martedì 30 agosto 2016

Quaranta per seimilacinquecento

  • Il ministro accusa le forze dell'Ypg di fare "pulizia etnica"
    (repubblica.it)

Stamani sentivo alla radio, "in quaranta operazioni coordinate, salvate seimilacinquecento persone, solo ieri". Quaranta!?!? Operazioni semplicemente coordinate!?!? Così, accade, si manifesta, avviene per magia. Poi non ditemi che non esiste la Grande Sostituzione. Profughe che si fanno costose 
operazioni di chirurgia estetica prima di importi di "accoglierle". Per il resto ha già scritto Lorenzo, per mancanza di tempo arrivo tardi.
Ieri sera ho visto quasi tre ore di documentari sulla guerra in Siria di tutte le forze in campo (Syrian Free Army, goverantivi, curdi YPG, Al Nusra etc.) e in quelli dei democratici ribelli, dei ratti neri, in questo caso ripetizioni demenziaoli di Allahu Akbar ad ogni scoppio. Se ci fosse una soluzione definitiva per questo tumore islamico io sarei solo contento. Noto il civismo dei curdi, gente con due palle così che dà filo da torcere a tutti. Sono combattenti, donne e uomini, fieri che hanno tutti contro. Donne fiere e belle che hanno l'onore di far fuori 'ste canaglie islamiche in modo che non possano andare in paradiso, perché non succede per coloro che muoiono ammazzati da mano femminile (ecco, noi ci riempiamo di merda che ragiona e agisce così).
Nelle interviste alle combattenti curde esse dicevano che non possono che ammazzare i barbuti islamici catturati perché altrimenti ne va della loro sopravvivenza come successo in passato: serpi in seno che appena possono ti mettono sotto e ti ammazzano.
Per ciò separatezza (apartheid) e pulizia etnica, in questi contesti, sono ecologici, sono fattori di pace (esattamente il contrario di quello che la catechesi al pensiero unico ortodosso caccia nella testa della gente da lustri da mane a sera).

Ma non tutti sono proni: un ristoratore francese è stato molto franco con due invaditrici velate. genti e genia che sono oggettivamente malvenute. Prego notare i commenti di alcuni lobotomizzati sulla francesità delle innestate. Siamo sempre alla follia delle lenticchie fagiolate per legge. Potremmo soffermarci su un piccolo errore di logica del ristoratore, ma nella sostanza non cambia nulla: stranieri che entrano a forza comunità, territori, violandone le leggi, quindi la popolazione e che se protesti ti danno del razzista, dello xenofobo. Ihihi, verrebbe da ridere se non fosse che 'sti idioti sinistri sono una delle parti principali della frantumazione sociale in corso.
Allora io mi dichiaro, con sempre e maggiore convincimento, raziocinio, e gaudio intollerante, nazirazzista, xenofobo, fascioleghista [lunga serie di scleri demenziali tipici dei sinistri lobotomizzati].
La sostituzione prosegue.

lunedì 29 agosto 2016

C'era una volta

Sabato in tarda mattina eravamo quasi in cima a via Raffaello Sanzio, a Urbino. Seduti in quel covo "resisto tutte meno che alle tentazioni". Così, meravigliati dall'arte delle mani, del mangiar ben, la conoscenza del lavorare il cibo sano e renderlo buono, squisito, dal sapere delle mani dell'artigiano Leonardo Cartolari. Le nostre occhiaie di ore di tango, gioia e sonno poco volevano un ristoro, un po'  di dolce per la vita. Avevamo iniziato a colloquiare con lui, _mlero, _zzz e io ed egli ci ha raccontato la sua storia quando seppe, giovane lavorante apprendista a bottega di pasticceria a Pesaro che a Urbino ne mancava una, aveva detto e ci ha ripetuto :- Ci penso io! Sorrido ancora: forza, costanza, intento.
Volontario con la Croce Rossa, andò in Friuli, tre giorni senza nulla a scavare nelle macerie. Robusto, con un sorriso solare, con la sua parlata romagnola così schietta e musicale. Si era commosso, parlando di quelle persone, come lo abbracciarono quando riuscì a estrarne un paio ancora vive. Un fiotto di commozione che, passati quarant'anni, non riusciva a trattenere. L'abbraccio della vita che ti prende e non ti lascia.
Lo ascoltavamo, costernati, in silenzio.
Nel girare per Urbino, abbiamo trovato il sagrato del Duomo, e la sua chiara facciata barocca in pietra bianca, transennato. Erano cascati alcuni pugni di calcinacci dopo lo scossone che si era avvertito forte anche lì.
E prima, per le vie, avevo osservato quei muri poveri, di mattoni antichi, alcuni sfarinanti, altri tratti in cui mancava il legante, povere malte. E quell'arco a sesto acuto di una casa patrizia medievale, in via Saffi, già rappezzato secoli fa, con il cedimento dello stipite destro, i due capitelli belli di semplice arte, quello destro era più basso di trenta centimetri, l'arco acuto modificato e allungato con un concio. Le fondazioni? cosa sono?!
E i muri a pance, gobbe, sghembi dietro Santa Chiara e ancora, chiavarde che trattengono ciò che si spancia, qualche squarcio e osservi come, oltre ai mattoni esterni, dentro c'era tutto, il caos con malta povera.
Leonardo Cartolari, Maestro pasticcere a Urbino, diceva :- Se un giorno si attiverà una faglia, qui sotto, verrà giù tutto, anche il palazzo Ducale.
L'impotenza è sempre dolore. Sentivo la fragilità dei secoli, la gloria del rinascimento, la bellezza di muri e architravi e loggette e tamponature di questo contesto unico, di bellezza diffusa e stupefacente, in cui sono incastonate, come in una corona di platino e oro, le gioie, le pietre maggiori.
Queste bomboniere fragili di secoli, figlie di secoli. Nessun intervento è possibile su quel tipo di edifici, bisognerebbe tirarli giù e rifarli. Ma nessun rifacimento, neppure quelli delle città tedesche rase al suolo dai bombardamenti dei criminali di guerra alleati con intere popolazioni dentro, riescono a riportare la non linearità, le curve, le ampie sinusoidi, le rientranze, le sghembature di quella architettura originale. Cosa vuoi rinforzare castelli e casine storti di ciottoli, paglia e terra?
Lì verrebbe giù tutto. Eravamo seduti a prendere un caffè in un vicolo erto, con l'aria fresca che giungeva da monte - che meraviglia quei sistemi di condizionamento naturale! - e qualche secondo, una frazione di accelerazione G e saremmo rimasti lì sotto con quei cappuccini, quei caffè.
Erano anni che pensavo di andare in quell'angolo tra Abruzzo, Lazio e Marche.
Vedete, c'è uno strumento di straordinario valore, una di quegli strumenti che verranno distrutti dalla rete, da Google Maps in questo caso, che sono gli atlanti cartografici del Touring Club Italiano. Se non avete una guida, consultate con attenzione quelle mappe anche stradali e vi diranno dell'Italia bella, unica. Urbino evidenziato con un rettangolo verde "pieno", quelli sono le città "devo" di un potenziale Gran Tour. Amatrice evidenziata con un rettangolo verde vuoto. Accumoli sottolineato.
Da anni che mi ripromettevo: devo andare lì, dove la sapienza contadina, l'arte del cibo, l'arte di secoli, i paesaggi, i boschi, monti si abbracciano in una scenografia unica, nello Spettacolo del Belpaese. Uno scrigno: di borghi di grande bellezza ce ne sono così tanti che neppure l'atlante del Touring ce la fa a farcela: Montefabbri e Montegridolfo vicino a Mondaino, lo stesso Mondaino. Belli da impazzire, neppure in qualche modo evidenziati.

