venerdì 30 novembre 2012

Prima durante dopo - 3

(Prima durante dopo - 2)

Mi è quasi sembrato che il Ganesh di rame sopra di noi a sinistra ci avesse strizzato l'occhiolino al momento di uscire.
In entrata avevo chieso al titolare indiano di portarci una bottiglia vuota per poterci mettere lo stelo fiorito di topinambur. Al termine non erano in gran forma, forse per il caldo del ristorante, decisamente appassiti. 'nzomma, _ara prende i fiori uno ad uno, li strappa dallo stelo e li mette a mazzetto. "Voto dell'indiano 8 che bei fiori "secchi" che ho io (9)!" era stato il messaggio dell'indomani.
Abbiamo vagabondato un po' per la città, gli avrebbe voluto offrire un bicchiere di rum da qualche parte ma... non se n'è fatto niente. Sazi e felici, camminare tra i vecchi mattoni, le storture meravigliose della città era più che sufficiente. Ciarlavamo spensierati, una visita in una libreria e poi via fino a casa sua. Era diventato tardi.
Mentre guidavo lentamente tra i banchi di nebbia, mi sono accorto che non avevamo avuto i momenti di imbarazzo dopo la prima uscita, al ristorante macrobiotico. Mh, interessante. Fino sull'uscio di casa sua - ora non ricordo neppure se ci siamo dati un bacetto amicale guancia guancia forse si e poi via a ritroso nella bellezza della città fino al parcheggio.

Il giorno dopo ci siamo ritrovati in milonga @TPO. francamente non ero in forma, probabilmente un p'o' affaticato dalla magnata pantagruelica del pomeriggio. Al termine della prima tanda le faccio: un'altro giro? Eddai, ora non è che balliamo insieme tutta la serata, con tutti i tangheri e le tanghere che ci sono. Ochei gherl.
'nzomma, il resto della tarde ognuno per conto suo. Ogni tanto una tanda (poi uscite bene) e poi via. Lei con altri, io con altre, ogni tanto ci sbirciavamo da lontano.
E' la libertà, pupa. Questa è la libertà e tu non sai che per me è l'amore quello. chissà se lo vorrai scoprire.

Ci sono stati poi dei pensieri simpatici via SMS. "Ciao duedipiccato, stai bene?" è stato l'ultimo, ieri. Le avevo già detto a voce che non avevo mai ricevuto un duedipicche così ganzetto, energetico e pure simpatico e ieri ho risposto, a lei, adorabile ganzetta, che non mi ha mai fatto così poco un duedipicche.


(autore ignoto)

giovedì 29 novembre 2012

ciomp ciomp

Ieri sera stavo parlando con _zzz in loggetta e dal prato sotto ho visto venir su...
Ecco, dopo alcuni anni, sono tornati i daini: un giovane maschio con un bel palco palmato.
Che meraviglia!
Nel silenzio... era venuto su dal prato fino alla Grande Quercia mia amata a sbaffare ghiande.

E stamani c'erano otto caprioli. La temperatura era mite, avevo aperte le finestre. Così quando mi sono seduto per calzare gli anfibi, ho avvicinato la poltroncina in rattan alla finestra e mi sono messo a guardare lo spettacolo di questo piccolo branco. A tratti si sentiva pure il ciomp ciomp della masticazione.
Dopo la pioggia abbondante è un'orgia di verde e la temperatura mite fa "scoppiare" i prati: tarassaco, cerfoglio, radicchi, gramigna, nepitella, strigoli, sonco, mille erbe verdissime. Però 'sti quadrupedi sbaffano con gran gusto le ghiande.
Ma il maschio di daino di ieri... Che sorpresa!

Serenase Gnam







Ehi, papà, sai che...
Dimmi.
Sai che ci sono volte che quando mangio poi sto bene, mi sento felice.
Succede anche a me, ciccio. E' il piacere ... il piacere che rasserena le persone.

I ragazzi osservano e capiscono molte cose.
Ettuvieni dal babbo tuo che ci pensa lui a farti la pappa bbbona.
Anche una semplice cena, con alcuni peperoni al forno con ripieno "siciliano", un risotto che spakkka e poi sei felice. Siamo felici.
Era anche parte del pensiero feminile gaudente.

(immagine: antoniodepascale)

mercoledì 28 novembre 2012

Prima durante dopo - 2

(Prima durante dopo - 1)
  • Ganesh, signore dei buoni auspici
    E' la divinità in te stesso.
    Equilibrio perfetto tra Shakti  e Shiva.
    Colui che abbatte gli ostacoli di ordine materiale o spirituale.

Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei: E allora sabato?
Ero arrivato puntuale in piazza Trento e Trieste con uno stelo di topinambour in fiore, raccattato dal campo vicino a casa. Avevo visto gli occhi neri sbucare e in attimi è stato un abbraccio strizzacostole, proprio forte che l'ho sollevata e dimenato sballottata in per aria. Dai dai mettimi giù che qui mi conoscono! - aveva detto ridendo.

Mangiavamo anche con le mani il nostro menù "indiano" (in realtà del Punjab), proprio vicino ad un Ganesh in rame da una parte e poco pù in là uno intagliato in legno massiccio. L'eccitazione era percettibile. E' stata una trombata orale, seduzione erotizzante di idee, di parole, di confidarsi, di scoprire sentire simili, a volte troppo.
Le mie amiche mi hanno detto che non va bene che io sia uscita con te se non te la voglio dare.
Cazz c'è stato consiglio del gineceo  ma anche _zzz mi aveva chiamato mentre ero in autostrada, per invitatmi a "concludere".
Ha parlato della sua vita e pure delle ultime peripezie dalle quali è uscita "malconcia" (non sembra ma... le botte sotto lasciano segni che a volte non si percepiscono in superficie).
Ora che scrivo mi rendo conto che forse piennellisticamente, seduttivamente, l'ho portata su un sentiero sbagliato...
Insomma ci sono stati casini col marito e poi con l'ultimo tipo e - Ora c'ho solo una stracazzo voglia di fare quel cazz che ho voglia senza tampinamenti asfissiamenti gelosamenti vari. Insomma, UnUomo, non te la do proprio ora.
Beh, l'ha detto con tale franchezza che mi ha fatto ridere. Assurdo, ma detto così è stato fico, era adorabile.
Mi ha toccato ella un bel po' il braccio sinistro. Eccheccazzo tocchi!? - le ho pure detto 'na volta. :) Le pupille della belladonna erano dilatate. Ochei. 'nammo un po' più avanti. Le ho preso le mani un paio di volte ma la seconda non ha gradito, le ha ritratte. Non ascoltare ciò che dice, guarda ciò che fa (ma questo è stato contraddittorio).

