lunedì 29 febbraio 2016

Palesare la violenza

La guerra migratoria inizia rivelarsi quello che è. Una conquista a forza di un continente.
Il costruire delle barriere non è solo un ovvio, elementare dispositivo di sicurezza (i rimpatri sistematici rimangono quello principe) ma ha il primato di svelare, di rendere palese, esplicita l'immane violenza delle migrazioni di massa.
L'attacco è ora alle guardie di frontiera macedoni al confine con la Grecia. La guerra ai sostituiti,  proseguirà poi all'interno, non appena i numeri consentiranno il prevalere.


Cosopadre funesto

#Vendola ha dichiarato "è stato un processo ispirato a forti ascendentismi familiaristici non tradizionali in un contesto petaloso d'amore"
Edoenonsolo




domenica 28 febbraio 2016

Fragole, cannella e spirito

Flora ne ha combinata un'altra bella, un'altra magia, non so se incanto o stregoneria perché poi  è un tornare dalle fiabe al mondo.
Questa dolce vita milonghera è come il mosto quando lo zucchero ha iniziato ad essere spirito, profumo ancora di fragole, cannella e liquirizia e già ha potenza di deità.
Sono ebbro, tracimo gioia.
Questo amore resiste al tempo, si rinnova invece di svanire. E' una quercia a primavera.
Tra qualche ora in una pieve romanica in quel di Firenze...

venerdì 26 febbraio 2016

Il letto tra incudine e martello (manineicapelli)


La questione della fedeltà genitale (al tempo dei miei tentativi scambisti avevo dedicato non pochi incazzamenti a questo orribile e anacronistico feticcio, come in Cacca Rota) è ancora un fantasma nella testa degli zeloti religiosi e pure quelli nuovi, i progressisti razzisti che si scannano pro e contro senza ordine rispetto alla decisione di eliminare il vincolo di fedeltà nelle unioni civili. L'hanno tolta dalle unioni civili per differenziarla dal matrimonio (manineicapelli).

In Il governo nel letto, leggo la premessa di Vittorio Zucconi e osservo quanto successo in questi giorni a proposito delle unioni civili, allibito più che mai ora che leggo tutto e il contrario di tutto.
Alla radio, da Cruciani, qualche giorno fa tre robosessuali, due maschi più o meno ex omosessuali che vogliono ingravidare una femmina ex robolesbica per produrre un figlio erano incazzati come bisce con la legge Cirinnà perché  vogliono essere registrati come tre genitori e poi contro l'essere in coppia che loro sono un trio eccetera.
E' aberrante che lo stato regoli gli affari di letto e di relazione delle persone, un vero e proprio abominio senza limiti nello spazio e nel tempo. Sono cazzi, fighe e ani delle persone. Ora passo dagli applausi sinistro-progressisti-dirittisti a insulti e all'azione squadrista quando aggiungo la seconda parte mancante: senza coinvolgere in alcun modo piccoli oppure macchine di produzione organiche subumane (e.g. l'eccellente modello K.R.R. Pure, ad esempio) o comunque terze persone.

senza coinvolgere in alcun modo
piccoli oppure
macchine di produzione organiche subumane o comunque
terze persone

E' molto chiaro e semplice (un po' come per la decrescita) e quindi non si vorrà capirlo.

Come ecoanarcolibertario non possono non tener conto delle mutate condizioni sociali e del fatto che lo tsunami migratorio islamico, con le dimensioni e obiettivi egemonici razzisti, pedofili, di sottomissione e delle donne e dei pari, degni, liberi, crea condizioni nelle quali non solo non saranno possibili accordi tra pari con scrittura privata funzionali alla realizzazione di una orribile teocrazia nei quali nel letto e nella vita delle persone entrerà la legge islamica. Dall'altra il razzismo positivista, l'ingegneria umana del progressismo regressivo, neoschiavistico, dirittista (solo per gli Übermeschen, esclusi gli Untermenschen solo per i Superiori, gli inferiori (fattrici) escluse essendo esse funzionali alla produzione di diritti per le elite marxista, l'elite della razza Superiore (sarebbe corretto usare un gergo stalinista piuttosto che nazista che ho cassato).
E quindi?
Lo stato che esce dalla porta rientra dalla finestra nella protezione di terzi che subiscono senza scelta i superiori "diritti" dei Superiori?
Basta anche solo questa orribile conclusione per capire la gravità della corruzione in atto.




giovedì 25 febbraio 2016

Disegno propaganda s.

  • Ciò che prepara l’enorme macchina sostituzionista è, in effetti, come dice lei, una non-civiltà, una barbarie post-industriale e iper-economista in cui sarebbe compiuta la fabbricazione, da parte di quella che chiamo “l’industria dell’ebetudine”, dell’uomo sostituibile: de-originato, de-nazionalizzato, de-culturato, de-sessuato, cosificato, intercambiabile e delocalizzabile a piacimento. [...] In effetti, esso sostituisce un popolo che ha perfettamente preparato alla Grande Sostituzione, il popolo degli uomini sostituibili, con un popolo ferocemente identitario, arabo-musulmano, islamico quando non islamista. Per dirla in un altro modo, esso sostituisce un popolo di bovini (industriali) con un popolo di iene.

