venerdì 13 dicembre 2019

L'insegnante defigliata

Rosa Canina mi racconta quasi quotidianamente dei colleghi casi umani applicati agli studenti infierendo su di essi.
L'ultima perla dal Refugium Pecatorum e' tale insegnante che ha perso la potesta sui figli. In genere si tratta di misure che il  Tribunale dei Minori prende in casi di notevole gravita' (trascuriamo, qui, alcune sue sinistre perversioni). Ecco, una cosi' che non sa educare la propria prole, viene tenuta nello stipendificio a educare quelli degli altri. Grandioso!
Insomma questo problema raccoglie le adesioni ad un'iniziativa con limiti (entro il giorno gg/mm/aaaa, e condizioni solo studenti cosi' non nella condizione1 e condizione2 e... , e dopo un giorno fa e disfa tutto come se limiti e condizioni fossero stati uno scherzo). Schizofrenia e caos, tutto e il contrario di tutto applicati agli studenti.  Proprio come osserva il signor Connor, tutto e il contrario di tutto.
Ma siamo solo noi a notare queste aberrazioni?
Questi sinistranti sono meravigliosi anche nel distruggere l'unico ascensore sociale.


21 commenti:

  1. Lascio a chi legge riflettere sull’Italia e l’Europa del 2020, che legalizza ogni capriccio, chiama matrimonio l’unione di due uomini o due donne, si congratula con se stessa di leggi che favoriscono e banalizzano la denatalità, esaltano il consumo, rendono Dio il denaro e Demiurgo il mercato, disprezzano ogni anelito spirituale, o tendenza a guardare in alto da parte di Homunculus, l’”ultimo uomo” un po’ Faust e molto Pecora Dolly.
    ...
    Poi, arriveranno Alarico ed i Goti, e non ci sarà bisogno di aprire porte, già spalancate perché le libertà liberali prescrivono la fine dei confini ed i superstiti fedeli di quel Cristo ex salvatore, oggi assistente sociale con il patentino dell’Azienda Sanitaria, ci impongono di scioglierci in una brodaglia multicolore.
    ...
    Da Caracalla ed Eliogabalo all’Italia multietnica e multiculturale (culturale?) di Madama Boldrini e dell’extracomunitario vaticano Bergoglio, lavandaio di immigrati e di Platinette, deforme maschera transessuale, alla “grande italiana” Emma Bonino con pompa di bicicletta per aborti fai da te al seguito, di politici sguatteri e finanzieri viceré di chi comanda a Matrix, sino ai monsignori pedofili ed al resto di una classe dirigente cialtrona, corrotta ed incolta.

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    1. Molti dei problemi elencati mi paiono chea attanaglino il Belpaese da tempi remoti, da secoli.
      E questo non e' un affatto un allegerimento, ma, piuttosto, evidenzia l'ulteriore gravita' di quei problemi.

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  2. Vedi, anche tu non hai ancora compreso la natura della "sinistra".

    Non ha mai avuto lo scopo di emancipare le masse dei "lavoratori", nemmeno lo scopo più immediato di mantenere le promesse di farli diventare tutti borghesi, promesse con cui li solleticava per ottenere il voto di scambio. Lo zio operaio che assieme al posto garantito faceva due lavori in nero per mandare le figlie all'università adesso se le ritrova "sardine" che possono andare a lavare i piatti a Londra oppure mendicare un "posto pubblico".

    Lo scopo dei dirigenti della "sinistra" in origine era di costituire una nuova aristocrazia, scavando un fossato più profondo e più ampio possibile fuori dal proprio maniero metaforico per tenere fuori la plebaglia, cioè il resto dell'Umanità, ridotta ad una unica "classe" uniforme e indistinta. Bastava non essere proprio scemi per rendersi conto che lo strumento del "non ti do niente di più di quello che hai, però tolgo qualcosa agli altri" era concepito apposta per abbassare tutti al loro minimo comune denominatore, a costo di fare quello che puntualmente è successo, ridurre tutti al mero livello della sopravvivenza, finti lavori per finti stipendi, un po' come Bertoldo che paga col suono della moneta il profumo del mangiare.