In fin dei conti, se i risultati sono questi, va bene anche così, _ara.
Ci sono momenti che sono goduriosi anche se non si arriva alla scopata. E' quella cottura a fuoco lento, la seduzione che marina. La marinatura frolla carni,  teste, ego fino a renderli lascivi?
Certe trombate orali comunque sono una gran cosa.


Ganesh  (kamijo)

martedì 27 novembre 2012

Prima durante dopo - 1

Questo fine settimana non era andata in Salento: prima una proposta da parte sua vederci un martedì, poi giovedì ma ho declinato, il giovedì avevo voglia di tornare a lezione dal mio maestro "dei colli" (e ho fatto bene, grande lezione). Mi ero ripromesso di farle una sorpresa: ama il mare e conosco alcuni posti meravigliosi sul Tirreno. Ma ciò non conciliava con il fatto che _ara mi aveva detto che aveva una voglia matta di tango, di ballare. I miei posti di Mare selvatico non si conciliano con milonga. L'avevo chiamata giovedì sera dopo aver ravanato in cerca di soluzioni salvacapracavoli (qualcosa ne avevo accennato qui) e mi aveva detto che sarebbe uscita venerdì sera con le amiche tanghere ad una maratona in quel di Mestre; forse sabato, però devo studiare...  Ero rimasto deluso, contrariato. Anche se avevo apprezzato la sua correttezza: tu organizzati come vuoi, non è che io posso fare la strafica e tenerti impegnato per un niente. Ci sentiremo sabato se (non ricordo se concluse con un "se ti andrà" o con "se avrai ancora la serata libera").
Cazzo è che ci vediamo qui e là e poi 'sto nulla?
Una sfregata leggera all'ego che se la prende anche un po' peruncazz. 
In questi casi ho imparato che non c'è nulla di meglio che lasciar sedimentare, distaccarsi un po' e poi vedere come evolvono le cose. Mi era venuta voglia di sparire e lasciarla nel suo brodo. E' una delle azioni di manipolazione descritte da Krishnanda in A tu per tu con la paura. E non è ancora successo nulla di nulla. Cazzo, stiamo iniziando a scendere dal letto proprio bene e col piede giusto.
Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei ...

(immagine: alexanderboden)

lunedì 26 novembre 2012

Riparare il trabiccolo

TRICICLO CON CASSONE





Devo riparare il trabiccolo dei commenti recenti che si è guastato. Senza è una palla e assai scomodo seguire interagire rispondere. Strano che Google non abbia ancora deciso di renderla funzione nativa. Con tutte le pecche, splinder aveva anche qualche lato positivo.

E tu che peggio...

Bersani Renzi votanti





E tu che peggio hai votato? Renzi o Bersani?

C'è un curioso pattern di antifilosofia per il quale molte persone sono contente per aver evitato il peggio. Dal peggio assoluto, B. il capo della banda bassotti, tutti giulivi in un rito di pseudo democrazia delegata per tonti, al leggermente meno peggio, quelli che sono stati sempre secondi nella peggio parade.

Ci sono due personalità degne, di eccellenza nel PD, una è  Ignazio Marino, l'altra è Laura Puppato. Il primo non ha partecipato, la seconda ha preso il 2.6%. L'eccellenza è minoritaria e questo sistema quantitavo per delega su un pezzo di carta la rimuove strutturalmente, sistematicamente. Il filtro passamerda funziona abbastanza bene con magno gaudio.

Ah beh ma beh èlademocrazia delleprimariebenecomunedelpartitonostro santaimmacolatacivileonorevole paraponzi ponzi pò ah beh!

Buonanotte anima mia

Bloody Leaf





Fine settimana lungo, con molte cose fatte, altre che vorrei aver fatto. E'' un momento di riflessione la domenica sera, il tempo per considerare il tempo. Dovrei raccontare di _ara, della giornata di sabato, della gioia di _zzz per il primo giorno nella nuova casa, dei lavori casalinghi odierni, delle parole  frizzanti con una diarista, della morte per tumore di una mia coetanea madre di un compagno di UnRagazzo, delle ore di sole nei colori dell'autunno di sabato.
Riprendo qui le parole di David Maria Turoldo, che mi piacciono molto.

(immagine: biancaferrari)

sabato 24 novembre 2012

Profumo di

Ieri sera sono uscito con il mio maestro di tango "dei colli". Mi piace il suo stile personale garbato e fine e anche quello coreutico, un tango milonghero la cui eccellenza è in cose molto fini e... adamantine. Quando si è profani - ciò successe anche per me - si tende ad associare il tango a quel suo filone chiamato tango de escenario che può essere molto coreografico, a volte anche in stile collezione harmony (ad esempio questo), e lontano dallo spirito milonghero orginale, fine, sensuale, passionale e assai meno sborone (questo fine francesismo felsineo ha indubbia capacità semantica). Ma _nni ha anche un'eccellente didattica, essendo stato professore di educazione fisica per molti anni.
Andando e tornando, in auto, anche ieri ci siamo trovati bene, con una bella complicità maschile. Eravamo arrivati alla questione - rivelatasi poi caratteristica non solo mia ma comune - che ci manca  un approccio al sesso sportivo, ludico, amorale (in senso positivo, ovviamente). Mi ha fatto ridere quando mi diceva che alcuni suoi amici rientrano nella categoria "ogni lasciata è persa". Anzi, di più. Una volta un suo amico gli fece vedere una tipa che si trombò e _nni rimase colpito dalla bruttezza veramente rara dell'esemplare di femmina.Ma come, sei riuscito a farti perfino quella? Maaa... sì... ecco, mi fece capire che desiderava  una ripassata e io poverina l'ho accontentata. Il profumo di patata provoca anche questo. 
Ahhaha, ecco la vera peneficenza.

Ho ronfato ben due ore ieri, dalle 18 alle 20 prima. E ho ballato veramente bene. Il tango è impegnativo e quando si è stanchi, magari alle 23 dopo una giornata iniziata alle 6, è oggettivamente difficile relazionarsi decentemente per mezzo di quella arte. Ecco il corpo. Poi c'è la mente, eccellenza e mediocrità. Avevo adocchiato ieri sera una tipa carina, il gioco meraviglioso di mirada y cabeceo, insomma, si toglie il pellicciotto, mi dice che si mette le scarpe, indossa le tacco 10 e viene, partiamo per una tanda. Balliamo bene, decisamente bene. Nella piccola pausa tra il terzo e il quarto tango due parole bla bla bla... mi chiamo... bla... Le faccio : complimenti bla bli blo ... sei una tanghera di segmento superiore. Ah sì ecco, io insegno qui... bla ble bla. 'azzzzz! Ecco, da quel momento mi sono non proprio incartato, ma non ho più ballato ganzamente come prima. La mente aveva interrotto la spontaneità e l'eccellenza del corpo. Ricorda molto la perdita delle capacità cogmitive di noi uomini quando entriamo in contatto con una femmina che ci piace molto. Eccheccazzo!