Ora non c'è più nulla. Non si può più, per anni non potremo tornare ad Amatrice, dicevo a _mlero. E' andata per sempre.
Questa bellezza così fragile, ti crolla addosso, ti riporta al tempo che fugge.

C'era una volta Pescara del Tronto

venerdì 26 agosto 2016

Arrivederci

Sarà un intero fine settimana di tango agli Imboscati a cui ritorno (con _mlero, _zzz e altri). Arrivederci a lunedì.
Buon fine settimana.

giovedì 25 agosto 2016

Al ristorante con un panino



Allora, come stai?
Avbevo aspettato qualche secondo e poi... ho pensato che non fosse più il caso di nascondere la realtà.
Andare in milonga con il partner è come andare al ristorante con un panino. No, stasera non mi sono divertito con te, in milonga.

Martedì ho un po' strapazzato _mlero. Ci è rimasta male. Arriviamo al punto da due posizioni agli antipodi: ella, da quando balla tango e specie nell'ultimo anno, in milonga quasi sempre in coppia col partner, io, da cinque anni, in milonga da solo o con amici, qualche volta con un'amica.

Cosa vuol dire che ti rompi?
Che ci sono interazioni sottili che mi pesano.
Cosa cazzo stai dicendo... impossibile. Fammi qualche esempio.
Ci ho pensato su un po' prima di risponderle.

Con gli amici parlo di femmine, di come è o sarebbe quella o quell'altra, quella che fica e quell'altra che sesso.
Arrivo  con te e poi c'è 'sta cosa che la prima coppia di tanda la "dobbiamo" ballare noi due o no?
Eri seduta da sola, avevi freddo, io avevo voglia di ballare con quella ma poi mica la posso lasciare te al freddo da sola e altre pare del genere.
Non sto seduto, scelgo, ballo, se ho voglia con chi ho voglia.

Certo, ognuna di queste tessere del mosaico sembra possa avere una soluzione ma il mosaico non mi piace.
A pranzo siamo stati bene pochi minuti fa, in quella mensa lavorativa a conduzione famigliare così emiliana e saporita, con il menù che varia per giorno settimanale e rimane quello con piccole variazioni di stagione. Sorrisi e baci.

Ti devo far vedere una vignetta (Charlie e Mafalda)
C - Voi donne avete una memoria fenomenale
M - No siete voi maschi che fate della cazzate indimenticabili.

Beh, _mlero, io non ti ho scelto perché eri una tanghera ma per tutto il resto. Ci sono migliaia di tanghere meglio di te ma io non sono con loro, sono con te. Tango e coppia sono due cose diverse. Come sono diverse le percezioni! Durante la discussione di martedì notte s mercoledì mi aveva detto - sì, avevo pensato di studiare a settembre con te visto che siamo insieme.

mercoledì 24 agosto 2016

Padoan, sinistra al caviale



Ecco un'altra della sinistra al caviale, la figlia di Padoan, una rampolla di banchieri che protesta a fianco degli invasori. fa l'accoglientista con le vite degli altri, volendo innestare nei quartieri di non milionari moltitudini di xeno incompatibili e aggressivi con l'organismo innestato, accoglientizzato. Ecco, un'altra delle castalie sinistranti che stanno lavorando allo sfascio italiano ed europeo.

Non serve essere strateghi di qualche istitutone di internescional intelligens per capire che tutto ciò sta portando e porterà a conflitti sempre più estesi e gravi. Guerra civile è vecchio e improprio, guerra etnica è politicamente scorretto.
Ma, gentili tranquillisti, non sono io a essere pessimista: ora è la Germania (solo ieri 12000 invasori arrivati in un sol giorno a Monaco di Baviera, al collasso) che sta istruendo cittadini e paesani a preparare vettovaglie e altro di sopravvivenza a breve termine, alcuni giorni, per una guerra "ibrida".

Pochi giorni fa la gerarca Merkel aveva promesso (senza alcun mandato, di imporre ai territori tedeschi altre moltitudini di invasori, contro le proprie genti, nei territori di quelle genti) dopo l'accordo col gerarca Renzi e il gerarca Hollande.

martedì 23 agosto 2016

Passata perfetta



Sabato _mlero mi ha dato una mano e abbiamo fatto i pommarolari, ovvero abbiamo messo in conserva (in forma di passata integrale) quattordici chili di pomidoro biologici a km 7 (più o  meno la metà dell'anno scorso, che un quarto è rimasto).
L'anno scorso avevo, in tre tappe, (la prima qui) sprovvedutamente, seguito il consiglio della contadina fornitrice per una lavorazione veloce  (scottare velocemente in pentola a pressione e poi scolare per ottenere velocemente un prodotto meno liquido) ma la qualità ne aveva sofferto non poco: il sapore se n'era andato col sugo scolato.
Alla fine mi ero accorto della cazzata e avevo salvato alcune bottiglie di sugo di scolatura: era talmente saporito di pomodoro che era possibile preparare zuppe o un risotto con un forte sapore di pomodoro bianche o rosa - quasi bianco. Sono quindi tornato alla tecnica tradizionale, bollitura sì più lunga ma tutto il sapore "dentro".
E' uscita una passata perfetta frullata perfetta, (pomidoro perfettamente maturi, in gastronomia, tecnicamente e teoricamente veniva considerato come frutto invece che ortaggio) talmente buona da risultare quasi... un ketchup, altro che aggiunta di zucchero. Alla fine ce ne siamo sbaffati alcune cucchiaiate, così, senza nulla e poi ho preparato un risotto rosso da festa e festa è stata.
Passata così saporita e completo, dolce, tondo il gusto che essa sarebbe già pronta per condire una pasta asciutta (se forse con uno spicchio d'aglio e un po' di basilico, una spolverata di peperoncino.
I pomidoro bio hanno permesso di non buttare via neppure un grammo di prodotto: buccia e semi contengono licopene che è un potente antitumorale (della prostata). I cibi sani (bio) più sono completi, integri e più sono sani (principio praticamente generale in alimentazione, questo). Mai capito perché la gente cacci via tutto quel popo' di prodotto (forse perché chimico e inquinanti e veleni stanno nella buccia, come le vitamine e altri oligonutrienti) per ottenere una roba raffinata, meno saporita, senza consistenza o con meno consistenza al tatto, insalubre.

