sabato 30 maggio 2020

mercoledì 27 maggio 2020

Toghe anti

  • Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga. E non capisco cosa c’entri la Procura di Agrigento. Questo dal punto di vista tecnico al di là del lato politico. Tienilo per te ma sbaglio?
    No hai ragione… Ma ora bisogna attaccarlo

Noto che Il Manifesto della Sera e La Repubblica del progresso verso la barbarie, hanno minimizzato e continuano a minimizzare.
Insomma, i magistrati hanno fatto fuori Salvini con motivi del tutto giuridicamente indifendibili.
La magistratura continua nel suo colpo di stato de facto, imponendosi sui poteri esecutivo e legislativo e, così, indirettamente e quindi ancora più grave, annullano la sovranità degli elettori e delle loro scelte.
Questa gente della giustizia ingiusta, storta, sovversiva, di questa giustizia anti dovrebbe finire in galera. L'autodichia della magistratura è la chiave di volta di questo impazzimento golpista: a fronte di qualsiasi nefandezza compiuta l'irresponsabilità dei giudici è certezza.

Nulla cambia

Zio petardo, sono passati dieci giorni dall'ultimo aggiornamento di questo diario. Cosa è successo?
Pensavo che il fatto che mio figlio sia stato qui per due settimane di seguito è stata una delle conseguenze belle di questa epidemia. Ci siamo trovati proprio bene: durante il giorno sgobbavamo duramente entrambi, egli in telelezione, studio, esercizi con i suoi compagni d'università, io in telelavoro. La sera era bello cenare insieme. Abbiamo fatto tanti giorni senza neppure uno screzio, un litigio, mi meraviglio ancora.
In circa i due terzi di questi giorni qui c'è stata anche... Rosa Canina. Sì, forse un po' stretta la casa per tre, considerato che l'ho vissuta gran parte di questi diciotto anni da solo. Ma per molti giorni qui si è formata una famiglia di tre e siamo stati proprio bene.

Sabato e domenica sotto, in valle, c'è stato un traffico infernale. Posso immaginare che sabato siano passare alcune decine di migliaia di motociclette, un fracasso orribile tutto il giorno. Io non ho mai capito coloro che si aspettavano cambiamenti drastici nelle persone (alcune in meglio, altre in peggio) in seguito alla pandemia. Ma perché dovrebbe succedere? La natura umana è molto più profonda di qualsiasi modifica indotta da fatti per quanto cruenti. Insomma, dal silenzio del fermo siamo ritornati al solito rumore giornaliero, cambiato un cazzo. Un'altra categoria di persone si è scandalizzata per il fatto di osservare che anche quest'epidemia, come tutto del resto, ha lati positivi e negativi. Il lato positivo era che c'era un meraviglioso silenzio, ormai ricordo da molti giorni ormai. Molte persone si sono abituate a vivere in condizioni precarie od oggettivamente scadenti e lo considerano la normalità.

Martedì 19 ha piovuto, qualche quarto d'ora: dopo mesi un accumulo che, per quanto piccolo, è stato meglio di nulla. La siccità ventosa ha già ripreso il sopravvento, secco, sole e vento da quel giorno. Nulla pare cambiare neppure in questa infausta situazione.

Sono tornato a fare due camminate in montagna, domenica 17, su fin in cima al monte sopra casa, domenica 24 ce ne siamo andati alla riserva di Sassoguidano. Uno degli scorci incantevoli di questa Bella Italia dove arte, agricoltura, colline, pievi, mulini, torri, boschi, rupi, fonti, campi, campanili si tessono in un arazzo di ineguagliabile bellezza.

domenica 17 maggio 2020

The new wild

Ho avuto segnali di sofferenza da alcuni/e amici/che in città. Le restrizioni dovute al corona virus hanno tolto distrazioni, annullato le boccate di ossigeno, verde e natura dalle quali molte persone traevano giovamento, le hanno isolate. _gorza mi diceva che una sua amica strizzacervelli si sta fregando le mani, molto lavoro in arrivo.

Ieri sera ho rivisto con Rosa Canina questo capolavoro di Chris Thomson (al quale ha collaborato anche Gaia Baracetti). Il tritacarne globale artificiale procede e tra le sue vittime ci sono i villaggi, le loro connessioni uniche con territorio e ambienti circostanti, ciò che li rende un linguaggio unico.
Via dalle megalopoli, dalle aree artificiali c'è molta vita, gioia, benessere per coloro che li scelgono e se li meritano.