    La "sinistra" marxista-leninista poi ha capito che le Elite Apolidi gli avrebbero risolto tanti problemi e quindi ha sposato il Piano per il Mondo Nuovo, quello dello Uomo Unico e del Meticciato Planetario. Ancora, è più o meno lo stesso discorso di cui sopra, i funzionari della "sinistra" hanno trovato un imperatore più potente e una "classe operaia" illimitata. Non devono nemmeno faticare a scavare fossati materiali, tipo il Muro di Berlino o fabbricare milioni di carri armati, gli basta il lavaggio del cervello con gli strumenti tecnologici tipo lo "smart speaker" in ogni stanza, lo scemofono in ogni mano, eccetera. Adesso il fossato è nelle idee.

    In questo consiste il paradosso ovvio dei mentecatti che si dicono "di sinistra", che loro si immaginano tutti ricchi sfondati emiri che vivono nei grattacieli da fantascienza e non devono muovere un dito, come suggerisce Grillo con la sua idea del "reddito alla nascita" che consentirebbe ai futuri Leonardo e Michelangelo di dare sfogo al proprio talento invece di finire al call center da cui escono i "capi" del Movimento. La realtà verso cui corrono però è del tutto diversa, quella che promette il Papa quando racconta della "madonna meticcia", cioè una realtà coloniale come nel Sud America, dove si, che bello cantare e ballare ma senza denti e dormendo in una baracca. Il massimo a cui possono aspirare i "sinistri" è un posto in qualche agenzia, una volta statale e oggi sovra-nazionale. Andare in quel bellissimo posto che è Bruxelles a reggere lo strascico del capoccione di turno o a mettere il timbro sugli editti. Ma ci riescono in pochi, gli altri hanno il mito dello "influencer" milionario ma poi finiscono nelle periferie.

    La Scuola è da sempre uno strumento di coercizione, perché il conquistatore assimila il conquistato cancellandone la cultura e sostituendola con un'altra.
    Chi aveva la possibilità, nel senso di ricchezza e libertà di scegliere, ha sempre fatto istruire i figli da precettori privati.

    Comunque, se la Scuola italiana è cosi, significa che, come per tutto il resto, agli Italiani va bene cosi.

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    1. manineicapelli
      Purtroppo la vs. analisi, siognro Connor, e' sconfortante.
      Teniamo alto, come possiamo, il fatto che non tutti sono stati omogeneizzati e omologati in vasetti Plasmon nel "fossato".

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    2. > il Papa quando racconta della "madonna meticcia"

      Questi sono propro razzisti [anti} dentro.
      Come i marxisti riducono tutti a tubi digerenti e alla sola dimensione economicistica, questi mentecatti riducono tutto alla nenia psicotica della razza.
      Ora la Madonna meticcia...
      Ma chi se ne fotte del meticciamento, a me non fotte un belino che uno sia grigio, verde, meticcio, bastardo oppure a pois, io voglio sapere se e' a casa sua e, quando a casa mia, se si comporta bene e che poi se ne torni a casa sua quando ha finito.
      Ma questi, quando chiedono l'aiuto di chimico/biologo per le analisi del sangue, controllano se sia meticcio oppure mulatto o creollo?
      Ma che poveri koglioni!

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    3. Qui UCoso cadde la seconda volta.
      Stai facendo la semplificazione che fanno tutti sul meticciato, nonostante che io abbia detto e ridetto qual è il significato della parola. "meticcio" non è un concetto che riguarda l'individuo, cioè la sua "composizione razziale", è un concetto che riguarda la struttura sociale e che inizia e finisce nelle società coloniali, storicamente quelle del Sud America. Del resto anche il concetto di "razza" è una conseguenza degli imperi coloniali e serviva a dare ragione della dominazione europea sui popoli delle colonie.

