giovedì 29 maggio 2014

Betulle - 6

(Betulle - 5)

Fervono i preparativi. Saremo in cinque o sei a questo giro, uno si è aggiunto ieri, una si è (forse) aggiunta oggi.
C'è la pregioia dell'attesa, un po' di tensione, come staremo in questo gruppo, il fascino del selvatico, per quanto moderato nella quantità di tempo. E un velo quasi impercettibile di ansia.
E' il rischio, la stessa dimensione del vivere, lo stesso trepidare di quelli iniziali degli amanti, dove tutto è incertezza, rischio eppure così terribilmente intrigante, emozionante, tutto è sapore e colori, sale.
Solo qualche giorno in ambienti naturali, meno artificiali(zzati). Lontano da tutti, isolati solo per tre giorni, da sabato a martedì mattina. Eppure già così emoziona.
Le foglie tremule delle betulle già si muovono nell'aria, il loro verde intenso ci saluta, remoto.


Arrivederci migliore

Martedì c'è stata la serata di chiusura da Flora.
A distanza di una settimana non avrebbero potuto esserci due esiti così diversi. Martedì scorso arrivai stanchissimo, ballai malissimo e poco (e questo è forse un bene); non dieci minuti dieci a casa per rilassarmi se non in treno in cui mi si chiusero gli occhi. T. è sempre dispoticamente esigente. Ne parlavo lunedì al corso con _elo, siamo rimasti, al termine del terzo anno di studio, forse neppure un decimo di quelli che iniziarono, ne parlavo ieri con _nni il mio maestro "dei colli", solo un pazzo può alzarsi nella notte, fare decine di chilometri con qualsiasi tempo, con la neve, montare le catene, prendere treni deserti nella notte, per questa sesta arte.
Anche solo andare in compagnia è una piccola festa, non smazzarsi i viaggi da solo (che anche i/le tangher* dei colli e di montagna quasi tutt* hanno abbandonato infrasettimanalmente), dopo essere riuscito a dormire un'oretta. L'altro ieri, al contrario di martedì scorso, sono arrivato fresco e carico.
Flora ha invitato un bravo sassofonista che nelle cortina (l'interludio tra una tanda e la successiva) suona dei bei pezzi. E' stata la sera dell'addio (diciamo arrivederci a settembre) e ha radunato molte persone. E molt* di quest* di buon livello.
E così è stata una progressione, come trovarsi all'interno di un tornado, nell'occhio del ciclone. Trovare anime gemelle per manciate di tre minuti in cui essere projettati negli sprazzi di tango.
_dra, _sca, _ica la mora del profumo,_dra la beneventana, _lde.
Passata una settimana, ancora una volta montagne russe, dalla frustrazione alla gioia.
Ecco, terminare con gioia. Le montagne russe servono: non avrebbe potuto esserci arrivederci migliore per la milonga del mio cuore.


mercoledì 28 maggio 2014

Io sarei qui - 4

(Io sarei qui - 3)

Lascio passare un paio di giorni e ... osservo che ho poco da commentare rispetto agli esiti delle elezioni europee. I punti politici che ritengo importanti erano sparsi in quasi tutte le forze politiche (eccetto Forza Italia, ma quella è la grande merda totale).
Votato Lega (quando ho visto certi nomi come Tosi mi son detto a che punto sono arrivato, già il primo segno della brutale violenza cui ci porta la crescita demografica e le migrazioni di massa. Vabbèuncazz ma vabbèlostess) e il PD al paesello, c'era un solo ecologista candidato, con loro, chissà se qualche riuscirà a mettere qualche granellino nella macchina del Partitodemocristiano della Distruzioneecologica. Col senno di poi ho verificato la mia posizione su 25 questioni.

Tante considerazioni su suffragio elettorale, democrazia demagogica, rozzezza estrema del metodo (votare tutto o niente di menù uguali per l'85%, scegli quello della Trattoria Al Gallo d'Oro, scegli e troffie al pesto e ti portano un brodo di manzo schiarito con pastina, non hai alcun potere, non puoi rimandare indietro il piatto, non puoi mandare a scopare il mare né il cameriere né il cuoco), assenza di contenuti, contenuti vuoti o di distrazione di massa, del fatto che se fossero state elezioni legislative avrei votato diversamente.
Ecologia meno presente che mai.
Nel frattempo leggo due notizie, la stessa violenza, la grande violenza rispetto alla Madre e alle sue manifestazioni.


(via voisietequi)

martedì 27 maggio 2014

Eccessivamente eccessiva

Stavano iniziano a cadere i primi goccioloni. Se accelero, ce la faccio, pedalando di brutto in due o tre minuti ce la farò. Era caldo a lezione di tango, aria appiccicosa fuori e dentro.

Avevo la maglia a maniche lunghe nello zaino. Gocciolava acqua dalla cerata, dai miei pantaloni, dalla t-shirt a maniche corte che avevo appeso al ripiano porta bagagli. Fortuna che mi ero tolto quella a maniche lunghe. C'era un po' di gente, l'ultimo treno è frequentato, forse avranno detto cazzofaquesto quando mi avranno visto a torso nudo, a cambiarmi quella d'acqua con quella asciutta, questo che fa acqua da tutte le parti.

Io non ho mai capito che senso avesse la pioggia così eccessivamente eccessiva nel cinema da essere finta, 'na roba che pare ci siano un tot di idranti a svuotarsi intorno.
Fino a che non ci ho pedalato dentro.

lunedì 26 maggio 2014

Cansado

Ieri sono arrivato alla milonga de la tarde (18:30 - 22:30) alle 20:45, con un'ora e un quarto di ritardo sul previsto. Mi sono un po'... addormentato. E sono arrivato con le gambe di legno, visto che col marmocchietto abbiamo spinto parecchio (ridotto del 40% i tempi di ascensionediscensione). Oggi la sento tutta la stanchezza.
Meno di due ore, con alcune tanghere che mi avevano prenotato. Poi con _tra, la vegana, cantante, bella aspra e snobba deviantanghera. Simpatia genuina, ma... è autodidatta, ovvero ha studiato in milonga imparando ballando, Anche ieri voleva che le spiegassi alcuni passaggi, anche avanzati, come la volcada che, peraltro, oltre ad essere difficili nella loro complessità semplice,  mi vedono ancora principiante.
Entusiasmo, volontà, forse anche la volontà di arrivare ad un livello che permetta di divertirsi senza andare oltre. Tra le altre cose in milonga non bisognerebbe provare, per quello esiste la pratica, una via di mezzo tra le serate di ballo e le lezioni.
Le donne commettono spesso un errore che è quello di smettere presto di studiare. Tanto se il tanghero è bravo. Non funziona così. E' una cosa a due il tango e il miscuglio che esce non può ovviare e superare le deficienze di uno o di entrambi. Bastano quello di uno perché tutto diventi approssimativo. Non so neppure se esista una qualche stella del tango così superlativa che non abbia studiato molto e a lungo. I curricula ricordano sempre i maestri dai quali si è appresa l'arte.

Avevo scritto che mi aveva affascinato la capacità di _tra di riprendere.
Ma...
Si ripiglia velocemente l'80% del grosso. Per passare all'80% del 20% meno grosso restante si impiega ancora un'altro 80% e via dicendo.
Si può avere una sorprendente capacità di ripresa iniziale ma, velocemente, diventa solo il prossimo  gradone della scala. La prima sera stupisce, poi ti assuefai velocemente. Spingi un po' più in là ma non funziona, anche perché sei stanco.
Lo osservi, proprio perché sei stanco.
Così mi sono fermato, alla fine, a parlare con _tra.
Ha fascino. Ero stanco e non ho ballato le ultime tanda.
Oggi non ci sono neppure al lavoro. Sono poco sveglio qui, sto' dormendo a casa.


E tu, improvvisamente ...

Nel programma dell'anno scorso avevo intitolato questa proposta "e tu, improvvisamente, sarai dalla selva oscura nel cielo".
Nel video girato, proprio dell'avvicinamento al transito dalla selva oscura alla luce, al cielo, che UnBipede ha girato, risentivo il suo fiato e le sue parole.
Ripetute.
Che bellezza
Ma... ma anche l'Appennino, può toglierti il fiato dalla bellezza
Oh che bello
Ma qui è fantastico.
...