A proposito di tango. Il tango è passione e sballottamenti, andature dinoccolate o strattoni shakeranti alla povera donna di turno c'entranouncazz.. Questo brano di "Profumo di donna" però evoca le atmosfere, il gioco degli ego chiamato seduzione, è bello perché contiene anche un inno all'errore, mostra l'audacia che è sexy. Ecco, tutto fichissimo, tango a parte. Per questo li perdoniamo.

giovedì 22 novembre 2012

Quando riesce ad essere

A volte mi capita di dover tornare sul diario della ex-coppia,  a volte ravanare pagine per i più svariati motivi, o per cercare un posto di cibo buono o anche per concetti che sono ancora lì ma che sono sempre validi.
lindalov a me_mi è sempre stata simpatica ed ogni tanto faccio incursioni nei suoi luoghi: tiene anche una raccolta di arte d'eros, mi piace quella sua galleria. Rispetto al dozzinale della pornografia ciarpame commerciale che sempre più perde il dono dell'oscenità, questa arte ha la dote di portare al vulcano che cova in te sotto, al carico di lussuria e di attenzioni da riversare sull'amat* che si accumulano.
Perché sono fatto così, ormai mi conosco, sto per semestri senza e poi trovo un nuovo amore e con lei mi capita di andare negli iperspazi di un amore eccessivo, alto, da capogiri e anche estremaente erotico e fisico, sessuale e sensuale. Per assurdo la mia parte femminile trova una grande soddisfazione nel curare maschilmente la femmina che è mia metà, in quel tratto di cammino.
Quando è che amiamo? All'inizio quando c'è l'ego accarezzato e il movimento nascente del mistero da scoprire, poi quando la amata riesce ad essere Troia.
Ecco, l'opera segnalata da lindalov mi ricorda che la lussuria può diventare veramente divinatoria, gioia e immensità di un'unione profonda, permeante, completa.
Poi finisce. Ma questa è un'altra storia. E ora sento che è un po' che manca.


(anonimo, via lindalov via omfg)

UNA soggettività

EGO GAMES 2011 MONTREAL 3






Ieri è saltata la frequentazia col mio bipede, non stava bene e ha preferito rimanere a casa della madre: serata simile alla precedente ma come scritto l'ho vissuta con meno gaudio.
La realtà è unica ed oggettiva ma...  non lo è visto che il nostro modo di percepirla ce la fa vivere diversamente. La non osservazione di questa distorsione soggettiva della realtà oggettiva (ed è molto umano tendere a non osservarla) è un problema.

(immagine: rhondaliberman)

mercoledì 21 novembre 2012

Ozio e gaudio

Ieri sera verso fine lavoro ero proprio contento: ohh, per una cazz di serata, me ne starò a casa ad oziare, in tranquillità, da solo.
Chiamato _ara in treno, assai frizzante la conversazia, le avevo già detto il giorno prima di no per un'uscita; nessun piano di tango o altro. Niente.
Starmene a casa, sistemato qualcosa, cucinato qualcosa, spippolato qualcosa, letto qualcosa, andato a dormire abbastanza presto.
Otium et gaudium.

martedì 20 novembre 2012

Ogni popolo c'ha l'Enel che si merita

Il conflitto tra Israele e Palestina è solo uno dei mille mila effetti del tumore della crescita. 10k homo palestinesi e 10k homo ebrei in Palestina potrebbero convivere pacificamente con ampio spazio e abbondanti risorse. Ma non era di questo ennesimo problema di crescita insostenibile (al quale avevo già accennato per uno dei suoi aspetti) che volevo blaterare. Ma di questioni di casa nostra. Greenpeace ha colpito ancora una volta nel segno smascherando la putrida falsipocrita antipolitica speculativa carbonfossile di Enel.
Ma i cattivi non sono solo lì.
Tornando in treno dal funerale di mia zia ho assistito ad una di mille mila demenze complete della periferia costipata padana: nel polesine veronese, alcuni chilometri di strada extra urbana illuminati a giorno con la solita sfilza di lampioni di luci giallomerdognole. Una follia completa. Perché illuminare una strada extraurbana a traffico nullo (erano le 19 ca. e avrò visto transitare un'auto, peraltro anche nel veronese esse sono dotate di fari, mahva!?). Ora, come cazzo viene prodotta questa energia? Con il carbone o con il nucleare.

Una delle poche cose sensate di questo governo, ovvero la riduzione sensibile dei consumi energetici per lo spreco dell'illuminazione pubblica è stata demagogicamente affossata (consumiamo sprechiamo il doppio dei crucchi e il triplo dei granbritannici che non sono certo paesi di baluba).
Nel mio comune Il_Popolo pecoreccio e stupido che non è affatto diverso dalla scadente classe dirigente che elegge e vota e delega, alle consulte di frazione mugugna sempre 'sta litania mediocre e profondamente marcia basata su richieste pretenziose di più asfalto, più parcheggi, più lampioni - meno tasse - ovviamente a spese del comune.
Dunque anche in questo caso c'è un dualismo patologico che è parte principale del problema e un'incultura estremamente antiecologica a tutti i livelli della società.


lunedì 19 novembre 2012

pseov








Oggi ho le pile scariche; mi son svegliato alle cinque e mezza (quaranta minuti prima della sveglia) e la giornata è ancora lunga, fino alla lezione di tango stasera che finisce troppo tardi per l'ultimo treno e odio dover venire in auto solo per questo e non mi va proprio di far tardi con altri tangheri dei colli che poi andranno in milonga.  Sono un italiano costretto ad usare l'auto quando proprio non vorrei.
A proposito di spread.

In questo stato un po' abulico curiosavo sul Corriere fino a questa parata degli orrori.  Per arrivare a quegli eccessi si saranno probabilmente bombati di intruglioni schifosi che hanno rovinato loro anche la salute, oltre l'aspetto.
Forse non ha neppure senso chiedersi che senso abbia.

Questa mobilità diversamente ortodossa strappa dei sorrisi: il trucco del carico sbilanciato per girare senza ruota anteriore sinistra è creatività pura (10:08).

Pile scariche e orrori vari.

Papà le ho promesso

sentiero prato





Ieri siamo andati a trovare _zzz e _zzzino, a dare una mano di qualche ora di lavoro nella casa nuova e con un principio di trasloco. I due "piccoli", si fa per dire, UnRagazzo ora ha una stazza di 0,060t ed mi ha quasi raggiunto in altezza, si sono divertiti videogiocando, facendo compiti e poi un po' di lotta gioco mentre_zzz ed io lavoravamo.
Sono anni ancora spensierati anche se _zzz mi ha messaggiato dicendomi che la mamma di _zzzino non sta bene, il secondo marito dal quale si è separata di fatto di recente la molesta e che questo preoccupa _zzzino. Ma ieri i due regaz sono stati spensierati. Ma... Ancora un ma. A volte penso che questa sorta di profilassi sui lavori (manuali) sia - come dire? - diseducativa. Alla loro età i miei fecero alcuni traslochi e sia io che mia sorella sgobbammo sempre parecchio. Sì, a volte riesco ad essere determinato e coinvolgo UnRagazzo nel recupero e taglio legna, a cucinare o a qualche piccola incombenza, ma non sono mai andato oltre. Aver trasformato il lavoro dei ragazzi da educazione a quasi tabù in questa società delle idiozie politicamente-olfattivamente corrette non è corretto, non va bene.

