lunedì 7 luglio 2014

Calli nati, bottega morta

Dopo la sbadilata post microalluvione di mercoledì sera, sabato siamo saliti, in sei o sette, a dare dodici o quattordici mani al gas contadino di montagna. Vorrebbe ampliare un po' le sue attività e aumentare il pollaio biologico a terra di galline bbone e felici in un sacco di spazio ruspante e ruspabile. Per proteggere il galliname da volpi, lupi etc. la rete deve essere alta e anche interrata per una altezza sufficiente, per evitare che i predatori scavino al di sotto per entrare al ristorante.
Avevo dormito quattro ore, dopo la milonga ma... il lavoro fisico, duro (io ho scelto quello più duro, del picconatore zappatore che preparava la traccia in cui affogare la rete) può essere estremamente piacevole. Spegni la testa, è ipnoticamente semplice e ripetitivo, senti i muscoli caldi, feroci, che lavorano, energia, sangue, calli, potenza. Sole, cielo azzurro, venticello fresco (eravamo a quasi 600 metri di quota), ho vissuto, per alcune ore, 'na roba tanto assurda che piacevole.
Dal punto di vista economico lucrativo è 'na roba completamente priva di senso: gasisti che danno una mano al loro contadino, lavoro duro senza essere pagati, senza alcuna pretesa economica.
Mi pareva di aver scoperto anche la dimensione - che io ho trovato non priva di fascino - della cooperazione comunitaria. Lavorare insieme e duramente. C'è stato anche un acceso diverbio con _rio, caro amicompagno anarcomunista, tesoriere del gas, che si è incazzato pazzescamente sulle mie posizioni a favore del pareggio di bilancio. Eppure, il lavoro fisico ha placato pure quelle differenze inconciliabili.

Il negozietto "della zia Emma", il piccolo negozietto residuale della frazione, ha chiuso già da due mesi. Questo ha creato gravi problemi ad una serie di persone, pensionati e non solo, che non hanno un'auto, spesso non se la possono permettere.
Una coppia aveva rilevato l'attività dai due proprietari iniziali, che avevano investito tutta la loro vita, in quel negozietto. Tutta la vita non è un'iperbole. _zio mi diceva che per vent'anni egli e sua moglie non erano andati in ferie assieme, perché d'estate, come località di colli-montagna, rimanevano aperti la mattina, c'era sempre uno lì. Ecco, il negozietto non è sopravvissuto alla mancanza di dedizione-simbiosi.
Qualità ed assortimento dei prodotti via via calata, orari via via più ristretti, prezzi che aumentavano progressivamente. Alla fine tentativo di aprire solo la mattina, poi chiusura.
La distruzione della piccola distribuzione di prossimità da parte della grande distribuzione organizzata è nota, in Francia, da molti lustri. E' il progresso regressivo modernista!? Avevo cercato di fare delle piccole spese in quel posto, anche se avevo mollato pure io alla fine (un po' i prezzi ad un certo punto oggettivamente insostenibili, un po' per l'assortimento, ai prodotti locali erano stati via via sostituiti prodotti COOP ad un 50% di costo in più almeno, un po' che una parte rilevante dei miei acquisti li faccio col gas, un po' per gli orari sempre più striminziti...).

Ho messo insieme due fatti così diversi. L'economia e la competizione non risolvono affatto tutti i problemi.
Ho i calli sulle mani e sento ancora i muscoli. Io spero che il catto contadino prolifico continui la sua impresa presidio di eccellenza. Egoisticamente ci tengo e per questo mi impegno pagando qualche prezzo. Eccellenza, previdenza, comodità, presidio del territorio hanno dei costi.


31 commenti:

  1. Ma ci hai fatto caso che il pareggio di bilancio è stato votato da tutta la Casta in festa ed è caldeggiato da tutti i banchieri, la finanza e le multinazionali ?

    Hai voglia a zappare e presidiare...