Ecco, io non avevo inviato nessuno ieri, proprio nessuno. Per essere da solo con il mio prodotto, un figlio, un papà e la Natura Grande. Sentivo quelle parole, le parole di UnRagazzo, le risentivo e la bellezza condivisa, vedere la felicità improvvisa, come fosse un tubetto di dentifricio che spremuto dalla fatica, dall'asprezza oscura della selva, lì, su quel varco transeunte, improvvisamente, cedesse alla meraviglia, un fascio di raggi di bellezza luce abbacinanti, la trasfigurazione del volto della Madre, schizzasse fuori il cilindretto di gioia multicolor.
Mi godevo il capitolare di UnFiglio alla Grande Bellezza e gioivo con lui, per lui.
La gioia è stata grande per me, per noi.


















sabato 24 maggio 2014

Papà papà...

Ore diciannove e quasi trenta, squilla il furbofono.

Papà papà...
Dimmi
Senti, i miei amici vanno a mangiare la pizza, posso andare con loro?
Ehhh mmmmh ho già preparato mezza cena ma... ehhhh.... vai pure.
[…]
Ricordato che c'è il treno alle xy di ogni ora, poi vieni su a piedi.
Grazie grazie
Ciao cicio. Divertiti! A dopo.

Il bipede ormai sta entrando nella piena adolescenza. La voce si fa più profonda e anche le uscite in autonomia ininiziano ad intensificarsi. Certo che per un papà separato, la perdita secca di un pasto su quattro, meeerrda! - 25% secco! Ahahah, non si recupera. Ma è la vita, 'sti bipedini camminano sulle loro gambe per tratti più ampi. La mamma di un bipede era un po' agitata, ha chiamato un tot di volte che non sapeva questo e non sapeva quello. Reazioni diverse, io non ce l'ho avuto in grembo ed è un bene sia così.
Insomma, la fritturina di pesce comediocomanda posticipata al pranzo di oggi.
Oggi è una giornata meravigliosa e dopo mesi, da ottobre, il primo fine settimana in cui UnBipedinone non aveva la pedata, non aveva scuola sabato (causa seggi), meteo bello da andar fuori di melone.

Papà papà...
Dimmi
Domani alle undici ho lezione di sostegno di latino per un'ora e mezza.
Aaaaaaaaarghhhh!
Stavo rantolando per la botta subita che... gira i_diti nella piaga.
Domani sera andiamo a vedere la partita finale di qualcherobadipedataeuropea?
Barcollando sono riuscito ad arrivare a fatica alla sedia, pallido e sul principio del collasso.

Ahah
Fatto altre cose per il gas e per me.

Però la mia somma e benevolente magnanimità è stata duramente messa alla prova e la mia cattivissssima cattiveria si è subito ripresa.
Domattina ore sei e cinquanta sveglia che si va in montagna (che la settimana prossima abbiamo un trek di quattro giorni in Val Grande e bisogna preparare le gambe muovendole un po').
Ho sentito un tonfo, Un Bipede stava bofonchiando qualche porcone prono sul letto.

venerdì 23 maggio 2014

Sclerano

Ieri c'era un comizio della lista PD a pochi metri dalla sede del gas, ieri. Ci siamo spostati qualche metro più in là, visto che siamo tutti più o meno visceralmente allergici al Partito Democristiano.
Ho detto che io avrei votato un ecologista che si candida con loro.

Voti un partito fascista?
Io voto un ecologista che ha la mia fiducia.
Voteresti un ecologista fascista?
Sì, se fosse un buon ecologista lo voterei.

C'era fiotti di adrenalina che zampillavano qui e là. Penso che sia mancato poco all'arrivare allo scontro fisico.
Ci sono reazioni molto diverse quando arriviamo alla questione dell'ecologia profonda, della decrescita a partire da quella demografica. Se si parla della nostra decrescita demografica, allora, insomma,  ci sono ancora alcune simpatie anticlericali, perché no!? alcuni convengono (non certo i cattolici). Appena si arriva alla questione delle migrazioni di massa, perdono ogni raziocinio e gli zeloti cocomeri scoppiano di livore, di ira quando io ricordo che si tratta di un processo molto violento che deve essere contrastato. Sclerano e pronuncia quasi urlata dei sacri dogmi.

La cosa buffa è che subito dopo che si arrivasse quasi allo scontro fisico, era arrivato il "fornaio" dal gas che, giustamente, sardonico e cinico, commentava quanto aveva sentito il comizio pidiossino :- Quelli continuano a ripetersi la solita roba che vogliono sentire, non ammettono altre voci, sono peggio dei preti e delle loro litanie ripetute all'infinito, non vogliono ascoltare nulla che non sia quello che pensano.
I gasisti che mi avevano attaccato stavano zitti. Grottesco. Io ridacchiavo.
La religione del vicino è sempre peggiore. Quella cocomeriana unica e giusta.


Ri-bah

Avevo aggiunto da qualche giorno lo strumento di ricerca all'interno di questo diario. Funzionava molto bene. Ieri avevo fatto lo stesso nel diario della ex coppia (stavo cercando le pagine di Osho che parlano del tradimento che i genitori compiono nei confronti dei figli sull'eros e sulla sessualità). E non funzionava; avevo controllato anche le impostazioni del diario (forse non avrò specificato di consentire l'indicizzazione?) ma erano le stesse impostazioni di questo diario. Bah.
Insomma, oggi cerco "cocomeriani" e altro e il gingillo non funziona. Cerco con alcune parole presenti in paio di pagine che ho sotto gli occhi, l'ammennicolo mi dà altri falsi negativi.
Su splinder la ricerca non funzionava neppure a spingerla, ero stato pure bandito (banned) dal diario delle discussioni perché avevo ripetutamente segnalato il problema, dicendo che è del tutto inutile avere un sacco di nastrini, gingilletti e lustrini chenonservonoauncazz quando una delle funzionalità base per un diario che non sia di poche pagine  funzionava come un triciclo a pedali senza una ruota in  una gara di rally. Preso, cacciato fuori.
Ora pure blogger non va. Buffo, visto che si tratta della piattaforma per diari (blog) proprio di Google. Peraltro sviluppata da terze parti. L'essenza guggliana delegata a terzi e che non funziona!? Ri-bah.


giovedì 22 maggio 2014

Byyyye byeeee

Domenica è stata una delle giornate più belle dell'anno: fresca e solatia, tersa, primavera in piena esplosione di rigoglio. Gruppo non troppo grosso, come piace a me.
Del fatto che _nia sia stata trattata con cortesia come amica e come gli altri ho già scritto.
Del fatto che mi sia pigliato cinque zecche delle quali una scovata nello sparapanzo sulla seconda cimetta non interessa granché.
Del fatto che appena iniziati l'escursione abbiamo incontrato un fungaiolo con gallinacci e porcini (a maggio in quota!?!? Mah) vi interesserà poco ma io vado allo sciagurato aumento antropogenico delle temperature.
Siamo finiti in uno degli angoli di selvaticità (wilderness) più spinti dell'Appennino tosco-emiliano. Per un tratto non ci sono strade praticabili che consentano la "coltivazione" del bosco e ciò comporta che il ciclo biologico della crescita  morte degrado humus rinascita sia più integro che altrove.
Vedere tronchi marcescenti in un bosco sano e misto, riccamente popolati da insetti xilofagi e funghi xilovari, sentire i picchi (oltre al baccano cippettaiolo di 'tutto 'stu uccellame in fregola primaverile :) che lavorano in un mare di essenze, fiori, cime, per me ecologista, è una gioia grande.