Stamani il mio bipede è andato per la prima volta a scuola in treno da solo. Aveva un gancio con una e ci teneva molto. Papà le ho promesso che stamattina ci sarei stato in treno, non posso mancare anche questa volta.  Avevo dimenticato il portafoglio in auto così sono sceso, abbiamo quasi scansato quattro caprioli che stavano sbaffando le ghiande della grande quercia amata e l'ho dotato di biglietto da 10km, un bell'abbraccio proprio forte - sorridevamo entrambi dopo quella strizzata energica ci era piaciuto! - e giù per il sentiero verso la stazione ore setteezerodue.
Poco dopo  mi ha chiamato la madre di mio figlio, ho percepito un leggero senso di contrarietà, anche di apprensione - penso che sia del tutto materno - ma poi ha capito e si è distesa.
Anche questo è il cammino nella sua vita.

sabato 17 novembre 2012

Incanto ritrovato

Penso che un'apertura straordinaria le abbia chiesto anche più lavoro. Eppure... Eppure è stato come un viaggio lungo per tornare a trovare l'amat*, con il desiderio forte aumentato da mesi di lontananza. 
Penso che se ieri avessimo registrato le parole che le emozioni davano agli astanti, le parole di stupore per l'incanto ritrovato, che ascoltavo dentro e fuori, le emozioni per i com-pasionari ritrovati convenuti da angoli di tutta Italia, avremmo potremmo scrivere un nuovo libro dei cantici. Sono tutti dei grazie che arrivano a _ora anche se ella non le ha potute ascoltare tutte. E' stato molto bello anche vedere Bruno e Mariangeles ballare in mezzo a noi (hanno quello stile meraviglioso di fondamenti classici e di innovazione, antichità eccellente e fantasia che la trasgredisce).
Chiudi gli occhi e vedi la sala con il parquet nero graffiato, e i lumi soffusi intorno, il tavolo dove Joe ha toccato divinamente le nostre corde dell'anima con le sue scelte. E la fine è stata apoteosi cromatica luci e oscurità caravaggesche e le note struggenti e lo spazio per perché le piroette fosseo ampie come quelle interiori in quei amori tre minuti della fine. Così alla Milonga del mio cuore, ancora una volta, si è compiuto l'incantesimo. Anche quello per me di riuscire a mantenere livelli decenti, a tratti buoni nonostante fossi decisamente stanco, in questa arte relazionale (il termine è sempre suo). In piedi dalle 6:45 fino alle 5:15 di stamani, giornata di fine della settimana, non ero riuscito a rilassarmi la mezz'ora che avrei voluto, prima di riuscire per tornare in città. E oggi la biochimica è della serenità post gioia.


Ieri sera, prima lezione di milonga. Passi traspié e in controtempo proprio non andavano: non ero l'unico.  Troppa roba in poco tempo e il tempo serve per assimilare e comprendere. Ma non era di questo che volevo parlare anche se è stato parte della realtà di ieri.

venerdì 16 novembre 2012

La dinamica dei gerani rossi - 2

(La dinamica dei gerani rossi)

Il brusio era l'aspetto percettibile dell'abbracciarsi di una piccola comunità. La piccola comunità è anche un morire che non sei mai da sol*. _ice non era né autorità né notabile e tantomeno ricca o famosa eppure tutti erano venuti da vicino e da lontano (terre di povertà e di emigrazione) per darle l'addio e la piccola chiesa era stipata.
Il brusio, anche al camposanto; anch'esso ti abbraccia, le vecchie mura intorno ad abbracciare e proteggere i dormienti defunti decomponentisi, quasi a volerli proteggere dalle tramontane che arrivano giù all'anima.
Era freddo e già avevamo visto la brina nell'arrivare, i chilometri mangiati prima in treno e poi in autostrada erano stati un arrivare a quel porto, tra le vette candide avvistate da lontano e i boschi sotto dove il verde scuro degli abeti con il giallo carico dei larici e il bruno di qualche faggio più sotto sembrava un voler mescolare farina da polenta di grano saraceno e formenton (*). Aria fredda frizzante, cielo terso e azzurro, il sole debole e anemico di metà novembre. E il brusio era di abbracci e saluti, di molte anime a ritrovarsi anche dopo decenni.
Quando la bara entra nella terra, in quella fossa marrone di terra grassa tra il verde dell'erba e le pietre delle tombe "dei vicini" è forte. E' quel tornare alla terra che chiude il ciclo. Ho sempre odiato i merdosi cimiteri di betonloculocondominiali delle città. La sovrapopolazione è sradicamente e ciò è anche nella violenza del ciclo interrotto, formica di condominio sei e formica di loculi rimarrai. 5° livello, n. 649. Fanculo merda, voglio diventare una betulla!
Ami allora il groppo in gola del vedere la Terra Madre che si riprende un corpo, ami quel far male in che è il seme che muore per diventare nuovo germoglio. C'è un senso anche quando prendi il tuo pugno di terra e lo lanci sopra la bara, ti sporchi le mani con la Terra e la lanci sopra il legno con dentro _ice.
Ehi, furbacchiona, hai scelto una bella giornata per tornare nel Grembo. Era freddo, il sole già calato oltre il monte sopra malga _lei, però illuminava ancora il candido sulle vette e il verde scuro dei pecci e il giallo dei larici avevano altri colori.
C'era ancora, là, il rosso dei tuoi gerani.
Terra sei e terra tornerai. E in quella terra vivono i tuoi gerani, ti hanno saluto gradassi con il loro saluto carminio. Il brusio era anche il loro -  "Ciao cara, addio!". Non ce ne siamo accorti ma c'erano anche i gerani rossi.

