venerdì 17 maggio 2019

χορός (coro)

Abbiamo avuto tutti i piaceri, le risorse, il cibo fine, i cosmetici nel bagno personale, i divertimenti, le bevande, le attenzioni, possibili (a parte quelle sessuali).
iDivertimenti, da divertire.
Ieri bowling, stasera  disco commerciale condita con una sassofonista e una percussionista ad integrazione dal vivo.
Il ballo fa stare bene le persone. Cosi' ho visto colleghi e dirigenti inappuntabili lasciarsi andare anche perche', un po', a volte, trascinati in pista.
Il ballo nella societa' liquida e' individuale. Esso non puo' non rispecchiare la liquefazione e l'individualismo della societa' in cui si svolge, accade. Penso che sia una forma coreutica molto meno empatica, ad alta dissipazione di energia, in cui il caos introdotto permette di espellere energia, di buttarla fuori in tutti i modi possibili, compresi, se non quasi esclusivamente, incongruenti. Monadi che si muovono dentro una caldera ciascuna per se'.
Hanno messo su pure un sirtaki, ad un certo punto. E ho notato che il chorus, il gruppo, ha tentato in modo goffo, di mettersi in cerchio e di cercare una qualche forma di sincronia, per quanto primitiva, approssimata.
Nel corso della serata un paio di coppie, in alcune occasioni, hanno tentato di ballare goffamente dei balli di coppia su musica dance commerciale. Mah, anche questo oltre che oggettivamente anche relativamente goffo, fuori contesto.
Piu' duro per gli asiatici gialli-occhi-a-mandorla lasciarsi andare. Invece i colleghi indiani via nelle danze subito. Come i giapponesi. Beh, le giapponesi sono fini e pure belle, si muovo bene; secondo me i nipponici sono un po' il gotha degli asiatici, e' comer se avessero una marcia in piu'. Sempre una impressione di dolcezza e femminilita' nelle donne con gli occhi a mandorla, non importa se nipponiche, cinesi, da Singapore. Forse solo un'impressione, un'illusione.
I regaz, le nuove generazioni, specie quelle asiatiche, ecco, sono e vivono per i furbofoni. Interrompevano tutto per farsi dei selfoni con i sorrisoni. E una e due e tre volte, per tutta la serata. Ma che senso ha? Ma interromperanno pure le trombate o i parti o gli spegnimenti di incendi per fare dei sorrisi finti  o veri da mandare, in forma di pixel, su qualche server in giro per il mondo? Ma il qui e ora orientale?
Quello che esce dalla porta rientra destrutturato dalla finestra: si sono formati dei gruppi, dei trenini. dei cerchi, di persone ballanti insieme. E' cosi' profondo questa tensione verso il chorus che sopravvive anche alla liquefazione. Ho notato anche una certa rude complicita' maschile, all'inizio, come al solito, con la nostra ritrosia maschile al ballo, diventare cerchi saltanti, abbracciati, circondanti.
Provo una piccola gioia a vedere che le tendenze profonde della societa' umana e un anelito a qualche forma coreutica, comunitaria, sopravvivono e si manifestano di nuovo, per quanto brutalmente semplificate a forme caotiche.



7 commenti:

  1. Insomma, in due parole una bolgia infernale. Prova a portarci me, in pista. Se ci riesci sei un fenomeno. Evidentemente vivo in un ambito culturale tutto mio, solo mio. Cito (malamente) Andrea Mingardi: "Per me siete voi i pazzi".

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  2. Io invece vado a Zumba :D

    Per il ballo ci vuole fiato e preparazione atletica, nonché coordinazione, senso del ritmo. Per i balli tradizionali occorre pratica, pratica, pratica. E provare insieme.

    Secondo me si dovrebbe ballare di più, o, per chi non ama ballare, muoversi di più, più ginnastica.

    Per le giornate aziendali: se si lsavora bene insieme, è bello passare ogni tanto una serata insieme. Inoltre è benefico per il lavoro di squadra. Mica siamo robot... socializzare fa bene. Certo non è che si deve diventare amici intimi, però aiuta a conoscersi un po'.

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  3. Rispondo a tutti.
    Io ero partito assai prevenuto. Beh, facciamo 'sta cosa di lavoro.
    Io sono riservato, rifuggo da queste intensita' umane in poco tempo.
    Quando le aspettative sono non scarse ma negative, beh, ecco che le cose non vanno cosi' male.

    Lorenzo, ogni serata puo' essere fantozziana, quelle aziendali lo sono piu' spesso perche' al cinema, o in disco, o a sciare porti delle persone che non hanno quelle attitudini.
    Adoro il tango perche' fine e cosi' pazzescamente elegante nel suo essere fisica di precisione in un abbraccio. Eppure ci sono i momenti fantozziano anche nelle milonghe, nei cinghialodromi per principianti o per cinghiali che insistono col tango, senza successo.

    Ballare rende felici. Giusto, Sara, e' bellissimo! Persino gli asiatici-con-occhi-a-mandorla che erano tronchi poi si sono lasciati andare.

    Io! e' assai spesso fine e precisa nelle sue conclusioni.
    Lo spirito di squadra si costruisce specie con queste forzature, questa simulazione di micro, nano disgrazie/avventuure (dovro' correre insieme? dovro' ballare? dovro' fare un video con gli altri? oh mio Dio, che cosa orribile!!) da superare insieme, con il con-vivio. Ma soprattutto uscendo dagli schemi del lavoro e facendo qualcosa (fisico) insieme.

    Messer Pigiatasti, sulla bolgia... si', abbastanza.
    Ma temo che non saremmo gr4anche' d'accordo. Io che rifuggo dal rock l'ho considerata bolgia orribile proprio durante 'sti pezzoni di rockaccio che hanno messo su nel macedonione musicale tutti gusti per tutti. Che musica orribile, che bnolgia! Smisi di ballare.
    Forse a te avrebbe mosso qualcosa.
    Forse riesco ad essere un po' piu' saggio, forse sono riuscito a capire che, una tantum, da una bolgia puo' uscire qualcosa di buono. Mi sono lasciato andare un po'.

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    1. > Non penserai mica che il tuo datore di lavoro ti voglia bene e che la "serata aziendale" sia il modo in cui lo manifesta.

      Ad un certo punto usci' la frase "siamo una grande famiglia".
      Mah.
      Era il CEO.
      Ma a me piace molto di piu' il CTO, un tecnico, uno dei nostri. Ecco, al CTO, reincontrandolo, venerdi', dissi in inglese "Non la chiamero' famiglia, la indichero' come creatura cio' che avete creato".

      Non, non sono rapporti di affetto se non puntuali, alcuni per alcuni. Penso. piuttosto, che la strategia sia :- Se state bene e siete affiatati lavorate meglio, l'azienda va meglio [gli utili pure]!
      Mi sembra, tutto sommato, ragionevole.

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    2. quando dico "come me", intendo un tipo introverso che devi mettere in un laboratorio con un problema e lasciarlo in pace, perché quello che fa è quello che gli va di fare.

      Oggi ho incontrato qualcuno che vorrebbe fare un lavoro del genere, ma gli (anzi le) tocca procacciarsi i fondi per la ricerca cercando collaborazioni con le aziende e evitando che i colleghi dispongano indebitamente del materiale del suo laboratorio...

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    3. Quindi te non ti assumerebbero mai :D
      O solo se gli serve una persona come te

      Chissà se mi assumerebbero?
      Ovviamente dipende per che tipo di lavoro...
      :D

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