lunedì 28 luglio 2014

Maestri d'anima

Mi ha ringraziato ieri mattina per averle portato un bel gruppo. E' stata carina _ica, la mora del profumo. Dopo le ho risposto, io qualcosa riesco a comunicare con le parole, le sono piaciute le mie che la celebravano come regina, matriarca artefice.
Come previsto siamo finiti in una festa della alta (molto) borghesia bolognese. Solo una quindicina su una sessantina? settantina? di invitati era tangheri.
Molte donne e molti uomini guardavano affascinati. Poi qualche domanda. L'atmosfera era eccitante, nervosa, scintillante quando l'orchestrina ha iniziato con i tango di Piazzolla.
_ica mi aveva chiesto di aprire le danze con una sua amica. Le avevo detto scherzosamente che... prima o poi si sarebbe dovuta esibire. Ma ero in surplus di adrenalina, ero andato a cercare un goccio da bere, sono stato il secondo.
E' timida, non ne vuole sapere e così è stato. In milonga NON puoi essere timid*, non esibirti. Balli per te, per il/la partner, per il pubblico, gli altri milongheri. Ci sarebbe molto da dire ma... non voleva essere una pagina (principalmente) sul tango. Comunque dopo ci sono state occasioni. _nni,  il mio maestro di tango è riuscito letteralmente a trascinarla nella prima tanda. Poi ella si è goduta tutta l'ammirazione degli amici ... quanto sei brava! erano proprio affascinati da quell'amica che era riuscita a stupirli con il tango. Se l'è goduta sì quell'ammirazione.

L'entrata, la cancellata principesca annunciava il rango dell'evento. Conosco - perché lo vissi nella città lombarda in cui stavo prima - l'atmosfera radical chic della ricca borghesia. Così mi divertivo, in parte, durante le pause, a scrutare, ad osservare. Cerco di rompere la chiusura dei gruppi, di uscire dall'abbraccio stretto del tango. Mi sono messo a parlare con alcune "aliene", una giocatrice di golf, una psichiatra, _ina, non so cosa faccia nella vita, le piaccioni i balli ma T. non lo ha ancora provato. C'è la fascinazione. C'è sempre stato questo rapporto d'amore/odio, attrazione e ripulsa, tra artist(oid)i, intellettual(oid)i, creativ(oid)i e la (ricca) borghesia / la nobiltà un tempo. Tra la sregolatezza e (qualche volta il genio) e la stabilità ragionata e perseguita. Penso che sabato sera non sia stato molto diverso. Non cambia se alla corte di marchese in un maniero del rinascimento, se nel jet set della borghesia nera romana degli anni sessanta o nel 2014 sui colli felsinei.
Milf e... coguare... Mi vien da sorridere. Gli anni erano più delle seconde. Ma non poche donne rimanevano belle anche se con anni... La bellezza è sempre andata a braccetto delle classi superiori. Un certo stile (che a me non piace granché, anche abbigliamento e accessori del lusso possono portare ad una certa omologazione, per quanto ristretta), le movenze, le auto in sosta fuori... Si celebrava un potere, come in ogni occasione del genere.
Come sempre erano le donne ad essere più attratte. Da danza e balli. Orecchiavo, in disparte, i commenti profani. ..è bello da guardare... ma come fanno? ... è così mentale... guarda quel passo, ma com'è possibile? Pure io mi sono goduto l'essere molto osservato in quell'abbraccio di due in uno in cui inizio a muovermi bene.

