lunedì 30 settembre 2013

Zero voglia

Per impegni con la lista civica devo... saltare la lezione n° 1 del corso "bolognese" di tango.
Zero voglia.

domenica 29 settembre 2013

Mumble mumble - 2



(Mumble mumble - 1)

Mumble mumble come facciamo?

Vincoli del progetto
  • Quando UnBipedinone arriverà a casa la nostra cenetta (in settimana è il nostro unico pasto voglio che sia come dio comanda - no freezer & microwave cooking!) dovrà essere pronta => lo spadellatore deve arrivare prima.
  • Non muovere l'auto quando ci sono treni proprio al tempo giusto (ca. 7km di treno, due fermate).
  • Educare il cicio all'uso dei molteplici mezzi di trasporto e opportune combinazioni e relativa dinamica mentale, rifuggendo quando possibile dal problema auto.
  • Il cicio deve fare le doccia coi compagni di squadra ed evitare di portare al papi il borsone del calcio che deve rimanere al paesello per i giorni successivi.
  • Ridurre costi che l'inizio liceo, tango, lezioni di piano sono pesanti sul bilancio.
  • Sua madre: lo porto io! Questo non va bene, problema delocalizzato/esternalizzato => no esternalizzazioni.
  • Il piccoletto alto quasiunottanta è comunque ancora un pischellino => non esporlo a rischi eccessivi (ovvero tenere in considerazione le apprensioni_ansie delle madri e comadri).

Portatori di interessi (in ordine alfabetico)

  • Il bipedinone
  • Il portafogli dell'orsone
  • La_mamma
  • La_Mamma Granda altrimenti nota cone Gaia
  • La nonna paterna
  • L'orsone

Le interviste

La_Mamma e la nonna paterna: poverino il cicio non può è tardi è stanco è pericoloso ci sono i lupi.
Il cicio pedatore di palla: dopo 2h di calcio non ha voglia di farsi 10' a piedi lo zaino è pesante e la salita e il vento e si fa fatica ad andare a piedi.
Gaia è malconcia e tutta pesta: miliardi di bipedi mi passano sopra con i copertoni spesso senza necessità tutti i cazzo di giorni  (sbuffa) Mi sto rompendo le ovaje, sono stufa se continuate così vi mando tutti all'altro mondo mondo, questa volta c'è anche il treno siete proprio pigri e stronzi.
Il portafogli smunto e pallido: non mi vanno altre donazioni di sangue: se il cicio prenderà il treno saranno varie dozzine di europrelievi che i risparmio all'anno.
L'orsone: vediamo un po'di evitare che il ciccetto pedator di palla si bamboscionizzi / autodipendentizzi, di abituarlo a risolvere i problemi usando tutti gli strumenti necessarie e in modo agile.

Mumble mumble...

Questo, in piccolo, è un caso interessante di risoluzione di un problema, nel quale diversi criteri e vincoli paiono inconciliabili. Parrebbe il problema del salvare capra e cavoli.
Ma tu come faresti?

Felice così

  • Di che segno sei? Tu devi essere un segno d'acqua, perché sei fluido, sei come acqua.
    _tta, (grande) tanghera ferrarese

E pioggia fu.
Per l'ultima pioggia significativa qui bisogna risalire a lunedì 19 agosto, poi qualcosa domenica 25 agosto e domenica 16 settembre.
Se tu che leggi vivi in un ambiente urbano potrai provare dell'insofferenza per la pioggia che aggiunge grigio al grigio artificiale e alienante della città. In un certo senso l'arrivo dell'acqua viene patologizzato per "uniformarlo" alla patologia - alienazione dal buon vivere (buen vivir) causata dall'artificalità dell'ambiente.
Se tu che leggi vivi in campagna, conosci l'importanza dell'acqua per la vita, per il verde, per le produzioni foraggere e orticole, per il bosco, per le falde, per i frutteti, per i corsi d'acqua, sei solo felice dopo settimane di siccità, sei solo felice se il fondo del bosco ormai diventato polvere torna humus. Sei felice se il giallo e il bruno che lo stavano sconfiggendo tornano a soccombere di mille verdi brillanti e rinascenti. Sei felice per il risorgimento estetico che l'acqua porta seco.
Il cielo è plumbeo e cade qualche goccia ancora. C'è fresco e profumo di bosco.
E io sono felice così.


sabato 28 settembre 2013

Alto rischio - 2

(Alto rischio)

Sono passati quasi 2 anni e 4 mesi dal corso primi passi e inizio a capire qualcosa del tango. Gli sprazzi in cui sei uno in due, con il centro del mondo, il suo respiro, il suo esitare, il suo batticuore, il suo sorriso, i suoi capricci, i suoi vezzi e firulete tra le tue braccia e i tuoi nelle sue, iniziano ad essere un po' meno radi.
Gioia tenerezza goduria.

Tanghere di... segmento superiore :) ora mi contattano per chiedermi di seguire laboratori con grandi  maestri.
Soddisfazione porca.

Alto rischio che l'affezione da tango si acutizzi ulteriormente.



venerdì 27 settembre 2013

Mumble mumble - 1



UnBambino ha ripreso gli allenamenti della pedata; al paesello finisce alle 19:30; anche il mercoledì nostro giorno di frequentazione  infrasettimanale. Mmh... tardi.
Sua madre :"Vieni a prenderlo in auto!". No, alle ventiequalcosa c'è il treno, viene su con quello.
Segue discussione che tende a farsi animata.
Anni di scontri ci hanno e smussato gli spigoli vertici e insegnato che lasciando in sospeso le questioni, il tempo fa decantare l'emotività e ci aiuta a trovare un accordo.
Poi...
Poi mi son ricordato con emozione di quante rinunce, fatica e pure dolore/frustrazione mi abbiano costato la totale assenza di aiuto sulla logistica (che non di rado si trasformò in impedimento) dei miei quando iniziai il mio percorso cestistico.
Stretta al cuore dell'orsone. Non voglio che il mio scarraffone riviva tutto questo (che come tutte le avversità poi produsse i suoi frutti).
Insomma. mercoledì ero a prenderlo allo spogliatoio e ce ne siamo tornati a casa in auto.
Risultato? Iniziato a preparare cena alle 20:35, seduti a tavola alle 21:10, finito alle 21:40, mio bipede ed io a letto venti minuti dopo a panza piena (pure molto che la cenetta fu parecchio squisitina).
Così non funziona. Infatti ieri mattina mi son svegliato alle 3:51 zio cane li mortacci sua, poi non ho ripreso sonno.
Come si può fare? Facciamo il punto della situazione.

mercoledì 25 settembre 2013

'sta cippa!