    Renaud Camus
    Il nuovo comunismo è venuto per sostituire i popoli
    (PrimatoNazionale.it)

Qualche giorno fa ero incappato in questo commento e poi nel documento ONU citato. Houellebecq  ha sottolineato come il governo socialista in carica attuasse una censura sistematica di tutti i fatti di violenza dovuti il processo di islamizzazione della Francia. Beh, romanzo, no!? Romanzo un cazzo: il 13 è stata la ricorrenza del terzo mese dalla strage di Parigi, al Bataclan. Mi fermo un attimo.
Osservo che l'industria dell'ebetudine procede con la propaganda asfissiante, martellante, incessante, multimediale che apologizza l'invasione e la sostituzione, per dirla alla Renaud Camus, in modo incessante, ogni giorno. In questi giorni sono incappato in questo:
o - 1
o - 2, notare la foto
o - 3
o - 4
o - 5
o - 6
o - 7
o - 8, notare il grado di sofisticazione
o - 9
o - 10 e 11, la partecipazione delle castalie dei magistrati al piano è evidente
o - 12, la grande affabulazione
e così via.

La foto di Aylan è stata somministrata in tutti i modi possibili (l'informazione che il padre era scafista apparsa fugacemente, l'informazione che la foto era stata preparata altrettanto fugace).
La propaganda è per definizione una frode ideologica basata sulla ripetizione sistematica di molteplici falsi e sulla rimozione altrettanto sistematica delle verità scomode.

Io chiedo come mai, nell'era dell'(a mala) informazione globale, ubiqua, totale, pervasiva, omnicomprensiva non ci siano foto della strage al Bataclan di Parigi. Cazzo, non è possibile!
Allora, posso concepire che chi era dentro avesse, per una volta, rinunciato ad un selfie in una situazione elettrizzante, ma chi è intervenuto ha avuto tutto il tempo e il modo (e immagino il dovere professionale come polizia scientifica di documentare fotograficamente la mattanza).
Ho eseguito la ricerca

o - in italiano;
o - in inglese;
o - in tedesco;
o - in spagnolo;
o - in francese.

Diciamo che avrei potuto ampliare l'insieme di parole di ricerca, utilizzare sinonimi, etc. .
Nella infosfera sapete quante foto ci sono della mattanza? Una. Una sola foto (quella a corredo di questa pagina). Se non ci fosse nessuna foto, parte della massa inizierebbe a porsi qualche domanda. Così ce n'è una sola in modo che... non ci si ponga la questione della censura.
Si noti che dopo un po' di ricerca ho trovato solo una copia della foto a dimensione e dettaglio decenti, quella che appare in questa pagina. Ovviamente un organo dei sostituzionisti ha ritenuto che fosse poco conveniente mostrarla nella sua crudezza e quindi, per il vostro bene, l'ha censurata con il noto metodo della pixelizzazione.

mercoledì 24 febbraio 2016

Uuiciolagi e l'oggetto tondo sull'erba

Ieri Uuiciolagi è stato portato in un posto dagli uomini _zzz e dal figlio.
Gli amici _zzz e _zzzino e Uuiciolagi piccolo sono molto appassionati di una cosa strana. I papalagi, gli uomini bianchi (ma ci sono anche di altri colori), si erano trovati in un campo di erba con dei segni bianchi, senza mucche o pecore. Però nonostante gli uomini moderni abbiano tanti oggetti, molto spesso così tantissimi che la maggior parte li lasciano a casa e senza usarli e poi pure ne comprano altre copie, magari con qualche strana diversità, non hanno dato un oggetto tondo a ogni persona che c'era nel campo, ma solo un oggetto tondo bianco per venti papalagi.
Ma il campo era lontano e gli uomini che erano molto appassionati si erano radunati in un posto al chiuso dove prima veniva preparati cibi e bevande. Allora gli uomini lontani guardavano, in vari rettangoli appesi, tutti insieme, gli altri uomini che, lontani, rincorrevano l'oggetto bianco, uno solo per una ventina.
Uuiciolagi proprio guardava gli altri che guardavano, tutti insieme, verso alcuni punti dove magicamente, c'erano immagini che correvano nei rettangoli, tutte uguali, insieme nei vari quadri appesi e uscivano gli stessi suoni. Erano tutti insieme rivolti verso i quadri appesi: i quadri erano animati ma i papalagi erano tutti molto fermi, tutti rivolti verso i quadri, forse erano dei che li catturavano, prendevano le loro menti, le anime, tutti insieme
Uiciolagi ha capito che succedono delle cose per cui in quel campo verde con tanti uomini intorno seduti a vedere, quasi sempre non c'era accordo. L'oggetto bianco tondo oltrepassava una linea e poi quelli vestiti con una casacca bianca e nera e quelli con la casacca rossa, alzavano insieme le mani. Uuiciolagi cercava di capire se salutassero tutti insieme qualcun altro uomo seduto intorno, molti molti, forse più di quelli di tutte le nostre isole messe insieme ma poi si capiva che cercavano, i due gruppi i gruppi di prendere l'oggetto tondo ma non erano d'accordo e parlavano con un uomo con casacca colorata con in mano un bacchetto con un drappo.
Ma anche dentro il luogo chiuso vicino il figlio di Uuiciolagi che ha preso questa strana possessione non era quasi mai d'accordo con gli altri uomini. Spesso c'erano grida ma Uuiciolagi capiva che dicevano, con molta foga, cose opposte.
Anche i papalagi come la zebra e quelli come l'ibisco correvano in direzione opposta, però non prendevano l'oggetto tondo con le mani ma solo lo spingevano, in direzioni opposte, coi piedi. Dopo una pausa hanno cambiato le direzioni opposte che però continuavano a rimanere opposte.
Quando riuscivano a far passare l'oggetto bianco tondo oltre una riga vicino a delle reti da pesca che però erano bianche e appese, forse ad asciugare o perché erano state riparate, quelli che l'avevano spinta erano molto contenti e gli altri no. Ma anche nel posto lontano dove ero con i papalagi, c'erano state reazioni molto diverse. Se quelli come l'ibisco erano riusciti, si capiva che i papalagi erano scontenti, sbuffavano, qualche gesto strano con degli sbuffi mentre il piccolo di Uuiciolagi, stranamente, erano l'unico molto contento, forse contentissimo. Poi dopo anche quelli come le zebre erano riusciti e c'erano improvvisamente grida assordanti, alcuni si erano abbracciati e tutti insieme erano scattati come se Ouala Kwi, dio dell'anima, avesse scagliato a tutti una saetta allo stesso momento.
I papalagi che correvano per l'oggetto tondo poi cadevano, si spingevano, facevano una danza che è un po' della guerra ma che non lo è.
Uuiciolagi faceva alcune domande e il figlio e _zzzino ridevano molto perché capivano che Uuiciolagi non conosceva la cerimonia dell'oggetto tondo sull'erba.

