mercoledì 30 dicembre 2015

Di cosa sei capace?!

Mi aspettavo "canti alpini" come da locandina che informava la frazione del Concerto di Natale, oreventiequarantacinque di domenica 27 dicembre.
Semplicità  salmodiante prossima alla perfezione. Il direttore, presentando un canto racconta di un episodio in una canonica, l'organo in chiesa è guasto, come faremo per la messa "granda"? Con [lo strumento
pancratore,] la voce!
Nella piccola chiesina tardogotica oltre il campo, boschi oltre, vette (arido-bruciacchiate - no, non c'è il "bianche vette" per  natalizzazioni disneyane di massa, non qui) a corona vieni rapito da questa perfezione con sembianze di semplicità.
Coro per voci maschili. Semplice, no?! Nelle Alpi italiane c'è una lunga tradizione di arte povera, far musica con quel che c'è ovvero... solo la voce, le voci e la potenza con algebra moltiplicatrice del choros.
Osservavo i volti semplici, le fattezze ancora medievali dei volti, di Marie col Bambino, di San Vigili e san Toni negli affreschi.
La vita era grama, dura e da quella asprezza nacque una venere che non aveva lunghi riccioli rossi ma polifonie e monodie  per sole voci maschili.
Non ero seduto sul quindicesimo bancone a sinistra, ero un turacciolo di sughero nella corrente di torrente in primavera, in quella musica povera e pura, la musica delle radici.
Non erano canti alpini ma canti natalizi antichi e recenti musicati nella tradizione alpina.
Il mio bipede si prepara e va via, torna dalla mamma. Col suo coso suona a manetta Freddie Mercury e sento tutta la potenza dell'arte in quel passaggio "Love of my life". La voce! Sono via diverse che portano in alto.
Signore delle cime, di cosa sei capace?!

martedì 29 dicembre 2015

I sì che aiutano a crescere

Ho trascinato mio figlio (e mio fratello) al concerto di Natale nella piccola chiesina di frazione oltre il campo. Il bipede ha opposto resistenza e allora a convincerlo su una cultura radicata qui. Non voleva e alla fine mi sono imposto: vieni ascolti due canti poi, se vorrai, tornerai a casa. Era stanco e vedevo, sul bancone, che gli si chiudevano gli occhi. Si è fermato fino oltre il terzo poi è andato. Io ho ottenuto il mio scopo, esporre i suoi corpo, mente, anima all'eccellenza; per utilizzare una metafora "di moda" politicamente corretta al contrario, per "contaminarlo" con qualità, eccellenza, con l'arte "delle radici". Se avessi dato retta ai suoi no, non conoscerebbe il 90% di alimenti e cibi dei quali ora è ghiotto. Me ne frego di certe resistenze.
Gli ho detto che anche i pedatori di palla se vogliono eccellere devono apprendere, allenarsi, sbattersi,anche se "non c'hanno voglia". Non sapeva come continuare ad arrampicarsi sui vetri.
Egli ha un gusto musicale piuttosto fine, merito anche del fatto che la madre lo pungola sul piano, che a casa mia e della madre ascolta musica e buona e varia. Così ora egli riesce a selezionare delle cose interessanti anche tra le tamarrate afroamericane oppure del reggae nuovo o danze elettroniche o pop con una certa ricerca, tessitura. Roba buona. E io sono felice, molto, per questo suo discernimento e lo abbraccio, lo sbaciucchio e lo incoraggio! :)
Il giorno dopo ha riconosciuto che il coro meritava.
CVD.

domenica 27 dicembre 2015

Steppa arida

Poco prima di mezzogiorno eravamo a oltre 1500 msldm in t-shirt a camminare sotto un sole tardo estivo, su prati polverosi e spelacchiati, a nord osservavo le coste brulle e bruciate, sembravano monti dell'Atlante o le pendici delle Meteore, delle robe subdesertiche.
Questa steppa arida e calda può essere piacevole ma a me inquieta.