  • La foresta è Gaia in piccola scala.
    La biosfera vivente viene distrutta.
    L'uomo è tolto al selvatico, sradicato dalla Terra e nel suo delirio di onnipotenza tecnoteistica, acquisisce, giorno per giorno, conoscenze, tecniche, mezzi ed energia per attuare la distruzione con maggiore efficienza.
    (commento)

Volevo ricondurre le osservazioni sulla scomparsa delle foreste in Europa di agobit all'ambito locale.
Stefano Montanari anni fa ci allertava sulla sciagura degli inceneritori di masse (detti impropriamente e brillantemente_per_tonti centrali a biomasse, uno dei mille modi per mettertelo nel culo con te giulivo e accondiscendente) per l'aspetto nefasto delle nanopolveri, come per tutti gli inceneritori. Ma non c'è solo quel problema.
Osservo, in provincia, con sgomento e incazzamento crescente che tutti i boschi "marginali" creatisi in questi decenni in aree libere/incolte vengono tritati in cippato. Uno o due uomini devastano molti ettari in un giorno. L'ultima distruzione è quella di un bosco in buono stato di crescita, rigoglioso, cresciuto nei pressi dell'area di servizio Cantagallo. Distrutto e tritato in un giorno.
Poi mi viene da ridere e da sfancularli tutti, 'sti stronzi. A primavera hanno tritato alcuni chilometri di bosco ripariale lungo fiume e dopo poco gli abitanti di una frazione si sono lamentati che era molto e sgradevolmente aumentato il rumore proveniente dalla statale. Ma dove cazzo eravate quando tritavano pioppi, salici, platani, carpini, frassini delle rive del fiume? Vi hanno distrutto la barriera antirumore e voi eravate impegnati a vedere il tiggì che parlava di Dudù o del giovane Renzi.
La green economy è semplicemente una jattura, la riformulazione politicamente corretta del BAU che contribuisce ad aggravare l'insostenibilità del tumore umano rendendolo più verdastro, più liscio, bellino e parolarmente correttto.
Il bosco non è una decina o centinaia di tonnellate di legna/cippato.
Il bosco è ciò che fornisce ossigeno, cattura ossidi di carbonio, trattiene rive e versanti, mitiga il clima, tiene a terra il carbonio, produce humus e fertilità, fornisce riparo dai venti, ospita la vita, alimenta le falde. Anche il tuo ossigeno, le tue falde, il clima in cui tu vivi.
Invece i boschi non protetti sono considerati dai più come quintali o tonnellate di cippato tot €/t.
Se io avessi  qualche micro bomba atomica, qualche bomba a neutroni la userei volentieri contro questi devastatori che mi scassano i koglioni, il paesaggio, l'aria e tutto il resto.

martedì 24 settembre 2013

Sedia per borsa



C'è stato un episodio domenica durante la milonga de la tarde “Ai Portici” sulla quale si può tornare sia sulla psicologia sociale (del tango) che sulla sua storia e sulle differenze tra Europa e Rio de la Plata.

Milonga affollata, molto caldo, vedo _ara batticuore da lontano, ha un posto libero alla sua destra - oh che rarità! - mi avvicino per andare a scambiare due parole. Provo a sedermi, c'è una borsa sulla sedia, mi alzo e faccio per spostarla sotto la sedia. Un tanghero sui cinquantacinque mi fa “no, è occupato ... lascia lì la borsa e siediti un po' in fuori” (sullo spazio rimanente).
Mmh... ma che cazzo sta dicendo 'sto qui!? Forse non ho capito bene.
Guarda, mi siedo, poi quando ho finito rimetto a posto la borsa.
No.
Qual'è il problema?
No.
Diocane ma questo pirla pensa che una cazzo di borsa debba stare seduta e io in piedi?! Avevo già allungato la mano guardandolo in viso e stavo spostando la borsa, il tipo aveva già le mani sulla borsa per tenerla ferma.
Sia _ara batticuore che un altro tanghero "anziano" seduto alla sinistra del pirla scattano e si alzano immediatamente. Siediti qui, accomodati, l'altro tanghero mi prende per il braccio destro e mi invita a sedermi al suo posto. Avevano capito che saremmo arrivati alle mani e hanno inventato al volo un surrogato di soluzione, una deviazione per la situazione. Io ho riflettuto in pochi attimi: da una parte avevo voglia di arrivare ad un confronto fisico adrenalizzante col tipo, d'altra parte non volevo assolutamente rovinare la festa, l'intera milonga si sarebbe fermata, duecento persone... Brutto.
Ho preso _ara batticuore tra le braccia :-  Andiamo a ballare! e via con i vals della tanda in corso.