Uuciolagi ha osservato che c'erano anche alcune femmine di papalagi nel posto però non erano così animate ed erano poche, quasi solo maschi. Uuiciolagi pensa che le femmine dell'uomo bianco non siano così indemoniate dell'oggetto tondo sull'erba.

I papalagi che ci piace l'oggetto tondo sull'erba sono buffi a volte e Uuiciolagi non li capisce molto.
_zzz aveva mandato a Uuiciolagi la storia qui sotto con immagini che correvano in un rettangolo e c'erano papalagi con l'oggetto tondo e l'erba che erano come quelli di ieri.



martedì 23 febbraio 2016

Cosa non si fa



Stasera pedata internazionale.
Juventus Torino (tifosissssimi _zzzino e tifoso _zzz) contro München Bayern (tifosissssimo UnBipedinone).

Insomma, _zzz ed io abbiamo organizzato di andarcela a vedere tutti insieme in un pub italico (io sono vergine su 'sta roba) dove sbafferemo qualcosa prima del parapiglia.
Persancrisostomo, 'na partita di calcio!! Cosa non si fa per un figlio e per gli amici.

lunedì 22 febbraio 2016

Apoteosi bianca blu

La vigilia, dal punto di vista emotivo e mentale, è stata travagliata. Passare dall'autunno alla primavera e in una giornata merdosamente mite pensare di andare lassù. Come sarà la neve? ce ne sarà ancora? Gli accumuli stitici, 40 - 50, mi preoccupavano.
E invece...
Apoteosi bianca blu! Fortuna c'è stato un po' di vento, tra tramontana e bora, che ha mantenuto le temperature, per quanto alte, sotto lo zero; la neve ha quindi tenuto ed è rimasta in ottime condizioni. Gruppetto di cinque affiatato. Altri avevano rinunciato per l'orario: nella vita bisogna scegliere e così di noi, tre tanghèri avevano mandato al diavolo l'uscita in milonga per poterci alzare presto. Siamo stati ripagati.
Uh che meraviglia!
Almeno una giornata d'inverno. Una.

La salita nel bosco di faggi.
Poco promettente l'inizio, temperatura mite, neve già umida.


Però solo alzandosi un poco qualcosa era rimasto sulle chiome. Che magia!

Valle del Silenzio



_zzz un po' più avanti



Sole sorge ad oriente

Il Libro Aperto sembra proprio un libro aperto




Smog in Val Padana a nord

La cima d'arrivo, Nuda, con smog in Val Padana verso est-nord-est. 

Parete nord-est del Corno alle Scale

Cimone e, a sinistra, quasi invisibile, il Cusna


La palina che avvisa del grado di difficoltà, EE. Sorrido.

Scendendo ecco la via sotto che avevamo aperto.



domenica 21 febbraio 2016

The hateful eight

Vieni a vedere gli Odio8 o sei ancora a ciaspolare?
Mmh. Vado o non vado?
Un po' di stanchezza, un po gli orari frammentati per la logistica di supporto a UnBipedinone, ci ho riflettuto un po'. Vabbe', andiamo. _rio è venuto, cena sfiziosetta che avevo preparato velocemente e poi via al cinema.

Ecco, io non no cosa dire di questa sconclusionata pellicola. Direi un pezzo di cultura vivere artificiale urbano cacciato nel "Wyoming". Sceriffo al posto di sbirri, armi dell'ottocento invece di quelle attuali, la stessa roba de Le Jene.
A me_mi fanno cagare i dolci troppo dolci. Ecco, l'uso esagerato di colori, polpa di macellanza umana, sangue, pezzi di cervello, tessuti talmente esagerato da apparire demenziale a me_mi fanno riflettere su 'sta roba che ho visto ieri che a me_mi ..., non so cosa scrivere.
Col senno di poi sarei stato volentieri a casa, tre ore buttate via per una storia senza capo ne coda, una storia insulsa su se stessa con un politicamente corretto sotto che annoia.

No, una cosa che si salva sono gli esterni bellissimi, presso lo Schmid Ranch in Colorado e vedere un po' di inverno.


venerdì 19 febbraio 2016

In un'immagine

Direi che non servono molte altre parole. Un manifesto tantrico... in un'immagine.


("key to my heart", sabrinadacos)

giovedì 18 febbraio 2016

Oceano mortifico

A La Zanzara alcuni dei "tipi zanzara" hanno lasciato dei messaggi mordaci su Isabella Bossi Fedrigotti e il suo intervento a sostegno di Plan International Italia (nota).
Per salvare il mondo ci sono due vie che, solo se praticate in modo radicale, estremo potrebbero salvare il pianeta:
  1. Riforestazione radicale, sistematica, assoluta.
  2. Decrescita radicale estrema (ogni cosa per quanto estrema sarà un giochetto per bimbi rispetto a quanto avverrà se invece di controllare la demografia sarà la natura a controllare la demografia).
In realtà Isabella Bossi Fedrigotti come altri fa agisce ad un livello sintomatico (indegna, orribile nauseanti speculazioni moralisticheggiate come questa sono sempre più diffuse) non andando alle cause, alle radici dei problemi.
Bisogna aiutare le madri prima delle bambine, aiutare le madri a non fare più di un figlio (ricordo che le gravidanze indesiderate sono circa ottanta milioni all'anno ovvero pari alla spaventosa crescita demografica annuale, un grande paese sovrappopolato come la Germania da incastrare a forza nella scatola di sardine antropica).