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  2. Questo è un artifizio dialettico banale, nottebuia.
    I banchieri conoscono bene il sistema capitalistico-consumista che a voi tutti piace tanto ma tanto.
    Hanno studiato ragioneria, dare e avere, partita doppia, etc. etc.
    Sono il "vostro" duale: essi vi forniscono il credito affinché su esso che diventa vostro debito, ci siano gli interessi e il guadagno.
    Quindi essi sottolineano - a ragione nel nostro sistema capitalistico - che i capitali vanno restituiti anche con gli interessi.
    Ancora, una volta - repetita juvant! - non devi consegnare il cappio al tuo aguzzino. Devi rompere il gioco.
    Nelle storielle popolari è noto che il contadino, il muratore, il saltimbanco ottiene un bel gruzzoletto di marchi o talleri in oro, o il ponte sul fiume, o la meraviglia delle meraviglie dal diavolo.
    Le storielle popolari dicono anche che poi, il diavolo, passa a prendersi l'anima di questi.
    Tutta roba nota, saputa e risaputa.
    Proprio perché quasi tutti gli homo vogliono evitare di zappare e presidiare, vogliono la vita facile e bella, in cui siano gli altri a zappare e presidiare. Io sono furbo e vado al campo dei miracoli.

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    1. No, ma dico: il fatto che tu, i banchieri e la Casta lottiate strenuamente per il pareggio in bilancio come lo vedi?

      Avrai o no registrato il fatto empirico che la Casta ha votato x il pareggio festeggiando e stappando spumante insieme al board finanziario ?

      (e son fatti, altro che artifici retorici)

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  3. "Dal punto di vista economico è 'na roba completamente priva di senso: gasisti che danno una mano al loro contadino, lavoro duro senza essere pagati, senza alcuna pretesa economica".

    ecco, l'hai detto tu.....


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  4. Non ho detto solo quello.
    Molte cose, se non la maggior parte delle cose di valore non hanno senso economico.

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  5. x nottebuia:
    La stragrande maggioranza delle persone è favorevole al deficit di bilancio.
    Hanno bevuto magnato panfilato mercedesato pagatounreneperlabbonamentoallostadio_o_asky, viaggiatoajosa, etc. per decenni.
    Sono fatti.

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    1. Ops, però la Casta è favorevole al pareggio. Come mai?

      Loro ti voglione bene, sai? Sei il braccio che vanga e zappa il solco nella direzione giusta (che coincide con la loro)

      Invece che essere confuso, hai granitiche certezze. Bene così, fa tanto Stakhanov...

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  6. Uff
    Altro commento sparito.
    L'innumerabile indicibile debito di 2.2 tera euro, circa 4.4. peta lire, lo ha creato il_bobbolo con il_bobbolo_casta che esso ha giulivamente eletto.
    Dunque, per attenersi ai fatti, e non alle parole, mi pare che siamo in un paese che è inculturalmente ostile al pareggio di bilancio. Mi dicono che La Grande Bellezza parli anche di questo, di questa pacchiana, ributtante, cicalesca attitudine diffusa alla grande bruttezza volgare della dissipazione (e quindi del deficit e del debito).

    Se non ci fossero stati i finnicofinlandesi, i magnacrauti e i paesibassesi, non avremmo neppure questa dichiarazione di principio.
    Che poi non conta un cazzo.
    Visto che a Radio 24, l'altro giorno, si stimava a 120G€ l'evasione e 60G€ la corruzione, siamo quasi al 8.2% del debito complessivo, solo con quello in una dozzina di anni azzereremmo il debito.

    Io non sono per il pareggio di bilancio, ora, in queste condizioni. Io sono per il surplus di bilancio, ora. Un piano per rientrare in [20, 40]anni dal debito azzerandolo.

    Tu hai gli strumenti culturali per sapere che pareggio di bilancio e equita_distribuzione delle risorse sono su due assi ortogonali, vero!?
    Tu sai che non solo non siamo in pareggio di bilancio ma che il deficit annuale è ancora cospicuo e che il debito sta tutt'ora aumentando, vero!?

