martedì 30 agosto 2011

Perché dovrei?

Sono andato a prendere _ara, Grano di pepe, un paio di volte a casa. Lavora nell'editoria, di fatto precaria oppure, diciamo, libera professionista in cui non sei così libera. E' indipendente, colta, carina, è la prima tanghera che mi ha fatto battere il cuore, le dico questo ogni tanto, sorride. Indipendenza e spirito di iniziativa dovuta, probabilmente, alla vita non agio-sedativa, l'indipendenza è molto sex y per me, mi piace molto.
Certo, quando domenica sera sono entrato nella milonga temporanea nel museo di arte moderna mi sono reso conto che...

Una quantità straordinaria di splendide, belle, gnocchissime donne, comunque tutte eleganti, tirate da urlo, taccate di brutto come tango comanda, livello artistico (coreutico) medio elevato ovvero l'arte di muovere il corpo e di affascinare. Semplicemente le vorresti (amare) tutte o quasi. Perché fissarsi con una? Ho rivisto anche _via che continua a tampinarmi.

Ma non voglio mettermi neppure con _ara. Perché? E' semplicemente inebriante questo gioco dell'essere liberi nel conoscere, nel sorridere, guardare ed essere guardati, desiderare ed essere desiderati. Ho conosciuto _isa di Ferrara, quella sera. c'era una bella attrazione tra di noi, anche se non abbiamo ballato (tanga bene e da molto tempo).
Da ieri sera ho il numero di _ica, altra donna fine e carina, proprio il prototipo di una danzatrice classica, le mancava il tutù, ieri, mora e cogli occhi azzurri. Venerdì andremo all'apertura di una milonga.

Pochi minuti fa al supermercato, in pausa pranzo, ho visto una collega assorta di fronte ai prodotti per la tintura dei capelli. Le ho detto che... è carino il suo nuovo stile (look), si è sorpresa, fatto un sorriso così, se l'è goduto proprio un casino l'apprezzamento, si vedeva.
Perché mettersi con una, nella gabbia del tu ed io (, ora)? Dover rinunciare a questa seduzione diffusa, all'essere galanti, liberi da interessi di possesso? Come brezza tra rami di alberi? La cosa che inizio a intuire è che questo aspetto disinteressato spesso le scombussola, non capiscono, le attrae (beh, non nascondo che sono un uomo di aspetto piacevole e questo gioca, a questo livello di giochi seduttivi, un ruolo importante). Perché dovrei rinunciare a queste carezze per l'ego mio ed altrui?

E infatti non rinuncerò affatto.
Libero. Di amarle, anche solo cogli occhi, con un tango, tutte.

 Tango

lunedì 29 agosto 2011

Nel cuore del museo

Nel cuore del museo, la sala dei due camini. Non si può, ci avevano detto :- Capienza raggiunta, non facciamo  entrare più nessuno, per ora.
La tensione rimaneva, nella coda di danzatori a potenziale inespresso, raccolto. Anxhe _isa e _ina venute da lontano.
La sala del tango. Sì, avrebbe potuto essere il Ministry of Sound o l'Apollo o lo Studio 54.
L'ecclesia di questo corpo molteplice, che cerca intese, amori, esibizione di sé. Le pareti bianche, un hangar quasi, dove i vapori della passione salivano tremolanti verso l'alto.
Allora senti l'emozione piu' sotto? La chimica delle emozioni che circola, pompata dal cuore battente?
Alla fine eravamo stati ammessi, al tempio.

E l'emozione per vedere la più fantastica serie di unioni danzanti Uomo-Donna si e' aggiunta a quella (l'ho detto a _elo, qui ogni maschio impazzirebbe per la straordinaria bellezza di donne, l'estetica nel suo senso più  preciso si compie)  l'emozione del ballare una prima tanda, di vals con _ara batticuore.

Capogiri.



Tango by Night

giovedì 25 agosto 2011

In cima a tutto

Nove giorni in montagna. UnFiglio, UnPadre. E i nonni. E gli _zzz per qualche giorno. E' stato bellissimo. A partire della progressione nelle escursioni e nelle ascensioni, fino ai rapporti nella tribù. Fino alla nostra intesa. Ce ne giravamo felici con la zazzera all'aria, sotto il cielo ed il sole. Martedì sera sono andato al neo gas gemmato del paese vicino, ho visto UnBambino che ha fatto una gran corsa attraverso tutto il parco pubblico per saltarmi addosso abbracciandomi.
Ero in cima a tutto!
Gioia pura.