Stamani apro la mail, _zzz mi ha indicato questo articolo: l'oceano Pacifico è morto; per il Pacifico l'ecocidio si è già compiuto. Un oceano di rifiuti, di plastica a cui si è aggiunto un'altro problema senza soluzione.
Ovviamente in questi giorni, come sempre, l'ecologia non viene cagata da nessuno. Tutto un sistema che smania per crescite di ogni tipo, il tumore che si applaude, che si autocelebra.

Ci stiamo suicidando. Se fosse solo l'estinzione degli homo sarebbe pure un bene.
Con l'antropocene ecco l'ecocidio definitivo. Homo, specie mefistofelica.


martedì 16 febbraio 2016

Il male segreto

Considero nefando il dirittismo e quello inerente i presunti diritti di adozione di persone cososessuali, sia per quanto riguarda le conseguenze su chi non ha scelto, che per quanto riguarda lo sfruttamento di altre subumane, non lo è certo meno.
Ora c'è 'sta pippa sul voto segreto.
Il voto segreto è una delle caratteristiche più nefaste di questa costituzione dei soviet.
Non dovrebbe esistere alcun voto segreto, visto che i parlamentari sono rappresentanti con una delega e non liberi superiori autoreferenziali. Gli elettori devono sapere come vota, su ciascun provvedimento, su ciascuna posizione, la persona che hanno delegato. La libertà di coscienza l'hanno gli elettori; un rappresentante, un delegato non ha alcuna libertà che non sia la propria, non ha libertà di mandato né dovrebbe avere alcuna libertà di mandato.
La sovversione etica della filiera del potere è evidente: immaginatevi di delegare la vostra amica Pina a riparare il forno della cucina e questa si prenda la libertà di decidere di cambiare la vostra auto. Quasi certamente, arrivando a casa, prima osserverete parcheggiata sotto quell'auto chissà di chi sarà, quasi certamente troverete il forno ancora guasto, non riparato e poi, ovviamente, che quell'auto chissà di chi sarà sarà stata acquistata a un prezzo eccessivo usando il vostro conto. Provate a immaginare la situazione e sentite la rabbia per l'azione contro di voi, i problemi che vi ha creato, la furia che sale contro quella maledetta Pinamacomecazzosièpermessa!?!? Oltre a intraprendere azioni risarcitorie, punitive etc. con conseguenze molto pesanti a lei revochereste all'istante il mandato. Quasi certamente osservereste che 'sta Pina ha problemi seri (psicosi, manie, etc.) e/o che ha dei manini con la concessionaria o con quel venditore. Spesso entrambi i problemi anche se, col tempo, ho imparato che le persone più pericolose sono quelle che vogliono agire per il vostro bene, per migliorarvi la vita.

Sono i molti tasselli di una costituzione che mi pare sempre più orribile, funzionale ad una castalia di sacerdoti invasati, di mestieranti del potere, Le manie moralisticheggianti, progressistoidi sono estremamente pericolose, le più pericolose.
Il voto segreto è uno dei molti meccanismi di un agire feroce, sadico massimamente antidemocratico.

Infine in tutta 'sta battaglia per la stepciaildadopscion che già l'inglesano mi fa vomitare il cazzo, c'è un piccolo dettaglietto trascurato: non c'è alcun nuovo genitore cososessuale da inventarsi, visto che per fare un bimbo servono due genitori e uno, quello naturale, è stato - ohps, che strana coincidenza! - del tutto rimosso.

lunedì 15 febbraio 2016

Outsider



Nonostante la mia poca simpatia per il calcio, qualche volta mi giungono degli eco e non può che essere così considerata la popolarità (che, peraltro, alcuni studiosi affermano sia in calo, visto che da sport da spettacolo popolare ora sta diventando via via più costoso e quindi esclude chi non si può permettere abbonamenti costosi).
Tempo fa c'era una squadra di una certa serie, l'Alessandria, che era arrivata in semifinale? nei quarti?con il Milan. Fico! Sabato c'è stata Juventus - Napoli. Beh, devo dire che, con i mie "incredibili" interesse e passione per la pedata, avrei preferito vincesse il Napoli. Io provo una simpatia abbastanza spontanea per i Davide, per le squadre sorpresa (outsider). Mio figlio mi raccontava che nel campionato inglese c'è una squadra, il Leicester, che con pochi denari sta mettendo sotto tutti, squadre del business con fatturati varie volte superiori. Interessante sì!

Da profano, mi interrogo sul fatto che campionati nei quali ci siano poche o una o due grandi che vincono sempre, non sono noiosi? Che gusto c'è? Ci dovrebbero essere vari meccanismi per tentare di rendere squadre e campionato più equilibrate possibile, in modo che si realizzi quel patema che coinvolge le persone. Invece si realizza proprio il contrario.
Io non capirò proprio un caxxo ma trovo poco interessanti storie nelle quali sai in partenza già al 93% il finale. Però mi ricordo un periodo in cui le Ferrari vincevano sempre e comunque. Se ricordo bene non poche persone si lamentavano che i gran premi erano diventati di una noja mortale.