      La società del "meticciato" non è affatto uniforme, è anzi rigidamente divisa in caste e ogni casta occupa una sua nicchia ecologica, fa certi lavori, abita in certi posti, eccetera. Al vertice della piramide c'erano i coloni europei, in mezzo c'erano i nativi e alla base gli schiavi importati. Nelle sezioni intermedie tra questi tre livelli-base c'erano gli "incroci", quindi i "meticci". Un meticcio con un genitore africano farà il capoccia degli africani, non perché abbia qualità particolari ma perché il suo "status" è "geneticamente superiore", quindi lui va ad occupare una nicchia che va da qui a li, non può andare sopra e non può andare sotto.

      Del resto, qual'era la propaganda delle prime fasi della immigrazione? Che gli immigrati facevano i lavori che gli Italiani non vogliono fare. Esattamente il concetto coloniale. Razzista, perché assegna una nicchia ecologica in base alla "razza". La stessa signora Bonino, nota per essere emissario del signor Soros, afferma che l'Europa ha bisogno di decine di milioni di immigrati. Bisogno per cosa? Per popolare le varie nicchie ecologiche di una società divisa in classi. Altrimenti, se fosse una questione di forza lavoro, sarebbe molto più conveniente portare il lavoro agli Africani, che è la "de-localizzazione" delle produzioni.

      Ci sono due vantaggi nel "meticciato". Il primo è che si costruisce una popolazione intrinsecamente servile, che ha tutta una cultura imperniata sul servilismo. Il secondo è che le diverse classi di questa società sono perennemente il conflitto tra di loro e cosi non rappresentano un problema per chi le signoreggia da sopra. Paradossalmente, è una condizione citata nel Canto degli Italiani (l'inno nazionale per chi non lo sapesse), quando descrive gli Italiani "calpesti" perché "divisi".

      Il Papa non fa mistero di una cosa ovvia ma che nessuno cita: lui non è il capo della Chiesa italiana, è il capo della Chiesa universale.
      Il "meticciato" non è nell'interesse ne degli Italiani ne degli Europei, è nell'interesse di chi ha il progetto dello Uomo Unico e del Governo Mondiale. La Chiesa forse pensa di fare un altro "concordato" con questa dittatura planetaria e il Papa diventi il "cappellano" della Globalizzazione. Ci sono anche diversi racconti di Fantascienza in cui società più o meno distopiche del futuro, sempre metafore degli USA, hanno una sola religione ecumenica che riassume e reinterpreta tutte le religioni pre-esistenti. Lo Uomo Unico potrebbe benissimo avere la Religione Unica.

      Comunque, a chi vive già adesso in una società coloniale-post-coloniale, la trasformazione dell'Europa in "meticciato" non fa nessuna differenza, anzi, diventa come casa loro. E' solo un problema nostro, dove per "nostro" intendo di quelli che vorrebbero che i loro figli e nipoti mangiassero i ravioli o l'osso buco col risotto o che ne so, invece degli hamburger fatti con gli insetti.

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    4. > Razzista, perché assegna una nicchia ecologica in base alla "razza"

      Infatti, questi cialtroni invasati del loro progressimo ugualista antagonista, agitati dalla psicosi della razza, che si definiscono anti razzisti io li chiamo con il termine piu' corretto e preciso di razzisti anti.
      lasciamo perdere, in genere, la koglioneria totale dell'essere antagonisti, stendiamo pietosi veli.

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    5. Lo Uomo Unico potrebbe benissimo avere la Religione Unica.

      L'apoteosi della omogeneizzazione industriale umana: tutto ridotto alla Poltiglia Unica Peggiore.