sabato 26 dicembre 2015

Sottomissione

Il capitolo da pag. 205 a pag. 222 nel dialogo tra Rediger, facoltoso intellettuale belga convertito all'islam da tempo, con harem e tanto di sposa quindicenne (la pedofilia è una tradizione ben viva nel mondo islamico) e l'edonista letterato docente universitario senza infamia e senza lode esperto di Huysmans, che vagola nelle sue incertezza è centrale in questo romanzo :- "Ero un uomo di una normalità assoluta" afferma questi dopo uno dei suoi non successi in campo erotico. L'autore è un osservatore preciso del fallimento europeo progressista ("l'islamosinistrismo [...] tentativo disperato dei marxisti decomposti, putrefatti, in stato di morte clinica, di tirarsi fuori dalle pattumiere della storia aggrappandosi alle forze crescenti dell'islam") e le sue previsioni distopiche sono già state superate dagli eventi (Hebdo, la strage recente a Parigi). L'inettitudine europea, la perdita di una morale (collettiva potrebbe essere pleonastico), l'arma demografica degli islamici non possono in alcun modo venir affrontati dagli sbilenchi debosciati persi tra tiraracamparismo, inconsistenza ideologica e utilitarismo coprofilo (ingoio qualsiasi merda ma se posso trarre qualche vantaggio personale mi converto all'islam).
La critica di Nietzsche al modernismo ugualista, al dirittismo cristiano non può non emergere come analisi delle cause della sottomissione europea.
Houellebecq fa un errore, rimane nell'olimpo intellettuale e a tale olimpo appartengono i vertici del partito islamico (il nuovo presidente "francese", Mohammed Ben Abbes ha in mente una riedizione di un impero mediterraneo, desidera realizzare il cosmopolitismo dell'impero romano con un nuovo impero mediterraneo arabo-islamico. Houellebecq non osserva la stragrande maggioranza del mediocre o pessimo di massa islamico, non ambienta i suoi personaggi nel non minus ultra di qualche merdosa banlieue, ma ha professori islamici , magioni liberty da essi acquistate e aule universitarie come piano e orizzonte. L'analisi è lucida ("ultimi sessantottini, mummie progressiste moribonde [...]. Paralizzata dal suo antirazzismo [razzismo positivista masochistico, NdUUiC] la sinistra era stata sin dall'inizio incapace di combatterlo e anche solo di menzionarlo" - mi vengono in mente le rimozioni della Boldrini sulle efferatezze di ampie parti delle teocrazie islamiche e i tragicomici giri di parole per non nominare il termine "islam", tecnica peraltro usata, nel romanzo, dalla sinistra di governo francese che censura con metodo ogni notizia relative agli scontri con gli islamici per mantenere le masse ignoranti e sedate) ma, come dicevo, olimpica.
Sottomissione è interessante nella sua forma di... saggio giornalistico e di cronaca a qualche semestre di futuro.
L'autore arriva quindi alla psicologia, dopo l'ugualismo cristiano all'apologia della sottomissione che è successo della metastasi islamica. "Per me è una felicità vivere nella casa dove Dominique  Aury ha scritto Histoire d'O [...] È la sottomissione. ~ disse piano Rediger [il  belga islamizzatosi rettore della Sorbona ormai islamica, NdUUiC] - L'idea sconvolgente e semplice, mai espressa con tanta forza prima di allora, che il culmine della felicità  umana consista nella sottomissione più assoluta. [...] la sottomissione della donna all'uomo come la descrive Histoire d'O e la sottomissione dell'uomo a Dio come la contempla l'islam".
Come anarcoide libertario non posso che osservare disgustato questo merda ma ho pochi argomenti per confutare l'industrializzazione alla mediocrità, la prostrazione ad alcuni e il fatto che ciò funzioni. Mi chiedo sempre per quale motivo le "mummie progressiste" e cattoliche sostengono con tale foga ciò che viola brutalmente parti estese delle loro fondamenta valoriali (qui si torna alla psicologia patologica).
Houellebecq è troppo intelligente per essere fazioso, non può non osservare come non poche istanze antimoderniste dell'islam siano le stesse di movimenti identitari che si oppongono a esso. La biologia insegna che la competizione è massima per specie simili che competono per lo stesso, nello stesso biotopo.
Sottomissione è un saggio molto brillante, sia pur parziale e... olimpico, sulla putrefazione europea e sull'invasione islamica che ne accelera il processo. E' la prima opera di questo autore per me, autore che conoscevo per critica alle religioni, in particolare all'islam, "la più stupida [e rozza, NdUUiC] tra esse".
Sottomissione
Michel Houellebecq
Bompiani

venerdì 25 dicembre 2015

Luce e acqua

Caro diario, è passata la festa del Sole Invitto e non ti ho curato.
Lavoro matto disperatissimo (è iperbolico, certamente spasmodico) e poi paternità e poi tango. Ecco, tango che mi abbracci e mi baci, dei batticuore, trascuro di raccontare anche te.
Sono stato dai veci e li ho amati molto, vedo gli anni e la vita che scorre nelle loro rughe, nelle loro mani tremolanti.
Ora scrivo dalla steppa arida e siccitosa del remoto paesino trentino, accanto alla stufa "a ole".
Mio fratello e mio figlio sono già a letto, io ho messo qualche legno ancora nel "forlar" (cucina economica) e ti dico che avrò qualche tempo per te nei prossimi giorni.
Buone feste, buona luce, buon nascere a un nuovo ciclo.
Lo scrivo a te ma è per tutti coloro che ci leggono.
Se proprio vuoi regalami un po' di pioggia o di neve così festeggiamo un po'. Luce e acqua!

lunedì 21 dicembre 2015

Sorprendimi?

_rroli è(ra) influenzata. Gracchiava rauca e costipata e mi chiedeva se veramente fossi venuto per lei.
Mancava qualche minuto alle prima stazione periferica e io le rispondevo: certo, sì, sono venuto solo per te.
Spiegare una sorpresa ha una certa impedenza e la sorpresa in sé è egoista per chi la fa e può essere intrusiva per chi la riceve. Insomma non siamo stati molto al telefono, avremmo rischiato di imbarazzarci a vicenda; ella se ne è rimasta a casa, io mi sono fatto un giro in città. Stare al telefono a lungo mi piace proprio poco: non ti faccio una telefonata di un'ora, ti faccio una telefonata di un minuto per sapere quando potremo parlarci viso occhi anima e corpo per un'ora.
Alcune amiche tanghere alle quali ho raccontato la sorpresa erano strabiliate.
_eniti, la tanghera un po' cingommista che mi pare mi stia tampinando parecchio, che è assai impicciona e mi fa un tot di domande su _rroli, era stupita e un po' tra il deluso e il piccato : colla sua forte cadenza campana mi diceva che a lei nessuno ha mai fatto una sorpresa così.
Sul treno, durante il ritorno, ho mandato un messaggio in versi scherzoso sui malanni di _rroli. Mi ha risposto con una faccina sorridente solo a notte.
Stavo osservando quella pausa e le differenze tra le reazioni tra lo stupito e l'entusiasta delle amiche e l'assenza di segnali da _rroli. Mi era venuta a mente Sorprendimi degli Stadio ma... qui siamo ancora molto prima.

giovedì 17 dicembre 2015

Cordiali scemenze

  • Evidentemente il povero Attila non riesce a concepire che si possano fare indagini approfondite rispettando le leggi.
    (collaborazionista peraltro con qualche fama - il peggio ha spesso successo, non solo in poteritica).