    Ovviamente, in una situazione di questo genere, è del tutto ovvio che il paese tutto deve fare sacrifici, deve investire tutto il possibile per affrancarsi, irrobustirsi e togliersi quel nodo scorsoio dal collo.
    Invece abbiamo pochi Stakhanov e molti parassiti, falsi invalidi, furbastri, delinquenti, truffatori, ladri, evasori, dissipatori, peculanti, corrotti, corruttori, assenteisti, prepensionati baby, pensionati d'oro di platino e diamanti, faccendieri, politicastri, sostenitori delle grandi dissipazioni distruttive, etc. .

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    1. No, assolutamente. La stragrande maggioranza degli italiani pensa quello che scrivi tu, frutto di un certo martellamento mediatico (sempre al soldo di chi sai tu, guarda caso)

      Piano piano, leggendo, informandoci, ci si può disintossicare.

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  7. Se non ricordo bene tutti i partiti sono ostili al pareggio di bilancio a parte

    o - scelta civica
    o - partito democratico.

    Quest'ultimo a parole non è così ostile al pareggio di bilancio ma poi si impegna per la demagogia dei +80€ in busta paga, e per centinaia di opere distruttive tanto costose quanto gigantesche.

    Sbaglio?

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    1. Credo tu sbagli. Andiamo ai dati. Ti linko qui la votazione al Senato a mo' di esempio (potremmo andare a vedere tutto l'iter, se interessa: la musica non cambia)

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    2. qui invece la votazione del Pareggio alla Camera. Puoi guardarteli tutti, parlamentare per parlamentare

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  8. > Se non ricordo bene
    -> Se non ricordo male

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  9. x nottebuia:
    Grazie per i dati.
    Vedo purtroppo che quel ravvedimento fu del tutto estemporaneo, quindi.
    Alle ultime elezioni tutti i partiti a parte scelta europea e partito democratico avevano programmi palesemente contrari al pareggio di bilancio.

    La stragrande maggioranza degli italiani è favorevole al pareggio di bilancio? Mi viene da sorridere.
    Mi ricorda non poche votazioni di condominio nelle quali i bipedi hanno votato all'unanimità tutto per poi violare sistematicamente i patti che avevano sottoscritto.

    Ma dove sono? C'è un rancore sempre più diffuso al pareggio.
    Io non so se andare avanti su questa questione.
    Mi sento come se stessi parlando con dei tossici che reclamano più roba.
    Insomma, siete tutti giulivi e contenti, il debito non è un problema e l'unica politica è quella del deficit. Prego, fate pure.
    Nel mio piccolo io non darò neppure un centesimo, non darò non un euro, una promessa di lavoro, non fornirà un prodotto o una consulenza ad un deficitossicodipendente del genere. Perché so che la probabilità di riottenere quanto dato diminuisce con l'aumentare del suo dissesto.
    Come ecologista, filonordico, come filosofo, io ho a cuore Sparta e il rigore.

    Comunque... questa NON è una pagina sul debito, ma su due aspetti economici-sociali-filosofici.
    Un'opera in gratuità di egoismo intelligente, si potrebbe dire un'opera di voliontariato, ecco, per dirla alla Francesco, il volontariato è economicamente assurdo.

    Poi degli effetti, in un piccolo paesino, della concorrenza che ha distrutto un servizio vitale (e quando dico vitale, sono in piccola parte è allegorico/metaforico, non sto esagerando, visto che quella era una botteguccia di generi alimentari, e misti, proprio di beni fondamentali per la sopravvivenza di anziani e senz'auto.

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  10. Per cortesia: eventuali altri commenti su deficit/pareggio/surplus di bilancio in una delle molte pagine dedicate:


    o - Grillusconi
    o - Antipolitica delle decisioni assurde - 4
    o - 2 x 1
    o - Premi un tasto
    o - E il diamante?
    o - La medicina amara
    o - ...

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  11. pensare globale, comperare locale (come si può!)

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    1. Si dovrebbe...Ma qui andrebbero cambiate le regole del gioco. Servono Leggi, Normative (e qui Man ti direbbe: non ci si può solo affidare alle leggi economiche, e su questo punto io sono assolutamente d'accordo)

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    2. un po'si può...
      meglio poco tutti, che tanto in pochi.