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  3. Rosa Canina mi ha raccontato che in seguito ad un suo "duro" intervento disciplinare, un genitore si e' recato a scuola appositamente per ringraziarla.
    Qualche genitore intelligente ancora c'e'.
    Alla faccia dell'ugualismo al peggio.

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  4. Giusto per praticare l'ennesima iniezione di ottimismo, mi pregio di riportare un mio rilevamento di questa mattina.

    Seguendo su Canale 5 un lungo servizio di approfondimento, registrato in stile documentaristico, sugli attuali scioperi in corso in Francia, alle ore 9:00 è stata trasmessa una frase di questo tipo: "la protesta non mette in difficoltà solo i grandi negozi del centro, ma anche le botteghe e i chiostri delle periferie".

    Ora, al di là del taglio dell'intera trasmissione, terribilmente schierato a sfavore degli scioperanti, rilevo che evidentemente nessuno nella folta schiera di giornalisti, registi, tecnici, amministratori, operatori e chissà quali altre alte professionalità del privato (ricordare: Canale 5) coinvolte nella preparazione del documentario è stato in grado di cogliere la differenza tra un chiostro e un chiosco.

    Poi prendiamocela con gli insegnanti (sicuramente è stato qualche insegnante pelandrone a imporre a dei professionisti in età certo non più verde l'equivoco tra due termini tanto differenti), che rimane sempre e comunque una soluzione alla moda. Gli insegnanti lottano con coraggio prossimo a quello di certi personaggi mitologici classici contro un mostro imbattibile. Consapevoli della sconfitta già in corso, eppure lottano.

    Tutti gli insegnanti? Certo che no. Comunque più di quanti credano le persone che osservano dall'esterno, tra un acquisto natalizio e l'altro (o, nei casi che quanto meno vale la pena compiangere, tra una disgrazia e l'altra).

    MrKeySmasher

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    1. Messer Pigiatasti

      > è stato qualche insegnante pelandrone

      > Gli insegnanti lottano con coraggio prossimo a quello di certi personaggi mitologici classici contro un mostro imbattibile.

      Mi ricordate _rio, il mio caro amico anarchico, persona estremamente nobile di animo e assai coscienziosa e, peraltro, fu anche insegnante.
      Il vs. problema e' che siete persone coscienziosa in un contesto dove ci sono molti, troppi lavativi, cialtroni, fancazzisti, tiraacamparefinoachearrivalostipendioilrestononimporta.

      Non solo la mia esperienza personale e' di aver avuto una quota rilevante (butto li' un quinto) di tali problemi applicati alla scuola ma sono anche i racconti orribili di Rosa Canina di episodi forse non quotidiani ma certamente settimanali da circo degli orrori.

      Il problema e' il sistema "stipendio garantito - deresponsabilizzazione certa" che e' il sistema piu' efficace per tirare fuori il peggio da molte persone e per attirare/convogliare alla scuola persone problematiche e assolutamente incompatibili con il ruolo massimamente prezioso dell'insegnamento.
      Questo del stipendio garantito - deresponsabilizzazione certa" e' il massimo e principale problema di tutto il settore pubblico: nella scuola i problemi applicati agli studenti sono massimizzati anche nei danni prodotti, rovinare le prossime generazioni di adulti.

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    2. La cosa che non capisco in questa storia degli "insegnanti" è che MrCoso sembra pensare che noi siamo pastori analfabeti che non hanno nessuna esperienza diretta e indiretta della scuola, dall'asilo all'università. Io per esempio, ho passato moltissimi anni dentro l'apparato e attorno a me ho solo gente come me. Adesso sto ricominciando tramite i nipoti, parenti, amici.