domenica 14 febbraio 2016

Un po' dovete provarci

Dopo l'uscita in alta collina/montagna di ieri sono tornato a casa con una fame da lupo. Ho cenato alle... sei e mezza. Sto diventando un paesano anche negli orari! Poi mi sono addormentato davanti al fuoco ipnotico. Sono stato davanti al fuoco penso almeno un'ora e mezza complessiva ieri. Ah che meraviglia! Poi mi sono messo sul letto divano e anche da lì, osservare da qualche metro la fiamma allegra, vivace che lo avevo caricato per bene, che piacere grande! Insomma mi sono riaddormentato e sono arrivato con un'ora di ritrdo per la festa di compleanno della madre di mio figlio.
Lì mi sono messo a parlare quasi solo con _ura, madrina di UnBipedinone, amica mia e poi amica cara di sua madre. Ora principiante tanghera - tre lezioni - e ci siamo trovati a parlare di questo e poi di altro. Diciamo che una delle mie difficoltà relazionali è il fatto che da tempo mi sono rotto i coglioni della conversazione piccola (smalltalk) su cagate e stupidaggini varie. Io non ho veramente nulla da blaterare su calcio, su moto gp, sul fatto che tale vipparola sia stata lasciata da quello, sul faccialibro, etc. Oliver Sacks diceva che anch'egli aveva sempre avuto difficoltà nelle relazioni nei circoli omosessuali perché non aveva granché da parlare con la maggioranza dei convenuti. Ecco, la cosa che mi inquieta non poco è che Oliver Sacks rimase... trentaticnque anni senza sesso. Ziocan, no eh!?!? Ahaha.

Beh, con _ura c'erano un sacco di cose interessanti nella nostra conversazione: le sue prime impressioni (dopo solo tre lezioni) sul tango, i prossimi giri tra i monti (venne in Val di Mello con noi), le sue travagliate storie, poi ... poi siamo arrivati ad amore, sesso e seduzione.
Ecco, io se trovo una (bella) donna che ha eloquio, che mi prende e con cui c'è un bel duettare, un duello brillante, di spirito e idee e... beh, tutta allora diventa facile, attraente. Per dirla con le parole di Paolo Conte, sentirsi fradici di magia.
Con _tra fu così.
Ci siamo fatti un sacco di risate sul fatto che io non ho mai capito un pipo delle donne. Praticamente la madre di mio figlio era cotta di me da mesi e io  non me ne accorsi neppure, mandai quasi a quel paese un amico caro comune che mi aveva detto "Uè, guarda che [...] sono mesi che è cotta di te, mi ha detto che ...".
Insomma le racconta della storia di _nna che mi invita a casa sua per un te e che io ero stanco e tonto piu' che mai  "Cazzo di ora è per un te alle due e venti che c'ho un sonno e devo andare a casa!?". Abbbiamo riso fino alle lacrime ieri.
Poi siamo arrivati a _rroli, dell'incontro magico a Firenze, della sorpresa.
Le dicevo che io sono una persona riservata, che detesto tampinare assillare.
E dopo quella sorpresa? mi ha chiesto _ura.
Non ho avuto segnali di ritorno, io ho tagliato.
No, uomo, non funziona così. Io non do segnali, all'inizio siete voi che ci dovete cercare, io devo capire se uno ci tiene veramente a me. Non va bene smettere la seduzione se non hai segnali, un po' dovete provarci.

Era mezzanotte, avevo parlato quasi solo con _ura, ci eravamo estraniati, nel vortice delle nostre parole idee empatia e brillante duello verbale.
Sono tornato a casa relativamente presto, solo ormai qualche punto arancione nella cenere
Fuoco vero, incendiario milonghero e poi cenere. Chissà se capiterà un po' di jungla anche per me.



Azzurro dopo le "previsioni"

Azzurro? Come può essere?!!? All'apertura del lucernario ero rimasto sorpreso. Le previsioni Arpa meteo erano chiare: coperto con piogge deboli e in intensificazione dal pomeriggio. Azzurro e poi blu verso il nord, il boreale, non erano d'accordo, mi aspettavo il grigio. Avevo rimandato l'uscita col gruppo proprio a casusa delle previsioni.
Con una giornata così non è possibile non uscire, per un bagno di sole, natura, aria. Sono salito dall'altra parte, opposta, della valle, passato a prendere _rio e ce ne siamo andati per una passeggiata di tre ore e mezza quasi tutta su un crinale abbastanza selvaggio. In magliettina di cotone e poi una maglia leggera di lana, nulla più.
Lassù fino a monte _chio, un posto di arenarie e argille plioceniche, posti assai grami: terreni poveri, quasi sterili, poca superficie, poco spessore, ventosi, freddi e enormi palte grigiastre o azzurrine in inverno (qualcosa si intravvede nella prima foto, la macchia colorata di un piccolo e gagliardo pungitopo con le sue bacche rosse è stata una liberazione cromatica!), torridi, aridi e polverosi in estate. Come diavolo facevano a viverci lassù? _rio mi dice che molte famiglie erano talmente povere che non potevano permettersi neppure un maiale.
Tornare a camminare è stato veramente una goduria, un razzo esistenziale sul quale salire a cavalcioni.

Comunque sono stato sconcertato da quanto le previsioni siano state cannate, ovvero si siano discostate dalla metereologia realmente avvenuta: le avevo consultate qualche ora prima, quella più locali possibili. Mah. Mi chiedo se non sia un effetto della sinergia poltonificio partitico (la macchineria della regione è nominata dai poteritici, qui del PD) e dell'asinificio paese (tenderei ad escludere questo meccanismo, vista l'inversione ovvero previsioni ciccate di tempo perturbato poi rivelatosi molto sereno).