(*) formenton: mais

mercoledì 14 novembre 2012

E.MO.AL.E

L'apparizione di _ara nella mia vita ha inserito un Elemento MOdificante ad ALta Energia lo status quo.
In realtà è che... ho la sensazione di essere in mezzo al guado (la camminata sul Po di lunedì non è stata solo reale ma anche simbolica). Molta seduzione, molti momenti belli, io so che così mi innamoro, perché mi piace ogni cosa di lei che ho conosciuto fino a questo momento. Poco arrosto: non c'è stato alcun momento in cui mi sono sentito di poter osare di baciarla, domenica notte lunedì a casa sua. Questo mio punto debole mi frustra regolarmente.
Un amico napoletano di _zia, quando sabato andammo a Modena al Mala Yunta, diceva: io non ci capisco nulla con le donne, le seduco e le cuocio fino a che non sono loro a baciarmi. E' successo molte volte nella mia vita, anche con la madre di mio figlio e poi con A-Woman solo per ricordarne due.
Ma non penso che funzionerà, perché abbiamo spazi di tempo lunghi in cui non ci vediamo e allora ci si raffredda, si riparte poi passati sette o nove giorni.
Sono un osservatore attento e non ha avuto momenti nei quali _ara mi si è offerta: forse anche solo risonanza, rispecchiamento, il mio titbare, la mia incertezza ad alimentare la sua.

Forse dovrei fregarmi della dimensione temporale, andare avanti come se fosse solo per amicizia. Ma ho i miei punti deboli e uno di questi è proprio la mia realizzazione: soddisfazioni sui livelli (chakra) alti di me ora abbondanti, realizzazione ai livelli bassi, di fatto assenti:: sono diciotto (18 in cifre) mesi che non mi faccio una chiavata e questo NON va bene, è disequilbrio, mancanza di energia. 
_ara è lontana spazialmente, io ho un certo timore di alimentare una tensione che possa non avere sbocchi. Scopro nuovi lati di lei che mi stupiscono e affascinano. Ma entro in una posizione di quasi venerazione che... non è affatto sexy né erotizzante. Già che non sono un audace maschio "ogni andata è persa".
C'è più energia nel sistema, ora. Un nuovo attore che scombussola una vita piuttosto intensa di passioni per tango e seduzione.
E scoprirsi ancora impacciati, impastati con quelle che ti interessano veramente.


P.S.
Sono andato a prenderla all'aereoporto domenica, arrivata qualche minuto prima di mezzanotte.
Le aveva preparato un bouquet arcimboldesco molto bello, una composizione con 4 carciofi violetti al centro, contornati da coste di sedano e cipollotti rossi di tropea, due carore ai lati. Chiuso fisso con raffia, per aggiungere colore ho decoarto il nastro con ravanelli rossi a cadere, a mo'di goccioloni in corona. Per dare profumo due rametti di salvia e rosmarino freschi che con il profumodore dei cipollotti hanno lascaito un'impronta odorosa vigorosa.
Secondo me molto più bello del bouquet di fiori dell'altra volta, ma non ha avuto così successo.
Lunedì sera mi ha detto che .. li ha cucinati il suo papi con il polpo. :)

arcimboldo

Per la crescita contro l'austerità

  • Ne consegue, pertanto, che non è più possibile rivitalizzare e perpetuare in Italia e nell’Occidente europeo un tipo di sviluppo basato sull’abnorme e artificiosa crescita delle pratiche assistenziali e dei consumi individuali, fonti di sprechi, di parassitismi, di dissipazione delle risorse, anche perché non è più possibile che la dinamica del benessere delle popolazioni degli Stati capitalistici possa trovare uno dei suoi sostegni nello sfruttamento e nella rapina dei paesi ex coloniali.
    Intervista di Guido Bimbi a Enrico Berlinguer, “L’Unità”, novembre 1978

Sciopero per la crescita e contro l'austerità.
La demagogia populista straborda, lo sciocchezzaio dilaga senza confini.
Indetto dagli sviluppisti tutti in Europa (in Italia dalla parte maggioritaria della CGIL), da 'sta roba industrialista, progressista e modernista; quella de noantri sostiene il TAV e la repressione armata dei resistenti locali con occupazione militare della val di Susa e altre mille mila distruzioni.
Enrico Berlinguer si rivolta nella tomba (comunque la sua posizione era già minoritaria nel PCI, nulla di nuovo).
Io sono per la sobrietà serena ed edonista e contro la crescita tumorale.
Enrico Berlinguer (via villatelesio)

martedì 13 novembre 2012

La dinamica dei gerani rossi

Qualche minuto fa è morta _ice, mia zia ovvero sorella maggiore di mia madre. Stavo tornando dal pranzo quando mia madre mi ha informato. Ecco, qualche minuto per andare ai ricordi miei e di questa mia zia alla quale ho voluto bene.

Ero piccolo e in quel paesino dei monti succedeva spesso che mi avventurassi sempre un po' oltre, da questo pomaro (*) al prossimo muro a secco, da quello fino a passare il boschetto di abeti. E così arrivavo a casa di _ice e del mio cugino preferito, in quella frazione "lontana".
C'era ancora traccia - non solo estetica - di una vita rurale e contadina. Mia zia era là che cucinava, o sistemava l'orto o si occupava delle galline. Era una presenza.
Penso a come erano il modello e la dinamica delle relazioni. Le visite a sorpresa e il piacere di un saluto inatteso, le case presenziate, sempre un fuoco acceso e la vita dentro, suggellata da un filo di fumo di legna e profumo di abete e larice dai comignoli, una marea di gerani rossi tutti intorno (_ice prese ripetutamente dei premi "Balcone fiorito" concorso indetto annualmente dal comune).
Ora è cambiato radicalmente: anche con gli amici e le persone più vicine devi pianificare le visite, spesso un paio di settimane non sono sufficienti. Dove ho lasciato la mia agenda? Non ti posso rispondere ora.
Ecco, quel gusto e il piacere di quei piccoli viaggi, di incontri imprevisti, il panino riscaldato nella cucina economica, buono di burro e marmellata, un piatto di polenta con i funghi - a disnar (**) fermati qui pop (***) ! - o un pezzo di torta de fregolotti. Erano gli squisiti  complementi gastronomici di relazioni tanto solide quanto improvvisate.
Buon riposo zia.

(*) pomaro: albero di mele
(**)  a disnar: a pasto
(***)  pop: bambino
finestra vecchio muro in pietra con gerani rossi

Viandante delle brume

Alla natura placida, scrissi.
C'era il grigio continuo, una coperta senza interruzioni di di antracite, di quasi nero, di grigio scuro e chiaro, di grigio di nuvole e di bruma e le gocce di pioggia fine sul parabrezza. Volevo andare a vederlo a Pontelagoscuro. Avere la vista granda sullo spazio, fino alle rive di là, il grande fiume in mezzo.
Che meraviglia! Ho camminato quasi un'ora e mezza, avanti indietro tra il ponte della ferrovia e poi a piedi sul lungo ponte trafficato sopra l'acqua arrabbiata, fino all'altra Riva e poi indietro e in riva destra fino alla chiusa del Po di Volano e oltre e poi che fatica venire via da quello spazio e respiro senza fine.
Lontano dal ponte stradale c'è stato anche un po' di silenzio, vedere l'acqua caffelatte del fiume correre intensa (arriva la piena!), i cormorani e le cornacchie pigre a navigare per diporto sui tronchi che passavano sotto , lo sciabordio dell'acqua sui barconi ormeggiati, la riva lontana dall'altra parte, la bruma e poi a ponente farsi un lago larghissimo, grigio sopra e sotto, i salici affogati in mezzo,  e un senso di infinito e di solitudine  ampia, immensa, meravigliosa e pure quella macchie gialle dei pioppi e quelle più arancioni di qualche acero e il verde pazzesco, nucleare, un verde Chernobil dell'erba che furoreggia della molta pioggia ricevuta.