      Nella mia esperienza esistono tre tipi di insegnante.
      1. l'incompetente meridionale che vive il posto pubblico col mix solito di "ho vinto la lotteria" e di "sono un genio incompreso".
      2. l'incompetente "di sinistra", che oltre alle due caratteristiche del meridionale vive nella convinzione di avere una "missione", quella di essere agente delle propaganda della dottrina che sfoggia in pubblico, perché poi il privato è tutto un altro paio di maniche.
      3. il mezze maniche, l'insegnante che, grazie a competenze appena adeguate, vive il mestiere come un impiego in cui timbri il cartellino e poi fai passare sempre le stesse carte da una parte all'altra, in applicazione delle circolari. Un tran tran abituale e abitudinario, anno dopo anno, che viene interrotto dalle feste comandate, le ferie e infine dalla pensione.

      Non ho mai incontrato in vita mia il mitologico "insegnante missionario" o "insegnante kamikaze", che si lancia col suo registro imbottito di esplosivo contro le malefatte ministeriali per il bene supremo degli studenti. I miei nipoti trascinano su e giù borse con 20kg di quaderni e fanno dei compiti per deficienti, coi risultati che sappiamo riguardo l'analfabetismo generalizzato, perché NESSUNO dei loro insegnanti ha idea che esiste un problema oppure lo sa e antepone la obbedienza al "padrone" alla necessità di apportare delle modifiche. Nel timore di provvedimenti disciplinari da sopra e di querele genitoriali da sotto. L'unico momento in cui l'insegnante si sacrifica, di tanto in tanto, è per le faccende sindacali e li canta "bella ciao", da bravo partigiano.

      Evito di descrivere l'università perché quello è veramente un circo a tre piste che è contiguo al codice penale.

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    3. Ricordo ancora che ci sono graduatorie che vanno regolarmente esaurite, in particolare quelle delle materie scientifiche e tecniche, per mancanza di "candidati" desiderosi di praticare il mestiere di insegnante. Invito coloro che pensano che la scuola vada a rotoli per l'inadeguatezza degli insegnanti a mettere l'impegno e il sudore laddove hanno la lingua: fate domanda, insegnate, risolvete il problema. Se ritenete che il sistema pubblico non sia alla vostra altezza, tirate fuori la vostra anima imprenditoriale ad alta efficienza e aprite una scuola privata. Poi risolvetelo da lì, il problema. Fenomeni da bla bla bla, parolai da baraccone.

      MrKeySmasher

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    4. Il tuo ragionamento è fallato a molti livelli.

      Primo, la Scuola non va a rotoli, anzi, è perfettamente allineata con il suo scopo, che è quello di dare stipendiucci e pensioncine ai disoccupati meridionali, come tutto il resto del Pubblico Impiego e di formare generazioni di idioti semi-analfabeti che a loro volta avranno la necessità del "reddito di cittadinanza" in una forma o l'altra.

      Secondo, quando tu cerchi dieci fattorini e si presentano diecimila candidati disperati, per la legge della domanda e dell'offerta il trattamento contrattuale dei dieci assunti saranno estremamente sfavorevoli. Questa è la condizione dei concorsi del Pubblico Impiego che ti rende conto della ragione per cui mancano insegnanti in certe materie ma in generale è la condizione del "mercato del lavoro" contemporaneo. Chiunque abbia gli occhi per vedere si accorge che oggi qualsiasi lavoro viene misurato solo con parametri quantitativi e non qualitativi. Che sia il bancario o il muratore, per non dire dell'operaio che è un "lavoro che gli Italiani non vogliono fare". E' una cosa cosi "ingranata" nella testa della gente che anche UCoso qui non si accorge che lui usa gli stessi parametri per misurare l'intera "realtà" nel suo "pseudo-ecologismo" luddista e neoromantico.

      Terzo, io arrampico sul sentiero, arrivo al rifugio e ci trovo dentro due rumene vestite da cow-girl, col sottofondo di musica country. Me la posso prendere con le rumene se questa è la "normalità"? Ecco, lo stesso dicasi per i miei nipoti che stanno 8 ore al giorno a scuola con 20kg di libri e non sanno dividere 12 caramelle tra 5 bambini. Ascoltando il dibattito parlamentare chiunque può essere informato del fatto che imparare il latino a scuola è un delirio onirico, dato che nella "modernità" non bisogna nemmeno imparare i congiuntivi o il passato remoto, d'altra parte bisogna attrezzarsi perché gli studenti imparino il "coding", perché secondo i nostri Deputati e Senatori il futuro è nelle "app".