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  12. x Sara:
    Una volta la botteghina aveva anche un bell'assortimento di prodotti locali, alcuni dei quali molto buoni e per la quale era nota nella zona.
    Poi... si era riempita di prodotti coop.
    Io non ho nulla in contrario ai prodotti coop ma... ho l'impressione che questi "nuovi" esercenti andassero a far la spesa alla coop e poi li rivendessero in bottega.
    Non mi risulta che la coop venda prodotti all'ingrosso a esercizi commerciali che non siano cooperative di consumatori.
    Infatti i prezzi erano... del 30-60% più alti di quelli delle due coop più vicine. Ma così è chiaro che non hai alcuna possibilità.
    Né i prodotti di qualità artigianali, locali, né prodotti "industriali" a prezzi intorno a quelli standard.

    x nottebuia:
    Io penso che sia un problema complesso che investe più aspetti della vita.
    Dal punto di vista normativo devi sicuramente impedire la proliferazione cementificatrice di esercizi della GDO.
    Ma questo non è sufficiente.
    Ci vuole un po' di impegno da parte dei paesani, che sostengano coi loro acquisti l'esercizio, c'è la proposta commerciale che deve essere valida, c'è sicuramente anche un carico fiscale che ammazza anche i bisonti, c'è la qualità dei prodotti che vendi...
    Insomma, quello normativo è solo uno degli aspetti. Puoi fare una legge che obblighi prima a fare gli abbeveratoi e poi le persone a portare ivi i cavalli ma non è detto che essi bevano.

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  13. Oggi ti ho pensato. Ho pulito un chilo di fagiolini. La mano piena di micro taglietti, che sono un po' impedita.

    Ma capisco pienamente l'ipnosi da lavoro fisico ripetitivo.

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  14. x Sara:
    E' una forma di pensiero intelligente. La chiamerei la strategia della foresta che cresce in silenzio.
    :)

    x Wannabe Figa:
    Lavoro fisico, che ha un ché di ripetitivo, ipnotico. Con UnRagazzo ne abbiamo fatti pure noi oltre un chilo sabato di quelli del gas. Di montagna, biobboni!
    Taglietti?! Coltellino troppo affilato? Troppa foga in codeste mani?

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  15. E' ovvio, Man, che le norme e le leggi riflettono un'idea, un progetto, una direzione.

    Quale strada si segue? Di chi facciamo gli interessi?

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  16. E' importante che le nostre comunità si rendano conto dell'importanza dell'economia (servizi e produzioni) locali e che su ciò investano risorse, energia e tempo.
    Non vorrei metterla brutalmente su "di chi facciamo gli interessi". Nel senso che un approccio virtuoso, politico, può portare miglioramento di vita, interessi, benefici, a più persone e gruppi di persone.

    Dei bei NO grandi come una casa, duri vanno sul grugno di
    o - GDO
    o - speculatori immobiliari, capannonizzatori
    o - sindaci e giunte antiurbanisitici
    o - a coloro che vogliono più infrastrutture viarie (per andar ad aumentar il traffico facendo spese a x km di distanza)
    o - a legiferatori sadico-vessatorie che impongono leggi per le grandi aziende alle piccole
    o - ai trattati commerciali Sì-global e più Si-Global
    o - a livello di istruzione ribadire l'importanza ecologica ed economica dell'economia locale
    o - campagne di formazione sui media più bobbolari (come la scatola inquinamenti) sull'importanza dei piccoli esercizi e delle piccole attività economiche di prossimità
    o - Educare le persone al fatto che molte cose importanti sono anti-lucrative, con il denaro non c'entrano e non devono c'entrare.
    o - ...

    Pensandoci ancora mi verrebbero in mente ancora altre possiibili azioni.
    Un problema complesso deve SEMPRE essere aggredito su più fronti.

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  17. E' tutto molto bello. Quello che però io vedo è:

    - una bella trattativa in corso per la ratifica del trattato TTIP (area allargata transatlantica UE - Nord America, per immisione sui nostri mercati di prodotti ogm, ecc.)

    - Abolizione del Senato per rendere lo Stato più efficiente nel ratificare le decisioni delle grandi multinazionali (tipo il TTIP, tanto per dire) e non perdere tempo in lacci, lacciuoli, burocrazia, spesa bubblica per parlamentari, ecc.