Oggi prima giornata di pioggia intensa da mesi. Deo gratias!





venerdì 12 febbraio 2016

La prima barba



Ieri sera per UnBipedinone è stata una delle sere "prima volta". Mi ha chiesto di aiutarlo a... farsi la barba. Sì, la prima volta. Per Natale gli avevo regalato rasolio e lamette e... ha voluto inaugurarli da me.
Sorridevo. Mi ha fatto piacere che sia avvenuto da me.
Sorrido anche per averla indicata come barba: un  po' di peli-baffi e poco altro. Ma è vero - mi ha detto la mamma - che se la tagli allora cresce di più!? e poi altre domande.
Abbiamo questa buona intesa e, spesso, ne trovo conferma. Ieri si è un po' sfogato dicendo che col marito della madre sono... come cane e gatto. Ancora una volta gli ho detto che è normale in quella età: stai diventando un maschio adulto, vuoi distinguerti, inizi ad avere tue posizioni. Succede proprio così, se tu vivessi con me saremmo noi due cane e gatto.
Ho detto: questo è un evento importante: il mio bipede che si fa la barba per la prima volta. Zio cotica, il tempo veramente fugge. Così, un po' in ritardo, caro diario, ma sono riuscito a scriverlo oggi.
Ah, dmenticavo. Mio figlio ha una sua busta con alcuni oggetti per igiene e cura personali. Deodorante, profumo, etc. Devo dire che io alla sua età non vivevo tra due case di genitori divorziati: avevo le mie cose in un cassettino del bagno e il problema di averli in altri luoghi semplicemente non si poneva.
Alla fine mi ha chiesto se avesse dovuto mettersi il dopobarba. Mmh, diciamo che ha una base alcolica e io non lo tengo. Gli ho dato un po' di crema ai sali del Mar Morto che a me fa molto bene, impedisce irritazioni e altro. Siamo diventati fighetti oppure è intelligente prendersi cura della pelle in modo da non avere irritazioni?

giovedì 11 febbraio 2016

La vichinga

Al ritorno dalla lezione di tango, lunedì sera, avevo tanta fame che mi sono sbaffato un rinoceronte farcito con un cinghiale. Ho finito alle ore zero_e_trenta. Beh, non va mica bene andare a letto così. Il fatto che il pantagruelico spuntino sia stato vegetariano non ha influito sugli effetti collaterali. Insomma, il giorno dopo è stata come se mi fosse passato sopra un rullo, tutto il giorno con una sorte di pessima stanchezza mentale. Mangione di notte, coglione di giorno. Così la sera ero talmente stanco che... dopo la palestra di cointegro (che mi ha fatto rinascere) sono andato a letto, no milonga, troppo stanco. Il bipede mi aveva chiamato dicendomi che ieri sarebbe andato via con la madre, ci vedremo stasera. Insomma, ieri sera ho recuperato e sono andato in un'altra milonga.
C'era musica dal vivo, con un quartetto. Alla fine ho mirato la violinista. E abbiamo ballato bene. O, come avrebbe detto _sketti, nelle sue metafore allusive, l'ho ballata.
Ecco, nonostante fosse bionda (dalla Norvegia), devo dire che me la sarei trombata in cinquantatre modi. Esistono ancora delle femmine che mi accendono. Io sono sensibile alla fascinazione dell'arte. E ballava pure bene, la vichinga. Sentivo la sua energia, il suo corpo tonico, direi sportivo, la nostra intesa. Violinista, danzatrice, alta, tonica, carina: miscela incendiaria!
Manca una dettaglio che è anche chiave di volta di un'altra considerazione. Un'altra volta che son di fretta.


martedì 9 febbraio 2016

Quaranta!

Amo le milonga pomeridiane, permettono di vivere il tango in orari decenti e di non stravolgere i ritmi. Insomma, complice anche il merdoso tempo arido, caldo, nuvoloso, stitico di due gocce di pioggia me ne sono andato a quella milonga sciccosa elegantosa e pure 'na macchina fabbrica soldi (quando la dimensione affaristica è così rilevante, ingombrante le cose se non peggiorano decisamente non sono certo eccellenti ma è altro discorso).
C'era un tema, ovvero quello degli anni Quaranta (quella decade del secolo scorso viene considerata la decade d'oro del tango) e l'invito di aderire a quel codice stilistico.
Beh, diciamo che pure io mi sono tirato in tema (nonostante le temperature da bagno turco, come al solito) con pantaloni neri in fresco di lana gessati proprio quelli tangheri della più classica delle iconografie e camicia nera, insomma, mi hanno pure fatto i complimenti una dell'organizzazione ma io tendo a variare e una semplice t'-shirt sarebbe stata assai più consona alle temperature persanpancrazio!
Devo dire che ho osservato con meraviglia, stupore e ammirazione: molte donne si sono proprio immedesimate negli anni Quaranta ed erano bellissime, con vestiti, accessori, trucco e acconciature meravigliose, in tema. E alcune di loro, come _ara di Ravenna, oltretutto, con una grazie, un'arte, la sesta, nel corpo A che meraviglia! Sembrava, a tratti, proprio di essere negli anni Quaranta, in quel salone liberty.
Per caso sono capitato nel filmato sotto: quelli sono gli anni Venti e Trenta, sempre ruggenti nel tango, Montevideo e BuenosAires avevano più telefoni di Parigi, l'Argentina sembrava il nuovo Eldorado (si consideri, a confronto, che Redivivo è una storia degli anni Venti).
Comunque:
  1. Nel tango sappiate che è un tabù ballare Carlos Gardel.
  2. Il tango nel cinema è, quasi sempre, scadente e/o orribile o stravolto per renderlo baroccamente scenografico (escenarioso in gergo).
  3. Le donne ballano senza calze perché esse riducono l'attrito tra piede e sandali, rendendolo difficoltoso (a meno che non si tratti di livello elementare).
Nel cinema ci sono molti trucchi per sostituire, ad esempio, gli attori con suonatori veri con inquadrature e primi piani specifici. Nel tango non è possibile: ecco che in qualche modo gli attori lo devono ballare e, data la difficoltà - immaginatevi, come parallelo, che gli stessi attori inizino a strimpellare un piano - con risultati sconcertanti: il fatto che gli attori siano molto famosi, non cambia i risultati.
Il brano (da Un Matrimonio all'Inglese, nota) a corredo di questa pagina è ancora decente. Basta però cambiare contesto e il tango diventa una esagerazione, diventa il "tango" standard cubistico-meccanico (confrontare, prego, con questo splendido cortometraggio).
La connessione intima, la fluidità, gli aspetti fini e incredibilmente energici ed energetici del tango (non servono aggettivi come argentino, c'è il tango e poi altre robe), la fluidità, morbidezza e gli incredibili spazi di creatività, interpretazione sono poco appariscenti.
Beh, ci sono i martelli pneumatici e poi le sonate di Chopin, anche se il mondo è bello perché vario non sono esattamente la stessa cosa. Comunque c'era (anche) una grande bellezza anni Quaranta, domenica. Ah che meraviglia!