venerdì 12 agosto 2011

Dietro a lui

Sotto quei tigli mi ha accarezzato il volto, usato l'arte delle sue mani (cinque diplomi con firma di re, visti a casa sua). E' stata una giornata splendida, sotto il blu pazzesco e il sole gagliardo di una giornata splendente, radiosa e fresca d'agosto. Mi voleva baciare dopo quel sangiovese, mi toccava. Le ho detto del mio lieve imbarazzo, su quella panchina sotto i due tigli. Aveva preso la gamba sinistra, e come in un adorno appoggiata sopra le mie, i piedi fini e le unghie pintate di rosso bordeaux. Erano pietre e archetti e campanili e il silenzio di secoli. Vedi - le ho detto - quelli non capiscono nulla, il paradiso il regno dei cieli. Sciocchi, è qui e ora, qui, la bellezza del paradiso. Eravamo tornati più volte sulla mia provocazione "La bellezza salverà il mondo".
No, _via, non lo so gestire. Ora voglio essere galante, sedurre, flirtare. Dopo sei anni in coppia, non ho alcuna voglia di mettermi ad inseme ad una. Sì, vorrei essere porco e trombarne molte ma so che non sono poi capace di gestire il dopo quelle domane - quando usciamo? - non saprei dire di no. Mi accarezzava, un po' così.
Sento che ha qualche anno più di me. Anche questo mi trattiene.
E' stato bello, e leggero, abbiamo scherzato e riso, un po' storditi dalla bellezza esuberante di pietre e mattoni romanici e di giardini di olivi e vigne sui colli, e poi calanchi e parole sexy.
Un salto a casa sua, nel suo nido, mi sono cambiato - percepivo il suo desiderio che mi fermassi - e poi via, in milonga.
Me la sono cavata bene. Ora le altre ballerine principianti mi chiedono di ballare. Considerato che le donne vanno almeno a doppia velocità nell'apprendimento e che ho saltato alcune lezioni, beh, inizio a togliermi le mie porche soddisfazioni. Inizio a percepire quell'essere uno a quattro piedi, come dice il maestro.

Tango mon amour, voi donne aspettate, siete in fila, dietro a lui.

ieve del Thò, nr. Brisighella

mercoledì 10 agosto 2011

Ego tango

All'inizio è una doccia scozzese. Vai su e giù, ti esalti per un vals riuscito bene una sera, la volta dopo ti senti come uno zampone goffo. Da alla testa, lo senti nel cuore e nella pancia, c'è il patimento e l'insicurezza del movimento nascente, sì, un movimento nascente. Lunedì sera lezione di portamento e camminata. Sentire come se tu avessi quattro piedi diceva il maestro. E per la prima volta li ho sentiti, quei quattro piedi, essere uno, ho sentito tre minuti d'amore, come dice Celia Blanco.
 _ara rimane sempre la donna che mi ha fatto battereilcuore, due volte. Penso che non dimenticherò mai quei tango e quelle milonga con lei, è in vacanza ora, riprenderemo tra una decina di giorni.
A pranzo ho preparatop una pasta alla norma che... spaccava di brutto. Mbeh?! A Catania ora c'è  il tango festival, forse il più famoso d'Italia. Chissà se un giorno saremo là ad esibirci tangando - le ho scritto. Eh, di tanto in tanto scappo un po' in avanti.
Domani andrò a prendere _via per un giro, scoperchiati, su per i crinali, passiamo dalla milonga allo spettacolo di Terra Madre. Era bella, come uscita da un quadro di Klimt e ha l'arte - mi girava un po' la testa quando sbirciavo sotto i suoi adorno - è bella, con due gambe così e un culo pomì (eh, lo yoga) ed è fine. Sì, mi rallegro ma.... non sono emozionato, no. C'è del distacco. Non ho voglia di mettermi con nessuna. Solo dell'arte di danzare cogli occhi, dell'avvicinarsi e dell'allontanarsi. Del desiderare ed essere desiderati. Tango d'ego.
Lunedì in milonga ho capito, finalmente qual'è. E' Hugo Diaz, Milonga para una armonica, quel pezzo che mi scioglie il cuore di burro.
E quando li vedo ballare cosi' (Diego Riemer e Mariana Dragone), ecco, sento che è del tango che mi sto innamorando ora.


alba tremilaesei

Ier sera sono andato a vedere Il diario di una schiappa 2, con il mio bipede. Il pomeriggio un giro in bici, poi via al cinema. Bello sentirlo ridere: ha letto tutti i libri di quella serie e mi commentava i personaggi. Sta crescendo bene ed è ricco di sensibilità all'arte, di voglia di gioco, di impegno, di senso politico e della natura. Me lo godo quando mi spiega le sue visioni sulle cose del mondo.