      Invertendo il ragionamento, se non accetti la contemporaneità del Minimo Comune Denominatore, della "lotta alle diseguaglianze", delle "app", della regressione infantile e delle "sardine", non puoi che osservare come la Scuola sia uno strumento che serve ad imporre questa nuova "normalità" e che gli insegnanti sono insieme effetto e causa.

      E' anche palese che una persona che non accetta la "normalità" non farà mai un concorso pubblico e non farà mai l'insegnante o il dipendente pubblico in genere. Anzi, avrà molte difficoltà a ottenere e conservare un lavoro qualsiasi, come dicevo, il bancario o il muratore, perché ai bancari l'azienda chiede di truffare i clienti e il muratore deve lavorare sullo standard degli immigrati e delle imprese che usano gli immigrati per cose che "gli italiani non vogliono fare". Salvo poi riempire i tribunali con cause intentate al venditore, al costruttore, eccetera, perché le case si sbriciolano da nuove.

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    5. Rimane l'opzione di tirar fuori la tua anima imprenditoriale ultraefficiente e aprire una tua non meno ultraefficiente scuola privata, tramite la quale offrire un ottimo servizio all'utenza ricavandone nel contempo un non meno ottimo reddito. Dimostra di non essere un fenomeno anche nell'andare a caccia di alibi, metti il sudore là dove spargi copiosa la tua vacua dialettica.

      MrKeySmasher

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    6. Ah le risate.
      Appunto, dicevo che gli insegnanti sono persone che fanno quel mestiere perché non saprebbero fare altro e che lo scopo della scuola, oltre fabbricare generazioni di idioti che formano la "massa" incapace di pensiero autonomo, è appunto di dare uno stipendiuccio e una pensioncina agli insegnanti, a prescindere che abbiano qualcosa da insegnare, che siano capaci di insegnare, perfino che abbiano l'intenzione di insegnare.

      Nel caso nostro, il tuo commento è ancora fallato su diversi livelli.

      Primo, il presupposto della "impresa" è quello di assumere un rischio in funzione di un probabile guadagno. Io qui non vedo nessun guadagno probabile, perché le scuole private esistono dal tempo dei Faraoni e ci vanno i figli dei ricchi, i quali giustamente schifano la Scuola pubblica fabbrica di idioti e distributore di stipendiucci ai disoccupati. Aprire l'ennesima scuola privata avrebbe senso solo nella condizione che la popolazione generale, illuminata da improvvisa consapevolezza, capisse qual è lo scopo della Scuola pubblica e decidesse che è meglio istruire i figli perché non siano idioti e non mendichino un "reddito di cittadinanza". A quel punto si darebbero due condizioni. La prima è che la gente si togliesse il pane di bocca (leggi: vacanze, automobili, televisori, scemofoni, abbonamenti) per pagare la retta della mia scuola privata. La seconda è che la gente facesse la rivoluzione per cambiare la "classe dirigente" e sostituirla con un'altra che non abbia lo scopo di fabbricare idioti e distribuire assistenzialismo. Non può succedere niente di tutto questo perché la gente è condizionata a pensare l'esatto contrario.