La pessimissima notizia dell'aumento del deficit del 10%, dal 2.2 al 2.4% del PIL mi ha fatto capire, ancora una volta, che al peggio non c'è fine e i numeri lo misurano precisamente.
Aumento delle spese per sicurezza e per cultura.
Anni di implementazione dell'invasione (con cose sconclusionate, come questa notizia nel Molenbeekistan belga uno degli invasori assassini islamici è fuggito all'arresto in un mobile durante un trasloco perché le leggi garantiste dicono che non si può, proprio non si può fare delle perquisizioni dalle 23 alle 5: a lato quella e la sua cricca di collaborazionisti invasati di politicamente corretto che affermano giulivi e salmodianti l'assurdità riportata, una sola delle innumerevoli di cui hanno farcita la testa a mo' di dogmi).
Insomma prima ti creo il problema poi spendo dei soldi per fingere di gestirlo. Questo, peraltro, è  uno degli antipattern tipici della crescita.
Come? Aumentando il deficit che si aggiunge al debito ormai non più dicibile se non ricorrendo ai prefissi della fisica (due punto due o due punto tre tera euro).
La demagogia sinistra cerca di tenere il_bobbolo nel torpore, non solo di farcirgli la testa di idiozie e cacca moralista ostile alla realtà.
Allora, se stringessero il bilancio il_bobbbolo inizierebbe a rendersi conto dell'insostenibilità anche economica dell'invasione progettata e in implementazione da parte di cattolici e sinistra.
Ecco allora che si aumenta del 10% secco il deficit:  i peggio vanno sempre a braccetto.
I cattocomunisti hanno surclassato la demagogia berlusconiana, quella e i suoi sodali odiano la logica, sono i principali responsabili dell'invasione e di questa rapina intergenerazionale.


mercoledì 16 dicembre 2015

La cingommista, la lontana, il lavoro e poi... il resto del diarino.

Il progetto procede e il lavoro mi prende molto. Ho lavorato 21 ore in due giorni (beh, togliamo due pause da mezzora circa). Devo di re che la tensione mi piace e anche l'adrenalina e la sfida. Caro diariuzzo ti trascuro un po', porta pazienza per qualche settimana. Una tale intensità ti distrae dalla vita: è molto facile venire fagocitato dal lavoro o, anche, buttarsi nelle sue fauci.
Comunque ho sviluppato un minimo di sistema immunitario e poi c'è l'amante numero uno, il tango che mi pretende.
Dal tango è arrivata una tanghera di origine napoletana incontrata quasi per caso che.. ha un approccio che mi fa riflettere: irruente, dipolare, assai casinara, mi tampina quasi quotidianamente con richieste di vario tipo.
Io sono distante, preso dal lavoro, vengo destato dai suoi messaggi, dalle sue telefonate. Rispondo garbatamente, poi riprendo le cose. A volte penso che sia una di quelle ragazza con la cingomma alle quali accenna Lorenzo.
Oggi ho fatto una bella parlata con _rroli in pausa pranzo. Beh, peccato che sia lontana, la molesterei u bel po' e le detto ho praticamente queste parole oggi in conversazione. Le ho fatto presente che quella domenica sera, a Firenze, eravamo talmente figherrimi e trasudanti di inrtesa seduzione energia che il Chicho Frumboli, seduto accanto ad Aurora Fornero che suonava, ci ha lumato a lungo.
Tornando a casa, le ho scritto che se [...] come balla e tiene una conversazione allora ...  Beh, vuoti e sospensioni possono essere interessanti nella conversazione. Poi sono arrivati i suoi sorrisi.
Stavo pensando se... farle una sorpresa, domenica: prendo, vado e il destino deciderà, al limite mi farò un giro in quella città, in treno mi porterò da leggere (sto leggendo con foga un libro che conferma le mie razionali e fondate preoccupazioni per l'invasione islamica), telefonare e dormicchiare che sabato ci sarà un festone da Flora.
Sto ascoltando del bel tango e la sua cultura, eccellentemente presentati da Ernesto Valles che tiene una sorta di webradiopedia su questo mondo che mi affascina ogni mese di più. Ci sono brani che riescono a commuovermi anche in sottofondo.



lunedì 14 dicembre 2015

Ambaradan ampollosi pesanti come 'na Mercedes



Ieri ho trovato mio figlio molto maturo per la sua età. La storiella con la sua amica _lde è finita. Mi ha detto che... le ha raccontato troppe cose troppo serie ma che... dopo un po' si era accorto che non aveva più voglia di stare con lei.
Tutto normale - gli ho detto - all'inizio non può che essere così, dovete giocare per capire come funziona. Non raccontare cose importanti che non senti: le femmine la mettono più sul sentimentale e negano o reprimono altri aspetti della sessualità, i maschi i sentimenti tendono a negarli o li trascurano: si crea una sorta di finzione-convenzione per cui i secondi poi usano i sentimenti anche se non ci sono per conquistarle. Non va bene. Sii sincero e dille: sto bene se andiamo una volta al cinema, è bello se facciamo un giro in centro, mi piaci, etc. senza tutto l'ambaradan sentimentale promissorio, che, all'inizio non può esistere, è innaturale, ingombrante. Non puoi promettere nulla all'inizio perché non c'è nulla. Alla vostra età è bello giocare per capire come funziona. Basta essere sinceri e puliti, franchi. Se passa dopo anche poco, va bene: mi preoccuperei del contrario. Il  bipedinone annuiva.