Farla ridere tanto

Sono proprio felice con Rosa Canina.
Riesco a farla ridere tanto e io divento matto così. Abbiamo sviluppato il nostro protocollo di ironie, prese in giro, scherzi e piccole molestie innocenti che ci fanno tanto ridere.
Un paio di giorni mi ha chiesto se io la sposerei. Ho pensato qualche secondo e poi le ho risposto di sì.

mercoledì 13 maggio 2020

Nuovi e vecchi oppi

Dunque la signora Silvia Romano Aisha Romano è tornata mussulmana.
La cosa buffa è che esiste un mondo di stupidi che si ostina ad affermare che la "conversione" sia avvenuta spontaneamente. Quando devi salvare la pellaccia ogni cosa può essere utile. Di qui ad elevarla a dote, a scelta spontanea ci sta tutta la differenza tra intelligenza e dignità e silenzio e una sinistra tronfiaggine sempre più rozza, cialtrona e arrogante.
I gentili persuasori della signora hanno già affermato  che useranno i denari ottenuti col riscatto per acquistare armi.  Qui si potrebbe aprire il capitolo del pagare i riscatti sì o no, le differenze culturali con altri paesi sono enormi (*).
Ah, che meraviglia l'islamreligionedipace e il liberalarcobalenghismoprogressistaperscemi postocomunista. Nuovi e vecchi oppi per i popoli.

domenica 10 maggio 2020

Casa allegra di tre

Rosa Canina è tornata a casa per qualche ora, tornerà domani pomeriggio. Dopo cinquantacinque giorni di isolamento da quarantena, mi sono ritrovato la casa allegra di tre, UnBipedinone, ella ed io per una settimana. In effetti è un po' piccola per tre ma... ci siamo organizzati bene. Lunedì avevo preso ferie e la mattina ero andato nei prati sopra casa a raccogliere un bel mazzo di fiori: salvia dei prati, creste di gallo, margherite, orchidee maggiori, ranuncoli, delle splendide e ricche gramninacee selvatiche con le loro spighe. Quanti anni erano che non raccoglievo fiori per una donna? Si è così rallegrata!
Tornato il convivio, il preparare i pasti, goderceli insieme. Nei lustri di singolitudine mi chiedevo sempre se sarei riuscito a sopravvivere alla quotidianità. Ora, dopo gli eccessi, gli estremi di questi lustri, godo questa normalità come non mai. Così è proprio per le cose più semplici, manuali, fisiche. Forse anche perché io mi "spacco la testa" tutti i dì, con il lavoro, che trovo ancora più soave questo ristoro di semplicità e fisicità. Rosa Canina ha confessato che in questo periodo è stata inquieta, intendo che il fermo a casa, in città, l'ha messa in una sorta di iperattività mentale. Qui, in questo angolo di appennino verde e silenzioso, trova una pace che mette il corpo al centro della vita.
Conosco tutto ciò ed è il motivo per cui io amo, io adoro questo angolo in cui il nulla è  tutto.
Abbiamo fatto qualche acquisto dal vivaista, comprese una calla e due lobelie con il loro blu infinito che tanto amo e tanto non riesco a tenere. Che strano quell'angolino in loggetta: calla, lobelie,  basilico genovese e basilico di montagna, sembra un'accozzaglia senza senso e invece diffondono la loro bellezza florida. Stamani, al ritorno, piccola trasgressione e ce ne siamo incamminati a piedi verso un borgo abbandonato, a meno di un chilometro e mezzo, in linea d'aria, da casa, una passeggiata in questa aridità orribile ma sempre bella di una primavera ancora incomprensibilmente vitale, lussureggiante. Poi a casa, per la polenta e la seppia con i piselli, che abbiamo sgranato e preparato ieri. Ora c'è di nuovo silenzio, dopo il traffico. A volte, c'è ancora il silenzio, una delle cose più belle che mi mancherà nel proseguire di questo ritorno alla normalità. Speriamo che domani piova un po': il fondo del bosco, abbiamo visto, è ormai polvere.


venerdì 8 maggio 2020

Reale e artificiale

  • It seems we grew up in totally different worlds.

