martedì 3 dicembre 2013

Difficile complessità semplice

Io la chiamo cinematica artistica di precisione.C'è una comunicazione continua fatta di sollecitazioni minime o robuste, di equilibri dinamici, di proposte e di ascolto. Fisica applicata all'arte.
Nella lezione di ieri abbiamo lavorato su voleo e gancho. Io so che_ara, la mia compagna di studi nel corso a Bologna, ha questo non lasciarsi andare che emerge come limite tenace sui gancho. Il corpo non mente!
Puoi dare un po' di energia, con la rotazione giusta e poi una controproposta, un movimento opposto ma solo al momento giusto, in quel preciso momento con quella rotazione e con quella intensità. Altrimenti viene 'na roba brutta, goffa.
Le altre danze e balli, a confronto, sono straordinariamente semplici, forse un solo tanghero potrebbe snobisticamente dire che sono quasi rozze. Ma io non sono solo un tanghero principiante, io amo tutta la sesta arte, so che ci sono forme ed energie  e registri diversi, c'è il tango vals ma anche la tammorriata, la mazurka del liscio e la milonga e come l'orto della mia nonna Angela delle molte cose buone.
Nei ganchos, nelle volcadas, colgadas, nei planeos e nei voleos, nella camminata c'è tutta la magia e l'arte del tango. Semplicemente NON puoi usare la forza, non è solo tecnica, non puoi ballare da solo con un altr*, non puoi non avere fiducia, non puoi non prenderti cura di lei. Se è tango allora la difficile complessità semplice avviene con armonia, si manifesta con eleganza, quasi non te ne accorgi ed è due in uno di cui, come un respiro, ti accorgi lievemente per un attimo.
Il tango fuggente.
Diventa la delizia della morte dolce, l'orgasmo sfuggevole dell'armonia in due.

Bruno Tombari e Mariangeles Caamaño ballano un tango (una milonga qui sotto, all'opera con un tango in Inverno qui in Incanto Ritrovato) straordinariamente classico ed elegante e straordinariamente creativo, fluido e ironico. E' come se riuscissero a sublimare al livello massimo proprio la difficile complessità semplice. Sono cose estremamente fini e difficili quelle che fanno e che sembrano semplici come il filo d'acqua che scorre dalla cannella dell'acqua.
Il tango che è per almeno metà italiano è proprio italiano. Può essere fine,complesso, complicato, quasi cervellotico se non fosse che tutto questo portato all'estremo diventa la massima espressione d'arte, diventa eccellenza.

8 commenti:

  1. Non riesco a capire se mi stai facendo venire voglia di provare a ballare il tango o se mi stai facendo venire il terrore :-)
    buona giornata

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  2. Il fatto è che non puoi provare a ballare il tango.
    Ha una soglia di (primo) apprendimento alta e poi richiede studio e impegno.
    ti faccio un esempio.
    Se non ne sai nulla e vai con amici a ballare latino (intendo salsa, rumba, rueda de casino bachata, e quelle danze) e ti ingrifi, una ti può prendere a lato e spiegarti sul posto i movimenti base della bachata (dominicana). Un paio di prove a lato e poi nel corso della stessa serata puoi già iniziarla a ballicchiarla.
    Non sarai il Drago di Santo Domingo ma comunque la ballerai in qualche modo.
    Ecco, una cosa così in milonga non può avvenire (intendo per la maggior parte degli esseri umani).

    I balli della milonga ovvero tango, tango vals, milonga (la rara chacarera (che è comunque popolare) invece può essere imparata quasi al volo) sono difficili, complessi, fini e se non inizi da bambino (e comunque con un lungo apprendimento, molto più lungo di un bambino che impara una polka o un foxtrot) dovrai sbatterti un po' prima di iniziare a "capire" (forse meglio comprendere) qualcosa.

    Il tango è bello anche perch difficile.
    Sembra un'assurdità ma se pensi, ad esempio, ad alcuni sport impegnativi (estremi) hai una buona metafora.
    Non tutti scendono su una rossa o su una nera toste. Ma quando riesci a farlo (e bene) provi e vivi un autentico piacere, una grande soddisfazione.

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  3. azz, mi sa che continuerò a fermarmi al bancone delle discoteche a distribuire biglietti da visita :-)

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  4. Beh, non c'è solo il tango.
    Poi, in tutta franchezza: perché vorresti ballare o non ballare?

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  5. a me piace ballare, mi rilassa e mi diverte al tempo stesso, l'unico mio dubbio è che il tango richiederebbe troppo impegno e io sono un'incostante per natura

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  6. Ah, ti piace ballare.
    Beh, se così allora ci puoi pensare.
    Il tango richiede impegno, sì.
    Ci sono balli meno impegnativi.
    Balli standard, swing, boogie, balli caraibici, danze popolari. Permettono di iniziare e continuare a divertirsi con molto meno impegno..

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  7. mi sa che resterò su quelli allora ;-)

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  8. Alcune persone che amano ballare poi arrivano quasi spontaneamente ai balli milongheri. Come dei buongustai che col palato che si affina cogli anni cercando cucina via via migliore.
    Passano dal liscio, dal boogie (come un paio di campioni nazionali che ora sono quasi onnipresenti come segretari, "aiutatori" nella scuola stabile che frequento a Bologna), dalla salsa al tango.
    Ci sono persino danzatori (di classica e moderna) che arrivano al tango (anche se qui anche per altri motivi).
    Se ti piace la danza e il ballare può essere che prima o poi capiti anche a te.
    Intanto puoi buttarti su altri balli.
    Tutta robba bbbona! :)

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