Ho fatto una valutazione tra mia soddisfazione/misura egoica e il bene comune, facendo prevalere la seconda. Ma se fossimo stati a Montevideo o a Buenos Aires, una cosa così sarebbe finita a botte o anche oltre, ho già sentito vari aneddoti di come esista un galateo abbastanza rigido fatto rispettare anche con la forza bruta dai milongheri. Il mondo del tango fu per decenni un mondo postribolare e di “gentaccia” (anche scaricatori di porto, delinquentastri, marrani, bulli, mariuoli, etc.) prima di essere in parte nobilitato negli anni 20 del secolo scorso dalla trasferta parigina di molti suoi esponenti, aveva sviluppato codici e norme abbastanza rigidi e anche un'azione sociale comune per farli rispettare ancora presenti nelle milonga del Rio della Plata.
In quel salone decorato con stucchi e affreschi di fine ottocento di Bologna, domenica, lo spirito borghese e cortese, mitigatorio, ha preso il sopravvento.

Anche se a me rode non essermi confrontato con il tipo. Con certe persone bisogna arrivare al confronto fisico educativo.

lunedì 23 settembre 2013

27 kg di rosso



(Tre quintali di rosso)

La riunione del giovedì del gas è quasi sempre un laboratorio molto interessante di formazione e informazione sui problemi gravi dell'agricoltura (settore della industria chimica e biogenetica applicata sui campi) e sul mondo dell'agricoltura contadina (settore primario). Il nostro piccolo gas è assai praticato da bio contadini che si raccontano e ci raccontano. Un piccolo manipolo di teste molto brillanti (anche troppo, il gas si è ridotto in quanto sono rimasti i duri e puri che hanno resistito per sincero e genuino interesse agli straordinari e pesantissimi psicostracciamenti di coglioni su mille mila questioni più o meno ideologiche (ma comunque rivelatisi assai importanti alla lunga) che hanno animato per i primi due anni infinite discussioni) che hanno una visione del mondo assai diversa rispetto a quella principale. Ogni volta che torno a casa con le mie sporte sono contento di aver incontrato questi scapigliati che hanno, a tratti, anche qualcosa di geniale.

Il pomidoriamoci del gas quest'anno è saltato perché i pomidoro sono arrivati tardi. Ho scoperto che lavorandolo a casa ho sgobbato un terzo di quanto sgobbavo (molto) in gruppo. Questo fine settimana e il precedente ho lavorato 27 kg di pomidoro biologici trasformati in conserva integrale (se eliminare la buccia dai pomidoro chimici poteva avere un senso, non capisco assolutamente la smania di buttare via semi e bucce da quelli biologici, via il licopene, un sacco di lavoro in più, spreco di prodotto, costi maggiori, meno sapore, ... mah). Li ho pagati il triplo rispetto a quelli della GDO (1.5€/kg/kg) ma sono pomidoro di montagna di una qualità straordinaria, superlativa. Se ci metto il lavoro, il gas, l'acqua, etc. mi sarò fatto una conserva che costa 4 o 5 volte quella bio della GDO ma che, semplicemente, è su un altro pianeta. L'anno scorso saltai il pomidoriamoci del gas e andai avanti con i prodotti commerciali, con scarse soddisfazioni sia prima in cucina che poi a tavola. Questa è la decrescita ecologica ed edonistica che realizzo e vivo. Semplicemente un altro paradigma per cui il prezzo perde quasi completamente il suo senso.

Sabato scorso tenni da parte ca. 5kg e li feci lavorare a UnBambino che, peraltro, inizia a dilettarsi in cucina, avendo successi che rinforzo con i miei apprezzamenti, peraltro spontanei perché in cucina inizia a muoversi bene! Gli ho detto che è importante che curi il lavoro manuale, che apprenda l'economia domestica e la sapienza e l'arte che possono farne parte. Ragionamento analogo per il lavoro di domenica, abbiamo portato a casa alcuni quintali di legna, poi in parte tagliati e spaccati.

Montagne russe

Ho già scritto che il tango è il tuo sistema di montagne russe personale.
Venerdì ero veramente stanco, dopo una settimana di lavoro tosto, andato a casa, doccia, un boccone al volo, poi di nuovo a Bologna, corso di milonga e poi in una milonga molto parecchio scrausa, poca vibra, un caldo infernale, ambiente brutto...
Ahh, ma sai che molte milonga a MonteVideo o a Buenos Aires sono indicibilmente squallide?
E' vero, ciò non toglie che lo squallore di una certa antiestetica popolare piuttosto finta ed adulterata (l'estetica polare autentica dei materiali poveri, antimodernista o meglio, pre modernista, è quanto di pià elegante, fine e godibile esistente) debba essere importata acriticamente. Arrivato deluso, stanchissimo a casa, il tango leg poi il giorno dopo, con una leggera malinconia, proprio andato male. Lo sai, ti allontani un po' e guardi tutto, fanculo, passerà. E passa.

Ieri alla milonga "dei portici" de la tarde sono arrivato abbastanza riposato e con le batterie cariche del fine settimana. Un corso con _ica la mora del profumo che è stato tanto prezioso quanto minimale. Se sei connesso, se sei due in uno, poi i passi arrivano quasi semplicemente. Eì lì, nell'abbraccio e nella connessione del tango che c'è l'arcano. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo vissuto, ballato questa connessione. E sono momenti in cui sei anche esteticamente elegante, sei una cosa sola che si muove con grazia a quattro gambe.
Poi ho fatto sfracelli, ballato direi al massimo. Anche con tanghere somme, alcune nuove, tanghere alcune di quelle che ballano coi maestri. C'è un godimento nel tango ballato bene e con anima, corpo ed eleganza che può capire solo chi balla il tango.
Dal basso delle montagne russe all'alto. Ritornerà.


(anonimo)

sabato 21 settembre 2013

Salto in avanti? Sì grazie!