Ieri sera ero incappato nel video a corredo. Si ripropone la frattura tra urbanismo progressista (o waltdisneyano, mi verrebbe da dire sarcasticamente) e il realismo di coloro che vivono nella realtà, in provincia, per dirla italianamente, ai confini oppure anche oltre.
Lavorando a casa da oltre due mesi e camminando e muovendomi assai meno, vivo in un ambiente artificiale che mi isola dalla realtà. C'è questa nefasta siccità ma, meno a contatto con la natura, verrebbe da non porsi minimamente il problema, acqua fresca e buona arriva da rubinetto, i supermercati hanno tutto... Ecco che stare nell'artificiale ti aliena. Questo è relativo non solo alle questioni ecologiche, agricole, ma anche quelle economiche, sociali, etc. .
A Tel Aviv si balloccano, nelle colonie o negli insediamenti vivono il conflitto con i palestinesi. Tel Aviv liberal-progressista, Hebron nazionalista, da una parte i diritti, dall'altra lottare conquistare. Anche in Italia si osserva questo jato tra coloro che vivono, lavorano, producono, portano avanti la baracca, risolvono problemi e una parte del paese progressista basata sui diritti, sugli antismi (antisessismi, antifascismi, anticapitalismi... qui il lessico diventa tanto colorito quanto rozzo, squinternato, plasticato). Osservi i colori della scelta degli elettori e hai una mappa di posti dove si risolvono problemi (con tutti gli errori del caso) e dei posti dove si creano i problemi.
Mi ricordo i colleghi progressisti, così giulivamente bonari con l'immigrazione di massa. Che problema c'è? Mi sposto in BMW, non devo attraversare il quartiere intorno alla stazione, di notte. Che problema c'è?
Le regressioni cognitive degli artificializzati urbanizzati sono evidenti: l'osservare la realtà  (e per farlo è indispensabile stare nella realtà) è fondamentale per vivere degnamente e bene e questa artificializzazione rincoglionente le masse procede con la crescita tumorale delle città, metropoli, megalopoli, con l'urbanismo tumorale (*).  Esiste un confine culturale tra ciò che è reale e ciô che è artificiale.
Il venerdì mi prendo la licenza e osservo che Moriya (da 5' 11") è una figa pazzesca con la quale mi accoppierei per diciassette ore di seguito! :)


domenica 3 maggio 2020

Eravamo - 2

(Eravamo)

Sono stato fortunato oggi: sono arrivato al pregevole lavoro di divulgazione di Danilo Rigon: ero incappato in Emanuele e i suoi animali (sviluppi qui). Rimango affascinato da qualsiasi tendenza, da qualsiasi ricerca in direzione di resilienza, autonomia, di economia ed ecologia (che sono praticamente sinonimi, nel profondo, a dispetto della loro antinomia nella società liquida, nel superficiale). Ieri avevo visto alcuni miracoli israeliani del rendere verde il deserto (qui, qui, tanto di cappello, sono dei figaccioni, ma a me il deserto proprio non va giù).
La realtà e i suoi limiti, duri, severi, sono viatico dell'eccellenza: solo pressione e temperature estreme trasformano carbonio in diamante. Siamo agli antipodi della waltdisneyzzazione volgare, stupida, degradante del pensiero smart, fast, positivo, green, ecotech , ecofriendly e tutta questa serie di parole ronzanti per babbei.
Dopo l'intervista a mio padre e mia madre (in Eravamo) oggi riporto la testimonianza di Fiorenzo Zanardi da Garbarino (GE) raccolta da Danilo Rigon. Non sono parole pessimistiche, sono parole realistiche e non c'è nulla di meglio della realtà per rimanere nella realtà e viverci meglio possibile, per un futuro.

(fiorenzozanardi danilorigon)

Scorpioni... belli!

Io trovo gli scorpioni proprio ... belli!
Mercoledì mattina ce n'era uno, tranquillo, sulla parete bianca vicino al caminetto.


sabato 2 maggio 2020

Quasi

Sono cinquantaquattro giorni che mangio sempre da solo (non sono ingrassato, infatti).
Ho resistito bene.
Erano così belli i convivii con Rosa Canina e il prepararli.
Sì, non si tratta affatto del solo cibarsi. C'è un nutrimento per l'anima, per gli occhi, per l'ego, per gli affetti nel convivio. Certamente ho cercato di compensare, di preparare cibi sani e buoni, di preparare benino la tavola. Ma non è la stessa cosa, no!

Il traffico giù in fondo valle è già aumentato. Non c'è più il silenzio e non ci sono ancora né Rosa Canina, né UnBipedinone.
Non posso certo lamentarmi, vedo un paradiso verde (nonostante questa orribile siccità che continua feroce), il cibo è stato decente, la salute non manca. Mi sono quasi abituato a questa reclusione solitaria.
Quasi.
Mancano poche ore a lunedì.