_ica ha una parte molto sensibile a ciò che è artistico e istintivo. Una sorta di compensazione alla professione inerente la gestione i grandi società (rimango generico, non scriverò qui i dettagli della sua professione) che vive quotidianamente. Così è riuscita a viverla e a portarla - una sorta di missionariato infettivo e creativo, è la contaminazione da morbo T. quella che si compie - nel suo gruppo sociale.
E' stata artefice di questa festa per il compleanno di un'anziana congiunta alla quale hanno collaborato almeno quattordici o quindici tra domestici e professionisti invitati, compresi i tre musicisti dell'orchestrina di tango.
Una celebrazione di potere e di grande bellezza. Quella villa è un luogo di bellezza. Ma da sola non basta. A me sono piaciuti alcuni dettagli, come le centinaia di lumi, candele, candelabri e lumini che hanno reso incantata l'atmosfera. Anche di potere e seduzione, incrociate, clandestine, esplicite, come sempre, in questi
C'era i tango meditativi di Piazzolla a rapire un po', alcuni dall'infatuazione per la sregolatezza, altri dalla pingue stabilità. Volgi lo sguardo lontano e la commozione prende il sopravvento. Forse siamo noi, poveri sregolati in sua balia ad essere maestri d'anima, ad essere dei.


9 commenti:

  1. ho letto un libro ambientato in Argentina dove il tango è importante e ci sono due che trombano alla grande al suono di violentango di Piazzolla. incuriosito, sono andato ad ascoltare. devo dire che non mi ha dato alcuna spinta erotica. nella tua festa in mezzo ai ricchi hai conosciuta qualche bella donna con cui utilizzare strumentalmente le tue doti di ballerino ?

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  2. Violentango di Astor Piazzolla è uno di quei tango colti, meditativi, passaggio dalla danza alla musica colta.
    Può essere erotico come una pezzo di tromba di Fresu o come la voce di Dionne Warwick
    Sì? no? bho!
    Anche a me non muove alcunché di erotico. E' un pezzo drammatico, non erotico.
    In genere associare sesso e tango è improprio. Il tango può essere molto intimi e sensuale ma NON è sessuale.

    Devo dire che .. no, non ho conosciuto donne che mi abbiano preso. _ica era bella e... forse la più bella.
    Come ho scritto l'ambiente della milonga è caratterizzato da una inspiegable presenza di donne belle o molto belle e anche di un certo livello culturale/intellettuale.
    Insomma, anche ambienti di un ALTRO certo livello faticano a stare al passo.
    Poi io sono... parecchio inceppato, Francesco.
    A meno che non me la mettano sotto il naso io non capisco granché di donne, ora.

    In settimana dovrei uscire con _ela anima di seta se riuscirà a liberarsi dagli impegni professionali (è imprenditrice nella ristorazione e glli orari di quel settore sono °ostici").

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  3. La descrizione della casa e del party mi ha fatto venire jn mente le immagkni della Grande Bellezza....questi ambienti `bene` in cui la fanno da padroni il lusso, il convivo di inttelletual(oidi) e una certa decadenza..nel film però, c`era in tutto questo, una velata malinconia di fondo.

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  4. Oh, sì.
    Li hai descritti piuttosto bene.
    Penso che ci sia una presa di coscienza in alcuni ricchi/borghesi/benestanti, un po' come per amore ed innamoramento. Ho potere, ho denaro, ho relazioni ma... non ho alcuni aspetti sottili della vita.
    Il riferimento allo spirito non è casuale, nel senso che esso è indicato allegoricamente con un soffio, con una fiammella.
    Ecco, non è che questo velo di non-gioia è dovuto alla mancanza di allcuni di 'sti soffi viitali?

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    1. Forse quando si ha tutto ci si può anche permettere il lusso di non essere felici...

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  5. Un po' come quando sei felice e ti puoi permettere il lusso di non essere ricco.

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  6. "Alta" società? Brutta gente, brutti ambienti. Alla larga.

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  7. x Spirita Libera:
    Basta cambiare un po' punto di osservazione e ... si aprono nuovi scenari.

    x MrkeySmasher.
    Io sono curioso. Trovo interessante e piacevole passare dai teknival punkabbestici alle feste dell'alta borghesia, passare dai circoli anarchici a parlare con un nobile di alto rango o con una milionaria.

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