Di fatto il mio bipede ha capito tutto.
Invece la madre e il co-padre hanno imbastito tutto un pippone formalone, che non si fa, che deve raccontare a _lde, che i genitori di lei, che non è giusto (?) che esca con un'altra... Ieri telefonatone multiple da venti minuti alla volta, una palla micidiale che neppure un polpettone televisivo...
Vuoi che parli con la mamma e [...]? No, questa me la vedo io.
Mi era piaciuta anche questa: autonomo, non ha bisogno di un tutore.
Che diavolo di baroccheria è questa? Alla fine esce che sua madre e il co-padre avevano stretto amicizia (?) con i genitori di _lde e sentivo mio figlio che, giustamente, diceva che questi sono cazzi loro e che non è che se avete fatto amicizia (poi, che amicizia in poche settimane?) io devo o non devo fare questoquello con la loro figlia.
Le projezioni degli adulti vanno a impattare sulla vita dei figli senza c'entrare un cazzo.
Era molto arrabbiato con la madre e col co-padre, specie con questo. Gli ho detto che se vivesse con me sarebbe arrabbiato con me, in adolescenza è giusto che i ragazzi inizino a sviluppare un senso di sé e un principio di indipendenza che passa per un fisiologico antagonismo, con i primi bisticci.
Anche se sono pesi non significa che non gli vogliano bene, anche diventare genitori è difficile, si fanno errori. Mi ha detto, confidenzialmente che il co-padre gli sta lì non poche volte, che preferisce il fratellastro. Ma anche su questo, bipedinone, forse tu sei arrabbiato, non sei obiettivo e allora i suoi no te lo fanno apparire come imparziale, [...] ha fatto molto per te, è stato generoso, io non mi sono preso delle donne con figli a carico (pensavo a _ela la cattolica garbata, un po' pensavo anche a _tra).

Con me, mio figlio ha la percezione di una vita libera e con i costi che questo comporta (scherziamo sempre sul fatto che io non faccio grovigli con delle femmine da un bel po'). Io percepisco che già ora egli non vuole tutto quel baroccame relazionale pesante convenzionale e formale. Ma stiamo a scherzare, non ancora sedici anni? Conoscevo sua madre e la sua famiglia in cui le relazioni erano spesso ambaradan ampollosi pesanti come 'na Mercedes.
Gli ho detto che da sedici anni in avanti avrà margine per scegliere dove passare qualche giorno, se dalla mamma o dal papà. Col tempo tutto arriva. Ora è bene che abbia tante storielline, faccia tanti giochi.

sabato 12 dicembre 2015

Così nascono gli affetti

Sento il bipede che ascolta gli audio di amici e amiche uozzap, là dietro c'è ancora il fuoco che scoppietta. Non sono in gran forma: basta un raffreddore cattivo e la forma fisica va a ramengo.
Oggi ho lavorato mezza giornata per il GAS. Sono sceso dove inizia la pianura a prendere oltre tre quintali di prodotti risicoli. Scrivo lavoro ma dovrei scrivere che me la sono goduta per mezza giornata. Sole caldo, un po' di lavoro fisico a caricare e a scaricare poi... poi là a quel piccolo mercato contadino mi sono preso mezzora (anche se ero di fretta terribile, quelli del coordinamento mi stavano aspettando per la suddivisione fra i vari gruppi) e ho fatto la spesa: alcune cose bio altre semplicemente a km quasi zero. L'atmosfera dei mercati, i volti dei piccoli contadini, osservi quanto può stupire la terra, anche in questo tempo: questo autunno infinito nei campi aiuta: se penso solo ai cavoli, oggi ne ho presi cinque tipi : nero, cappuccio, broccoli, viola, romano (poi bietole, radici, ravanelli, radicchio di campo...) devo dire che adoro quell'atmosfera. Sentivo la mia vecchia e bentenuta carriola che portava bene il carico, il sole forte che sono arrivato col carico a mezzogiorno. Sì questo raffreddore cattivo è solo una virgola di una frase molto piacevole.
Continuo a pensare che se il mondo usasse la testa, fosse meno assurdo, più razionale la decrescita felice sarebbe, al giorno d'oggi, con le nostre possibilità una passo formidabile nella qualità ed ecologia della vita e dell'esistenza umana.
Per la prima volta ho abbracciato forte il contadino di cui sono referente: è venuto spontaneo, ormai è il quarto anno che vado sempre da lui a prendere dei cariconi. Mani strette forti e sorrisi grandi e abbracci vigorosi, senza parole che aveva la bancarella carica. Così nascono gli affetti.
Non certo quella astrusa e moralistoide finzione sesquipedale dell'amicizia tra i popoli, le solidarietà industrializzate di massa, le fratellanze universali, le invasioni camuffate da accoglienze coercitive e altro merda predicata da mane a sera. I rapporti fraterni, le amicizie, sono reali, di persone in carne ed ossa, che si frequentano e hanno affinità. Il grado di sofisticazione e adulterazione della realtà, in queste catechesi cattocomuniste, riesce a sorprendermi di nuovi peggio di volta in volta.
Ma non è di questa paccottiglia che volevo parlare. Ho il sapore del tango di questa settimana, del lavoro e del mercato di oggi, la buona cena ancora, sulle labbra, sono molestato dal raffreddore e felice.