    - smantellamento degli organi bubblici improduttivi, spendaccioni, fannulloni per lasciare posto a enti privati efficientissimi (che non sono esattamente gli amici del GAS e i contadini)

    Le cose che dici tu, le fai invece con l'ampliamento dei principi di democrazia: informazione, trasparenza, riaffermazione del ruolo pubblico come garante degli interessi (superiori) del "benessere" cittadini. Robe così.

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  18. > - una bella trattativa in corso
    o - no ai trattati commerciali Sì-global e più Si-Global

    > smantellamento degli organi bubblici [...] per lasciare posto a enti privati
    Diciamo che questo ha conseguenze molto molto indirette sul commercio al dettaglio, di prossimità.
    Io sono per un servizio pubblico che non è il disservizio pubblico spesso dissipatorio, pressapochista e fannullesco e inefficiente attuale né la privatizzazione da paese del terzo mondo a privati predatori

    > - Abolizione del Senato
    Mi sono già espresso su questo. Guardo verso la democrazia diretta locale e responsabilizzata, non certo verso la concentrazione di potere effcientista, effcientista sì nella antipolitiche, nell'ecocidio, nella predazione, concentrazione delle risorse.

    Però... questi sono i meccanismi del potere in grande.
    Essi si appoggiano sulla Politica, sul civismo, sulla economia locale, senza i quali sono campati per aria.
    I meccanismi del potere NON sono né gli unici meccanismi risolutivi né i "principalmente" politici. Il ghiaccione, borbottone (iceberg) politico ha il 90% di massa sotto il vertice. Nonzo se mi sono spiegato.
    Come diceva Gandhi, sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. E il borbottone si cambia dal 90% sotto.

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  19. Aho', se te sei espresso te, allora mo' stamo tranquilli.

    Me stavo a preoccupà, sai? Magari nun te fossi ancora espresso sur Senato o er trattato de Libbero Scambio...

    Mo' che ce semo espressi tutti e ddue tiro un sospiro de sollievo, tiro...c'hai raggione: 'a democrazia bisogna farla vivere dar basso...Famola vivere, 'sta democrazzia...famola...

    ;-)

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    1. ...er piccolo gesto, 'o scambio de verdura, er comportamento giusto...dar basso, da sotto...

      ;-)

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  20. Non so io abbia ben capito la tua ironia.
    Ma cosa fai, polemica quando siamo d'accordo?
    Questo della diariosfera e pure qui sono luoghi di espressioni di idee, cazzo vuoi esprimere o fare qui!?

    Poi mi spieghi eh, il concetto di democrazia che, se per te non deve essere vissuta dal basso, allora significa che secondo te deve essere fatta vivere dall'alto? Che vuoi, il direttorio/comitato/oligarchia?
    Ma non sei tu il vero democraticodemocratico? ;)

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    1. Nooo, il compagno nottebuia forse è confuso.
      Si dimentica un paio di motti della sinistra, L'unione fa la forza, El pueblo unido jamas serà vencido.
      Non so io abbia ben capito la tua ironia.
      Ma cosa fai, polemica quando siamo d'accordo?
      Questo della diariosfera e pure qui sono luoghi di espressioni di idee, cazzo vuoi esprimere o fare qui!? L'economia e i diritto della tastiera?

      Poi mi spieghi eh, il concetto di democrazia che, se per te non deve essere vissuta dal basso, allora significa che secondo te deve essere fatta vivere dall'alto!? Che vuoi, il direttorio/comitato/oligarchia?
      Ma non sei tu il vero democraticodemocratico? ;) etc etc.

      Stai cercando di farci capire che non abbiamo capito nulla, che il ghiaccione si cambia dal vertice?

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  21. Man, ma davvero, non ti sarai mica offeso? Se si, mi dispiacerebbe veramente molto (e non scherzo assolutamente: lo dico sinceramente).

    Seriamente parlando c'è, secondo me, un grandissimo equivoco su questa cosa della democrazia dal basso (soprattutto quella stellata, anche se non mi sembra proprio che la cosa ti riguardi)

    La democrazia diretta ha senso quando ci sono strutture e strumenti reali che la consentono. Quando esiste un impianto giuridico ben preciso che non può esaurirsi nel gesto di buona volontà.