      Secondo, qui se c'è qualcuno che dovrebbe fare qualcosa non sono io, che al momento non sono ne docente ne discente. Anzi, se fosse per me io smetterei completamente di pagare le tasse per via del principio "niente tasse senza rappresentanza". Smetterei di pagare le tasse e quindi di dare il mio infinitesimo contributo nel finanziare la Pubblica Amministrazione e i suoi servizi, che per me sono l'equivalente di una occupazione militare straniera. Cosi come già adesso se voglio fare una visita oculistica devo pagarla di tasca mia e il medico mi dice che devo farmi una assicurazione sanitaria, lo stesso vale per qualsiasi cosa, quello che mi serve lo compro e il resto non mi serve, sono costretto a pagarlo lo stesso perché ho il fucile puntato. Viceversa, quelli che dovrebbero fare qualcosa sono i docenti o i discenti, nelle persone dei loro tutori, normalmente i genitori. Come ho già detto, i docenti non hanno l'intenzione di opporsi al sistema da cui dipendono per vivere, per il quale fondamentalmente si prostituiscono e i discenti non sono capaci di immaginare che possa esistere una condizione alternativa alla realtà dell'eterno istante presente, con tutti i corollari.

      Se non fosse cosi a quest'ora Grillo che propone l'idea che lo Stato dovrebbe dare lo stipendiuccio a tutti alla nascita, sarebbe rinchiuso in un manicomio criminale invece di essere acclamato "garante" del Partito del Sud. Per non parlare del contesto dove le "sardine" sono il "nuovo", vorrei che qualcuno mi spiegasse esattamente che lavoro fa tale Mattia Santori, il famoso trentaduenne-sedicenne, laureato in Economia e Diritto con tesi sulla TAV (povero UCoso) ma insegnante di freesbee (non scherzo) in quel di Bologna.

      Concludo con una risata sulla frase circa la "caccia agli alibi", che a questo punto è veramente surreale, quindi perfettamente "normale".

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    7. Fanfarone. Chiacchiere vuote.

      MrKeySmasher

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    8. Eppure, a me sembra di descrivere esattamente la realtà.

      La soluzione al problema della Scuola Pubblica è la Scuola Privata, che come ho detto esiste dal tempo dei Faraoni, ovunque nel mondo, con le stesse premesse e le stesse conclusioni.

      Facciamo l'esempio degli USA, se sei povero vai al "community college" che ti da un diploma con cui non puoi accedere alle "professioni" come fanno i laureati di Yale o di Harvard o del MIT eccetera, piuttosto ti tocca di fare il capoccia degli immigrati che fanno i lavori che [...] non vogliono fare, tipo il solito direttore del minimarket con gli impiegati immigrati che puliscono in terra e sistemano le cose sugli scaffali.

      Cosi come se ti ammali e sei poveri vai all'ospedale "Virgin Mary" dove, previa verifica del tuo piano assicurativo-base, ti mettono in un corridoio come al Cardarelli e non puoi accedere a tutti gli esami e le terapie e i medici d'elite a cui accedono i laureati di Hardvard o Yale che, con la loro super-copertura assicurativa vanno nella clinica a matrice ebraica "Mount Sinai".

      Io, piuttosto che essere docente e discente del "community college" come ho detto smetterei di pagare le tasse (che comunque negli USA sono 1/3 delle nostre) e andrei a vivere sugli Appalachi in una capanna di tronchi. Invece c'è gente che ad un certo punto della vita subisce il fascino del "posto fisso & garantito" come in Unione Sovietica e in quel contesto accetta il "dare e avere" conseguente.

      Il guaio è che se ci impongono il modello USA, qui non ci sono gli Appalachi, ci sono gli Appennini e li ci trovo UCoso.

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    9. Quindi quand'è che apri una tua scuola (privata) e dimostri di essere in grado di assumere un ruolo fattivamente alterinativo? Efficiente? Salvifico? Roba "altra" rispetto alla cosa pubblica che tanto ti fa schifo e puzza?