giovedì 10 dicembre 2015

Fiabe tre minuti

Questa uscita di quasi tre giorni in Toscana è stata assai piacevole.
Domenica sera ci siamo trovati alla nella Fortezza Da Basso ad un encuentro che, stante la città, non ha  potuto essere che internazionale.
Salone grande, pavimento un po' scivoloso, buona organizzazione, spazio (un valore in sé, anche nel tango), livello medio. Eravamo arrivati tardi dall'aver mangiato (molto bene) in provincia e... entrare è sempre emozionante, specie in luoghi unici, desueti, nuovi. Io sento proprio l'adrenalina che gira a fiotti (pensate, anche mentre rivivo e scrivo, ora!), lo stesso meraviglioso frulliodepanza che provavo prima di un goa o di una nera di sci.
Entrare in una milonga è entrare in un organismo danzante, mi prendo sempre una manciata di tempo per osservare.
Ed è stato un crescendo, prima con Lia, cinese che vive tra Svizzera e Roma. Facevamo i nostri numeri e ci divertivamo e gasavamo a vicenda. Ecco, c'è una sorta di spirale che puoi generare e alimentare e che ti porta in giro, in alto....
L'avvo già visto, poi _bio mi dice :- Quella balla un gran bene! Beh, bella e che balla bene, cosa aspetti!?
Insomma, con _rroli dalla spirale siamo finiti... in un tornado. Non abbiamo più smesso.
Si crea quel misto di intesa, di sfida, di scherzare, di ammirazione ed empatia, di seduzione che è unico.
Ho sempre adorato Javier Rodriguez e Geraldine Rojas per quell'unicum di maestria, di intesa, erotismo e innamoramento che sprizzavano.
Anche se lungi dalla loro maestria un bel po' del resto c'era. E' molto difficile poterlo spiegare.
Io ho solo notato che Chicho Frumboli (*) deve essere stato in qualche modo incuriosito da quella nostra intesta e per lunghi tratti ci aveva fissati. Quello sfiorarsi e stringersi più forte ed esplosivo del solito, sorridere, scherzare, guardare le sue labbra e lei che guarda le tue... Non ho più smesso con lei, fino alla fine, sulla musica splendida di Aurora Fornuto, una delle migliori a mio avviso.
Cosa fai domani? - avrei fatto un giro con lei in città - Parto presto. Insomma, non è andata.
Così la tanghera di origine napoletana che vive da un po' a Bologna con la quale avevo iniziato - mi ricorda le descrizioni lorenziane delle tipe alla cingomma :) - martedì mi ha tempestato di domande su cosa fosse successo con _rroli.
Mi aveva scritto, l'indomani, che non le era mai capitato di sentirsi cosi, di sentirsi come una regina.
Poi arriva il paradosso, vai a queste occasioni anche per ballare nuove donne (il mondo del tango è chiuso, abbastanza elitario anche solo per la difficoltà intrinseca dell'espressione -a volte artistica - queste occasioni permettono di conoscere nuove persone ed è una delle cose più piacevole) ma esse vengono da lontano. _rroli vive lontana, a Milano.
Fiabe tre minuti.



mercoledì 9 dicembre 2015

Vi sta aiutando



In Francia si iniziano a destare dall'oscurantismo più égalité più fraternité per tutti.
Dopo il segno di gratitudine a coloro che hanno accolta quella famiglia islamica moderna Donald Trump ha detto un'ovvietà ovvero che la soluzione è semplice: non far entrare gli islamici. I problemi lì si tiene più lontani possibile, mettersi le serpi in seno non è particolarmente intelligente. A Radio3 Mondo ascoltavo stamani le scandalizzate parole del cronista sul candidato repubblicano e la solita buffa serie di patetici aggettivi denigratori. Le piccole menti scadenti sono inclini allo scandalo. A ignorare la storia, scienza e conoscenza. Sono troppo prese a dimenarsi. Poi la mia mente semplice continua a non capire perché questa feccia che detesta i paesi miscredenti, che si sente umiliata (v. Usama el Santawi qui) , ecco, che cazzo ci viene a fare  in questi paesi di merda?!
Tornare nei vostri paradisi è la migliore e unica conclusione, Trump afferma che è più semplice che ci rimaniate, vi sta aiutando.

martedì 8 dicembre 2015

Misericordie in 3 x 2

Stamani, mentre lavoravo in casa, ho ascoltato/subito purtroppo ma poi anche incuriosito dalla serie di strampalate fesserie un sacco di radio chiesastica , in occasione dell'apertura dell'anno santo.
Primo, reputo orribile questa fregola di indirne uno straordinario, quando il prossimo sarebbe stato nel 2025. Pare che anche la religione sia ormai sul mercato, al marketing. Oggetto del mercimonio per anime la misericordia a buon mercato in tre per due unito alle frenesie moderniste, liquide.

