martedì 10 luglio 2012

Endecadia - 1

(Endecadia - 0)

La domenica sera l'affollamento del fine settimana si dirada e i luoghi tornano nella loro essenza. Ieri sera dopo cena ci siamo lanciati nel nero pece stelle della Maremma fino a Capalbio. La bellezza dei vicoli, delle mura, dei cotti antichi, di fiori e piante verdi su pietre e ferri battuti e del contesto rurale che l'accoglie; è un viaggio nei secoli ed un ritorno nella dimensione umana, dell'armonia dei limiti, del NON lineare. Il sito radical chic così caro a molti ingombranti del PD ha contrastato non poco con la sorella, Cala Galera, che visitammo sabato sera.
Questo viaggio nell'estetica dei luoghi, ora scrivo di quelli umani, è stato sbalorditivo.
Oggi durante il ritorno siamo tornati a San Galgano, sia i resti della chiesa cistercense che più sopra la sorella del tardo romanico senese in Montesiepi.
L'unicum di arte ed ambiente porta l'estetica (toscana) ad un tale livello da essere quasi arrogante. Il contrasto con l'orrido della modernità (incontrato pure oggi nella costipazione della toscana settentrionale e nella capannonizzazione che inizia a tumoreggiare anche in Maremma) è divino ed infernale.

A Cala Galera abbiamo colto l'esprimersi di molta borghesia nera romana. Ferri da stiro, poco legno e già sulla marineria osservo una certa mediocrità, il grosso ciarpame in vetroresina nulla ha a che fare con il meraviglioso brigantino di inizio Novecento a bandiera britannica visto in rada a Pozzarello la mattina. Ma ciò che mi ha sorpreso, passeggiando tra Ferrari e Porsche a Cala Galera è che... Notoriamente le classi ricche sono popolate da donne belle. Un mio caro amico napoletano che ha vissuto per molti anni nella capitale mi ha detto che le donne romane sono molto belle, spesso estremamente belle: è la storia di mescoloni genetici di secoli. Ora, mi aspettavo una serie di donne latine a Cala Galera di un certo livello.
E invece ho visto una sfilata di donne volgari fintobiondo platinoossigenate pelle cuoio marrone (ciarpame alla Versace). Possibile che l'orrenda pacchianità berlusconiana delle fintobiondazze barbievelinesca abbia così preso tra i neri cleptocrati romani? I danni  del berlusconismo finto patinato volgartelevisivo sono anche a livello dell'apparire.

Il contrastro tra squallore modernista e l'estetica dei secoli scorsi è... divino e infernale.


2 commenti:

  1. la borghesia nera romana si riconosce pure se ti trovi nell'Idaho

    RispondiElimina
  2. Ho scritto borghesia con intenzione.
    C'è infatti anche la nobiltà nera romana.
    Ora non so quanto siano distinguibili.
    Ho avuto impressione generale di un livello un po' pacchiano, volgare anche se dissimulato dall'abbondanza dei denari (parassitati).
    Non ho mai visto nulla dei fratelli Vanzina a parte alcuni brani di spot nei trailer preliminari nei cinematografi. Ecco, ho avuto l'impressione di trovarmi in un set dei Vanzina.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.