Non ho letto il comunicato e, francamente, neppure cercato. Ma, leggendo qui e là non posso che concordare con i brigatisti, non serve certo un grande acume per capire cosa sta succedendo in Val Susa..
Lo stato dunque continuerà l'azione violenta in Val Susa e con essa prosegue il segnale che ogni comunità locale può essere maciullata e repressa militarmente per ragioni di potere, di sistema, di capitale. Bisogna salire di livello, colpire gli agenti delle forze dell'ordine è accanirsi con gente che non è certo massimamente responsabile. Bisogna arrivare ai mandanti della violenza di stato: ministri, presidenti delle cooperative di costruzione, capi partito, politicastri da strapazzo, demagoghi e tutti coloro che fanno i froci con il culo dei valsusini.
Dunque altri 200 uomini per la repressione in Val Susa. Lo stato sa che deve reprimere, deve passare il segnale che il sistema passa sopra ogni cosa. Io mi auguro che esso ottenga una risposta sullo stesso piano : colpirne un( p)o' per educarne cento.
Per una volta non esaminiamo la ragione, le molte ragioni, a partire che la Francia non costruirà la sua parte di linea. Ma questo è un dettaglio, le ragioni sono stare sempre ridicolizzate a dettagli irrilevanti. La cosa importante è alimentare la demagogia, dare il segnale della repressione e attuarla, mantenere, costi quel che costi, lo status quo e la conservazione ideologica, feticistica del modello.
Le piccole menti scadenti benpensanti si scandalizzano per la reazione a questa violenza brutale.

No TAV!

venerdì 20 settembre 2013

Goffezza e potenziale

Lunedì c'è stata la presentazione del nuovo anno di corsi alla prima scuola stabile di tango in Italia.  Un po' di dolce vita e parecchio facciamoci vedere e non molto più. Eppure questo aspetto del mondo milonghero è molto gradevole. C'è stato anche una "lezione primi passi", una bolgia scatolosardinesca incredibile. La goffezza di chi si affaccia ai primi minuti di tango della propria vita a te, ora un po' meno principiante, appare grottesca ed orribile. Però la tensione, il potenziale massimo, la letteralmente gioia per riuscire a compiere in uno più uno (per arrivare all'uno di due ci vogliono anni) la prima sequenza didattica (salida basica) è una cosa meravigliosa che evoca molte emozioni.
Il tango è anche ritornare, in età adulta, al potenziale massimo di un bambino che ha tutto davanti da percorrere.


Perfettamente abnormale



  • Essere esempio!
    Motto fascista

E' abnorme che un detentore del IV potere abbia avuto, fuori legge (v. art. 10 legge 351 del 1957 disposizione estremamente semplice e chiara), per lustri, quello legislativo ed esecutivo.
Peggio che un  puttaniere moralista, evasore, concussore, pluricriminale, corruttore in ogni senso, inquinatore, devastatore edilizio, pregiudicato abbia approfittato per inondare la nazione del pessimo, pessimissimo peggior esempio. Il Delinquens Massimus che insulta i giudici via TV? Tutto perfettamente abnormale.

mercoledì 18 settembre 2013

Popolo D(e)i Ladri e Ricettatori: ((very) local version)



(Popolo D(e)i Ladri (international version))

Il mio bipedinone è andato al primo giorno di scuola liceo ieri. Al ritorno ha constatato che gli avevano ciulato la bici che aveva lascìata incatenata alla stazione del paesello.
A me_mi piacerebbe tanto applicare delle pene fisiche estreme sia al ricettatore che al ladro. La microcriminalità è pressoché impunita e peggiora sensibilmente la vita di tutti, tolleranza e  buonismo e pessimi esempi a tutti i livelli sono concause gravi.

G cerchio, G pentagono

Una delle cose più ridicole (in realtà non sono solo ridicole visti poi gli effetti delle antipolitiche che sono emanate) è la passione viscerale e moralista del Pidimenoelle (e pure di Sel) per il politicamente corretto. Questa vaccata idiota del genitore 1 e genitore 2 inizia ad avere qualche effetto da queste parti. Il pattume del centrodestra è finto e plasticato, quello del centro sinistra finto e moralista.
Cruciani alla Zanzara ieri ha passato un perculeggiamento fantastico di La Russa su questa demenza (non l'ho trovato ancora nel sito della trasmissione, solo un frammento alla fine qui, non ho capito perché hanno troncato la parte migliore). La Russa è stato assolutamente esilarante e ha seppellito di ridicolo questa ennesima stronzata moralista (sotteso c'è il disegno delle adozioni gay).

Poi ci sarà la revisione politicamente corretta del politicamente corretto, che non è mica giusto - eh!? - che il genitore uno venga prima del genitore due e allora li dovremo chiamare genitore cerchio e genitore pentagono.


martedì 17 settembre 2013

Ingegno

Ingegno
o - Intelligenza intesa come principio di creatività o come capacità inventiva volta alla risoluzione di problemi pratici
(sabatini colletti)


Fin da piccino l'ingegneria navale mi ha sempre affascinato. L'odore di sale e di porto, le dimensioni ciclopiche, il fascino di prue che solcano mari lontani, la forma delle bitte, i canapi enormi, l'apparente immensità imperturbabile, l'estetica delle enormi superfici curve.

Ora c'è questa operazione di recupero del relitto della Costa Concordia che mi affascina. L'umanità qui esibisce un ingegno che cerca di recuperare i danni del naufragio (che i danni ai mari e alla loro vita di queste cittadine ambulanti sono enormi, sono solo colossali templi del modernismo consumista di massa, quelle navi sono degli efficienti devastatori ecologici).
Homo può compiere ancora opere in grande che siano ecologiche, che lascino il mondo un po' meglio di come era prima di esse.


(ap/medichini)

Io non so - 2

(Io non so - 1)

Eh?! Cosa ho visto?
'spetta UnRegaz....
Innestato la retro e...
Sì, l'aspetto è inconfondibile.

Vendesi

Cazzo se ne va.
L'unica donna che sento è ancora parte di me, alla quale voglio bene... se ne va. E io che pensavo che...