La seconda cosa è che il mondo sta marcendo proprio per eccessi di perdonismo, di lassismo, di misericordie da strapazzo. Se c'è una cosa di cui c'è il massimo bisogno e necessità è il rigore, la certezza della pena, uno strato di sana ed ecologica repressione, lo stringere le persone alle loro responsabilità, a far assumere loro i risultati delle loro scelte.

La chiesa e il suo ciarpame sono ancora IL Problema, non solo per i massimi problemi del natalismo ma per  una serie di strampalate e assurde credenze che essa caccia nella testa delle masse.

lunedì 7 dicembre 2015

Corbezzoli!




Erano anni che... desideravo provare 'sto panino al lampredotto e oggi, a Firenze, è successo. Slurp! Gnam!
Ieri, invece, nei giri tra campi boschi e poderi, ho sbaffato per le prima volta, alcuni corbezzoli maturi, buoni, un sapore proprio nuovo.
Beh, ci sono ancori molti cibi e sapori da scoprire. :) La sera, invece, _zia ci ha condotti da un macellaio che ha anche una trattoria storica sulle colline verso Faenza. Prima volta anche per la lepre che è un animale molto buono specie se accompagnato con delle pappardelle. Il fratello meno nobile, il coniglio arrostito con farcitura, non è stato da meno, nonostante il lignaggio un po' plebeo. Ma noi siamo magnanimi e sono i risultati che contano, non il lignaggio!


L'Olivia (ri)trovata




E così ieri, alla nostra quinta ora delle circa sette di cammino per via franicgene, vie cassie, boschi, ulivi, basse colline, galline coi moonboot, etc. siamo passati per un podere in cui, nel porcile, c'era ancora una pingue e setolosa maiala. Stavamo guardandola con simpatia, chiedendoci quante settimane sarebbero passate prima che venisse disfatta in squisiti cotechini, coppe, prosciutti e salsicce quando arrivò il fattore che ci spiegò che un tempo la maiala – Olivia il nome scelto per lei – bighellonava per campi intorno a Monteriggioni da almeno dieci giorni finché i vigili urbani gli chiesero se se la potesse prendere in “casa”.
Così liberarono il porcile dalle bombole di gas GPL e lo riservarono alla tonda Olivia.
Ieri mi sono rimaste il sapore squisito e acre di alcune olive rimaste sugli ulivi e da noi spigolate e poi i grugniti di Olivia, che ha trovato casa e pare non venga disfatta presto.

domenica 6 dicembre 2015

Cosa voler di più?

_tra mi chiedeva come stessi, qualche giorno fa. Da dio, lavoro matto e appassionatissimo, tango, danza, Natura. Cosa voler di più? Sana e consapevole lussuria.
C'è il mio grande amore, la danza e il tango che ora è la forma in cui si manifesta.
Sorrido perché ormai hanno preso le veci delle morbide tiepide e profumate.
Devo raccontare due episodi.
Qualche lunedì fa i due maestri del corso quasi privato del lunedì hanno sparso nella sala delle sedie sistemate a definire alcuni piccoli rettangoli, qualcosa come un metro circa per un metro e trenta, e ci hanno organizzato la lezione facendoci fatto ballare lì dentro quasi tutto il tempo.
Tutto sommato anche bene, nel senso che... le sedie non sono state toccate, per quel che mi riguarda, che un paio di volte. Sorrido: non avrei mai pensato di arrivare a questo livello (guardate nel video sotto cosa combina Ricardo Viqueira! :). Alla fine _rto si è anche complimentato: ecco, _sketti e UUiC sono quelli che hanno ballato meglio. Insomma, devo dire che mi ha fatto piacere.

Venerdì scorso 27 novembre c'è stata una pratica, una vera pratica. In città ormai è invalsa la pratica di camuffare alcune milonga pedagogica/protetta (delle varie scuole) per pratiche (practicas in spagnolo argentino). Per vera pratica intendo che l'evento sia poco affollato, ci sia spazio e che si possa mettersi letteralmente a provare qualche frase.  
Devo dire che _nzzer e _lusso le due organizzatrici (la seconda è una danzatrice professionista) sono state proprio brave. E l'evento è partito con la seconda che ha condotto una mezzora di danza contact come riscaldamento.
Sul parquet morbido, davanti agli specchi, in quella che è la sala di una delle mie milonga preferite, sono state tre ore di prove, di esercizi, di mettere a punto e raffinare ed è stata la prima volta che ha fatto tango a piedi scalzi. Una scoperta molto piacevole.
Ovviamente... _sketti non c'era, ormai viene solo a studiare. Sapete che vi dico? Mi sono divertito molto di più in quella practica che in altre milonga. Andando avanti, cogli studi, si diventa via via esigenti. Sto cercando una nuova partrner di studi, non è facile.

Questa pagina l'ho scritta ieri, dopo il nostro giro trekkarolo per il senese, oggi, a Firenze, andremo a questo encuentro internazionale. Saremo ospiti di _zia la fiorentina. Mi piace questo gruppo di scapigliati, alpinisti, tangheri, camminatori (e il fatto di andarci in un gruppetto, sgombera il campo da fraintendimenti, visto che piaccio a _zia ma lei 'un me garba).