Camminare nel nulla bello bello dell'autunno.
Bighellonare in una giornata frenetica osservando l'indaffararsi lontano di questa umanità in neg-ozio.
Nebbia non ancora. Viandante sopra un mare di uggia.
E' strana questa percezione, dell'essere a ritmi lenti, in un lunedì di ferie, alieno alla frenesia, un principio di qualcosa dentro, _ara che girava per l'anima.
Come un fiume grande, che scorre intenso, sempre più grande, tra le rive gialle, arancioni e verdi.
Quell'airone vola via ora, nel silenzio.

Fiume Po in piena - River Po in flood

lunedì 12 novembre 2012

Chiudere bene

Siamo usciti che scrosciava. Noi tre vagabondi del tango, stanchi e con stati d'animo diversi. _zia era arrabbiata, in quella milonga a Modena l'avevano invitata poco. E' la frustrazione che riguarda le donne nel rapportarsi a questo amante, noi uomini abbiamo le nostre. Era stata la giornata dell'uggia, di un po' di lavori. Ma il rito inizia prima, anche con le atmosfere di molte sfumature di grigio di un sabato novembrino. Al Mala Yunta si è presentato questo amante possessivo e passionale, esigendo anche i suoi tributi. L'atmosfera così glamour, queste donne e uomini che la loro bellezza del ballare come fossero uno la esibivano spudoratamente. Pure i lati negativi, eh!? Le donne di spalle e gambe nude pretendono il caldo e il caldo diventa aria marcia biossidodicarbonio e fiati e termosifoni e caldodiluciefaretti e sudori. Non si respirava una minchia. Allora un terzo della serata è stato all'unica finestra aperta, a parlare tra noi, con _elo e _tta e a vedere. Anche questi tangheri di 60 anni o più che conducono con grazia e armonia e amore leggerissimo ed implacabile giovani donne meravigliose che si abbandonano ad essi. E' bellissimo anche solo vederli trasportare e lasciarsi trasportare.
Alla fine ho visto lei, una sbirciata ai capelli neri corvini e poi un po' più sotto, quel vestito nero fine e fine sulle terga, lasciava intravvedere un triangolo di stoffa nero. Non era Audrey Hepburn ma _via di Modena. Proprio come la mia foto preferita - Jean Loup Sieff il grave colpevole - questa volta in una milonga, c'era lei in carne ed ossa e io a guardarla.
Allora c'è stato: quella sarà mia! Allora iniza il gioco degli occhi, il contatto, il sorriso e un breve cenno col capo e sono due mondi sconosciuti che si incontrano e si sfidano. Era la penultima tana e poi l'ultima e _via una eccellente tanghera.
Ecco, chiudere su una tanda di milonga, la sfida del presentarsi un l'altra, la sesta arte nei busti, nei piedi, i fuochi di artificio che si fanno gioco, ed amore tre minuti e la sesta arte che ci rapisce. Chiudere bene, abbracciati col paradiso.
Pensavo che questo innamoramento fosse passato e mi trovo con le occhiaie ad esserne stato centrifugato una volta di più.
Noi tre del tango, verso casa con le orme di passi argentini sull'anima sotto gli scrosci di pioggia.


sabato 10 novembre 2012

In tre

Le suonerie mi avvisavano che il mondo voleva comunicare con me. Ero immerso nel mio lavoro.
Lungo il ritorno, in treno, il tempo per riprendere contatto con il mondo.
Ieri mi hanno cercato ed invitato al tango in tre: _elo di Forlì, _lla la siciliana, e _ica, la mora del profumo.
Le prime due sono donne piacevoli (dipende dai gusti, per esempio _lla piace molto ad alcuni miei amici, quella volta _elo esibiva un seno di marmo coni capezzoli leggermente eretti sotto la blusa rossa fine e molto scollata), _ica è proprio una bella donna.

Ora la mia testa è altrove tra Ferrara ed il Salento. Ed è passato del tempo.
Come scritto in precedenza le donne alzano non di rado il filo spinato quando capiscono che tu sei "a caccia". Nel tempo io rimango sempre cortese e carino nei loro confronti ma il tempo diluisce molto la spinta erotica della novità.
Poi esse tornano alla carica.
Una buona strategia imparata dallo zio Hack è di "uscire" almeno con tre contemporaneamente: questo permette di non assillare nessuna, di lasciar loro spazio affinché il silenzio, il vuoto creino desiderio e lo alimentino, di rispettare i loro tempi, di comunicare che offri opportunità, non sei uno sbavoso insistente alla canna del gas, di mantenere una giusta serenità.

Attendo il suo ritorno domenica sera e l'andrò a predenre in areoporto. Ma domani mi sono dato appuntamento alla "tarde"con _ica. Sarò caro con lei. Mi fa piacere che dopo molto tempo ella mi abbia invitato. Anzi, ora le mando subito un pensiero via SMS.
Quasi da capogiro questo passaggio in poche ore da una bellezza che ti fa girare la crapa ad un'altra. Forse riscirò ad essere più lucido, sfacciato e cool con la seconda, quella in fondo, alla quale mi porta tutto, non solo l'ego e la kundalini.
tre frutti

Vendere problemi

  • Il Tao non minaccia, non chiede...ma se scegli di seguirlo, di praticarlo, di farne il tuo modello di esistenza, acqusterai l'indipendenza.
    Tutto questo, per me, è la liberazione.
    o Diario quotidiano di un taoista, Daoist

  • Noi vendiamo problemi ai clienti
    Amica di UUiC che lavora per Accenture

  • Prendi un orangutan fagli credere che non può vivere bene senza avere concezione dell'ombelico.
    Se non fosse sufficiente, un altro business plan è di rasarlo per creargli altri problemi da risolvere.
    UUiC

