domenica 27 novembre 2022
Liturgie (come finiremo tuttu)
mercoledì 23 novembre 2022
Segni di cambiamento
La mia parte cruscantica ha molto apprezzato che la Presidente del Consiglio abbia utilizzato il termine tassa piatta.
Questo segue la decisione della signora Meloni di utilizzare un'auto italiana per i suoi spostamenti istituzionali.
Due piccoli e importanti segni di cambiamento rispetto al rozzo, gretto e diffuso inglesano e alla esterofilia (anglofilia) scema così diffusi.
La sinistra che è sia artefice che vittima della grande deculturazione imposta dal sessantotto in poi, è ben popolata e alimentata da semicolti e pseudointellettuali che mangiano alla greppia compagnesca. Se fosse vera la presunta e millantata supremazia culturale, dovrebbero essere primi nella mediazione simbolica che è il dominio dell'opera intellettuale.
Invece sono dentro nella palta del rozzume ugualizzato che riguarda anche la lingua, ovvero la tratta in modo mediocre e appiattito, con tutte le tendenze gregarie che, in quanto tali, non possono che livellare al basso.
L'autorazzismo (del quale evidenzio la genuina natura razzistica postfissando l'attributo anti in "razzisti anti") è particolamente orgoglione nel tentare di distruggere tutto ciò che ha attinenza con la propria cultura.
martedì 22 novembre 2022
Bevute
E' da stanotte che piove, qualche ora, di pioggia decisa. Finalmente!
Vedo nella strada, in fondovalle, le autobotti dell'acqua che vanno a rifornire i comuni della collina, della montagna, tutti colle fonti secche da mesi, acquedotti a zero. Il risultato di un anno e mezzo di siccità, almeno. Per quanto robuste le piogge di oggi non possono colmare il debito idrico conseguente a mesi, anni di deficit idrico.
Noi andiamo avanti come se nulla fosse, letteralmente bevendoci, prosciugandoci le riserve di acqua fossile. Qualcuno dei politicanti si sarà fatto la domanda :- "Quando le acque di falda saranno finite che faremo?". In quanto a giulività cogliona o coglionaggine giuliva non ho ancora capito cosa sia peggio, se gli amministratori o gli amministrati.
Sempre a proposito di bere: l'altro giorno decido di aquistare, per sfizio, un liquore a base di anice (stellato). Nel piccolo negozio c'era solo la nota Sambuca Molinari. Vedo che ha una sorta di tappo enorme che... in realtà non era un tappo ma... (sigh!) un bicchiere allegato alla bottiglia con tanto di plasticaccia tutt'intorno.
Che stronzata! I bicchieri li prendo come piacciono a me, quando mi servono: non sono ancora così idiota da dover utilizzare un bicchiere propinatomi per l'attivismo cretino di qualche marketingaro da strapazzo che si è bevuto il cervello. La bottiglia è rimasta sullo scaffale. Fanculo!
Domenica, dopo la pioggia di sabato, siamo andati a fare un giro, su colline vicino a casa dove un amico dei tempi della danza afrocubana/salsa ha comprato un piccolo podere per scappare dalla città e tornare al rurale al quale era abituato fino alla gioventù.
La luce, la campagna, dopo la pioggia, al tramonto, la fanno amare ancora di più. In basso a destra, qui sotto, si intravvede il piccolo bacino in cui, nel suo podere, accumula l'acqua. Speriamo che si colmi un po' dopo la cura dimagrante di questo anno e mezzo.
lunedì 21 novembre 2022
Poesie camminate - 4: in cinque minuti
(Poesie camminate - 3: flirt liofilizzato)
Come dice un mio maestro, il primo brano di una tanda un po' più tranquillo, per iniziare a conoscersi.
Così arriviamo all'abbraccio. La sua mano destra nella mia sinistra, la mia mano destra intorno al suo busto e viceversa, la sua mano sinistra che atterra sulla mia spalla destra.
Oddiolamammatidicesempre nonballaremilongheconunasconosciuta. Comesaràquestacomesaràconquesta?
Ecco si parte, con un impercettibile sudore sul palmo della mano, trepidazione, di piccola splendida ansia. Poi iniziamo a capirci, inizia il duetto, registri ed energia si alzano.
Per la milonga, spesso, gli amori tre minuti sono tre.
Non parliamo molto, durante le due soste, poco chamuyo. C'è una palpabile tensione reciproca. E gli amori tre minuti precipitano, fuggono.