(ricardoviqueira fish)

sabato 5 dicembre 2015

Betulle - 12


L'uscita in Val Grande saltata: avevo richiesto quattro persone come minimo, per questioni di sicurezza e gestione del rischio (in caso di incidente una coppia con l'incidentato sul posto, una esce a cercare aiuto e soccorso) ma siamo arrivati a 3,5 adesioni (una persona sarebbe dovuta rientrare lunedì sera). Mi dispiace perché le previsioni meteo erano favorevoli, quel posto, ora, è letteralmente deserto (e non vive il paradosso estivo dell'essere l'area deserta di selvaticità più grande di Europa e che attera – relativamente – molti amanti di avventura, escursionismo, esplorazione del sé, alpinismo e di un contatto con la Natura Madre aspra, selvaggia, soave e arcigna ancora più pregnante.
Sarebbe stato un ritorno nel luogo di Gianfri: Charlie mi informò il 6 ottobre u.s., tempo addietro, sugli esiti delle indagini: avvelenamento da stricnina (tesil lorenziana, suicidio, o la mia, omicidio da parte di qualcuno a cui quella presenza vigile nel parco dava fastidio, ad esempio bracconieri). Voglio salutarti ancora, Gianfranco, con il canto più bello della montagna che mi porta alle lacrime ogni volta.
Anche se le betulle sono spoglie, ora, mi mancheranno.

Andremo a fare un'uscita nel senese, organizzata all'ultimo momento. Considerati i carichi di lavoro di queste settimane, mi chiedo come ci sia riuscito.


Mutanche chiazzate - 2


Lunedì abbiamo avuto la riunione: diciamo piuttosto tesa. La mia esperienza di lavoro è che... le riunioni pesanti, se vissute con un certo spirito, sono fruttifere. Avevo un amico che lavora da tempo in California con Google: mi diceva che là si favoriva un certo metodo che potremmo indicare come conlittualità assertiva o assertività conflittuale. Riunioni regoalri anche aspre in cui si cerca di sostenere le proprie tesi e di con-vincere gli intelocutori con tutte gli strumenti della retorica, della dialettica scientifica. Io l'ho usato col co-capo del progetto che gestivamo nell'azienda precedente: ci vuole una forte dimensione spirituale ed ecologica personale per questo metodo, i risultati sono tra il molto interessante e lo strabiliante.
Il confronto molto teso, durato quasi il doppio del tempo previsto, d'al;tra parte ha sciolto molti sospesi e anche solo la psicologia della squadra ne ha molto giovato.

Dall'altra parte osservo che la mia sulla qualità totale: la dirigenza ha venduto un bambino promettendolo di farlo in quattro mesi, quel che conta è l'apparenza e anche in riunione ieri ho dovuto alzare i toni per far capire che avere il ciarpame dentro e far finta di non saperlo non è esattamente il massimo, specie per un'azienda che ha problemi grossi di qualità dei prodotti.
Guardate, si torna sempre alla filosofia e all'etica, anche in ambito economico.
Apparenza, relazioni, fuffa, finzione caratterizzano anche l'economia ed è ovvio che sia così, per quale motivo dovrebbe essere un eccezione.
In Italia la finzione (ipocrisia) è particolarmente diffusa ed è uno dei motivi per cui le carriere tecniche semplicemente non esistono. Coloro che eccellono nel tessere relazioni e nella gestione del potere raggiungono i vertici. Essendo molto spesso caratterizzati da un misto di incompetenza, pressapochismo, sciatteria, miope furberia, cialtroneria e rozzezza i risultati sono quelli che sono.
Io mi impegno in una opera di ingegnerizzaazione spietata ma se hai gente che caccia pezzi di metallo e rotelle sparse, le svita e le lascia lì nel cuore del dell'orologio, potete immaginare i risultati. Comunque la tensione è di avere per inizio gennaio una roba che appaia funzionante.
Chiaro che un prototipatore brillante e assolutamente sregolato (eufemismo), un essere liquido in un contesto così è in posizione avvantaggiata nel mondo liquido.
Quando vedo le abitazioni, i laboratori, le officine, le aziende, le cucine, gli stili di vita delle persone, come usano l'auto, gli oggetti, capisco tutto.
Mi sento respons-abile, molto, e quindi riformulo quotidianamente, cerco di osservare i lati positivi del lavoro di _calpi, mi metto le mani nei capelli, sistemo spietatamente, cerco di passargli conoscenza sul campo, giorno per giorno. Semplicemente, non ha alcuna cognizione sulla qualità e sull'ingegnerizzazione decente dei processi e dei sistemi, i dirigenti sono peggio. Sono molto più veloci nel fare.



giovedì 3 dicembre 2015

USA stato canaglia - 12

(USA stato canaglia - 11)

Tutti sanno della contiguità turca con gli islamici sunniti del califfato. Dire che... è naturale e non si capirebbe perché i turchi non dovrebbero perseguire i loro interessi strategici e trascurare le loro affinità culturali.
Ora i russi hanno dimostrato che ... l'acqua è bagnata ovvero la evidente realtà cioè che il clan MErdogan acquista il petrolio dallo stato islamico (confrontare con quanto avvenuto tra i clan dei petrolieri Bush e Bin Laden). Lo Stesso Romano Prodi, intervistato tempo addietro da Giovanni Minoli a Mix 24, ridacchiava dicendo che... ci sono file di km di camion che trasportano petrolio e [a quel tempo] non c'è(ra) nessuno che facesse nulla.
E i russi sono i brutti cattivi perché hanno iniziato a incidere alle radici del problema.