Smettiamola con questa puttanata antropocentrica de "il bosco deve essere pulito". Cazzate colossali. Il bosco trova un suo equilibrio stabile e forte nei suoi tempi che non sono quelli frenetici di homo.
Avevo accennato a _nia di una casa abitata da Elfi ed ella voleva che la portassi là e così è stato. E' una comunità a me molto simpatica che fa una decrescita draconiana. Una decrescita a... metà, visto che la coppia (originaria della provincia di Venezia) come molti Elfi, sforna quantità elevate di pargoli. Siamo sempre lì. Nel giro di un paio di generazioni, quelli che sono fuggiti in posti isolati per trovare un posto di Natura integra e incontaminata, la trasformano in piccoli borghi.
Selvaticità, purezza e Natura incontaminata byyyye byeeee.
Alla fine uno sprazzo di Grande Bellezza, un gemma del romanico in mezzo alla Natura e castagni millenari obeso-contorti.
Purtroppo le foto non rendono minimamente la quantità pazzesca di fiori ed erbe incontrate.
Sul ritorno tappa a casa di un partecipante, _rio, siciliano, anche pittore, che ci ha fatto vedere la sua casa-magione piena di arte e di cose uniche, rare, pazzesche, fatte a mano. Una casa a metà tra Gaudì, Hundertwasser e l'arte povera. Meraviglia!






Lo zaino meravigliao

Martedì mattina ero sceso in stazione centrale, avevo sentito un "papà papà", mi ero voltato senza vedere nessun... bipedinone. Mah, avranno chiamato qualche altro papà.
Invece dopo pochi passi è arrivato UnBipede che mi ha abbracciato.
E' stata una sorpresa luminosa. Per me è raro avere questi doni. Poi tra maschi, tra padre e figlio, il rapporto è meno di sentimenti e più di stima, di progetti, di cose insieme. Come diceva _ela, la pittrice cattolica, noi papà ce la dobbiamo guadagnare. E così una irruzione di affetto è... è come uno folata di vento che apre il cielo azzurro in una giornata di nebbia o di nuvole.
Ci siamo abbracciati. Solo un abbraccio, un sorriso veloce e poi via, che io ero, egli era di fretta. Però che bello!
Poi la sera, una sera extra, è arrivato a casa e si è fermato per cena, poi tornato a casa, per un aiuto in chimica di cui non mi ricordo veramente più una cippa. Quanto studio buttato nel cesso.
Ieri sera era di nuovo con me, per la frequentazione del mercoledì. Siamo stati così bene e felici insieme con una sbaffatona pazzesca che eravamo felici anche per quello. Mi dice che quando gli cucino bene (quasi sempre, ehehehe) diventa felice.
Mi ha chiesto  che ho trombato (proprio così) quell'amica (_nia) e gli ho detto che dopo la slinguazzata non è più successo niente e che se continua così rischia che sul cicio si formi la polvere. Ci siamo fatti delle gran risate.
Poi mi ha chiesto un po' delle donne e di ... scienze ambientali. Vorrebbe forse fare quello? Non gli ho chiesto nulla (ero fermo ad ingegneria navale, ma i tempi cambiano).
Sto allargando, dall'improvviso squarcio di azzurro ad altre cose belle.
Lo zaino del babbo è pieno di un sacco di meraviglie.
E poi.... zio peto infernale, questo fine settimana ci sarà bel tempo e il mio bipede non avrà ne scuola sabato (liceo sede elettorale) e niente pedata. Una configurazione astrale che non si presentava da secoli di secoli. Dopo mesi di reclusione potremo fare un bel giro. Torneremo ?



Citazione dell'opera (immagine)  rimossa su richiesta dell'autrice (10/02/2016)

mercoledì 21 maggio 2014

Voto (manineicapelli)




Era mattina e mi arriva un messaggio da _zzz mi racconta la demagogia di Grillo che straborda, "Più debito per tutti!" il furbismo italiota ora pensa che debba essere spalmato su quei fessi di europei. Avevo letto i punti 8, 17, 18 e 20 del programma. Demagogia pura. Raccapricciante per gli unici che hanno un po' di intellighenzia e di visione politica.
G. come R. come B.  Ascolto alla radio il capo del Popolo dei Ladri :- Se doveste affidare i vostri soldi li affidereste a me o a R. o G.? Il Peggio ha un che di surreale, ricorda il kitsch delle sua cacca televisiva.
V. tuona contro la (berlingueriana) austerity e già non capisco perché bisogna blaterare in inglese e glassare la demagogia in forbitese. L'altro compagno T. evacua contro le tombe nel mediterraneo, si adopera per quelle in casa quando i cecchini ti impediranno di seppellire i tuoi morti uccisi sotto nel viale per gli scontri etnico-religiosi.
S. contro l'euro (in coro si raglia meglio) l'Europa cristiana (minkia! dalla brace islamica alla padella cattolica) e l'Italia agli italiani (come se la lotta alla guerra migratoria fosse compatibile con la anacronistica morale cristiana).
R. 80 voglia di più trippa per tutti strilla contro la demagogia. Sorrido.

Ecologia semplicemente scomparsa.

Scemi veri o finti per ingraziarsi il_bobbolo. Sarebbe pure buffo - no ?! - se non fosse vero.


Cazzo votare? Cosa è ecologico ora in sede europea?
  1. Lotta radicale e progressiva alla violenza guerra migratoria.
  2. Pareggio di bilancio
  3. Istanze di democrazia diretta (in Europa non contano un tubo) (*)
Per 2 escludo M5S che su 1 ha perso punti, la "base" contraddisse il pensiero di G.
Rimane sia pur camomillesco, all'acquina di rose la Lega per 1 che non ha quasi nulla di 2 se non qualche residuo di istanza di localismo (* il pareggio non può che essere legato ad un rigoroso localismo anche finanziario e fiscale). Scelta Europea ha 2 (pure il PD ma come sempre esso è falso e ipocrita e blatera 'na cosa e fa il contrario) ma poco o nulla su 1.
Per 1 avrei votato la destra più dura, xenofoba, neorazzista - se vuoi che avvenga almeno 10 devi puntare a coloro che mirano a 100 - ma tale destra non c'è al nord-est. Deve passare il segno che sarà una pessima scelta quella di immigrare clandestinamente in Europa e che ciò porterà a realtà molto sgradevoli, una realtà che supererà la fantasia e pure gli incubi (semplicemente; non conviene!). Sono tre lustri che sono lontano dalla Lombardia e ho avuto tempo per anestetizzarmi al ribrezzo per la massa legaiola e i suoi rappresentanti. Controllo la memoria di ribrezzo, in Europa voterò Lega (per la preferenza devo capire chi ha le idee più razionali, più radicali meno camomillesche in materia di contrasto alle migrazioni di massa).


Nel comune dove abito la nostra lista che io pensavo ecologista e invece era cattococomeriana non si presenta: ovvio, deflagrata, non esiste più. Conosco un sincero ecologista (sia pur non radicale) ex collega di lavoro che stimo (abbiamo lavorato insieme su alcune cose di Stop al consumo di territorio) in lista col Partito Distruzioneecologica, avrà la mia preferenza. Un atto di fede visto il detto "Voler raddrizzare le gambe ai cani".

Devo fare ancora una verifica...

martedì 20 maggio 2014

Manuale tattico culinario di sopravvivenza tanguera

Ieri sera, _ara la partner di studi tangheri, me l'ha prestato e me lo sono letto in treno tornando, ultime pagine finite stamani.
Simpatico il libretto della Gasparini. Mi piace ciò che dissacra anche quando il passare dalle icone, dagli stereotipi alla realtà riguarda il nostro amato T. In realtà la vittima dell'irriverenza non è il Tango, è la fauna che lo frequenta, a volte veramente improbabili accoliti, i tic di 'sta fauna, le relazioni, un mondo non di rado picaresco come lo era alle origini, prima che diventasse (in parte) colto e raffinato in Francia e nel resto dell'Europa borghese.
Una visione irriverente corretta, sicuramente femminile visti i riferimenti frequenti alle altre e all'altra metà del mondo, dei ganzi ganzetti, incubi e fighi maschili di 'ste milonga.
Buffo il passaggio dal linguaggio semplice dell'autrice alla postfazione colta di Franco Finocchiaro, una sorta di doccia scozzese dal registro popolaresco a quello forbito, a volte eccessivamente lezioso (un po' come nell'arte contemporanea arzigogolati e sofisticati scritti che valgono più delle "opere" (di prezzo elevato e valore scarso) che recensiscono).