_mlero lavorava al tagliere in modo femminile, ciacolando e pensando e facendo altre cose e si è tagliata tre volte: un pezzo di pollice lo abbiamo riattaccato subito al volo.
Pommarola sì, ragù no!

lunedì 22 agosto 2016

Grugniti, intraprendere, limiti

Stanotte, svegliato dal temporale che ha portato un po' di acqua, finalmente, nell'Appennino di mezzo così siccitoso, riflettevo. Un po' l'ansia, non solo il vento, che mi teneva sveglio. Pensavo al giovane uomo contadino che ci ha mostrato la sua azienda, ieri, nei colli e monti della provincia di là: ha lasciato perdere il lavoro come meccanico in un'officina di una paesino non lontano da quello dove abito e, con la sua compagna, è andato là. Ad iniziare tutto da capo.
Un podere in una posizione non delle più fortunate ché quando si parte senza denari... Qualche ettaro, tutto da fare, dalla casina storta con i piccoli scuri verdi, a tornare a iniziare a lavorare i campi, il recinto per le mucche libere e poi anche quello, meno ampio, per i maiali, gli attrezzi... Io non ho quella forza di intraprendere, di buttarsi nelle novità a capo basso.
Eppure, quelle difficoltà superate, il sacrificio quotidiano e un lavoro ampio - secondo me fare il contadino è uno dei lavori più difficili, devi essere un po' fabbro, un po' veterinario, agronomo e poi ragioniere, un po' ricercatore botanico, chimico e falegname, un po' meccanico e poi commerciante ai mercatini bio di Campi Aperti e anche economo e muratore, saldatore e tante cose, quante conoscenze e abilità servono ! - li portano ad una grande felicità, ossa stanche la sera, cuore allegro, calli e pochi soldi e la sensualità e la gioia di lavorare con la vita, nella natura.
Vedevo gli occhi di _aneri brillare,  quando raccontava che il nonno suo, della bassa emiliana, riuscì a vivere a sufficienza, egli strappato dalla miseria dalla terra e operaizzato nell'industria, per vedere il nipote che tornava alla terra. Mio nonno - diceva - sprizzava di gioia quando riuscì a venire qui e a vedere quello che avevo fatto, gli animali, tutto, prima di morire. Ieri c'era anche una camminatrice, israeliana, che nei kibbutz aveva vissuto, anche se in forme diverse, quel movimento nascente - così ben descritto da Andrea De Carlo in Due di due - di una nuova impresa contadina. Sereno, _aneri, diceva che se le figlie non vorranno continuare in quel contesto, prenderà su tutta la famiglie e inizierà qualcos'altro altrove.
Io che sono restio a iniziare, che resisto al nuovo, dopo quelle ore nella terra odorosa di maiali, di prugne, col cantare delle galline-ho-fatto-l'uovo, stanotte sentivo un po' il dolore dei miei limiti. La paura del gettarmi in un'impresa, nello sconosciuto. Saranno giorni di cambiamento al lavoro: ho ansia e paura, opporre resistenza che senso ha!? Eppure è così facile per altre persone ciò che per te è invalicabile o forra orrida e oscura.
Penso ai maiali di ieri - adoro quegli simpatici cotechini semoventi - nel boschetto di roverelle, azzurrini di fanghi nelle loro pozze spa - son proprio cinghiali domestici! -  i loro grugniti allegri, il giocare dei piccoli e dei giovincelli e osservo quel loro vivere felice breve (ma non come i colleghi dei maialifici) e inconsapevole.


venerdì 19 agosto 2016

Settebello da impazzire

Io ho sempre amato i treni. Ma per questo treno io impazzii, le volte che lo vedevo passare in Lombardia come Freccia Atesina. Forse solo le vaporiere mi desta(ro)no più emozioni. E' di una bellezza straordinaria oltre che un capolavoro dell'ingegno, dell'opera e del gusto italiani (qui bel documento video d'epoca).
Sono felice che l'ultimo convoglio rimasto, verrà restaurato e portato agli antichi fasti. (qui una galleria di belle  immagini anche d'epoca).


giovedì 18 agosto 2016

Come scemi

Questa mattina abbiamo fatto l'amore un po' come viviamo, con molta allegria.
Ero fallo duro, nella sua fica, nel suo culo. Io godevo, ella godeva.
Non è stato arzigogolato, non è stato fantasioso. E' stato semplice e intenso, anche un po' lungo ma solo un poco, e sono arrivato al lavoro con un quarto d'ora di ritardo.
Ieri sera siamo andati nella provincia di là, in una milonga, una vecchi villa, con la pista tra i tigli, le raffiche di vento per il temporale di saette e fulmini che si vedeva a nord delle chiome, poi è arrivata qualche goccia e ce ne siamo andati. Erano belli quei lumini, quella musica, quella vecchia veranda e la pista vuota e le sedie intorno vuote, quando aveva iniziato a piovere con più insistenza, erano propri belli. Un luogo magico, direi, degno araldo per il tango.
Abbiamo riso come scemi, ieri, quando l'ho presa in giro quando si era messa ad andare da sola, io fermo ad aspettare che finisse, agitantesi come una tonnarella estratta dall'acqua (succede alle principianti), come diceva un mio caro maestro. Si è messa a ridere e poi io pure, come due scemi, ieri notte e poi stamani.
Sono stare ore serene, belle, felici, sono stato bene con lei.
Qualche minuto dopo essere arrivato al lavoro, _mlero mi ha inviato l'immagine a corredo.