Ho lasciato passare quasi una settimana da mercoledì scorso. Mi aveva fatto male quel cartello appeso. Perché frange i miei trastullii psicosentimentali. E io che pensavo ancora che un giorno saremmo tornati uno nelle braccia dell'altro. Con un po' di distacco osservi le cazzate e i baloccamenti di mente ed ego, rischi di diventare grottesco a te stesso, ma come te la stai proprio raccontando.
Provo ancora molta attrazione per A-Woman e per le sue molteplici doti. Ma voglio solo quelle e quando immagini e memoria emotiva vanno agli scazzi, tutto svanisce. Non voglio rivivere il conflitto-dissociazione tra i miei, il livello spiritual-intellettual(oid)e/verticale di mio papà rispetto a quello ambiental-pragmatico/orizzontale di mia mamma e la perenne zuffa amore (poco) - odio (abbondante, forse non odio ma incazzatura rabbiosa certamente) tra i miei, le coltellate reciproche tra una stima saltuaria per la metà luminosa dell'altro e il rancore acro, quasi continuo per quella oscura. E' come se rincorressi un'ideale di donna che, semplicemente, non esiste.
Io non so perché Owsky mi attragga e mi allontani ancora così fortemente. Certo è che non voglio certo  tutta questa galera  forse dorata, voglio il vento libero della scogliera sul mare.




lunedì 16 settembre 2013

Io non so - 1



11/09 10:20
UUiC wrote:
Eri bella, venerdì, come un cavatiello, un'orecchietta in mezzo alle cime di rapa., cicciona distruggi tacchi
:)

11/09 10:47
_ara wrote:
Tu eri stupendamente fiorelloso come Sara Key sulle copertine dei quaderni anni '80

Io non so perché sono bloccato apatico e svogliato col mio eros. O, diciamo meglio, so che ci sono più cause concomitanti. Ho piena percezione di quando c'è un potenziale nascente: so quando una mi piace e lo sento. _ara la ferrarese ha quello spirito irriverente che ador(av)o. Beh, mi piace molto anche ora, come venerdì 7 quando riapparve in milonga a Bologna. La guardai con distacco e la invitai pure per un paio di tanda alla fine, ma i lapilli emotivi non ci sono più. Qualche giorno dopo le avevo mandato quel divertissement ed ella aveva risposto. Proprio come … mi attizza.
Anche _ika mora di rovo mi piaceva molto. So quando una mi piace.
C'è _zia la fiorentina che mi manda i messaggini con i bacetti e gli inviti a vedersi, _ria tangheressa trevigiana che mi invita qui e la. Non ho alcun principio di emozione, di interesse per loro. Non me ne fotte nulla al punto che neppure l'idea di una possibile chiavata mi alletta perché so benissimo che poi 'ste cose legano e, cosa peggiore, ciò vale soprattutto per me.
Marx osservava che la relazione erotica è un contratto di scambio di utilità, di plusvalori e sai, ad una certa età, conosci ciò che puoi offrire e ciò che cerchi. Un mercato della capacità, delle attitudini, dell'aspetto estetico, dello spirito, del carattere... la lista è (troppo) lunga.
Osservo il noto carosello, il giochetto del rincorsino: rincorsi da chi non ti interessa e rincorrere coloro alle quali non interessi. Prima o poi accade qualcosa, un* inciampa, o si gira e allora, allora accadrà.

sabato 14 settembre 2013

In chiesa



Stava scendendo l'acqua calda, scorreva lungo i capelli, il collo, portava via un po' di stanchezza. Eri in ritardo solo di un'ora e mezza. Pure due cinghiali enormi, prima di arrivare. Pensavi sarebbe stato sufficiente un quarto d'ora di strada., invece erano quasi quaranta minuti e due valli attraversate di traverso. Senti ancora l'acqua calda portarti via la fatica, tutte quelle ore. E piano la fame aumentare solllecitata dall'odore di grigliata, all'arrivo.
Vieni, facciamo una festicciola. Avevo capito così. Aspettavi di trovare qualche amico intorno ad un tavolo e invece.. tutte quelle auto intorno alla chiesa, in quel piccolo borghetto di piccole case in pietra sperso tra le colline remote, forse già monti.
_uez stava curando l'asado e piano piano riconobbi i volti. Molti di quelli li avevo visto al MalaYunta. Altri erano maestri o tangheri di lunga data. Avevo già annunciato ai mei amici che non sarei andato la sera in città. Solo quella milonga, la Fabbrika, già goffa nel nome con quella cappa nel mezzo,  una sorta di bestiario goffo che non mi è mai piaciuto neppure quando ero ancora più principiante.

Erano le due e trentuno. Mezzora per tornare a casa, in piedi da venti ore. Fermat* a pochi metri da casa e a pochi metri da lui, quel grasso tasso che si era arrampicato un po' goffo sulla scarpata a sinistra, dopo averti attraversato la strada. Ma che rompono i koglioni questi, non se ne possono stare a casa invece di smarugare per le strade del bosco a quest'ora!? avrà pensato. Si chiudono gli occhi, ma ci sono ancora un paio di minuti e poi a casa, a casa dolce casa.
Si scivolava sul pavimento. Si scivolava molto e ci eravamo accorti che il senso del tatto, forse il più vituperato, era assai preciso e per il pavimento in vecchie piastrelle esagonali, specie all'ingresso e davanti a San Francesco e sul lato della cappella della deposizione dalla croce, era pieno di gobbe, inciampavamo e scivolavamo, a volte un po' ridicoli.
Io penso che se la signora Elena, la devota signora che non si perde un rosario, sempre lì in prima fila, a funerali, battesimi e sacramenti, la pia donna, se avesse visto, sarebbe scappata inorridita, scandalizzata. Avrebbe contattato il prevosto o qualche autorità. Sarebbe corsa via, forse inciampano, gridando a squarcia gola: Ohh mio dio!! stanno ballando il tango in chiesa, staaanno ballando il taaango in chiesa!
Forse alcuni erano intimoriti, altri straordinariamente spontanei, anche troppo, visto l'indegna gazzarra, ciarlavano e blateravano a voce alta.
Ma che cazz, chiudete quelle cazzo di bocche! Avevo pensato più volte. Non c'è alcun rispetto per il tango, siamo in chiesa, cazzo!. La danza è sempre stata la prima forma di preghiera e noi eravamo lì, felici, con i nostri corpi e la musica, a farci del bene, tutta roba buona invenzione di questo dio che lo abbiamo così, sto Nazareno, appeso alla croce, poraccio, crocifisso da potenti e benpensanti del tempo.
Eri lì anche tu a celebrare la festa, alla fine un po' stanc*, sedut* sui banchi spostati a lato, a mirar, tra sanpancrazi, madonne, santanonti e persino due ceri accesi. Avevano acceso pure due ceri per la nostra festa nel tempio.
Anche il lavoro aveva impiegato un paio di ore ad uscire da te, che lo avevi assorbito come acqua una spugna asciutta. Un sogno di una notte di metà settembre, ad occhi aperti che si chiudevano di stanchezza, e T, così pretenzioso ed esigente, neppure il tempio dal pavimento sgarrupato lo soddisfaceva, neppure il frusciare del vento tra quelle casine di storta e nuta bellezza, là fiori e il silenzio, potevano servirlo.