Ho lavorato intensamente fino a tardi, ieri, ben oltre l'orario di lavoro. Uno degli strumenti che usiamo ha un buco nella documentazione già segnalato peraltro due anni fa e nel quale siamo cascati un collega ed io dopo che ciò successe in precedene ad altri. A questi problemi di scarsa qualità corrispondono spesso fatturazioni di assistenza e il problema rimane perché porta denari. Capisci come il sistema competitivo-posizonale non possa funzionare se non in contesti specifici e con le dosi giuste?
Teoricamente nel sistema competitivo e lucrativo, con una visione miope, l'azienda non ha interesse immediato a che io passi del tempo in questo kaizen e l'azienda fornitrice ha interesse a venderci dei problemi ovvero a NON risolverli.
In una visione cooperativa finalizzata alla risoluzione dei problemi e della qualità, al ben vivere (che molto spesso significa lavorare meno, meglio, ad avere un reddito inferiore consumando meno e meglio) se io aiuto la comunità ci sono ampie probabilità che in caso di problemi in futuro qualcuno aiuti me. Se tutto ciò è fatto gratuitamente è un disastro per PIL e crescita. I problemi si devono risolvere, se diventano metodi e anche fine allora siamo alla follia completa. Infatti.
Se scambi il metodo e il mezzo con il fine, sarai oppresso dalla tua condanna a lavorare per peggiorare il mondo.
E' possibile liberarsi ed è esistenza quotidiana e tu puoi farlo qui e ora.


giovedì 8 novembre 2012

E' passato da

Feltri Grillo






Uno delle caratteristiche peggiori dell'italianità è il servilismo al potere. Questo si manifesta in molteplici modi:
  • il leccaculismo da lacché nei confronti dei potenti
  • nell'apparente zuffa continua tra i due poli apparentemente antagonisti che condividono il 90% del programma e votano insieme i 2/3 delle leggi
  • nel vendersi e prostituirsi per cose misere (anche molti intellettuali)
  •  nel salto sul carro dei vincitori.
Bologna era la città più fascista d'Italia (tanto da meritare l'appellativo di Decima Legio): il giorno dopo che Mussolini fu appeso in piazzale Loreto a Bologna c'erano file chilometriche per avere la tessera dell'ANPI. Dai più neri d'Italia ai più rossi in pochi giorni.
Dunque Feltri, uno dei fan di B., ora ha snasato che il Movimento 5 Stelle prenderà una fetta grossa, probabilmente la più grande della torta del potere nominale, alle prossime elezioni è passato da adoratore feroce di B. a sostenitore conclamato di Grillo.
Sarà un assalto dei peggiori al carro dei vincitori. Ce la faranno i signori Casaleggio e Grillo a non far salire prima o ad espellere questa feccia voltagabbanista?
Questo paese mi fa spesso ribrezzo.
Il potere corrompe tutto, andrà all'attacco corrosivo e degradante pure di questo movimento.
L'idea di democrazia diretta in questo contesto scadente è agghiacciante. Ma Grillo e Casaleggio tentano di responsabilizzare gli italiani con la democrazia diretta, togliendo il colossale e nefando transfer-delega della pseudo democrazia rappresentativa.
Gli italiani riusciranno ad autogovernarsi?

Portatrice

macrobiotic





Questa sera andrò a Ferrara. _ara mi ha invitato ad andare a mangiare un boccone in un ristorante... macrobiotico. Osgna, spero di sopravvivere, così a pranzo mi sono preso un po' di tagliata. Ahaha.
Poi andremo in una piccola milonga.
Mi aveva chiesto ieri di seguire un corso di tango coreografico. Beh, io non ho ancora assolutamente le basi per qualcosa del genere, sono solo 17 mesi che ballo e molti vocaboli non li conosco. Forse _ara corre anche nel tango? Balla bene per essere quasi autodidatta, ma in alcuni punti mostra ancora di essere acerba. Sì, forse corre un po' anche nel tango.
Mh. Per me è anche una (bella) portatrice di vagina e mente sexy, non è solo una tanghera.
Non vorrei che rimanga solo una tanghera.

mercoledì 7 novembre 2012

Antipolitica delle decisioni assurde - 2

(Antipolitica delle decisioni assurde)

Qualche giorno fa al giornale radio RAI dell'Emilia Romagna (noto media anarco insurrezionalista, in cui gli interventi di Casini per il tono medio possono talvolta essere considerati trasgressivi) intervista a sindacalista della GDO, grande distruzione organizzata (non ricordo quale catena, Conad o Ikea) che inizia a parlare della crisi del settore.
'spetta, fermati un attimo qui.
Qualche tempo fa il signor Monti, quello dell'articolo 31 del decreto "Salva (?) Italia" andò a fare una predicozza ad Angela Merkel qualcosa tipo "anche voi teteschen di Cemania dovete liberalizzare e non potete mica no no no rimanere su quella posizione anacronistica e vecchia di mantenere la domenica come giorno di chiusura degli esercizi commerciali blablablabla bla blabla".
Infatti una recente sentenza della corte costituzionale tedesca era entrata nel merito della chiusura domenicale del commercio ribadendo la correttezza della norma.

Il dogma della neoreligione capitalistica-consumistica sottinteso è: facciamo aumentare il PIL mantenendo aperti gli esercizi commerciali così, tu, essi, puoi, possono comprare-consumare-produrre rifiuti ed inquinare e distruggere la biosfera (questa ultima parte stranamente non viene mai citata) di più anche la domenica.
E' ovvio che il 99.999998% delle persone che andranno a spendere i loro 100 euri la domenica è perché non lo avranno fatto il giovedì sera. Sempre 100 euri sono.
Esiste lo 0.000002% de il_popolo che ah beh mah beh è domenica, è aperto spendo anche oggi 50 euri dopo averne spesi 100  giovedì.
Il sindacalista dice: siamo un po' nella cacca perché il fatturato si è contratto e i costi sono sensibilmente aumentati perché siamo rimasti aperti anche un tot di festivi in più.

Nazioni e continenti sono "nelle mani" di persone il cui livello di malafede, assurdità, speculazione, zelo fondamentalista è evidente, persone che emettono regolarmente queste colossali stupidate della religione capitalismo-crescita-modernismo-consumismo.


martedì 6 novembre 2012

Quasi venti ore

muedigkeit





Ieri mi sono svegliato alle ore seiecinque, sono andato a dormire stamani alle ore unaecinquanta. Sono quasi venti ore in piedi.
Lezione di voleo adras a tango, due lezioni di seguito per un recupero. Poi in milonga, visto che _rco, il tanghero dei colli con il quale sono tornato, aveva intenzioni ballatorie.
Ballare così male, così goffamente ha punto nel vivo il mio orgoglio tanghero. Ho ballato anche con _lla, male. Mi ha portato dalla Sicilia un sacchetto di paste di mandorle, è stata molto cara.
Sul viaggio di ritorno sono crollato esausto, se fossi tornato in auto avrei rischiato un altro colpo di sonno.
La questione è che quando si è così stanchi sarebbe meglio andare a dormire, avendone la possibilità. Il fatto di non andare con la mia auto ma di condividere il viaggio è decrescita. Ed essa, come tutto, ha i suoi aspetti negativi.

lunedì 5 novembre 2012

Braccine corte

Vittorio Collini Braccino Corto copertina





Mi ha scritto _ara venerdì. Da mercoledì a domenica è stata in Salento. Era uscita a pesca, ha pescato sette palamite, con nausea per il mare grosso. Ecco, intellettuale pittrice che esce in mare a pesca. Mi affascina questa ecletticità. Venerdì sera stavo andando a lezione di milonga, le ho risposto con una sola parola: "Baci".
Sì, sono stato minimo, niente frizzi né lazzi come negli ultimi scambi. Solo una parola messa lì.

