi costruire nulla perché tutto si muove e frana, ma anche i terreni sono così poveri che anche supposto fosse stato possibile costruirsi una dimora, la dispensa sarebbe stata quasi sempre vuota) e con emergenze ofiolitiche di una certa rilevanza.
Che meraviglia. Il contatto con la Natura, un vero e proprio rinvigorente, un toccasana per spirito corpo mente. E gli spazi, il vuoto, il vento e le viste di Natura, da sola, come è, senza l'assillante e tumorale presenza di segni di Homo.
C'è quella comunanza, quella fratellanza tra quattro maschi, sempre speciale e che si rinnova ogni volta, nelle nostre piccole e grandi avventure. Bellissimo!
Ecco, i nostri due bambini sono proprio esseri urbani, hanno una difficoltà mentale pazzesca ad iniziare a stare nella Natura, a faticare un po'. Anche solo l'idea di camminare, li mette in una sorta di stato mentale critico. Poi, vanno (forse) ma quanta fatica. In quella meraviglia di posto, continuavano a chiederci di tornare in città, nel parchetto urbano (che dovrebbe simulare, come osservava _zzz, un bell'ambiente naturale). Mah.
Alla fine della giornata, ci siamo ritrovati a tirare due pedate a calcio, in un pratoparco lungo il fiume.
Meraviglioso di margheritine e altri fiori. I due si sono divertiti come dei matti. Le energie, per fare ciò che desiderano, sono riapparse magicamente.
Qualcuno aveva picniccato, lasciano scatoletta di tonno, brik vuoti del vino, bicchieri di plastica USA&getta e altri rifiuti vicino al tavolo, il vento aveva sparso. Nella testa di quella gente ci sono i rifiuti che essa ha sparso in quel prato.

(immagine: dilullo)

3 commenti:

  1. Energia già..Vedere la tua donna tra i prati e riempirla di fiori..
    A cosa servono le sigarette?
    A cosa?
    Il nervosismo non c'è
    la fame non c'è
    ma continua il desiderio,  pedalare ancora, su per i monti per tutta la serata..
    Ma la vorrai mica morta?Mazza ..oh..
    Dì, ma quanta energia hai?
    Caspiterina...Va bene dai, altrimenti poi subentra l'energia negativa..
    E l'energia negativa, spinge il bimbo ha cercare i fiori dell'amore nel giardino sbagliato..E tu lo sai che è sbagliato..Ma non è colpa tua..è il bisogno di rigenerarsi..(troppa fame nel mondo, e troppa voglia di cibarsi d'un orto SOLO NOSTRO)..
    Allora che dire..Non fumare stasera, e non accettare di bere latte dalla memmella sbagliata..L'acqua rinfresca e non inquina, e non genera livori gratuiti..(libera dalle gelosie (inutili) Così,Ci si ritrova felici e leggeri, liberi di volare in alto, tra un suono di campane un fiume che scorre, e difende tuo viso, il nostro sorriso coltivato in Paradiso.. 

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  2. Sarebbe erba nuova
    e fiori appena appena,
    ancora un vento
    sotto l'angolo del collo.
    Raduno idee dissolte
    in minuterie di porcellana
    e stendo all'aria
    l'impolverato sentimento:
    scovato tra tanto inutile
    lo reggo fra due dita
    con rispetto:

    è un affetto placebo,
    perfetto...

    Sarebbe tutto diverso
    se solo si smettesse
    di giocare nel silenzio..
    Lei non disse
    lui continuò a negare..
    Non aveva forse varcato la soglia
    della stanza per bere insieme..
    Lui in pausa con il compagno
    sempre eccessivamente impegnato..
    Disse che non si poteva anticipare il tempo
    lui negava d'esser in commissione
    ma in commissione egli era..
    Allora che fare?
    Insistere affinchè egli si spazientisse
    e la mandasse a......
    Oppure insistere avrebbe avuto un senso
    perchè era davvero ciò ch'egli voleva?
    Non credere che, non sarebbe stato sufficiente un tuo gesto
    che la pelle d'esser accarezzata
    avrebbe voglia..
    Voglio dire a nessuno piace esser semplicemente
    spolverata per lenire il livore dell'attesa..
    Siamo sulla stessa barca..
    Solo che, gli indiani dovrebbero smetterla di giocare
    agli indiani..
    Amarsi e concedere all'amore di viversi
    è molto più che uno stupido pretesto..
    Lei del resto era lì per quello
    era lì per te..
    Lo capisci?

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  3. un giorno

    nel cielo azzurro delle stelle fisse

    un getto, un urlo, una mano tesa sulla vena cava

    parlerà di questo

    di quello

    e di quell'altro

    e non vi sarà maggiore ragione delle cose che non sono

    come arenaria ai quattro venti e

    a un sole impietoso

     
    ps) Questa è vendetta..e la vendetta presume odio..E noi non abbiamo fatto altro che impedire ad estranei di farci del male..Se ami più loro, non hai che da dirlo direttamente..Ma smetti di fare del male a chi non ha colpa di niente..Un abbraccio

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