Una nota economica: per arrivare alle 139 pagine tre quarti sono di ricette; il cibo va di moda, in questi anni ci sta sempre bene. Vuoi un libro sul tango e ti becchi pure un ricettario sgarrupato, un po' come vai a comprare un ricaricabatterie e ti appioppano pure le batterie o una confezione di CD vergini. Importante è tenere alto il prezzo finale e sbolognarti roba della quale non hai alcun bisogno. Sarebbe stato un libretto dueotremilalire. Invece si parte da seimila lire si raddoppia con le pagine in più a dodicimila lire che sono state poi convertite in 12€ come successo per quasi la totalità dell'editoria e dell'economia. Ecco il valore aggiunto creato dal nulla che in realtà si chiama economia del nulla ovvero la buggerata del come spennare al massimo il consumatore di turno. Ovviamente è tutta colpa dell'euro, eh!? e non di queste speculazioni triviali. Un po' come i rifiuti con del caffè dentro inventato dalla Nestle: aumenta il PIL, i problemi di smaltimento di roba non differenziabile, e soprattutto il prezzo finale: un margine del 20% su una cosa che costa dieci volte il necessario è dieci volte tanto. Geniale, no!?

Tango in scatola. Manuale tattico culinario di sopravvivenza tanguera
Vanna Gasparini
Edizioni Il Fiorino



lunedì 19 maggio 2014

Ida

  • Le religioni stanno alla spiritualità come il matrimonio sta all'amore.
    UUiC

Sabato sera ho visto questa lavoro di Pawel Pawlikowski.
Avevo letto qualcosa della trama e mi interessava.
Ho _ele, amico caro italoisraeliano la cui madre ha vissuto lo sterminio della folta comunità ebraica in Polonia e in parte conosco per narrazione diretta (dalla madre ebrea di origini polacche del mio amico) il contesto, la storia.. Dove non arrivava l'antisemitismo tedesco c'era quello polacco.
Direi una buona riflessione articolata sulla religioni, socialista e comunista, cattolica, ebraica, sul conflitto tra il sentirsi e l'essere (ricordate Il Figlio dell'Altra? il ragazzo ebreo di cultura che segue tutta la dottrina, i riti, l'educazione ebraica e quando si dimostra di sangue palestinese deve rifare tutto? Va dal rabbino e gli chiede Perché? e questi, sconsolato, non sa dargli una risposta), sulla condanna della storia.
Come fa ad essere un sacrificio se non lo provate (, prima)?
Questa frase pronunciata dalla zia sulla questione della castità è interessante. La zia atea, comunista ebrea, libera, libertina, alla nipote nata ebrea e data, ancora piccolissima, in affidamento al monastero delle suore (penso un ordine di clausura) dopo l'uccisione dei genitori da parte di un contadino polacco provoca la fede della nipote che avrebbe dovuto dare, insieme a quello di povertà e di obbedienza, di lì a qualche giorno, alla fine del noviziato. Ma è solo una dei conflitti tra stati d'anima, tra concezioni diverse, tra razio (etica) e fede (morale).
Le regole che non hanno trasgressioni sono feticci, non hanno nulla di arbitrio e quindi di spirituale.
Discutevamo, qualche giorno fa, che le fedi tradizionali vincono sulle neoreligioni, come quella del socialismo e del comunismo, in quanto forniscono un sistema di credenze sul grande tema irrisolto e irrisolvibile della vita e quindi della morte. E questa è una storia sulla vita, sulla morte, come esse esercitano i sistemi, le persone.
Bello il bianco e nero, le ambientazione rurale, borghi e infiniti paesaggi piatti, le ricostruzioni delle scene, il disadorno del post-bellico comunista, il realismo con cui sono state rappresentate la vita rurale, quella monastica, gli anni dello swing, i personaggi.
Infine non si può non apprezzare il formidabile contributo ecologico di emancipazione delle donne e di disinquinamento dal ciarpame religioso da parte dei paesi e della cultura comunisti.
Quando ho visto che la programmazione era in un cinema parrocchiale ho intuito quale sarebbe stato il finale. Politicamente corretto o scorretto, dipende dai punti di vista.


Teorema ostregamariavergine

Scriverò più approfonditamente del giro di ieri. Ero indubbiamente stizzito per il due di picche datomi venerdì sera. Passata qualche ora sono tornato sereno. Sicuramente _nia è una persona interessante ma... non è l'unica ad essere seduta sulla sua fortuna. Inutile stizzirsi se due persone non si incontrano.
Ho il mio ego e non è piccolo: quella di render pan per focaccia non è certo un passo avanti nella seduzione, anzi... Però dà alcune soddisfazioni diciamo "distruttive" che non me ne fotte nulla se a volte non si è ecologici, assertivi, con tensione verso gli obiettivi. Ieri l'ho trattata da amica, attenzioni a lei come a tutti gli altri, né meno né più. L'ha capito: è stata per lunghi tratti silenziosa, riservata, camminava da sola, percepivo un po' di tensione. Ma il camminare nella Grande Bellezza attutisce, lenisce, corrobora. Comunque io sono stata un cortese bastardello. Amica vuoi essere? Amica sarai. E non ha gradito, sensazione mia; ma il comportamento, i silenzi dicono molto.
Ad un certo punto sotto la prima cimetta, stavamo scherzando sul teorema di Ferradini "Prendi una donna, trattala male". E _nia ha continuato: Masini però diceva anche e ha canticchiato "Falla sempre sentire importante, dalle il meglio del meglio che hai...". Difficile escludere che non sia stato un segnale per me.
Oltre allo sporadico, anche se intenso e bello, io non posso andare. Offerta e domanda nel mercato dell'eros non si sono incontrate. Pazienza, passiamo oltre.

Venerdì in milonga è arrivata _ola. Originaria pugliese è stata tanti anni a Madrid, come ricercatrice e ora è tornata a Bologna. C'è un bel sodalizio coreutico con lei. Balliamo quasi da dio: io sono un po' più indietro negli studi di lei (oltre ad essere donna, ha studiato oltre quattro anni in confronto ai miei tre scarsi). Ma insieme scherziamo e giochiamo a fare cose nuove. Vabbè, non di tango volevo parlare, anche se è ciò che ci ha fatto conoscere. Sono stato carino con lei e l'ho portata a casa quando ho potuto. Ma non ho interessi erotici con lei.
Insomma, venerdì mi ha detto "sono arrivata in autobus solo per te".
Ostregamariavergine.
Abbiamo ballato bene un po'. Poi io ho tirato un po' il freno, anche perché quella frase me l'ha detta poi una seconda volta - diobono devo tirare un po' il freno - e poi è molto ricercata da altri tangheri visto  che balla divinamente.
Perché NON mi attrae _ola? Cazzo, è il Danubio in piena. Io le mando talvolta un messaggio, un saluto o un invito per il ballo le ricordo di una qualche milonga, mi risponde con papiri pazzeschi. In milonga è un fiume ininterrompibile di parole, le dico "hai visto che bell'enrosque che ha fatto quello!?" e mi risponde iniziando con sua zia che l'altro giorno l'ha chiamata per dirle che al vernissage di una mostra... La volta successiva me ne guardo bene.
Cazzo, è più forte di me, io cerco di trattenermi, di non interrompere l'attenzione, ma è faticoso, io vengo sepolto dalle sue parole.

Pare che 'sto teorema di Marco Ferradini sia stato ascoltato cantato e pirlato a lungo da parecchi partecipanti, ieri. Camminare ci permette di stare bene, di scherzare e di lasciarci andare anche a - come si dice da quelle parti - a delle bischerate, ad essere goliardici.


(marcoferradini)

sabato 17 maggio 2014

L'ego dice No!