Distrazione, reazione


Ieri _mlero affermava che la polemica sul burkini (v. qui) è una distrazione di massa. Perché il problema non è il burkini ma il burka. Ovviamente le ho fatto presente che ha solamente spostato lo sguardo di un poco, è rimasta nello spazio della distrazione.
Noi siamo passati da Oriana Fallaci, femminista che si tolse il velo con fierezza davanti a Khomeini (cosa sulla quale potremmo discutere, visto che ella era in Persia e non in Italia) e la femminista di plastica autoantagonista Laura Boldrini che si vela e va omaggiare il tempio della misoginia.
Distrazione comunque in cui il burkini e il femminismo di plastica, la mistica, la catechesi e l'apologia "ricchezze, doni, opportunità, gioiosi fratelli, pagatori di pensione, modelli di vita per voi 'gnoranti razzisti, piccoli borghesi locali e inferiori" sono solo tessere di un mosaico.
Perché il problema è l'islamizzazione in atto.
Semplicemente qui non dovrebbero esistere che pochi lavoratori ospiti islamici, con il divieto assoluto di culto in pubblico, senza alcuna possibilità di ricongiungimento, con il divieto, per le donne islamiche, di avere figli pena il rimpatrio immediato. Sei qui per lavorare a tempo, se c'è richiesta e non per insediare una comunità ostile. I lavoratori ospiti dovrebbero firmare un patto civile in cui accettano, esplicitamente i nostri valori e, rinunciano a qualsiasi forma egemonica culturale, nelle forme, procedure, segni, simboli altrettanto esplicitamente elencate e vietate.
Il problema non è il burkini o la macellazione halal o la poligamia, il nijab: il problema è che questi segni vengono imposti alle comunità invase come segno di egemonia, di presa di potere progressiva, di marcatura del territorio, sono sintomi del problema, non il problema.
Ovviamente per i problemi gravi e complessi, bisogna reagire radicalmente, su più fronti, a breve, medio e lungo termine: la polmonite non si affronta solo limitandosi a controllare il pallore o la febbre.

Ancora, ieri, dicevo che quando la feccia (i vari Lerner, Boldrini, Vendola, i collaborazionisti di medio livello) quelli della catechesi al pensiero unico, quella che omette molte mezze verità spiacevoli (qui, qui, ad esempio) vivrà negli inferni - banlieue che hanno creato, farà la coda in sale di aspetto di ambulatori sovraccarichi dalla massa di nuovi gioiosi fratelli, viaggerà la notte sui bus delle fantastiche periferie multiculturali che hanno creato, allora potrei studiare i loro comportamenti.

Per il momento abbiamo l'interessante cartina tornasole della reazione dei kompagni milionari di Capalbio, che fanno gli accoglientisti con le vite degli altri. A questi merdical chic è scappata qualche reazione anche solo un po' meno ipocrita.
tornando dal Trentino, lunedì sera, a Rai Radio3, GR delle 18:45, solito passaggio del papa cattocomunista che sbrodolava, a Lecce, se ricordo bene, la solita catechesi dei "ponti, di ricchezze, doni, opportunità, gioiosi fratelli, crescite" (io mi chiedo a che livello di dissociazione dalla realtà questi siano arrivati, siamo alla demenza completa) e la macchiettistica , in pochi secondi, di ridurre Salvini e un suo punto politico al folklore di una divisa "rubata" alla Polizia.
La propaganda è talmente smaccata da essere cretina per cretini.

mercoledì 17 agosto 2016

La macellaia

Ecco, io non dovrei mangiare latticini per vari ragioni. Ma andare nelle Alpi e non mangiare latticini, formaggio in particolare, è una impresa al limite dell'impossibile, specie per uno come me che ne è ghiotto. Poi, in quel caseificio di montagna, ho scoperto un formaggio a pasta cruda... Sono andato fuori strada come una Lancia Delta a manetta su una curva stretta con ghiaino.

Per l'acquisto di alcune leccornie locali, sono tornato nella macelleria di paese, dove la macellaia da sempre mi fa un sangue pazzesco. Mah, io penso che ci siano delle strane combinazioni di estetica, carattere, età, portamento, sguardo che sobillano i demoni dell'eros più profondi.
Comunque 'sta milfa (forse più cougar, data l'età, molto meglio della figlia sia pur carina) sobillatrice mi racconta che... devono smettere di macellare gli animali lì. Nuova direttiva comunitaria e dovrebbero metterci trenta o quarantamila euro per aggiornare il piccolo mattatoio (anche se relativamente recente e che ha funzionato egregiamente da tre o quattro lustri) alle nuove norme.
Sbuffa :- Io sono stufa e se ci fan girare ancora le balle noi chiudiamo tutto. E poi voglino che facciamo il cibo locale, tradizionale...
Insomma, ora devono portare le bestie vive in un mattatoio della provincia confinante e poi ritirare le carni macellate.
C'è qualche eurocrate nefasto che vuole ugualizzare i piccoli laboratori artigiani alla grande industria, ugualizzare un macello di montagna retica con una macello di un bovinificio delle pianure tedesche, etc.
Siamo di nuovo alla teoria per idioti dell'égalité, dell'uguaglianza ugualista. Distruggere i saperi locali, concentrare le conoscenza e trasferirle lontano, ammazzare la piccola economia locale, porre vincoli talmente grevi da essere insostenibili per piccole realtà. Una tessere del piano di omogeneizzazione per frantumazione delle culture locali. Prima collassa questa Europa tossica, meglio è.
E io mi scoperei quella macellaia tra qualche mezzena, con molto piacere. O anche su quel letto liberty.
Anche questo mi tolgono 'ste merde.



Giorni sereni

Qualche giorno felice con _mlero, UnBipedinone, mio fratello, la sua fidanzata, su nell'ameno paesello del Tremtino.
_mlero si sta rivelando una donna fantastica, che spazia dalla letteratura all'escursionismo, da lavare il paiolo della polenta alla cultura, dal teatro al far legna, dalle organizzazioni colla sua manageressa (? *) a parlare con contadini sgarrupati, praticamente perfetta.
Ridiamo un sacco, a volte ci sentono pure gli altri e ha catturato le simpatie anche di UnBipedinone: i spiarietti nei quali le due birbe si alleano contro l'orsone sono stati esilaranti. Ella ha catturato anche la simpatia di mio fratello e relativa morosa.
Però... però io non sono innamorato.
Nel nostro duettare, a volte assai buffo e che ci porta a grandi risate, è come se regredissimo ad una fase fanciullesca. Stiamo bene come amici cari spassandocela un sacco. Come bambini che giocano a tutto ma che ignorano che esiste ed esisterà il proprio sesso e la sessualità.
Sui vecchi letti liberty della stanza abbiamo riso come due scemi per il cigolio delle vecchie reti quando andavo ad abbracciarla: allora io spingevo e muovevo, abbracciati con un cigolio sempre più ritmato e forte e ridevamo. Ecco, ridiamo anche del sesso, del sesso che non c'è.
Forse sono io che ho meno testosterone, forse è la nostra regressione bambinesca che pratichiamo per ridere come matti, forse che è una donna quadrata e pratica (per dirla alla Alahambra) , oltre che colta, raffinata, forse è il nostro giocare, il nostro ridere, il nostro essere impegnati in molte cose pratiche della vita, ma io ho non ho, ora, un trasporto libidico verso di lei. Forse che non è così bella come certe femmine che mi fanno sangue. Forse perché non lo curo proprio, non condivido con lei fantasie, non la stuzzico come facevo con A-Woman, non alimento il sesso, non sobillo l'eros che già così mi vien da guardare e desiderare sessualmente altre anche troppo.
In questi giorni ha avuto le mestruazioni e io sono stato sereno di non dover fare l'amore con lei visto che fare sesso, chiavare proprio non c'è.
Sono stati giorni felici senza sesso, come due amici o due persone da lunghissimo tempo in coppia. Credo che questo creerà problemi, visto che ella mi dà segnali espliciti che invece, vorrebbe un po' di fuochi d'artificio.
Vabbè. a decoro metto un'immagine che mi porta ancora turbamento e destabilizzazione sessuale. Ah, quei fianchi e quella vita sottile...
Giorni sereni. Anche troppo.