lunedì 8 febbraio 2016

Redivivo

  • Ci avete rubato tutto.
    Capo pellerossa

Iñarritu si occupa di una storia drammatica e splendida. La narrazione è asciutta e attenta, osservazione della realtà, storica e sempre contemporanea, un omaggio alla Nazione pellerossa, al suo rapporto sacro reale (non certo edulcorato, waltdisneyzzato) con la Madre (asperrima e soave, madre di vita e madre di morte).
Ambientazione in luoghi di bellezza, ampiezza, integrità straordinarie.
Se Into the Wild ha una connotazione di fuga, di tensione ascetica, nel finale quasi francescana, Redivivo rimane fedele alla realtà (dio è uno scoiattolo nel cespuglio, da sbaffare per sopravvivere). La tinteggiatura degli europei, francesi e britannici, con uno strato finissimo di discutibile  morale (monoteistica nella citazione delle rovine surrealiste  di una chiesa e di qualche accenno di preghiera in momenti drammatici) evapora come fiato nel freddo, rispetto a brutalità, rozzezza e corruzione dell'agire e, non di rado, di lotta per la sopravvivenza.  Il protagonista si integra nella cultura Pawnee e ne viene redento, con un nitore che supera ogni difficoltà, fino alla ecologica, etica e - si trascende l'eterno conflitto - morale eliminazione, soppressione del peggio invasore.

Le comunità umane, quando sottoposte a stravolgimenti (migratori) qualitativi e quantitativi del genere perdono, per dirla alla Renaud Camus, la in-nocenza. Il nuocere quotidiano diviene via via più grave, frammenta ulteriormente e rafforza il processo di perdita di fiducia e disgregazione.
Personalmente mi trovo combattuto: da una parte la selezione competitiva tra culture (così ben affrontata da Jared Diamond in "Armi, acciaio e malattie") e riconoscerne l'aspetto scientifico, oggettivo, storico. Dall'altra osservare che questa evoluzione è spesso una involuzione. Le culture native in America erano assai meno tecnologiche e assai più fini, olistiche, sostenibili ed etiche, sostanzialmente, per i miei canoni, superiori. Filtro passamerda anche nella competizione tra culture?

Poi: esiste una "giustizia" tra popoli? Osservo la Grande Catastrofe per dirla alla palestinese ma osservo, contro utopia di "giustizia" e morale, la superiorità degli ebrei ai quali sono assai vicino come cultura e così non posso non osservare questa mia frattura interna tra istinto, simpatie o antipatie e morale. La giustizia è nel mondo della morale, assai meno in quello dell'etica.
Ora siamo noi, europei, cavie e protagonisti. Masosadismo autoantagonista come segno di demenza degenerativa primaria dei sistemi umani complessi (detti "culture")? siamo cotti, bolliti? come osserva Michel Onfray?  Oggetto e soggetto di ciò che Renaud Camus indica con Grande Sostituzione.
Nel 2048 ci sarà qualche regista che narrerà il soccombere della koinè europea?



venerdì 5 febbraio 2016

Numeri grossi pesanti



Tra qualche ora sarò dal dentista. Dovrebbe essere l'ultima seduta di un lavoro implantologico iniziato con quel patatrac. Guardo le fatture e quei numeri grossi, pesanti. Non è finita, visto che ora c'è una capsula da rifare.
Beh, in questi due anni e mezzo, oltre alle spese fondamentali e al "capriccio" del tango, direi che ho lavorato solo per lui.
Da una parte sono soldi investiti in quanto di più importante, la salute. Dall'altra tutto ha soccombuto a questa tirannia, ad iniziare da viaggi e vacanze, per finire con alcune spese per la casa, anche lezioni e laboratori per la mia passione; lo so che sono capricci ma nella vita ci sono anche quelli. Ha soccombuto non poco anche il mio già non obeso conto personale.
Non so se esclamare Accidenti! o Fortunatamente!.

mercoledì 3 febbraio 2016

Mumble mumble - 7


Sul normalofono appare il numero di casa di sua madre. Passate le venti da qualche minuto, passato un quarto d'ora sarei dovuto partire per andare a prendere UnRagazzo alla (fine della) partita di calcio; avrebbe finito solo pochi minuti prima, impossibile prendere il treno verso casa mia. Premo il tasto verde.