Ero sparito da alcuni giorni quando mercoledì sera _nia mi ha messaggiato qualcosa tipo “Tutto bene là, organizzatore?”. Giovedì sera uscita dal lavoro l'ho chiamato. Un po' di conversazione, non molto brillante, del resto il lavoro è stato intenso in questi giorni, gravoso, un sacco di problemi tecnici. Insomma qualche parola, mi rendo conto con poco pathos. Cosa fai come va come stai cosa facciamo? Domenica vuoi venire a fare un giro blablabla. Sì!
Butto lì un “vieni su sabato sera, preparo qualcosa di buono, così domenica mattina sarai già qui invece di alzarti presto.” Sorride: Facciamo domenica mattina!

Ecco, mi sono già rotto i coglioni di 'sti salamelecchi per del sesso che se piace piace a entrambi. Se non si arriva al sesso come si fa a fare il passo oltre l'amicizia? Le amiche simpatiche, in gamba cos'hanno di meno?
Grazie
Arrivederci.
Domani sarà una delle amiche, il gruppo dovrebbe essere un po' più numeroso del solito.

Stamattina, in auto, tornando dalla milonga con _ziia , le dicevo questo e che non sono stato molto seduttivo, in effetti. Direi proprio un cazzo. E che facendo poco sesso, esso ha una importanza sempre minore. Insomma, poca voglia di sbattimento. Ella conveniva, poi aggiungeva altro. In coppia ti siedi, T. non lascia spazio ad altro.
Il pensiero è che voi ci date la patata, noi vi diamo l'attrezzo del benessere, win-to-win. Ma non funziona con questo razionale. Hugh Grant che potrebbe essere pieno di tope meravigliose, di gnocche pazzesche, fu trovato in auto a farsi spompinare da una prostituta. Perché? Meno tempo e meno sbattimento.
Pensa al fatto che esistono molte più lavoratrici del sesso che lavoratori. C'è asimmetria. Matt Ridley osserva che le femmine di homo non hanno interesse ad accoppiarsi con facilità perché le conseguenze possono essere molto durature per esse. 
Sono troppo egoista per ammetterlo, per accettarlo. L'ego dice No!



Altre volte

Altre volte tu avrai notato il tempo sul mio.
Pensavo all'essere speciale che sei stata.
Al tempo che fuggì via, portandosi via il nostro innamore. Aborto d'amore.
Così, trasfigurando il volto tuo, il volto unico, ho temuto e temo che tutto sia ancora lì.
La lotta mi fagocita, tra ciò che fu e ciò che non potrà essere più.

Baobao lupo cattivo



  • Inventata l’aggressione dei No Tav
    Indagato l’ex autista del pm
    Troppe contraddizioni nel racconto, ex carabiniere finisce sotto inchiesta
    (corriere.it)

La tossicodipendenza del sistema dalla grandi opere nocive, ad alta intensità di capitale e bassa di lavoro, ecocide (nel senso di distruzione di economia e di ecologia) è ragionevole per il vertice, il lemon capitalism che si nutre a spese del resto della piramide. Esso dovrebbe incontrare ampia resistenza da parte della quasi totalità del volume che lo subisce. Invece...
Lo stato che invece di essere politico, funzionale all'utilità della polis su scala temporale congrua, in una sovversione de facto diventa funzionale a ristretti gruppi di portatori di interessi e nocivo alla maggioranza, compresi i babbei, tonti e creduloni che condizionati dalla propaganda, indulgono alla severità con il sistema immunitario e si sdilinquono per virus e parassiti. Immaginate, in grande, con la moltiplicazione della grande scala l'esempio di medici corrotti che somministrano farmaci (veleni) e operazioni pesanti a pazienti che non ne hanno bisogno a... loro spese.
Poiché essi si rendono conto che la posizione non è sostenibile con il paradigma-feticcio della (pseudo)democrazia (quale? con quale caratterizzazione geografica? su quale scala temporale?) segue il falso ideologico. Il feticcio democratico è funzionale alla perpetuazione del sistema citrocapitalistico. Il falso ideologico è il primo problema nella giustificazione delle grandi distruzioni, così lampante, stridente nella evidente fallimentarietà dei bilanci complessivi. Expo 2015 è solo uno di queste colossali puttanate, colossali frodi ideologiche con cui non solo si deprimono le resistenze dei parassitati ma li si porta nel tempio a prostrarsi ai propri aguzzini.

Quando fallisce ogni argomento razionale, c’è sempre il valore simbolico. La grande opera serve per “creare un simbolo per il paese”, un “punto di rottura”, “un fulcro su cui catalizzare le energie di rinnovamento”, per “realizzare un sogno che vada al di là dell’ordinario”. Se questa è la giustificazione, allora il costo dell’opera e i suoi benefici diventano secondari, e questo è sempre pericoloso: basta invocare l’“effetto sogno” per giustificare qualsiasi cosa, e per tacciare gli oppositori di “volare basso”.
Ma quando si rinuncia ad ogni considerazione razionale di costi e benefici per la collettività, il rischio è che, passata la sbornia retorica, i simboli di ieri divengano delle zavorre, o addirittura degli incubi.

Poi l'applicazione asimmetrica, parziale delle leggi dello stato solo contro le presunte illegalità dei resistenti ignorando la violazioni sistematica delle leggi da parte dello stato e dei criminali che spingono per le Grandi Distruzioni. Insomma, ancora, in grande scala, il Grande Delinquente Naturale, il secondo più grande criminale della storia repubblica, condannato a una ridicola pena quattro ore la settimana e scippatori o rapinatori da strapazzo in carcere per anni.
E' ovvio che la massima resistenza a tutto ciò è doverosa.
Quindi non so come pensare all'ennesimo falso, al baobao lupo cattivo scaricato addosso ai resistenti valsusini. A me sarebbe piaciuto che non fosse stato così. Vorrei sempre che la donna che sta per essere stuprata, sorrida un po' , finga di assecondare e poi... 'spetta, allargo meglio le gambe, fammi appoggiare qui. Si allunga, arriva alla borsetta e  sempre con sorriso, estrae , improvvisamente la propria Magnum 357 e la somministri al bruto. Pistola contro pistolino. Non succede quanto dovrebbe purtroppo.

giovedì 15 maggio 2014

Col & vol

Lunedì lavoro su colgada, volcada, poi abbiamo ripreso anche qualcosa sui gancho. Per dare un'idea approssimativa, di massima: sorreggersi con distanza [tenendosi con le braccia], sostenersi appoggiandosi spalla a spalla. Sono piccoli movimenti, richiedono fiducia, determinazione, abbandono, raziocinio e istinto, unione, fusione e individualità.
_via non c'era e ieri c'era _ana, argentina, la partner professionale del maestro _ias.
Non poche persone mi hanno parlato male dei maestri argentini. Fanno i cazzi loro, lavativi, spesso arroganti, fancazzisti, a volte scarsi nella didattica o addirittura incapaci di insegnare. Insomma, non di rado dei cazzari.
ieri _ana è stata impeccabile nella nostra lezione: in quella successiva, per i principianti, è stata metà del tempo seduta a farsi i cazzi suoi. Peccato che... quei principianti abbiano pagato non perché stesse seduta ma perché insegni loro l'arte del tango.
La segretaria della scuola diceva che..._ana non ha stimoli. Se non ha stimoli, allora non prenda neppure gli euri. Semplice, no!?