E' incredibile questo tango. Non ci conoscevamo neppure [Orsone, NdUUiC] non so nulla di te. Avremmo potuto essere lì fuori, sconosciuti, in strada, su un autobus... a ignorarci.
Ci abbracciamo e poi succede tutto questo... tutto questo in due, in cinque minuti!
Sorrido mentre la guardo, annuisco. Non ci sono altre parole per questo incanto che abbiamo vissuto.
Le dico solo "Sceneggiatori, registi, interpreti, protagonisti ddi questa Dolce Vita". Non una parola di più.
Ancora una tanda? Annuisce, questa volta ella in silenzio.
Ripartiamo. Ancora qualche nostra poesia camminata, abbracciata. La piratessa mi aveva fatto capire di che pasta era fatta.
sabato 19 novembre 2022
Poesie camminate - 3: flirt liofilizzato
Ero nella saletta d'ingresso, con _zzz, a scambiare qualche parola. _nia era appena arrivata, in quel piccolo gruppo di tre, da Ancona. Capelli mossi, tra il castano e il fulvo, sorriso, alta, non si poteva ignorarla, per bellezza e avvenenza. Mai vista alla Milonga Sì.
Sì, devo fermarmi per l'anca, così peggiorata in questo autunno, interrompere il banchetto.
Questa arte relazionale, come dice Flora Benedetti, propone anche questa erotizzazione massima (con relative esitazioni, timori, ansia, palpitazioni) della sconosciuta (scrivo da maschio, ovviamente).
Rientro uin sala, col velluto di parquet nero. Era iniziata una tanda di milongas camperas, di Hugo Diaz, non fai tempo ad accorgerti che sono già finite: dalla saletta mi precipito di là. Oddio, ci sarà una compagna di ventura, per questi amori tre minuti? Una piratessa colla quale capirsi nel vortice? Era seduta là in fondo, a destra. I nostri occhi si incrociano in quel gioco, guizzo di flirt liofilizzato, che è la mirada. Quella è il principio del divenire.
Piccola sinfonia
- Ascoltando la pioggia a tratti molto forte. In queste circostanze la casa è veramente isolata in un grigiore senza tempo che a me piace tantissimo. Ascolto la musica delle grondaie e qualche tuono poderoso che scuote i vetri; in una pausa dal maltempo esco fuori a bearmi dell'odore di bagnato, osservando le tegole lustre come specchi e le prime arance appena gialle dell'anno venturo - ognuna con la sua goccia in basso che stenta a staccarsi e cadere.
LupoLibero
La prima volta, dopo mesi, dopo stagioni, di pioggia che non sia per pochi minuti. Deo gratias!
Finalmente il potersi godere il ticchettio delle gocce sul tetto prima che essa sparisca senza che tu abbia potuto ascoltare quella musica. Ogni tanto arriva uno scroscio più forte che si unisce al borbottare sommesso delle fiamme nella cucina economica, qui a sinistra. Due strumenti in sinfonia per la felicità.
martedì 15 novembre 2022
Otto: due piaghe
lunedì 14 novembre 2022
Poesie camminate - 2: ciò che amo
domenica 13 novembre 2022
sabato 12 novembre 2022
Batte il cuore
Sono passati oltre dieci anni e, ancora, questa celebrazione dello scendere dal treno, incamminarmi verso la mia Milonga Sì del cuore, attraverso la città affollata, mi emoziona, mi fa battere il cuore come ai tempi dei primi passi.
giovedì 10 novembre 2022
Falso normale
Così i giosiosi fratelli, mossi dai più magnanimi generosità e spirito di abnegazione volitivamente venuti per pagarci le pensioni, sono tutti fragili e malaticci. C'è qualcosa che non mi torna.
Mio padre, medico, disprezzava gran molti suoi colleghi definendoli "burocrati talmente passacarte, talmente pigri che non vogliono neppure andare a casa dei pazienti per visitarli".
Quando era medico condotto, ogni tanto arrivava qualche fancazzista furbastro (i tempi non cambiano) chiedendogli il certificato di malattia: dopo attenta visita mandava i sani finto-malati al lavoro avvisandoli che alla volta successiva avrebbe avvisato le autorità competenti (INAIL, etc.) sulla richiesta di falso ideologico.
Il falso ideologico è diventato la norma: non a sufficienza per i cazzari nostrani, ora importiamo pure quelli esotici.