venerdì 13 settembre 2013

L'inverno dell'estate

Lunedì UnRagazzino inizierà il liceo scientifico. Ora è alto quanto me, il mio scarraffone. Ho una foto a casa in cui era piccolo, lo lanciavo per aria due o tre metri in alto e lo riprendevo. Ci divertivamo come dei matti così. E ora è un bambino con un corpo di uomo. Ma è ancora così bambino. La loro fortuna di una vita serena e di agi me li fa apparire come così fragili. Ma forse è solo perché oggi sono un po' introspettivo, forse anche un po' perso nel nulla dell'infinito.

Questa dimensione verticale del tempo mi muove emozioni; osservo questo fuggire del tempo con un po' di malinconia.
Sarò al lavoro anche domattina.
Era freddo ieri sera usciti dal gas. Settembre delle ore scure che si allungano è l'inverno dell'estate e fugge (e rimane un periodo debolissimo, opaco per il tango qui).
Già, il tempo.


Pagina... bye bye!



Lavoro urgente, importante, molto. L'altro giorno, in treno, avevo quasi finito di scrivere una pagina quando una chiamata di mia madre per informarmi che allo Stelvio erano arrivati 30 cm di neve (mackecazz me ne può fott...¿®%§#xxx¡!) mi ha fatto resettare il furbofono. Pagina bye bye.
Ecco, io proprio non riesco a renderla un feticcio (a cui prostrarsi) questa tecnologia fragile e pressapochista che obbedisce ai capricci scemi del BAU (Business As Usual) invece che ai principi di scienza e ingegneria.
Avrei molta carne al fuoco ma zero tempo per metterla qui.
Baci.

mercoledì 11 settembre 2013

A parlarsi in silenzio

Ieri ho chiuso la serata, mancavano pochi minuti alle due. La serata era calda, le stelle ci osservavano un po' arroganto da lassù - voi che laggiù vorreste essere come noi! - una serata estiva, a dispetto dei lampi all'orizzonte a nord-ovest.
Erano le ultime tre tanda, con _ara,  compagna di studi milongheri del corso di città. Sono state molto belle, poche parole e abbiamo lasciato solo i nostri corpi abbracciati a parlarsi in silenzio, in una bellezza silenziosa, di molteplici sensazioni ed emozioni, estatica.
Era tiepido ed eravamo morbidi di stanchezza e di notte. Le tanda sono state strette, batticuore a batticuore, come quelle con_nna, di Parma che a metà serata mi si è indossata come un vestito di raso fine di seta, poche parole, solo silenzio e abbandonarsi alla musica. Batticuore a batticuore e soavi, come solo può esserlo una notte o un giorno di settembre mite.
Così è finita l'estate tanghera in quel posto e rimane la malinconia.
Oh, solo il tango può essere così.


martedì 10 settembre 2013

Più uguale



In uno stato liberale in una nazione con un minimo di etica pubblica, uno così pericolosamente dannoso e parassita non sarebbe neppure stato eletto. B. vuole essere più uguale degli altri davanti alla legge e i suoi servi più berluschini di berlusconi pretendono un quarto grado di giudizio. Uno stato decente si basa sul principio che la legge sia uguale per tutti e da questo utopia, lo stato italiano è tra i più lontani, forte con i deboli e debole con i b.ulli. Trovo veramente stomachevole tutto ciò, così profondamente italiota. Vediamo se il PD avrà un minimo di dignità per mandare quel figuro in gabbio, che il Popolo dei Ladri porti pure il paese alla crisi di governo. Ma il bobbolo più è mazzato più li vota.
Anche solo per questo trovo estremamente patetica, penosa, segno di un degrado molto grave del paese questa pantomima grottesca della difesa ad oltranza del delinquente n° 1.
Ricorrete pure alla corte di giustizia europea, ahahahah. Vi meritate un po' di schiaffoni che qui nessuno vi ha mai dato.
E ora gli avvocati della canaglia pretendono pure di stabilire la pena.
Interessante paese questo.

lunedì 9 settembre 2013

Mi prometti di



Papà, mi prometti di non dire niente a nessuno?

Sai che ho visto un porno con una negra e due negroni così!?
...
Papà,  ma non vuoi sapere il titolo?! Era pazzesco, ti do il titolo.
Ci sono milioni di porno in rete, cicciuz, non ho voglia di andarlo a cercare.