martedì 13 maggio 2014

Dentro e fuori

Domenica al TPO son tornato al mio angolo di paradiso in terra. Ecco, non so se... paradiso. Il paradiso deve essere 'na cosa serena, distaccata, una cosa pacata e, nelle sua infinitezza, nella sua angosciante imperiturità, una noja che diventa incubo. Forse son partito col piede sbagliato con questa pagina, paragonare quelle ore di tango al paradiso è riduttivo.
Breve messaggio a _nia, per avvisarla. L'ultima volta arrivò anche lei, fu imbarazzante. Prevenire meglio che curare. Mi ha risposto che sarebbe andata in un'altra milonga (a me non piace granché e di livello inferiore). Mai gradito condividere ballo e danza con le mie compagne. Mi sento legato, sento che dovrei dedicare loro attenzioni particolari che non sento di dover dare. Immagina uno che suona la chitarra con gli amici in un gruppo o che fa del teatro... se il partner volesse performare con l*i solo perché partner. Non esiste.
Arrivare in milonga riposato è veramente un'altra cosa. Il tango è difficile e le condizioni psicofisiche sono molto importanti e influenzano grandemente in bene ma anche in male l'arte relazionale.
Domenica è stata gioia. Succede sempre meno raramente che le sento ridere, che si divertono. Il mio harem di belle brave tanghere, ora mi reclamano, vogliono ballare con me.
Osho diceva che è solo ego, il sentirsi desiderati dà alla testa, l'ego che straborda.
Celia Blanco... tre minuti d'amore.
Mah... non so... Forse è solo il capogiro di sentirsi voluti, desiderati.
Forse non ha neppure senso di farsi delle seghe mentali, godersi l'essere desiderati e il desiderare.
_ica la mora del profumo aveva le scarpe nuovo, col tacco dieci. Ancora più bella. Balla poco ed è brava. Per me è sexy pure 'sta sua abilità, riesce a migliorare ballando così poco. A volte ci penso, a questa non storia con _ica nel tango. E' solo un sogno ballato, manciate di amori tre minuti, là fuori non è un sogno, non è così leggero e profondo, non è fusione d'arte e di anime, non sono i cuori e i corpi che si abbracciano nel ballo divino, c'è la mente le sue convenzioni, i suoi calcoli. Là fuori non è art pour l'art, non siamo Nataraja là fuori.
Lì fuori, tu che guardi, puoi solo intuire qualcosa di ciò che è lì dentro.



Corrupt 2015

  • In Italia serpeggia in maniera preoccupante un sentimento antimoderno e anti industriale secondo il quale qualsiasi intervento sul territorio, costruzione di grattacielo o strada, rigassificatore o infrastruttura digitale, nasconda esclusivamente interessi che con la cittadinanza e le comunità non hanno alcuna relazione.
    I Cinque Stelle contro l’Expo, una dannata modernità, Daniele Manca, 15 marzo 2014, Corriere della Sera

Stamane al GR ho ascoltato l'orribile misto di dichiarazioni farneticanti di politicastri che si sono espressi pro [sistema corruttivo] Expo 2015, un solo marcio dei molti di quella follia, di questo ennesimo falso ideologico colossale su cui partitica, sindacati, industriali sono appiattiti. Un coro di banalità simili.
Cosa avevo scritto in queste pagine?
  • scemenza ipocrita dell'Expo 2015 (qui)
  • non ti dicono, 'sti ciavadi che Expo 2015 è una distruzione folle da tutti i punti di vista (qui)
  • euforia tragicomica con cui si è cercato ed ottenuto Expo 2015 è indicatore di tale smarrimento profondo, (Domenico Finiguerra, qui).


Il giornalista del giornale radio riporta con quasi impercettibile sarcasmo la posizione del signor Beppe Grillo (molto chiare, direi lampanti da sempre e per questo osteggiate con massima irritazione dal sistema), che  propone l'ovvio: alt immediato  al disastro già in corso e il passaggio ad un sistema diffuso, in modo che non lo si metta [ulteriormente] nel ...  ai milanesi.
Il vuoto con il Renzi intorno non perde occasione di aggiungere la sua voce al coro ragliante di osanna alla crescita progressista tecnoteista modernista senza se e senza ma.
Affamare la bestia! Cruciani lo usa solo però contro la casta, e invece è necessario affamare la bestia, tutta la bestia. Stop alle opere grandemente nefaste il cui primo scopo è di rastrellare le risorse per trasferirle a gruppi specifici di interesse, opere che distruggono economia, ambiente, etica pubblica, opere che alimentano i problemi, che ne sono causa. Come è noto e stranoto fino alla nausea. Ma la litania del fare copre tutto.

Rileggo le stupide parole sarcastiche di Daniele Manca, un altro zelota fanatico di modernismo, uno dei molti che non vuole vedere la realtà.
Prima 'sto sistema collasserà e meglio sarà. Molti creperanno di 'sto tumore imprecando contro la mancanza di progresso, di crescita, di sviluppo, di modernità.


lunedì 12 maggio 2014

Fußball Idiot?



Questo sabato il piccolo (ormai più alto di me) non aveva partita e così al pomeriggio l'ho accompagnato in un piccolo ospedale di montagna abbastanza noto in zona per la qualità dei suoi esami cardiologici.
Mi spiega che è contrario al cambio di maglietta del München Bayern da sempre bianca(rossa) o rossa(bianca) che ora avrà del blu, fa qualche riferimento all'allenatore ex Barcellona. Gli dico: altrimenti come farebbero a vendere forse un milione di magliette di plastica Made in PRC dal costo di 1€ a 50€ l'una a un milione di Fußball Idioten? Tra due o tre anni torneranno a quelle bianche o rosse, con lo stemma societario a destra invece che a sinistra, altra milionata di magliette da vendere a polli da spennare.

Dopo ho allungato un poco per passare da una macelleria famosa di montagna per comprare alcune chicche, come la trippa grigia, il macinato di "cartella" (diaframma) per il ragù alla bolognese e altro.
Insomma, 'sto bipede appena può si fionda con le cose del calcio.
Sapete che io ho una pessima considerazione della pedata, non perché sia uno sport peggio degli altri millesettecentotredici sport che non sono certo peggio, ma per la quantità straordinaria di merda, di corruzione, di vanagloria, di scorrettezze, di rampantismo, di vacuità, di baggianate che lo circonda. Il calcio passivo, poi, è uno dei problemi degli italiani. Se fossi dittatore una delle draconiane leggi che promulgherei sarebbe quella per cui puoi dedicare al calcio passivo al più il tempo che dedichi a quello attivo. Se fossimo in un posto di invasati di pallamano sarebbe lo stesso, pallamano a riempire molte vite e teste vuote perché queste sono le fissazioni. Insomma ho un buffer pazienza non dei più elevati. Arrivato alla macelleria mi dice: posso stare in auto? Eh, a fare che!? Vieni che scegliamo un po' insieme, se ti piace qualcosa me lo dici (infatti, prima sbofonchia, poi si appassiona, conosco il pollo), impari a fare la spesa. Quella in Toscana è una piccola bottega capolavoro anche estetico oltre che per l'eccellenza nella produzione e nella lavorazione, cazzostaiafareuncazzamarcirinauto? Passiamo prima da un piccolo negozio (che in montagna sono ancora spesso abbinati ad un bar) a pigliare una pagnottona di pane toscano che so essere buonissimo lì. Vede  quel giornale che aveva il colore rosino della carta igienica di una volta e si fionda a leggere.
Eccheppalle.
Mi è uscita ancora l'espressione molto dura, che ho appreso da sua madre tedesca (possono essere meravigliosamente sobri e parchi e acuminati e distruttivi, pesantissimi i crucchi nelle loro pacate offese) che altrettanto detesta la pedata. Vuoi diventare un Fußball Idiot?

Il bipede risponde a tono: anche tu sei un Tango Idiot.
Lo smonto. Sì sì, prova tu a diventare un Tango Idiot se ci riesci. Ihihih E' un filino difficile il tango, per gli idioti. Prende su la badilata, capisce che la sua battuta non va molto in là, bofonchia qualcosa e torna zitto.
Poi tutto bene, è stato un fine settimana bellissimo che l'ho coccolato come ho potuto, che ha studiato tutto il tempo.
Però c'è questa rottura e mi ha persino fatto male averlo trattato così male per 'sta sua roba del calcio. Ma diocane, proprio su quel cazzo di sport sui millesettecentotredici sport si doveva fissare?
Io devo stare attento, perché vivo poco col bipede, dovrei assecondarlo sulle sue passioni, prenderlo col miele, non col fiele. Ma  a volte è più forte di me. Poi mi dispace. Mi ero cakomollizzato al punto da pensare di andare perfino alla stadio con lui una volta. A che punti si arriva presi dall'emotività. A gettar benzina sul fuoco, a dare zucchero ad un diabetico, a portare allo stadio un Fußball Idiot.