A lezione è riapparsa _nna ieri e poi anche dopo in milonga: qualche convenevole ma poi non sono riuscito a fingere "gentilezza" e l'ho ignorata per tutta la serata. Quando arrivava al tavolo me ne andavo altrove. Chissà perché ma quel comportamento che trovo un opportunista e gattamortesco mi da ai nervi.
Peraltro parlavo con _elo di alcune compagne di corso (una di queste è _nna, appunto): le si va a prendere, le si porta, le si chiama, le si invita, qualche volta si paga loro l'ingresso in milonga o da bere... Ecco, in tutti questi mesi non un grazie e neppure una volta che abbiano ricambiato. _elo è molto più cortese e anche ieri ha fatto da tassista, io le ho scaricate da un pezzo, non mi interessano i rapporti a senso unico. Avere una fica in emzzo alle gambe, una bella cula o un aspetto gradevole alla fine è un dettaglio irrilevante,anche se noi maschi tendiamo a rincoglionirci completamente in certi casi. _rio diceva che queste 35enni sono fredde, opportuniste e io aggiungo pure cafone (non rispondere a volte è cafoneria) e spilorce. Ma spilorce anche di spirito, perché una volta è sufficiente una parola un grazie, non servono soldi o regali o altro in periodi che sono arcigni per molte persone.

Sono tornato a casa con quattro tanghere dei colli. Unico uomo in mezzo a 'sto gineceo. Ascoltavo i loro discorsi poi mi sono addormentato sul ritorno. Ecco, le altre tre hanno pagato dato un offerta per il costo del carburante, io ho offerto a_zia l'ingresso. Un po'mi coccolano perché le faccio ballare una tanda (poi mi rompo, vado da altre ballerine di livello più alto, tre sono principianti) un po' mi vogliono bene, tendo a stimolarle, a incitarle, il tango è difficile e bisogna tenere duro. Così si crea questa cricca simpatica di vagabondi tangheri.

domenica 4 novembre 2012

Vocalizzano parecchio

cantante - Roberto Mangosi





Poco fa UnRagazzo mi stava ammiccando: ehi papà stai guardando un porno!?
Eh!?
In realtà sono i vicini che si stanno divertendo appassionatamente vocalizzando parecchio.
Il mio bipede ha appena acceso il fuoco e sta suonando il flauto. Oggi mi ha dato una mano a recuperare un altro quintale e mezza di legna, a sistemarla in catasta, poi a tagliarla un po'. Poi abbiamo anche imbottigliato un po' di cabernet-merlot che mi erano rimasti in una piccola damigiana. Mi ha anticipato ed è rientrato in casa un po' prima, mentre me ne andavo su per le radure nel bosco e i campi per l'insalata di pranzo. Siamo saliti e gli ho preparato come premio un pranzetto coi fiocchi: polpette alla fiorentina ed una misticanza di tarassaco, indivia belga e porro che spakkavano di brutto. Cucina povera che affascina, che ti mandano in deliquio lingua e palato.

UnRagazzo ha saputo di _lla e che fossimo finiti "a letto" (non gli ho raccontato che è stato molto leggero, anzi, troppo leggero) e mi ha quasi gridato un "grande papà!!".
Abbiamo questa buona complicità, io non mi sarei manco sognato per l'anticamera del cervello di parlare di belle gnocche o chiedere a mio padre se avesse visto quella là con una cula da far girar la testa.
Ancora addesso abbiamo sghignazzato insieme: i canti d'amor entrano dall'uscio. Ahah.

P.S.
Ieri mi sono rivisto un porno dopo mesi e dopo mesi mi son fatto 'na sega.


(immagine: robertomangosi)

sabato 3 novembre 2012

Moscheppalle

mosca





Qui intorno c'è un po' di ritorno di zootecnia: qualche podere è tornato ad avere capre o cavalli, mucche e maiali. Il lato molto positivo è che questi saperi non si stanno perdendo, di tanto in tanto entri in contatto con questi cibi superiori che ti portano a panorami organolettici stupefacenti per qualità.
Il lato negativo è che ci sono più mosche. Anche in casa ora dove si rifugiano perché esternamente non è più così caldo. Sono fastidiosissime anche quando dormi, perché cercano il caldo e vengono su mani e viso a scaldarsi e... ti svegliano nel sonno. Oggi ne avrò già stecchite una ventina e ce ne sono ancora che girano. La mosca è un koan zen, sono poco meditativo e ancor meno compassionevole.

venerdì 2 novembre 2012

In vista del "tonfo"

contadino che zappa





Al gas stasera c'erano molte cose squisite: caciotte stagionate con alloro, cavolo nero, senape, cime di rapa, porri, pane con farine biologiche macinate integrali a pietra, lievitato con pasta madre e cotto in forno a legna, uova di galline ruspanti di campo, zucche, birre prodotte artigianalmente.
Però...
Ecco, il contadino "di riferimento" ci ha fatto una  proposta, in vista del prossimo "tonfo" : considerato che prossimamente molte persone non avranno più i denari per pagare i prodotti del contadino, sarà necessario arrivare a forme di collaborazione economica non monetaristica: ad esempio barattando prodotti con lavoro, coproducendo le trasformazioni.(marmellate, conserve, etc.). Forme di coproduzione più intense e più intrallacciate rispetto al solo acquisto settimanale in abbonamento: il nostro piccolo gas di puri e duri è rimasto l'unico con l'abbonamento fisso alla sporta settimanale, altri gruppi si sono squagliati come neve al sole: la mentalità del supermercato non è quella dell'orto (c'ho voglia di malanzane (a novembre!), questo giro non ci sono nella sporta e allora non la prendo) e mette alla prova e decima tutti i (psedudo) gasisti che non sono più che consapevoli di essere stati drogati dalla finta abbondanza a-stagionale a-territoriale di prodotti finti e/o scadenti, molto spesso tossici.
L'azienda del cattocontadino ha qualche problema e la sua sopravvivenza è anche solo egoisticamente molto  importante. Quando il sistema dalla crisi entrerà in collasso il numero di senza lavoro esploderà (in Grecia 30k persone tornate a lavorare la terra solo nei primi mesi della crisi). Nel frattempo dobbiamo cercare di tenere in piedi quel podere e il contadino che lo anima e che ci fornisce il cibo caro ed eccellente.