Una, cento, mille

Esiste uno Ius Soli che difende, che è il diritto di suolo di una vallata di avere la sovranità sul proprio suolo, aria, acqua, sulla propria vita insomma, perché di questo si tratta. Quell’opera è catastrofica per la esistenza per la vallata e siccome non ne hanno un’altra di ricambio da molti anni quelli della Val di Susa hanno deciso che quella opera non si farà, loro sono contrari e si battono a oltranza contro uno Stato feudatario, che pretende l’obbedienza da parte di sudditi e non da cittadini dello stesso Paese, tanto che spedisce in quel luogo delle truppe, esercito, polizia, militarizza quella zona. Un contadino che deve andare a zappare la sua vigna deve mostrare il proprio documento e carta di identità a un ufficiale dell’esercito, insomma, quella zona è sotto occupazione.
o Erri De Luca


Capitale e potere sono a braccetto per piegare la resistenza ecologica e civica in Val di Susa.
Pretenderebbero i Lupi, i Letta, gli Alfano, gli Esposito e questi marci parassiti che fanno i froci col culo dei valsusini, che essi pontificano nazionaldemocraticamente che i locali non solo stiano a 90° ma stiano pure pacati, a modino, che non rompano insomma mentre la democrazia democratica, la democrazia demagogica, la democrazia trombonesca, la democrazia degli ingombranti, la democrazia del cialtronismo furbesco li sodomizza. Al Brennero i sud tirolesi sono narcotizzati dall'opulenza, basta vedere come avvelenano la loro terra, i loro campi, per le mele lerce di chimica e tossiche, sono complici inetti della Violenza del sistema. Ma in Val di Susa qualcuno ha capito e non è disposto a dare il culo per utili altrui.

Se fossi lì darei una mano per fermare con ogni mezzo questa violenza del potere, del fanatismo progressista, sviluppista, tecnoteista e la violenza di questo stato indegno e parassitario che esercita sulla Natura e sulle comunità locali. Se lo stato è violento, merita una reazione di autodifesa violenta. Non c'è alcuna democrazia, nessun diritto di potere su ciò le cui conseguenze sono a carico di altri. E' una reazione ecologica, etica, giusta. O deporteranno quella valle (e non è escluso, vista l'attuale militarizzazione) o quell'opera non si farà.

Betoniere incendiate!? Godo come  un porco, tu non puoi sapere come io sto godendo. Colpire sistematicamente il capitale fino a rendere scomoda, non lucrosa quell'opera. E tu, beota giulivo che leggi e che stupidino godi per la repressione di quelli che non si piegano, mentre ti hanno già sfilato 400€ a te, 400€ al tuo amore, 400€ a tuo figlio, 400€ a tua figlia, 400€ a tuo padre... per il Brennero. Poi altri due o tre bigliettoni a cranio per il Terzo Valico. Poi arriverà anche il conto per la Val di Susa. il tunnel per trasportare l'aria. Ti rapinano lemon-capitalisticamente e tu, beota giuliva, tu sei contenta quando vedi manganellare e gasare i resistenti, tu giulivo, al tuo culo, ai tuoi ospedali, alle tue strade, al tuo acquedotto, al tuo treno pendolare, sì, sono già arrivati, solo che sei scemo e non te ne sei neppure accorto e ti icazzi pure con chi te lo fa presente.
Solo le prime di cento, di mille!

  • Se si rinuncia alla violenza, ci si limita.Nel Messico zapatista, ad esempio, il sub comandante Marcos ha iniziato bene, poi ha deciso di essere un'autorità morale nonviolenta e ora tutti gli ridono dietro, lo chiamano "il sub comediante" Marcos.
    Slavoj Žižek

No TAV!


domenica 8 settembre 2013

Giornate di gola



L'unica cosa è che non ho messaggiato il contadino cattocattolico del gas per comunicargli che i suoi neri di Crimea erano semplicemente sublimi. Cooosa, non sta digiunando?!?!
Nient'affatto, è stato uno fine settimana di vizio della gola. I tre piatti esibizionisti sono stati:
  • sabato a pranzo una carbonara fatta come dio comanda, con un pecorino così e un guanciale al pepe alla moda toscana veramente di tutto rispetto!
  • A pranzo oggi le orecchiette fresche portatemi da mio figlio direttamente dal Salento con le cime di rapa del gas-cuntadein che in quelle lavane c'era tutto il profumo di grano e quasi il salato della salsedine e del vento del mare.
  • Stasera delle spuntature (costine) al forno marinate in una  composta di aromi, ristretto di ponidoro, Worcestershire, leggermente piccante, cotte al forno fino a renderle croccanti (qui qualcosa di simile), con una insalatina tiepida "a rispecchio" che i due bipedi mi hanno fatto un tot di domande per capire perché fosse riuscita cosi bbbona.
Il tutto dimostra sempre che il maiale è un animale molto buono.
Empatia zero per il problema senza soluzione che i prolifici siriani si sono cuciti addosso. Dovrei controllare la loro impronta ecologica ma la cosa migliore sarebbe che morissero per i 3/4 o anche i 4/5 per tornare ad una popolazione compatibile con la terra che li ospita.


Casa finalmente casa

Dopo mesi un fine settimana a casa.Finalmente! Fatto mille cose.e ora la casuccia è linda e in ordine.L'estate è la stagione del vivere fuori e un cancro come me, così legato alla propria casa, l'idea che arriverà, una volta finita, l'autunno è dolce anche solo per questo.
Il bipede sta al pIccio con un'amico, sento la buona stanchezza fisica della legna tagliata, il sapore di due notti milonghere felici.
Finalmente casa!

mercoledì 4 settembre 2013

Fiato sul collo

  • La fatica del cambiamento è dovuta alla resistenza che opponiamo ad esso.