giovedì 11 agosto 2016

Ti tolgo la carotina

Ricordate la pubblicità pro alta velocità "metropolitana d'Italia" (a oggi, ancora, qui)?
Ecco uno dei (pessimi) risultati.

Questo modello di economia ferroviaria è SEMPRE stato sostenuto con innumerevoli falsi ideologici che, mese dopo mese, anno dopo anno, si svelano per quello che sono: una serie di fregnacce a volte raffinate, sofisticate (ti parlo di metropolitana, ti metto l'abbonamento, per un pochino e poi te lo tolgo - notare un dettaglio: l'opera e costi, però, non possono essere un po' tolti, un po' regrediti).
Le fregnacce sono state somministrate a il_bobbbolo per imporre, a suo spese,  un sistema di opere elitario, sottraendo risorse, tempo, energia, investimenti al sistema ferroviario, riducendo, smantellando, eliminando i servizi a media velocità che trasportano il 92% dei passeggeri.

Svizzera toscana - 2

(Svizzera toscana)

Ancora qualche scatto dall'uscita di domenica 7 u.s., dopo il giro anteprima/esplòorativo precedente, domenica 1 u.s. . Questa volta un piccolo gruppo di sette, con _mlero e UnBipedinone e altri.
In questa pagina c'è anche qualche immagine dell'ingegno dell'uomo, di opere di... arte muraria, alcune delle opere hanno più di centocinquant'anni e sono in stato che sbalordisce per qualità (sconcertante l'obsolescenza e la fragilità - e la rozzezza - delle opere più recenti in calcestruzzo armato).
Altre immagini testimoniano come la natura, così florida, tenda a fagocitare velocemente quanto fatto dall'uomo. In passato avevo già accennato che nei boschi di Appennino spopolato, talvolta, ci si imbatte in edifici mangiati e attorniati, sepolti dal bosco che tende alla foresta.

Sarò via qualche giorno, da domani, nel remoto e ameno paesello del Trentino.
Buon Ferragosto a voi!































mercoledì 10 agosto 2016

Melting pot

Melting Pot? io penso solo ad un gruppo criminale che sta preparando il collasso e l'implosione sociali d'Europa.
Maaah, esagerato!
Io ebbi l'eccitante occasione di viaggiare in uno dei treni assaltati dai "doni, opportunità, ricchezze, gioiosi fratelli, pagatori di pensione" innestati (anche in Emilia) a milioni dai kompagni utili idioti al servizio di disegni ultracapitalistici e massonici di fratellanze [e sfruttamenti] sociali. Ogni giorno io spero di riuscire ad arrivare al lavoro o di tornare a casa, di attraversare la stazione senza che qualcuno sul treno mi abbia staccato un braccio con un machete, che non sia finito a pezzi sanguinolenti - sento già l'odore dolciastro di sangue -  sui muri del sottopassaggio dopo un esplosione di gioia di un islamico, o che non sia stato arso vivo sull'autobus che prendo per andare da _mlero, di tanto in tanto, da qualche molotov lanciato dai "fratelli" o che non mi sia dovuto sorbire, dopo la catechesi Bella Ciao quella islamica urlata nelle orecchie.

Stranamente, in questi luoghi e mezzi pubblici, non vedo MAI i vertici, gli ideologi di questa industrializzazione sociale per frantumazione come Laura Boldrini e mille altri (in questa pagina si leggono i nomi dei sodali, della manovalanza di medio livello che lavora alla Shoah europea, una cupola criminale che lavora contro la mia vita e la mia incolumità fisica e che considero moralmente e ideologicamente responsabili delle mattanze di migliaia di europei e dei milioni che verranno uccisi in futuro). Non li vedo mai viaggiare, men che meno vivere, nelle fantastiche melting pot che essi hanno creato e creano.


Questa merda se ne sta accuratamente lontana dalla guerra civile implementata guerra tra poracci. Ecco la sirianizzazione europea. La Francia progressista è solo un po' più avanti nel progresso.
La guerriglia è già sui treni, nei teatri, nelle banlieue, parte dalle basi militari come Molenbeek, nel calderone in cui si mescolano, con fantastica solerzia moralisticheggiante e pomposa catechesi immunodepressiva somministrata alla popolazione, i territori a loro spese, glicerina e acido nitrico.
Ecco cosa succede, già ora, per le vie dei melting pot così giulivamente creati.

Ora si tratta di vedere i tempi: se anche in Italia inizieranno le mattanze da parte degli islamici, può essere che qualche lobotomizzato cattolico o sinistro si desti dal torpore dell'oppio panmixista, marxista e che le forze politiche che hanno un qualche carattere sovranista e identitario, per quanto annacquati, possano arrivare al Governo e cercare di arrestare questo piano sostituzionista ed europicida. Per quanto tattico sarebbe uno dei motivi per votare no alla riforma di questa costituzione dei soviet così antidemocratica.

Si noti che sui mezzi di propaganda di massa non 'è alcuna menzione dei fatti di sabato 6 agosto nel Santdenistan parigino o di altri.