    In questi anni stiamo invece assistendo allo smantellamento progressivo degli strumenti di democrazia che furono sanciti dopo il sangue di due guerre mondiali (non so se mi spiego)

    Da un lato perdita di democrazia e di libertà (reali e quotidiane), dall'altro promesse che non si capisce bene come possano essere implementate e di cui non si vede, né si vedrà mai la luce.

    Riguardo a te, direttamente, posso solo criticare di fare un po' di confusione nello sperare che la crisi del modello di crescita (che è però un problema mondiale e non solo italiano) possa portare a un mondo più equilibrato e più sano. Porterà, invece, più ingiustizia e più sofferenza proprio perché verranno a mancare quegli strumenti che stiamo perdendo e che, in altri Paesi non sono mai stati realizzati.

    Ma su questo, credo non ci siano (o non dovrebbero) esserci problemi, perché si tratta di divergenze di opinioni, cosa del tutto normale nell'ambito di uno scambio di idee.

    PS:il compare-nottebuia però mi pare confuso anche nella definizione. Fino a ieri ero il capitalista della crescita tumorale...mi si accusi si, ma con coerenza! ;-))

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  22. Offeso.... öllamadonna.
    Mi piacciono gli scambi franchi di opinione.
    A vollte le batture e i lazzi sono ambigui, anzi... sono spesso ambigui apposta.

    I pentastellati hanno alcune proposte politiche interessanti ma, da quando sono nel mulino del potere si stanno infarinando: il loro radicalismo si annacqua, la demagogia aumenta. Mah.

    > possa portare a un mondo più equilibrato e più sano
    Attenzione perché questo NON è la mia tesi ma un corollario.
    Come ecologista io NON sono interessato principalmente all'ecologia interna agli homo, sono interessato all'ecologia in grande che comprende anche quella interna di specie.
    Io voglio un mondo più ecologico, in primis. E ciò non è affatto detto che sia un mondo più equilibrato, più equo anche se essendo un mondo più sano, a medio e lungo termine sarà anche un mondo più equo.

    Gli strumenti ai quali tu accenni, sostanzialmente le architetture statuali dei paesi europei, nacquero in un contesto ecologico, valoriale, culturale, sociologico radicalmente diverso.
    Erano società del modernismo "di mezzo", ancora fortemente rurali, con ideologie e valori (per quanto discutibili), decisamente meno complesse (la complessità in sé è un disvalore).
    Le costituzioni le fecero Statisti, il DeGasperi che alle cene internazionali chiedeva ai commensali se volevano fare metà mela con lui e non dal merdame "plutocratico" (il termine è preciso). Erano ministri e non parassiti mestieranti del potere.
    Insomma, quelle architetture (e quella rappresentativa italiana che a me, proprio in generale, non piace per nulla) sono state poi investite dal consumismo liquido, dal feticismo del denaro, dalla monetizzazione di ogni aspetto, dall'artificializzazione, dallo sradicamento e dalle regressioni cognitive e valoriali di massa.
    Il dilagare della delega, della corruzione, dell'eversione di organi dello stato nello stato, la gestione predatoria e citrocapitalistica di beni, risorse e istituzioni comuni lo testimoniano.

    nottebuia, la realtà cambia e quando i sistemi degenerano, la prima cosa è prenderne atto. Non puoi usare una barca disegnata per andare su un lago, o in laguna per farla andare in atlantico del nord.

    Il mio atteggiamento è massimamente agnostico e razionale: il sistema ha problemi? quali? Si esaminano e si prova a modificarlo in maniera di ridurli. Poi si misura come funziona e si riparte.

    Sempre considerando che io ho in mente l'ecologia e un mondo sostenibile che è sostanzialmente e radicalmente diverso da una visione antropocentrica di diritti (e i doveri? i limiti) per gli homo.

    Non c'è lacuna definizione per un essere umano.
    Sarebbe così riduttivo...
    In certi contesti abbiamo delle posizioni e due posizione nell'iperspazio individuano una linea...

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