Cosa fa la NATO (Nondegna Associazione di lacchè di idioTi prOni allo stato canaglia) ? Ammonisce la Russia e il Regno Unito dà avvio ai bombardamenti in Siria.
Se non fosse che si gioca alla terza guerra mondiale ci sarebbe da ridere a crepapelle per la imbecillità di questi tromboni governanti.
Ancora una volta gli europei hanno la consistenza di un peto che invece di espellere il nemico interno al'alleanza (Turchia) e ammonire gli USA di smettere di lavorare alla distruzione dell' Europea continentale, invece di allearsi con gli europei russi, includono il Montenegro nel'associazione di lacchè utili idioti al disegno antirusso statunitense.
C'è un dettaglio: questo ridicolo teatrino dell'accendersi le sigarette contro il fumo islamico si svolge all'interno e ai confini di un'Europa resa polveriera dalla invasione di decine di milioni di prolifici invasori islamici.
La sindrome di Stoccolma porta le cancellerie e i primi ministri europee a salameccare gli USA che lavorano a mantenere e acuire il loro asservimento e che sono i principali destabilizzatori dell'Europa e del Vicino Oriente.


martedì 1 dicembre 2015

La resistenza in cucina

Tra i consigli più interessanti ci sono ad esempio quelli legati alla distribuzione del cibo in tavola: [l'autrice cita Petronilla nome d'arte di Amalia Moretti Foggia, prima donna pediatra d'Italia] - "nella distribuzione siate pure larghissime con il vostro giovanotto e larghe con voi e il marito, parche però con la nonna e parchissime con il bimbo." P. 35


Sabato sera guardando un pezzo de L'ultimo lupo osservavo la boria tecnoprogressista di un funzionario del partito/apparato comunista che voleva insegnare ai Mongoli come tenere al meglio l'ecosistema della steppa (ovviamente con risultati fallimentari a breve termine).

Questa lavoro di Roberta Pieraccioli avrebbe dovuto chiamarsi "Cucina povera in tempo di guerra (e razionali istruzioni del regime fascista per migliorare e superare l'emergenza)".
Il patrocinatore, Slow Food, non avrebbe mai accettato questo fatto oggettivo da cui il titolo sinistrorso che non c'entra un cazzo coi contenuti del libro.

Madre Natura è maestra di vita: quando c'è scarsità di cibo saltano gli estri e le gravidanze o i cuccioli vengono soppressi. E' del tutto ovvio: gli adulti forti e sani hanno la precedenza, dà essi dipende la prosecuzione della comunità, vecchi, piccoli, ammalati, inetti soccombono.
Quando mia madre ostetrica e con un buon senso di femminismo calato nella realtà mi raccontava che il diritto canonico (misogino) prevede che in caso di parto difficile sia la madre a dover soccombere io non capivo. Come fa il piccolo e fratelli a sopravvivere senza madre? In un'ottica patriarcale di zootecnia umana intensiva quella fattrice di tua proprietà ti potrà produrre altri figli: se distruggi il "mezzo di produzione"?

Ancora una volta emergono le assurdità di una morale marcia cattolica (monoteista) e comunista basata sull'apologia senza se e senza ma di deboli, proletari, migranti, incapaci (gli scarti secondo la demagogia di Bergoglio), sfigati, minorati e relativo razzismo positività (e.g poveri migliori a prescindere dei non poveri). I problemi vanno sempre a braccetto e questo si sostiene con la credenza per idioti che le risorse siano illimitate (v. poi incultura del deficit/debito). Ricordate il giudice dirittista pesarese che aveva imposto la prosecuzione del metodo Stamina - Vannoni a favore di un* piccol* paziente terminale? Se sostengo il presunto diritto a sperperare denari pubblici di fatto sottraggono risorse al necessario / utile (v.altri pazienti o lo sfascio del sistema ferroviario implementato con l'AV).
Ora andate in strada e dite che in tempi di difficoltà bisogna assegnare le risorse come descritto in apertura di questa pagina: rischierete il linciaggio (da sempre i koglioni sono in maggioranza e il_bobbbolo non va per il sottile quando è immandriato).

Leggevo le cose sensate divulgate dal regime fascista e la involontaria, indiretta apologia per buon senso che emerge dalla lettura. L'autrice non è stupida e mantiene qualche distanza rispetto alla demonizzazione di quell'epoca fascista.
Come quando andai a Cuba, non posso non notare che c'era, durante il fascismo, un tentativo di morale che, per quanto discutibile, non è l'insieme di antivalori e ciarpame (far soldi, crescitismo, frenesia, nuovismo, dirittismi, demagogie, consumismo, età.) che sono alla base della liquidità e la caratterizzano.
Quel che ho trovato interessante di questo libretto regalatomi da una tanghera è proprio la descrizione di ciò che in tempi grami era il problema di trovare qualcosa da mangiare e metterlo in tavola in modo decente (*).
La necessità aguzza l'ingegno. Sempre.
Anche in questo caso le ricette propongono una cucina povera ma che può essere molto interessante (non sempre, l'autrice segnala che certe preparazioni, senza questo e senza quello, avevano risultato mediocre).
Buffi i numerosi toscanismi (farinata per polenta, ramerino per rosmarino, baccelli per fave etc.).
Interessante la ricca bibliografia tematica e il lavoro majeutico di recupero di saperi poveri eseguito da Roberta Pieraccioli.
Le ricette richiedono un minimo di conoscenze di cucina e gastronomia.


La resistenza in cucina
Ricette del tempo di guerra per resistere al tempo di crisi
Roberta Pieraccioli
Ouverture Edizioni