sabato 8 settembre 2018

Sonni spezzati

Una cosa a cui non sono abituato è stare, senza interruzioni, con persone (colleghi) per quasi dodici ore.
Il nuovo lavoro ha molti aspetti entusiasmanti. Sono giorni che sono diluviato di nuove informazioni e nozioni. Nonostante appunti, trascrizioni, gran parte è lungi dall'essere stata afferrata, mi sfugge. Corsi e corsi e corsi... mi scoppia la testa.
Penso che sia inevitabile ma mi crea tensione e... ansia. Dormo male e poco la notte, mi sveglio sempre in quel maledetto intervallo tra le tre e le cinque.
Aggiungi le numerose trasferte alla sede marchigiana, parto da casa alle sette e rientro alle venti e mezza. Sono dieci, undici o, ieri, quasi dodici ore sempre, senza interruzioni, con colleghi, compresa l' andata e il ritorno.
Ieri sveglio alle tre e mezza ho preso sette gocce di xanax e ho ronfato fino alle sette passate.
Il fatto che non li prendo mai (i farmaci) me li rende fantasticamente efficaci Non ce la facevo più dalla stanchezza dopo giorni e giorni di nottu interrotte dall'ansia.
Ah, che goduria, dopo una buona dormita, mi sento nuovo di ... trinca!
Anche se di giorno è stata una lotta col sonno dovuta alla stanchezza accumulatasi.
Saltato, per orari di rientro martedì e stanchezza ieri sera, il tango. Uff.
Dormivo come un sasso, messo la sveglia che devo andare a prendere il bipede che ha lavorato come barman ad una festa di diciottesimo.
Sonni spezzati. Ancora.

6 commenti:

  1. Conosco bene quel "fenomeno" che fa sì che uno si svegli nel cuore della notte col cuore a mille e impossibilitato a riprendere sonno nonostante la stanchezza. Il tutto condito con la consapevolezza che il non dormire renderà ancor più allucinante la giornata successiva.

    I danni alla salute che ne derivano sono troppo sottostimati nella nostra cultura "efficientista" del cavolo. La qualità della vita vale di più dell'efficienza, anche se non si può misurare. E' che a chi ragiona per grafici e percentuali non interessa una cippa della qualità della vita, particolarmente quando si tratta della vita altrui. Malati di mente.

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    1. Fenomeno orribile.
      La paura di non dormire che ti attanaglia. E poi quel fiotto di ansia che ti sveglia, a quell'ora feroce della mattina.

      Messer Pigiatasti, non pensare che siano loro brutti e cattivi. Una volta i contadini temevano la grandine, le madri il parto, i genitori la guerra.
      Il mondo è anche asprezza, durezza, male, sfortuna e non sono eliminabili. Ora sono solo riformulati.

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    2. No, non sono riformulati, sono aggiunti, Strato su strato, con l'aumentare dello stipamento e della complessità che ne deriva.

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  2. Hai provato con la strategia del tenere un mattone sul comodino e mettersi a leggerlo?
    Io notte tribolata perché mia figlia pretendeva che le scovassi una lente #forse# dimenticata nell'occhio .
    Maledette lenti.
    Sai che pure io ho un nuovo incarico lavorativo, per 18 ore.
    Un po' di ansia da prestazione È normale.

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    1. Leggere un mattone è talmente noioso che, in stati normali, porterebbe al sonno. Il problema, in questo caso, è proprio la biochimica dell'insonnia che parte dal cervello perennemente attivo, inquieto.

      Certo che è normale, il cambio di lavoro è faticoso come ogni cambio importante, nella vita.
      Buon lavoro, Silvia!

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  3. Io vorrei dormire di più ma mi devo alzare presto, accipicchia!

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