Destra sinistra - 4

(Destra sinistra - 3)

_zzz mi ha segnalato questo lavoro di Natalino Balasso. Mi ha strappato non poche risate.
La demagogia, il_bobbolo che vuole sentirsi raccontare le stupidate che hanno causato i problemi dei quali esso si lagna, slogan del cazzo a josa, le religioni (come quella della crescita) fanfaronate a destra sinistra sopra e sotto, la truffa del bipolarismo della finta destra-finta sinistra, l'informazione vuota, la_gente, il collasso della politicà alla faziosità di ultrà di questa o quella roba.
Balasso casca però anch'egli nella sua parte di qualunquismo religioso (quello della sinistra) con il riferimento polemico allo iussa via. E' del tutto ovvio che devono iussare via (ovvero che non devono iussare via dalla loro terra) visto che l'Italia è un veicolo che dovrebbe portare 10 o 15 persone, è stracarico e ne porta già ora 60 + 10 di clandestini e ne stanno arrivando altri 10 o 20.
Adoro il cinismo dissacrante di Balasso, lo sto riascoltando in sottofondo e non posso che sghignazzare.



giovedì 8 maggio 2014

La prima risposta

_nia ha una vita intensa e ricca di molte attività.
Dopo un paio di giorni che io me ne sto per i fatti miei, mi da un segno di vita. Ieri sera mi ha messaggiato ancora sul fatto che il giro di domenica è stato bellissimo. Le ho risposto che è stata frizzante e che le bollicine del giro sono anche merito suo. Che, se vorrà, ci saranno ancora altri momenti piacevoli.
Qualche giorno fa un segno suo che ora non ricordo esattamente, qualcosa tipo mi piacerebbe fare qualcosa insieme piuttosto empatico al quale avevo buttato lì "venerdì sera vieni a casa, ti cucino un po' di mare, poi sabato mattina andiamo a farci un bel giro qui".  Mi aveva risposto che la sua razionalità condita d'istinto non va a braccetto con le programmazioni e ... vedremo ok?
Tipo: rimani lì in attesa che poi se fata scopetta, la costellazione, e le preghiere dell'oracolo lo consentiranno....
Stamattina la madre di mio figlio mi ha detto che va bene, posso anticipare la frequentazione del fine settimana da venerdì sera a domenica tardo pomeriggio; potrà andare alla milonga del TPO. Le avevo chiesto questo martedì. La prima risposta che arriva, mi ero detto, sarà quella che deciderà.
Così a metà mattina l'ho comunicato a _nia, da venerdì sera sarò con mio figlio.
_nia mi ha scritto che... nel frattempo si è accordata per andare dai suoi in meridione.

A volte c'è un sottile duello di tattiche e strategie. Siamo abbastanza mentali ed... egoisti. Mi permetto di sottolineare che mi ha informato che non ci sarebbe stata solo quando le ho messaggiato dell'impegno con il bipede. Se io fossi rimasto in speranzosa stupida attesa? Diciamo che dal punto di vista PNL le ho rubato il frame, si dice.

Tutto sommato penso che sia sano che siamo entrambi egoisti. Se fossimo fuori di noi, sbilanciati verso l'altro queste tattiche, le attese, i silenzi, le aspettative deluse o eccessive diventerebbero sgarbi, sgradevolezze, etc. C'è questa fisarmonica di momenti gradevoli insieme, ancora zero sesso (a parte quella bella slinguazzata) e di allontanamento.
No, non sono sgarbi. Invece, così, sono solo eventi del fato, gocce d'acqua che cascano sulla pelle e corrono via.

mercoledì 7 maggio 2014

7 maggio



Non ho cagato di striscio né il 25 aprile né l'1 maggio quest'anno.
Per la prima occorrenza da queste parti è arrivata quella meschina figura della Kyenge. Trovo di pessimo gusto che in una provincia che ha subito efferati eccidi da parte di stranieri invasori (nazisti) in combutta con la ghenga fascista locale, andare a catechizzare cittadini e paesani sul fatto che debbano essere invasi volenti o nolenti da milioni di altri stranieri, buona parte dei quali islamici osservanti e quindi con potenziale di violenza elevato. Questa catechizzazione mi pare pure 'na presa per il culo.

Sul primo maggio, sono incappato nella pagina di LaDama Bianca.
Non posso che partire un pensiero a metà (metà) razionale e (metà) intelligente della sinistra: lavorare meno e lavorare tutti.
Il principio è corretto. Ma come tutte le cose religiose, manca la mezza verità scomoda. Perché lì sotto c'è ancora la religione della crescita e del consumismo: il 99% delle persone vogliono avere più reddito e consumismo a parità di lavoro.

Lavorare meno, lavorare tutti (grandi ovazioni, applausi, ti tirano pure le mutandine e i boxer) e ... percepire meno (e qui quel 99% inizia a bofonchiare se non a sbraitare, non è più d'accordo, ti tirano di tutto, ti sputano addosso, anche le scarpe marcepuzzolenti).

Percepire meno perché lavorare meno ti permette di lavorare di più per te stess*: ripararti l'auto, avere un orto, spostarti in bici, prepararti la pizza in casa, farti il maglione, lo yoghurt, preparare le conserve che poi dai alla tua massaggiattrice shatsu che ti ripara, in cambio, la contrazione alla schiena etc. .
Sempre la decrescita. troppo razionale, semplice e intelligente affinché possa funzionare.

Ieri sera mi sono messo a osservare con attenzione il treno, prima che salisse UnBipedinone che la frequentazione è stata anticipata a ieri.
Nei treni del ritorno c'è la stanchezza di una giornata di lavoro. Silenzio, occhi chiusi, teste reclinate, qualcuno russa un po' anche. La stanchezza rende uguali e degni, non c'è colore, religione, partito. Questo è molto umano e bello. La dignità comune dell'essersi guadagnati la vita.
Ho rispetto per questa dignità, per la fatica, per l'impegno. Non sono parassiti che sfruttano la fatica altrui.

martedì 6 maggio 2014

Popolo D(e)i Ladri e Ricettatori: ((very) local version) - 4

(Popolo D(e)i Ladri e Ricettatori: ((very) local version) - 3)

Ricettatore? No grazie.
Ieri, a termine della lezione, ho rimesso nel loro cartone le due magliette diversamente prelevate che _elo regalò a _ara che poi sbolognò a me. Quella roba mi dava talmente fastidio che non le ho neppure aperte e visionate.
Ripeto: i ricettatori sono peggio dei ladri come coloro che si indebitano sono peggio degli usurai (senza i primi i secondi non esisterebbero).
La buona notizia (lo scopro ora) che il nostro diritto morale assai storto per una volta concorda con la mia visione etica della società e considera più grave la ricettazione del furto.

lunedì 5 maggio 2014

15€

  • Quindici euri, quindici euri più casse per morti, yo-ho-ho! E una terapia nutrizionale! La religione e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una terapia nutrizionale! 

Sono incappato in 'sta orribile campagna Unicef che sfrutta in modo ignobile e immorale i più sdilinquiti sentimentalismi e le peggiori credenze di massa (avete presente quei detti tipo "Un figlio è un dono di dio!" ?)
Io vorrei fare una domanda: ma perché gestire il problema invece di evitarlo?
La London School of Economics aveva dimostrato, ancora una volta, l'elementarmente ovvio. Ma perché cazzo l'Unicef non si impegna a richiedere una donazione di 15€ per un campagna di contraccezione diffusa, di istruzione delle donne, di loro autonomia?!
Io continuo a non capire. In un mondo stipato di 7 miliardi di homo, viene elementare, no!? di pensare che non mettere al mondo dei disgraziati poracci senza nessun futuro sia molto meglio di metterli al  mondo e poi di iniziare a gestire la quantità grandissima di problemi, di sofferenza, violenza, dolore, distruzione, prevaricazione che questo comporta.
Ma qualcuno mi può spiegare? Dove sbaglio nel mio ragionamento?
Ma perché homo non usa mai la roba che ha dentro la scatola cranica? Perché i ragionamenti elementari e le soluzioni più semplici vengono combattuti?
Si torna sempre lì. Appena si tocca la questione (passo primo, prendere atto, concettualmente di un problema) le religioni e i religiosi con la loro mentalità accrescitiva bloccano tutto. Prima di tutto la zootecnia umana.
Evitare di concepire il figlio, oggi, 2014, è l'atto più nobile, ecologico e degno che si possa fare.
E invece... Creare un problema e poi tentare di gestirlo.
Follia pura.