martedì 9 agosto 2016

La stanza, la radura



Questa settimana _mlero sarà nella sua terra dai suoi. Tempo per godermi solitudine e libertà. Quella volta che le dissi che almeno due giorni alla settimana li farò per i cavoli miei, mi rispose che sembravo un gatto che tira fuori gli artigli.
Ieri a casa, in silenzio, senza figlio, senza morosa, a rispondere solo ai miei capricci, a fare le mie cose. Nel corso della giornata mi aveva proposto di tornare mercoledì invece che giovedì per andare a ballare insieme in un posto nuovo. Francamente mi ha leggermente scocciato. io desidero stare questi giorni per i fatti miei. Mark Renthon non ha tutti i torti quando scrive che non sembro innamorato.
Si ripropone lo schema vissuto con A-Woman: con lei sto bene, senza di lei sto altrettanto bene, solo e sempre con lei starei certamente peggio, male.
Io sono stato meravigliosamente bene da solo per cinque anni e faccio fatica a passare a dormire sotto le stelle in una radura del bosco a entrare nella confortevole e angusta stanza della coppia.
Comunque ho smesso di farmi le seghe mentali: ieri sera non avevo voglia, non ho risposto a nulla (chiamata, messaggi, mail). Stamane dopo una dormita andava meglio, ha chiamato lei, in treno, conversazione scorrevole, piacevole.
Devo dirle anche che ho intenzione di mantenermi anche uno spazio da solo anche per le occasioni di tango.
A stare da soli si diventa insofferenti ai compromessi anche i più piccoli. Ad esempio, ella non mangia, in genere, carboidrati, la sera (pasta, risotti o altre minestre). Così ieri sera, mi sono fatto tre porzioni di fusilli con ristretto di pomidoro (eccellenti, portati dai nostri amici a cena, sabato sera), aglio, peperoncino e dadolata finale di pomodoro fresco, piatto guarniti con basilico fresco. Ad ogni morso mi godevo il sapore di grano duro, di olio di Biancolilla, il profumo del basilico, le fragranze dei pomidoro, freschi e saltati, un caleidoscopio gustativo.. Ero tornato al picnic in quella radura nel bosco.

lunedì 8 agosto 2016

Sazio e inquieto

C'era l'Appennino di mezzo, in provincia di Modena, che volevo proporle. E così, in una giornata fresca, ce ne siamo andati qualche ora per stradine, prati, stalle (quelle che resistono), boschetti, fonti, calanchi, castagni.
Avevamo fatto un po' l'amore la mattina che ella lo voleva e lo pretendeva e io non ci pensavo neppure che era una settimana che ero completamente morto ma bisogna dare per avere e poi via che era diventato tardi e poi la sera avremmo avuto a cena amici da curare col cibo buono.
E ciò che c'è stato in mezzo è stato quel viaggio in un mondo antico, nelle tracce rimaste di realtà così sconcertanti nell'essere massimamente dure e belle. Il nostro agio intorpidisce. Penso anche in amore, forse questa volta ma non so, non c'è alcuna regola, nessuna legge o logica, in amore. Ella è felice, accetta, propone, rilancia. A me piace farla felice e sento una risonanza d'anime.
Dopo che avevo ripulito dai rifiuti il falsopiano adiacente alla pieve, si era distesa sulle mie ginocchia. Sentivo la musica del vento e di aghi di cedri secolari, avevo Cimone e Cusna là oltre e il cimitero, incorniciati dai cedri, il piccolo camposanto in cui, leggevo, le storie di persone umili e superbe, uomini e donne, anziani e bambini e ragazzi che ci precedettero, i suoni di mucche e galli nelle fattorie accanto.
Siamo un battito nell'eternità, io ero sereno e malinconico, sazio e inquieto di questo essere felici che non mi stravolge, di cui non sono pazzo.

Architettura rurale, povera, fiorita a Montalbano.
A sinistra le distese di spaventosi calanchi della valle del Panaro.

Una delle guglie ("sassi") arenacee, Sullo sfondo il crinale dell'alto Appennino.

Pieve di Trebbio (con cedri secolari).

L'ameno teatro della musica del vento, con vista sul palcoscenico dell'Appennino
(dopo la ripulitura dei rifiuti da parte dell'orsone)
con panche per meditazioni inquiete con _mlero appoggiata sulle cosce.

Tracce di arte longobarda, preromanica.

Io penso che quella anime riposino in un luogo estremamente bello, con arte di pietre, musica del vento e il panorama infinito sul mare di colli e monti. Vite grame e felici ma ora, sono nella Bellezza.

Clinton, Soros (e i No Borders)

Stamane stavo pensando che se la polizia accettasse dei volontari, io potrei pensare di iscrivermi per pestarli personalmente. Questa feccia radical-chic è la manu militari di castalie cosmpolite che, sostanzialmente, raccolgono il peggio della liquidità sì global progressista. Sostanzialmente sono degli immunodepressori, gli operatori, gli agenti del piano di europicidio in corso, di sirianizzazione.
Come sempre, la merda presentata da questi sinistrati è molto più pericolosa perché è incapsulata in una glassa zuccheracea di intenzioni moralisticheggianti. I No Borders sono una piccola capsula buone intenzioni fuori e cianuro dentro. Pestare questi batteri nefasti, i collaborazionisti, è un'azione antibiotica di sopravvivenza, è ecologico, tornare dalla loro spaventosa fantasia distopica edulcorata fuori e mortale dentro al vivere reale, al sangue e merda del "risponderai delle tue azioni a sostegno del collasso".

Ma questi  sono solo degli squadristi che agiscono sul piano fisico. Qual'è la grande capsula per interi paesi, per interi continenti? I mandanti sono le castalie mondialiste (sicuramente massoniche, ultracapitaliste e, un livello sotto, gli ufficiali, marxisti, (post)comunisti) che stanno lavorando alla frantumazione sociale, alla Grande Sostituzione per dirla alla Renaud Camus. Società frantumate, fratturate, destrutturate, immunodepresse sono massimamente sfruttabili da queste oligarchie occulte.
George Soros, forse uno dei personaggi che meglio rappresenta il peggio della liquidità sì global tecnoprogressista, una persone che si è arricchita con una serie incredibile di speculazioni mondiali, mandando a ramengo intere economie - sarebbe interessante capire quanti morti, sofferenza, collassi sono imputabili a questo criminale mondiale - è uno dei più importanti e meno noti mandanti della frantumanzione sociale europea. Si pensi solo al conflitto ucraino-russo (vedere video a questa pagina), ora con lo tsunami migratorio supportato e organizzato contro l?Europa.
I rapporti stretti tra Soros e la casta dei Clinton (una famiglia molto efficiente nel fare guerre di prossimità contro l'Italia) sono un'altra tessera del mosaico.

Copio qui sotto un lavoro di David Galand, e Stephen Mc Bride pubblicato su The Passing Parade l'8 luglio 2016 citato da Tyler Durden su Zero Hedge il 9 luglio 2016.