Il furgone organizzato da sx e ONG per i nuovi baldanzosi fattorini arrivati per consegnarci il pane sfornato di giornata. |
venerdì 4 novembre 2022
Lessico adulterato
Iniziano a vedersi i primi cambiamenti rispetto alla guerra migratoria. Del resto io, un po' anarchico, un po' ecoreazionario, un po' gandhiano, guarderei ad una destra inesistente, votai, turandomi il naso la sinistra sovranista principalmente per due motivi: la guerra migratoria, appunto, e la barbarie etica arcobalenga, essendo in constrasto su molti altri punti.
Questa lieve inversione inizia a scalfire la politica suicida, per dirla alla Sartori, dei confini e dei porti aperti. Pure la narrazione che ha inventato un lessico astruso, metafisico, adulterato.
La narrazione sinistra mendace e menzognera si avvale da tempo di una distorsione completa della realta, realizzata anche mediante la lavatrice dei cervelli (nota come internet), una cloaca che straripa di politicamente corretto progressista scaricato h24 dai social e altro nella tua crapa. Peraltro narrazione e concetti che, in sinistrese, si direbbero classist*, razzist*, machofasciopatriarcal*.
Scappano dalle guerre
Salvati in mare
Fuggono dalla fame
Abbiamo bisogno di schiavi di lavoratori
Ci pagano le pensioni
Fanno i lavori [schiavili che i sostentati dal reddtito di fancazzanza bamboccioni] italiani non vogliono piu' fare
Il diritto ad emigrare
...
Leggevo le rimostranze sul lessico adulterato che depreca il "raccolti in mare" rispetto al "salvati in mare".
Non c'è alcun salvataggio visto che sono moltitudini di persone che perfettamente consapevoli del violare leggi e penetrare altre comunita' con violenza contro la volonta' degli invasi, persone che si metteno in mare contando sugli squallidi taxi delle ONG scafiste e razziste anti.
E' sufficiente iniziare ad aumentare un poco la resistenza contro l'invasione, come avvenne ai confini tra Polonia e Bielorussia, come succede a Ceuta, ai confini tra Bulgaria e Grecia e Turchia, per osservare la violenza disvelarsi, con assalti armati e attacchi diretti alle guardie di frontiera e apparire subito, esplicita, invece di manifestarsi a posteriori con la nocenza quotidiana nelle aree distopiche, banlieue, le Roma Termini, treni, autobus, strade, via via fino a basi militari extra territoriali realizzate in Europa come Molenbeek e altre.
La stessa setta di invasati che ci sfrantumò i coglioni per mesi con la solfa del bambino siriano morto sulle spiagge del Mediterraneo orientale e che non ha speso una parola una per l'abisso di violenza che un'algerina (mah va!) ha comminato ad una dodicenne francese (quindi bianca quindi fascista, razzista e sfruttatrice dei poveri) Lola Daviet.
Se io mi metto in una situazione critica e scriteriata sfuttando il tuo senso etico per forzarti con coercizione a cio' che non vuoi sto solo usando uno squallido ricatto morale per i miei scopi.
Ancora una volta, però, distinguere i sicari, gli invasori, l'arma biologica umana usata dai mandanti, questa setta di fanatici arcobalegnhi nei loro spazi mentali oppiacei che da sadici, genuirni razzisti anti, gongolano per la distruzione della società in cui vivono. Peraltro utili idioti funzione dei grandi poteri, dell'ultracapitalismo, (i "padroni del vapore" in lessico marxista) che si avvalgono dell'importazione di moltitudini di famelici consumisti pronti e di lavori per frantumare i salari e per aumentare il volume degli affari e profitti e potere e per realizzare, nei fatti, una società neo-coloniale e razzista a caste di inferiori delegati ai lavori umili. Non a caso c'e' spesso una castalia di oligarchi (come questo) che implementa, attua e finanzia ogni progetto per la distruzione sociale.
La sinistra è da sempre specialista a realizzare in realta' la nemesi delle proprie fanatiche, assurde, metafisiche credenze, il lessico adulterato solo uno dei suoi strumenti.
Pochi minuti
Dopo un altro mese e mezzo di aridità (c'era stato qualche pioggia e temporale a settembre), pochi minuti di pioggia ed è tornato sereno e ventilato.
Questa siccità che dura da un anno e mezzo almeno è una sciagura.