Via delle Valli

Ieri ce ne siamo andati lì dove il mare e la terra finiscono uno nell'altra. Tra la foce dell'Adige e il Po di Maistra, quasi anello da Cavanella d'Adige poi fino a Rosolina. Cinque hanno dato buca, alla fine, terrorizzati dall'idea di fare 40km in bici. Avevo informato il gruppo degli interessati che si sarebbe trattato di un giro di zia Antonè, per la facilità. Se avessi detto loro due ore e mezza di pedalata tranquilla, su cinque complessive, si sarebbero spaventati di meno.
C'è una quantità pazzesca di persone che non possiedono neppure una bici. A me 'sta roba preoccupa molto, il mondo è messo malissimo e le persone stanno perdendo la propria mobilità, anche quella ciclistica oltre che quella a piedi. Lobotomizzati con appendici che dispensano barlumi di vitalità virtuale, via via più statici, meno semoventi: è questo il futuro che ci aspetta?

Bellezza straordinaria. Io amo gli spazi. Lo spazio, in questa costipazione umana che peggiora di giorno in giorno (mentre leggi, in due minuti, si sono aggiunti altri 5 homo agli esistenti) è una delle cose preziose. Lo spazio dove la grande bellezza della Natura esiste ancora.
_zzz, _nia ed io. _nia è stata una compagna di esperienza molto frizzante e vispa. Si lancia nelle cose. Ha preso  dei buoni punti! Poca brigata, vita beata. E infatti, in tre, ci siamo trovati troppo bene.
Profumo di mare e di laguna, brezza fresca, tutti i suoni del mare laguna, i gabbiani sull'Adige, poi quello della risacca su spiaggia e scogliere, dei copertoni delle bici che mordevano la strada, il rumore del trenino piccino tra Rovigo e Cavanella. Sole meraviglioso e brezza fresca, una libidine anche tattile. C'è stato anche il piacere di viaggiare in treno, senza code e il tempo da godercela in tre, scherzare, leggere, riposarci, senza il cazzoditrafficodemmerda solito. Ecco, le ferrovie italiane, rimangono sgarrupate, il trasporto bici è tra il creativo e il clandestino e l'ostacolato in tutti i modi possibili.
Maservonotrepuntoduemiliardidieurodiinvestimentosunuoveinfrastruttureperililcicloturismoeitreniadaltavelocità. Poi non riescono a pagare 30€ per mezz'ora di lavoro di un operaio saldatore per banale ed ordinaria manutenzione per riparare dei ganci portabici in una carrozza.
Una volta leggevo che una delle differenze tra i crucchimagnacrauti e i cantantidiosolemiospaghettimandolino è che i primi hanno a cuore la manutenzione, i secondi le robe nuove.







domenica 4 maggio 2014

La magione

Ho girato un po' come una trottola in questi giorni.
Fortuna vuole che venerdì ci fosse uno splendido tempo da cani. Era quasi freddo lassù 613 metri di Chianti sul livello del mare. E così ce ne siamo rimasti in casa, mentre saette, lampi, grandine e l'iradidio numero due veniva giù. Amici cari, a parlare con anima e cuore. Poi a _mma, la piccola ciccia del babbo suo separato, facevo lo scherzo dei piedi spussoni e rideva come l'avessimo caricata con una molla. Stavamo davanti al grande camino, col fuoco acceso, a raccontarci della vita, delle cose grandi e piccine.
Ma come, non ti fermi? Non ci potevano credere. Ma c'era stato un malinteso, non avevo capito che avessero voluto sequestrarmi per un paio di giorni almeno. Avevo già preso impegno per la milonga la sera.
Così mi hanno riportato alla stazione laggiù in Val d'Arno a riprendere i mie treni a mezza lentezza, godermi ii paesaggi e con il tempo per godermeli. Sono tornato nei miei colli, al di là del Grande Appennino. In quel mare di mille verdi, di vita lussureggiante di acqua e primavera, di selve con un che di scuro e selvatico che mi impressionano, le Alpi non riescono ad essere così selvagge, così medievali.
E' bello essere stati coccolati. Mi sono sentito coccolato e, per una volta, sono stato io a godermi le delizie, a non essere maestro in cucina. Il caldo nel camino, la tavola che era bella, non so se più essa o la parete di pietre e cocci vecchi e  il camino grande, la ex mangiatoia, l'amore con cui tutto è stto recuperato, restaurato. Ridono quando dico che è un posto da intorto, come potrebbe una donna resistere a quella bellezza? Io la chiamo la Magione.
Mi sono sentito a casa, così coccolato e ben voluto, in un sogno di bellezza antica.
Stavo pensando tutto questo quando ho dovuto frenare bruscamente, maschio di capriolo nn mi attraversare la piccola strada, nel bosco fitto e scuro di verdi di tutti i verdi del mondo, quando arriva la uomomobile con l'uomo felice dentro, eh!?



giovedì 1 maggio 2014

Scelgo

Io mi ricordo delle "maratone" in alcuni grandi eventi goa (nel gergo si dice party) in cui la transe elettronica durava per alcuni giorni e intorno ci vivevi, si drogavano, dormivamo, facevamo la cacca, la doccia, si mangiava, ti pungevano le zanzare, c'era la gioia dei fiotti di dio in te, sbocciavano amori fugacei, le casse 140 BPM della psytrance.  e le separazioni repentine.
Poi ci sono anche le maratone del tango. Milonga aperte per due o tre giorni continuativamente, in genere in occasione di feste e ponti. Ieri eravamo là, ad una maratona di tango. C'è un'atmosfera interessante, a metà tra quella di una milonga e quella di un festival.
Mi ero svegliato la mattina alle cinque e tre quarti, fatto tardi al lavoro, arrivato lì verso le ventitre, senza una pausa per un relax. Un po' un peccato. Andati via _zzz, le sue due amiche ed io alle cinque. Alla fine ha proprio preso il sopravvento la stanchezza. Ventitre ore di seguito, a vivere la vita, come se non volessimo perderne nulla.
Ma T. è esigente. Non puoi quando sei così stanco. Perché sono movimenti sottili, è prendersi cura di lei, assecondarla, interpretare, arrivare a quell'equilibrio altissimo e profondo, infinitesimo e fragile, è sentire il suo cuore che batte, proporre, inventare, farla divertire.
Quando sei così stanco non va. Penso di aver ballato a neppure metà delle mie possibilità.
Oggi _ara (la mia compagna di studi tornata ieri dal Brasile), _lia e _elo sarebbero tornati là. Volevano che andassi con loro. Abbiamo camminato, dopo le nostre parole, sai _zzz che noi abbiamo la fortuna di osservare questo mondo, di pensare come vivere bene lasciandolo meglio di come lo abbiamo trovato. C'era il prato di maggio, il sole che a tratti usciva caldo.
Avevamo parlato della difficoltà di decidere, di discernere, che l'abbiamo scacciata per anni inquinando le menti col “Più tutto per tutti!' rendendole inette.
Sentivamo la pesantezza della stanchezza diffusa.
Ascoltare il corpo, ascoltare la mente. T. ti chiama ma tu lo sai, che non ballerai bene.
Ero in treno, verso casa, con gli occhi che si chiudevano.
Buonanotte ore della mia vita che vi ho vissuto così intensamente. Sono felice, ho ascoltato, ho scelto e domani sera, forse saremo ancora insieme, abbracciati ad una donna che sorride, a proporle, ad ascoltarla, sulle note di un vals. 
Ora vado a dormire. Che bello scegliere! Domani da un amico che vive tra Bologna, la sua villa  in Chianti e Cambridge. Buonanotte.