Un paio di giorni partiremo per i monti: quest'anno no soldi per la biciclettata all'estero, staremo in montagna dai miei. Due o tre uscite in allenamento, poi, meteo permettendo, ci faremo un tremilaesei con tanto di l'aba in vetta. Egli che è all'alba di una vita che vorrei sarà bella a dispetto di in un mondo cupo e dai tempi cattivi che arriveranno, come si sa da decenni, mai previsioni fosche furono più precise. Homo stupidus stupidus. E così spero riusciremo a realizzare questa esperienza limite del sorgere del sole lassù, sotto il cosmo, sopra la terra. In questa scialuppa divorata dal tumore degli stupidi ospiti ci sarà anche il mio unico sangue.




giovedì 4 agosto 2011

Lacrime e sbadigli



Stamattina sveglia presto, colazione - tadaaa trucco efficientissimo per ronfare ancora parecchio - e poi via ancora nel letto. Ho sognato che piangevo quasi dalla commozione per la felicità e la bellezza della vita.
Poco dopo la sveglia ha rotto il caxxo e il mio bipede pure si è aggiunto al congegno interrompironfate. Gli sbadigli si sono sostituiti alle lacrime oniriche da gioia troppa.
Secondo me legato in qualche modo all'incontro di ieri (qualche giorno fa ero sul punto di messaggiarla ringraziandola per avermi fatto muovere il culo verso un sacco di cose belle).

mercoledì 3 agosto 2011

L'idiota zelota


  • Libertà di culto
    Scolapasta in testa sulla foto della patente
    L'Austria dà il permesso al pastafariano
    Il documento dell'adoratore dello «Spaghetto volante»
    (Corriere.it)
L'assurdità delle bislacche pretese di molte religioni si concretizza anche in precetti e divieti che cozzano e tra loro e con le regole di comunità in cui i relativi zeloti si trasferiscono. Ora che il problema migratorio ha assunto dimensioni diffuse e di massa a volte percepiamo la violenza e l'estraneità in usanze spregevoli che non appartengono alla nostra cultura (peraltro evoluta velocemente, fino agli anni 60 il delitto d'onore aveva ancora delle barbare attenuanti nel nostro codice penale) e che cozzano sia con dettami di altre religioni sia con principi etici. Solo che non ce ne accorgiamo, né dei soprusi cattocattolici de noantri e ci stiamo assuefando a roba barbara di altre inculture.
Ecco che Niko Alm si dichiara pastafariano e pretende di farsi immortalare con uno scolapasta in testa. La mia religione mi obbliga. Qualsiasi peto passato per obbligo religioso passa e così l'idiozia politicamente corretta viene smascherata nella sua stupidità.
Un'orrenda regressione medievalizzante che cozza col principio dell'uguaglianza in diritti e doveri rispetto ad una legge.
E spesso si tratta di abominevoli usanze sia nei confronti degli animali che nei confronti di altre persone, in genere donne.



Niko Alm

martedì 2 agosto 2011

Riscritta così

Scritto una pagina e clic, chiusa, persa. Seconda versione quindi, riscritta al volo e molto diversa.
Del mio bipede, felice di alzarsi alle seieunquarto a portare settanta giovenche di rendena su al pascolo (vuole fermarsi su una settimana l'anno prossimo - scusarte se è poco, sono così felice che gli sia piaciuto questo fine settimana in malga).
Dell'esserci ritrovati, lui ed io, a capirci al volo, a muovere la capa su e giù per la musica che ha scelto e messo a manetta, in autostrada.
Dei suoi primi giochetti sessuali, con i regaz, ieri sera e sabato sera (non volevano che andassimo in branda "presto') e del suo confidarsi mentre scendevamo veloci per il sentiero, stamani.
Del senso di gioia, sabato sera e anche stasera, gioia pura.
Del senso della vita di _iam, la matriarca malghesa, dei suoi sorrisi e della gioia di vivere.
Della madre mia, trovata un po' giù e pallida, la clessidra si sta svuotando, penso.
Riscritta così, questa pagina.

Col senso della vita e della morte, della malinconia e della gioia.




 (via anare)

lunedì 1 agosto 2011

Di brutto!

Dopo due mesi è il primo lunedì che il tango salta. Scodellato a casa sua il mio bipede alle 20:45, mi sono preparato una cenettina come si deve (dopo una giornata di dieta contro la diarrea, avevo una fame iraconda!). Sinceramente mi godo questo lunedi' sera... di brutto.