      MrKeySmasher

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    10. Davanti casa mia c'è una scuola privata. Conosco uno dei titolari. Visto cosi, potrebbe aprire una officina. Aprire una scuola è come aprire una qualsiasi attività di impresa, l'unico requisito indispensabile è che esista la domanda a cui la tua attività risponde. Tutto il resto viene da se, devi mettere i soldi per l'avviamento (locali, attrezzature, dipendenti) e gestire l'IN/OUT dei servizi erogati contro pagamento dei clienti. Il nocciolo dell'imprenditoria non è fare le cose ma sapere quali cose sono richieste, cioè hanno un "mercato". Infatti, il "lato oscuro" dell'imprenditoria è che si possono creare i "bisogni" condizionando il "mercato". A quel punto non devi sapere cosa è richiesto perché sei tu che induci la richiesta. Però servono le risorse e gli strumenti per il controllo delle masse.

      Quello che sembri non capire è che se la Scuola Pubblica è una fabbrica di idioti che serve a distribuire stipendiucci e pensioncine non è un incidente, è quello che la gente si aspetta dalla Scuola Pubblica. Quelli che non si adeguano a questa aspettativa, investono nella Scuola Privata. Farei una indagine, se potessi, su quanti dei figli della "classe dirigente" vanno alla Scuola Pubblica e quanti invece alla Scuola Privata. Non posso dimostrarlo ma ho l'idea che la maggioranza scelga la seconda, proprio perché sono consapevoli dell'assunto.

      In questo contesto non esiste la domanda a cui la mia impresa dovrebbe rispondere, perché si tratta di un servizio di nicchia. Io non vivo a Montecarlo, nemmeno in centro Milano. Vivo in periferia, coi "nuovi italiani" che a poco a poco sostituiscono gli autoctoni. Qui ai genitori che non sanno i congiuntivi non sembra affatto strano che i loro figli non sappiano i congiuntivi, anche quando siano laureati. Alla Scuola Privata di queste parti vanno gli studenti cosi ciucci che non riescono nemmeno nella Scuola Pubblica. Per esempio, puoi mettere su una scuola per panettieri o addetti alla mensa.

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  5. Comunque, se io ti dico che la ruota quadrata non funziona, questo rimane vero anche se io non sono capace di fabbricare una ruota tonda. Rimane anche vero che se tu fabbrichi ruote quadrate, sapendo in partenza che non funzionano, lo fai nel tuo esclusivo interesse, perché lo preferisci alle alternative. Non essere capaci di fare una cosa giusta è molto meglio che scegliere di proposito di fare una cosa sbagliata per convenienza. Non è una buona scusante entrare nella fabbrica di ruote quadrate con l'intenzione di farle col massimo impegno, sulla porta c'è scritto "ruote quadrate", quindi lo sai cosa andrai a fare.

    Infine e qui chiudo questa fiera dell'ovvio, il teorema si dimostra per qualsiasi "servizio pubblico" quando gli addetti entrano in "agitazione". L'ho detto e ridetto, anche qui, che l'unica ragione è quella sindacale relativamente alle condizioni contrattuali. Non ho mai visto uno sciopero di medici nell'interesse dei pazienti o uno sciopero dei docenti nell'interesse dei discenti. Perché in entrambi i casi il paziente e il discente sono solo un incomodo necessario come espediente per motivare le condizioni contrattuali. Il medico infatti vuole tenere il piede in due staffe, lavorare nel "pubblico" quando gli serve e avere la sua attività "privata" per guadagnare e in quel contesto il paziente da incomodo necessario diventa "cliente". Se potesse, penso che il docente farebbe lo stesso, solo che le lezioni private non pagano tanto quanto le visite mediche, per la ragione che il docente non ha le stesse responsabilità di un medico che decide della vita e della morte.

    Io prenderò i docenti sul serio quando vedrò le scuole chiuse per protesta contro il Ministro Pincopalla che impone una riforma contro l'interesse dei discenti. Quando vedrò dei docenti che si dimettono perché non condividono i contenuti dei testi scolastici o il programma di insegnamento. Finche non succede, io vedo gente che tira a campare come tirapiedi di un sistema che macina i ragazzi.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.