 


venerdì 5 agosto 2016

Ginostra - 6

(Ginostra - 5)

Il nostro sbarco in Sicilia, a Fontana Rossa, areoporto di Catania non potè che essere nel più scontato dei copioni: fare colazione, visto che eravamo usciti di casa alle sette, a digiuno e aveva disdegnato la roba plasticato-internazional-industriale servita a pagamento in aereo.
Appena usciti dalla zona riservata ai passeggeri ci fiondammo a sbaffare una pasta e cappuccino lei e un mediocre arancino con un calice di bianco io. Ecco, l'arancino veramente scarso (*) mi ha impalugato la bocca per ore. Io mi sono sempre chiesto perché sulle masse i non luoghi areoportuali esercitino fascino e attrazione, abbiano prezzi alti e prodotti omologati internazionalizzati di qualità non raramente scadente e con prezzi alti. Mah. Insomma, dopo l'opaco inizio negli esercizi di Fontana Rossa, arrivati a Milazzo, nell'attesa dell'aliscafo, ci siamo presi tempo, ancora ostinati a iniziare a goderci le leccornie siciliane. Granite e cannolo, per una sorta di seconda colazione. Così ci avviamo dal porto verso il centro e chiediamo. Prima un lavoratore in tuta che ci dice che non è di Milazzo e che per le granite dobbiamo andare a Catania. Poi, una donna che aveva osservato il nostro domandare, cortesemente, si offre di fornirci qualche informazione, esordendo, un po' piccata, che anche a Milazzo ci sono delle granite squisite (vero! al bar pasticceria Francesco Dama). Abbastanza curata, probabilmente la titolare di un'agenzia dalla quale era uscita, ci racconta questo e quello. Alla fine, in maniera assolutamente spontanea, naturale, parlando del cannolo e di quell'altra pasticceria dove trovarli, chiude il pollice sull'anulare della mano sinistra, tende indice e medio e appoggiandoli sull'avambraccio destro avente la mano distesa conclude, con la sua marcata cadenza, con "... dei cannoli lunghi così".
Abbiamo riso e riso per giorni, direi che è stato il nostro siparietto di ridarola scema e incontenibile, per tutta la vacanza. "Minchia, lungo acussì!" quel gesto, e poi ridere come due scemi.

Stamani ho visto Sicily di Mario Mele e... mi è venuta un po' di nostalgia. Le immagini iniziali e molte altre sono di Stromboli e delle Eolie. Poi ancora, Catania e le sue bellezze sensuali per cui perdere la testa e innamorarsi follemente e altre meraviglie siciliane. Il video (sospetto stessa produzione) qui sotto a corredo di questa pagina, invece, è specifico sulle isole Eolie.  Ieri è stata una giornata di tracollo, per me, tra stanchezza e caldo torrido pesantissimo. Oggi ho un po' di nostalgia per Ginostra, le Eolie e mi diverto a ravvivarla.


 

giovedì 4 agosto 2016

Compianto

Sabato ci eravamo riproposti di... fare alcune spese. Ci siamo divertiti anche solo a pensare la cosa perché quando ho sentito il termine shopping è arrivato il mio primo cazziatone cruscantico e da quel punto ella è entrata in modalità bastian contrario, con tutta una serie di buffi siparietti provocazione - cazziatone.
Odio buttare via il tempo in acquisti ma, si arriva a un punto in cui non è possibile procrastinare ulteriormente le spese.
La città aveva già le vesti di un fine settimana di fine luglio e così ci siamo ritrovati anche turisti tra i turisti e pochi altri. Io amo le città meno affollate o vuote, hanno un fascino inusuale. Il lupo perde il pelo e non il vizio - così ci siamo presto fatti distrarre.
Prima l'ho invitata a vedere quel capolavoro di geografica e araldica una sorta di bomboniera barocca policroma che è il chiostro dell'Archiginnasio in cui si capisce veramente come l'Alma Mater e le Università erano considerate il luogo della conoscenza universale.
Più tardi, nelle piccole stradine delle leccornie e del cibo pregiato, arcimboldesche vetrine di barocco gastronomico - la madre di mio figlio, tedesca, osservava sempre allibita l'arte del decoro delle vetrine nella quale gli italiani sono famosi nel mondo, Germania compresa - e _mlero mi ha portato a vedere uno dei capolavori della città, il gruppo Compianto sul Cristo Morto, di Nicolò dell'Arca.
Il dolore, un grido pietrificato, per dirla con le parole di D'Annunzio.

La rappresentazione sensuale, del dolore estremo, delle anime che diventa dolore nelle carni, nei corpi, nello spiirito, sono inusuali, scandalosi per il tempo, sconcertano ancora per attualità.
C'era il silenzio, in città, in Santa Maria della Vita, e ci siamo fermati quasi mezz'ora a contemplare non so se la rappresentazione o il dramma. Forse l'eccelso artistico consiste nell'indurre incapacità di poter scindere i due piani e nel pathos, moti d'anima e meditazioni che ciò comporta.
Paradossalmente ho trovato il Dolore, indicibile, virilmente inespresso, trattenuto e quindi ancora più violento,  solo nella compostezza di Giovanni Battista, le altre figure emanavano molte altre emozioni, anche.

Trovo più che giusto che l'opera da qualche tempo sia fruibile solo con pagamento di biglietto di 3€, un prezzo equo, direi. Ciò che ha valore deve avere un prezzo.
Abbiamo poi vagato ancora per la città, siamo riusciti a portare a termine un'altro acquisto alcuni oggetti necessari, scombussolati dal rientro nella quotidianità. Ma nulla ciò è rispetto al mistero e all'arte che lo rappresenta.



mercoledì 3 agosto 2016

Ebbro di gioia e piacere

Serata pazeska ieri. Da qualche tempo quel luogo soffriva di un velo di opacità. Ieri, il programma, riportava come regista uno dei musicalizador (in breve TJ, Tango deeJay) che "spacca", storicamente uno dei miei preferiti, fu residente da Flora, tempo addietro.
Ancora, dopo cinque anni, mi stupisco come un TJ possa accarezzare, stimolare, cullare, aizzare, calmare, incitare, spronare, far struggere quell'organismo di arte relazionale che è una milonga. Oppure farlo precipitare in uno stato catatonico, bollito, sminchiato. E' difficile capire perché alcune serate sono lesse (per la musica) e altre scoppiettanti, croccanti, scintillanti. Ha un che di affascinante questa arte di ballare con la pista, di ballare la pista (uso ballare in modo transitivo, come mi fece conoscere _sketti con i suoi messaggi così sottilmente erotici, come "Quando mi balli?").
Quel nome ha attirato il gotha del tango di questa provincia e anche di altre attigue e il circolo virtuoso è divenuto dolce vita milonghera.
Che fatica venir via all'una e un quarto, quando la temperatura è anche solo un poco più fresca, mite e le anime, impazzite, piroettano abbracciate più vorticosamente, un po' complici di essere rimaste loro, solo loro.
Oggi sono ebbro di gioia e piacere milongheri (non sempre le serate cariche di aspettative sono deludenti).