Il mio capo mi ha chiesto di dargli una mano per una gara importante. Devo tornare su cose lasciate lì da dieci anni e avventurarmi in ambiti nuovi. Non è che abbia una gran voglia, proprio no.
In generale mi sto iniziando a rompere di lavorare con 'ste pseudo tecnologie che spesso sono molto business e assai poca scienza&ingegneria.
Il tutto con il fiato sul collo.
Così è saltato il giro di tre giorni per bivacchi in una zona di selvaticità (wilderness) residuale in Trentino.
Io detesto lavorare sotto pressione del tempo e ora la pressione è molta. In questi giorni faccio casa - lavoro -  casa (a parte il tango di ieri sera a cui sono arrivato con poche energie). Una persona (molto) benestante, con cui ieri sono andato e tornato dalla milonga, parlava dei ritmi da lavoro sempre più pressanti, a volte quasi al limite dello schiavile, che stanno diffondendosi in Italia. Poi citava il caso tedesco di redditi assai più elevati e ritmi più blandi.
Casa lavoro casa? cinesizzarmi? vivere per lavorare? Non c'è solo la Cina, c'è anche la Germania. Nein, Danke!

martedì 3 settembre 2013

Mai più!?

La questione della guerra civile in Siria è ormai al centro dell'attenzione mediatica. Qualcuno ha mai sentito un'analisi sulle cause? Varie le letture tutte sociopolitiche: dittatura, scontri confessionali, anelito alla democrazia (democrazia? quale?), ingerenze di potenze regionali. La variegata composizione della società siriana è tale da secoli. Anche alcune tensioni tra esse. Ma solo ora si è arrivati allo scontro violento. Perché?
Perché la guerra e la rivoluzione (quale?) si fa a panza vuota. La panza che borbotta per il vacuo fa muovere le chiappe. Spesso troppo tardi.
Le ragioni sono del tutto simili a quelle fame & ingiustizia che dettero fuoco alle polveri tunisine e che sono alla base della crisi egiziana: c'è un commento che le spiega e dato il contesto tendo ad attribuire ad esso buone affidabilità, correttezza e autorevolezza.
Quel paese subdesertico ha superato da tempo la portanza antropica e la miseria che ciò contribuisce a diffondere ed aumentare è solo uno dei segni dello scontro violentissimo del tumore con i limiti fisici del contesto che lo ospita.
Uno dei molti casi in avanti, di avanguardia del collasso che si manifesta. Le varie culture dovranno rientrare nella portanza antropica pre carbonifero e pre petrolitico (tra 1 e 2G homo complessivamente sul pianeta, a seconda dei modelli) e ciò sarà terribile. È quanto conobbero i cinesi nelle loro ripetute, terrificanti carestie e che li portò alla saggia e lungimirante Politica coercitiva del figlio unico: mai più!
Sui media sento lo stupido sdilinquimento generale sul pargolo nato sul barcone o sulle frotte di bimbi siriani nei campi profughi e le immagini di profughe siriane con stuoli di bambini dicono che siamo solo alla miccia che brucia, la bomba demografica siriana sta ancora aumentando esponenzialmente e non è ancora scoppiata.
Poracci, vittime dei loro genitori - che cazzo sforni pargoli se non hai risorse, non hai spazi, non hai mezzi per istruirli, non hai terra, non potranno emigrare, non c'è lavoro per te, né per loro - e delle insipienti, stupide, scaltre malevoli classi pseudo dirigenti ideologicamente malate di oncologia accrescitiva. A iniziare dalle nostre con le loro cialtronate demagogiche assurde.
Una specie che ha un'attrazione morbosa, necrofila per i problemi senza soluzione.

Nell'immagine la correlazione tra aumenti del prezzo delle derrate alimentari e instabilità sociali nel mondo.


(via ugobardi)

domenica 1 settembre 2013

Via Francigena - 2

(Via Francigena)

Ho ripreso a “portare” in giro gruppi di persone, talvolta amici e conoscenti e loro ma anche sconosciuti che hanno saputo da Tizio o Caio che organizzo queste escursioni guidate.
Per oggi ci sarebbe stato un giro che preparai il 13 maggio ma dei partecipanti (sette) solo uno avrebbe fatto il percorso completo: ho quindi adattato la proposta alla maggioranza dei partecipanti ed abbiamo percorso solo il primo quarto, quello più facile, un tratto di via francigena.

A volte i gruppi escono molto (troppo) eterogenei. Così due di un sottoguppetto di tre erano veramente lente e anche la proposta che io scherzosamente indico come giro della zia è stato troppo impegnativo per loro. Gruppo rallentato, alcuni che friggevano, sbuffavano per i ritmi troppo lenti: ci siamo accordati, data la facilità: il ritorno lo hanno fatto in autonomia, ho seguito le tre... lumache.
Ecco, oggi a tratti mi sono proprio rotto. Le persone si portano dietro la loro professione, inoltre. Cerco di far sentire tutti a propri agio, affiancandoli a tratti e scambiando due parole, illustrando quell'emergenza botanica o geologica o culturale o rurale. C'è stata un'avvocata, era una sconosciuta amica di una ex collega, che mi ha sottoposto ad una sorta di interrogatorio, una raffica di domande delle più disparate. Ma che cazz, sembra di essere in tribunale. Dopo l'ennesima raffica ho pensato” ma questa perché non si fa un po' i cazzi suoi?! Ma ho un'etica praticamente professionale in questo: essere paziente: quando è troppo accelero e mi smarco e così ho fatto oggi.
Questo è lo scotto da pagare per questo mio impegno per avvicinare persone alla Natura Madre, una sorta di volontariato che ha i suoi costi. Si dice egoismo intelligente, se c'è qualche persona che viene sensibilizzata sulla questione ambientale, sulle bellezze straordinarie che abbiamo sotto il naso e che la maggioranza delle persone ignora, avremo un po' più di forza nell'ostacolarne la distruzione, ne trarrò pure io del giovamento. E poi mi serve, che a stare singoli, liberi ed autonomi si diventa anche troppo insofferenti.
Giornata strepitosa, fresca prima, calda asciutta poi. Per qualche momento alla tappa di mezzo mi sono isolato dal gruppo, mi sono visto il camposanto e il maschio della rocca, pietre e traccegotiche nel blu, in silenzio. A parte uno del gruppo non si erano neppure accorti di quella meraviglia che mi sono goduto da solo.