Ueila spapuz
Ciao, […] Come mai da casa?
C'era pioggia alla fine del primo tempo hanno sospeso l'incontro.
Ho capito. […] Allora [manca quasi mezz'ora, c'è tempo per tutto] prendi un ombrello e vieni su in treno.
maa miii moo muu
Che problema c'è? Io intanto preparo cena. Dai!
No [...] O mi vieni a prendere in auto oppure non vengo.
Allora stai lì.
Clic

Ho chiuso furioso la conversazione. Di nuovo il problema. C'è un po' di pioggia (poi pure diminuita, a lungo quasi a zero) ma non può prendere un ombrello eccetera.
Comunque la frittata è fatta.
O io scelgo la linea del “non puoi prendere il treno perché c'è pioggia e non c'hai voglia” e tradisco me stesso, il mio non concepire certe fighettaggini (io lo chiamo talvolta così, fighetta, perché non mancano atteggiamenti schizzinosi, assurdi, deboli, stereotipati) oppure do esempio di un minimo di coerenza e dignità, di rispondere e andare in fondo alle proprie scelte e non lo vedo, in un periodo, adolescenziale, in cui è anche fisiologico un iniziare a contrapporsi.
Non vedo ciò che ora è, a parte  veci e fratello, l'unico affetto famigliare. Ho questa forza dell'aver conosciuto la solitudine che diventa poi anche debolezza, destino.

Sento la mia parte maschile, paterna e quella femminile, materna, per quanto minori esistono che, anch'esse dicono, vogliono cose diverse.
Essere genitori separati ti apre scenari semplicemente inesistenti nella "coppia nucleare eterosessuale modern(ist)a in contesti artificiali". Non sempre il discernimento e il raziocinio, una linea educativa ed esistenziale risolvono il problema, lo annullano. Vieni esposto alla scelta, al dolore del scegliere, del prendere atto dei limiti, alla respons-abilità e alla responsabilità, osservato attentamente sulle relazioni tra quanto detto e quanto fatto. Avremmo dovuto vederci due volte questa settimana, stasera e domani, proprio per un recupero di un incontro saltato mercoledì scorso che c'erano, in visita, cugini (tedeschi) della madre. Sì, ci sono anche decine e decine di frequentazioni saltate che... non diminuiscono. Osservo anche questo e mi inquieta: un po' di male c'è. Sono troppo onesto con me stesso, non mi racconto le fregnacce del popolo progressista, dirittista, strutturalista che qualcosa in più risolverebbe il problema, questa orribile fuga dalla realtà.
No, i problemi ci sono e vengono a trovarci. Problemi che sono esercizi di vita, anche faticosi, dolorosi.

Dieci virgola

  • I diritti non esistono.
    Corollario: non esiste il diritto nè a fabbricare né a possedere dei figli.

  1. Lo diecivirgola di aumento del colossale deficit [su vari teraliardi di debito]
  2. perché non possiamo contabilizzare le spese [enormi] per "aver salvato vite umane" [implementato l'invasione e l'"accoglienza coercitiva" scaricando poi un bel po' di "migranti" sui quei paesi di coglioni come il Germanistan, lo Sverigstan etc. oltr'alpi]
  3. togliendo i soldi agli investimenti, [al [diritto al] consumismo,] alla crescita,
  4. ai diritti [i capricci di egoici aberranti diversamentesessuali di realizzare i loro voleri di zootecnia umana intensiva mediante fabbricazione di piccoli esseri umani tramite utilizzo di buone incubofattrici, piccoli esseri da acquistare e possedere].
(note)

Demagogia antipolitica, antietica, antiecologica dei tecnoprogressisti panmixisti crescitisti, sìglobal? Neppure la merda riesce a crescere così tanto.

Incubofattrice modello "Kalpna R. Ri Pure"

martedì 2 febbraio 2016

La corrispondenza

Ecco, dovrei scrivere una pagina sull'ultimo lavoro di Tornatore che ho visto sabato, con _rio, il tesoriere del GAS, mi rendo conto sempre più un alter ego di Lorenzo, in uno dei "buchi" del fine settimana creatomi dall'agenda decisa da UnBipedinone. Ho epsilon tempo.
Ma perché scrivere un'altra recensione oltre alle centinaia che ci sono in giro? In fretta!? Infatti nessun recensione, solo alcune note in ordine sparso.

  • Sono (più) toccanti le storie che coinvolgono un vissuto, che raccontano qualcosa di te.
  • Il soggetto è interessante e piuttosto originale e va reso onore al regista.
  • In più punti mi sono chiesto se la cosa stesse diventando artificiosa, surreale ma subito, una certa dose di realismo ha stemperato gli eccessi. Tornatore è riuscito a rimanere sempre sul filo del rasoio. Anche questo un pro dell'opera.
  • Una orientale, Olga Kurylenko, ucraina, che non è algida, anzi...
  • Penso che nel mio stallo con le femmine ci sia il fatto che... io desidero voglio l'innamoramento e il  turbine, lo stravolgimento, la sana follia che esso reca seco, ben descritto nella storia. Solo che molte cose sono cambiate, dentro di me, fuori di me.
  • Penso che sia possibile superare il mistero della morte nell'arte - questa è la mia via - ma un'altra via è quello proprio dell'innamoramento che, nella storia, viene alimentato proprio dall'impossibilità di soddisfarlo dovuto alla distanza. Amy (la Kurylenko) lo cerca nell'audacia estrema.
  • Ed Phoerum (Jeremy Irons) mi sembra un esempio interessante di egoismo intelligente, che travalica l'ordinario.
  • Una pellicola che potrei, volentieri, rivedere. Era un po' di tempo che non capitava (solita storia dello studio del tango che, tirannico, mi lascia ben poco per altro).
  • Il virtuale, il tele, è solo un catalizzatore, precursore o postcursore della realtà fisica. All'inizio egli la abbraccia, le tocca i seni, la bacia a cascata, fanno l'amore. Quello è il fine e il principio.
Il fatto di aver zero tempo comporta che molte altre considerazioni rimarranno nella mia crapa, non scritte qui. Magari nei commenti.