Nota
La bella immagine di Gaz Blanco catturata a La Tosca rende idea dell'energia, delle scintille, dell'aura energetica che caratterizzava le persone e quindi la milonga, ieri.


martedì 2 agosto 2016

Le parole del tango

Stasera si torna a ballare tango.  Venerdì siamo stati in una splendida villa veneta del Seicento, in Polesine ma eravamo estranei, nessuno di noi tre ha ballato granché. Ne ho proprio voglia. Se avrò tempo scriverò di come stia cambiando la mia vita, quindi anche il tango, ora che sono "accoppiato".
_mlero mi ha fatto conoscere le Parole del Tango, canale del VoiTubo, in cui Carla De Benedictis e Sergio Monti hanno fatto un grandissimo lavoro di divulgazione intelligente dei testi di molti pezzi.
Il tango ha registri molto ampi, può essere stucchevole e triviale, oppure può essere opera letteraria e musicale di straordinario livello.
Ecco Fueron Tres Años: ascoltate la musica e  leggete le parole maschili, dignitose: noi maschi che teniamo tutto dentro, Eppure, a volte, è troppo, non reggiamo le emozioni, la sofferenza, il patire d'amore, è troppo anche per noi, allora ci esprimiamo, talvolta, con poesia. Penso con gratitudine ad uno dei miei maestri che mi fece conoscere questo brano, il primo anno di studi. Questo è un tango dei miei preferiti. La musica mi portava via, le parole erano grimaldelli per le porte forti del mio guscio. Non amo avere gli occhi lucidi in ufficio.



(hectorvarela argentinoledesma)

Una mattina mi son svegliato

  • Una mattina mi son svegliato
    e in metrò ho trovato il ricco don, il gioios fratell, l'opportunit e il di pensioni pagator
    Allah u akbar Allah u akbar akbar akbar....
    Una mattina mi son svegliato....


Prego leggere qui. Da sempre sostengo che le guerre sono conflitti per le risorse.
E la presenza di milioni di giovani ultratestosteronici, giustamente rifiutati, negletti (sono nel posto sbagliato, frutto di un impianto coercitivo, non si può pretendere che gli invasi, gli innestati siano amichevoli col problema applicato in essi a essi) senz'arte né parte  non può che creare problemi sempre peggiori.
Prego leggere quindi qui.
Risolvere quindi il 2 + 2.

Prego,  osservare inoltre il rimestamento continuo da parte di coloro - lo Stato Canaglia, quindi da parte delle potenze regionali, Turchia, Arabia Saudita - che tengono le redini del nuovo disordine globale, di cui il merdaio armato islamico (non tutto uguale, secondo Massimo Fini) è solo uno degli aspetti.
Non molto diverso dai conflitti di altri tipi, Con l'aggravante dell'inquadramento ideologico, dell'apologia della sottomissione o dello sterminio dei miscredenti e della guerra che corano, sunna etc. e la loro stupida religione (la più rozza e scema, osservava Houellebecq) diffondono in queste teste di cazzo, serpi in seno, già surriscaldate, ormonalmente, per conto loro.


(pedagogia dalle buone, moderate, democratiche fazioni anti Assad - sostenute da USA, Nato, UE, Turchia, lacchè allineati, clintonerie, partiti democratici, conunistoidi, radical chic, dirittisti nostrani - applicata ad un ragazzo palestinese di 12 anni, via falceemartello)


lunedì 1 agosto 2016

Svizzera toscana

Ce ne siamo andati, in provincia di Pistoia, a fare del torrentismo. Diciamo circa cinque ore e mezzo nette di cammino, (60 acqua, 40 in asciutto), in un torrente quasi sempre sprofondato in una valle a V impervia.
Prima uscita, in parte esplorativa (non avevo trovato alcuna informazione in rete) con _zzz e _mlero, organizzata all'ultimo; domenica spero di poter ripetere con un gruppo.
Alcune note:


  1. L'appennino si è felicemente spopolato (i crescitisti direbbero gravemente spopolato) e la natura, il bosco, si sta rimangiando tutto, la natura esplode.
  2. L'Appennino si ripopola sempre meno (via via che gli oriundi muoiono) per due o tre settimane in agosto. La maggior parte dei piccoli centri NON ha impianto di raccolta e depurazione delle acque nere (conoscevo il problema nel mio comune e in altri limitrofi ai tempi della lista civica) e in questo periodo, purtroppo, la presenza di un cospicuo numero di oriundi e parenti ed amici, comporta che in alcuni tratti del fiume si percepisce la presenza di inquinanti fognari. Sostanzialmente, dati i numeri, il sistema di eliminazione ad acqua di feci e urina, è assolutamente insostenibile e parte del problema della perdita di fertilità dei suoli.
    La soluzione sarebbe un cesso a secco (già attuata da alcuni gasisti, da me in via alternative solo per la raccolta dell'urina) che però è incompatibile con le dimensioni della città.
    La capacità di depurazione dei torrenti con alvei integri, pendenza e in buono stato biotico è straordinaria.
  3. Come sempre, è sufficiente che un luogo sia raggiungibile solo a piedi per più di dieci minuti o un quarto d'ora a piedi per renderlo deserto e quindi quasi integro (la presenza di rifiuti di plastica, per quanto ridotta, disturba, abbiamo raccattato una grossa sporta di plastica, se ne avessimo avute altre cinque le avremmo riempite tutte). Viceversa, uno dei luoghi raggiungibili facilmente a piedi (pescatori e bagnanti) lo abbiamo trovato lercio di plasticame vario che abbiamo asportato per quanto possibile (grossa sporta che porto sempre meco già piena).
  4. Ho osservato, da vicino, ad un palmo di naso, la strabiliante qualità delle opere murarie, realizzate da Maestri Muratori, centocinquantadue anni fa, per realizzare il primo collegamento ferroviario tra Italia settentrionale e centro-meridionale.
    I numerosi ponti non hanno una grinza (a parte alcune stalattiti di salnitro). Muri di contenimento e loro basi, fatti talmente bene che l'erosione dell'acqua e del pietrame trasportato in piena le ha solo lavorate a curve e dossi, per consumo della pietra di macigno, con i conci ancora perfettamente uniti, senza alcuna soluzione di continuità. Quasi incredibile!! Se si osserva il pietoso stato di opere in calcestruzzo armato (ponti e viadotti) si può notare una delle incredibili regressioni di questa società progressista. Ho notato che alcune grandi briglie furono progettate e realizzate così bene che, superficialmente, in sommità, furono realizzate in granito, assai più resistente e resiliente del macigno locale: la cura delle opere era... svizzera. A confronto, interventi recenti di manutenzione eseguiti in CA sono penosamente erosi in fondamenta, rotti, sberciati, fessurati, approssimativi. Clava e cesello. C'è modernismo e modernismo, visto che quella fu un'opera squisitamente modernista.
  5. A proposito di Svizzera: quella zona della Toscana viene chiamata Svizzera Toscana. Mah, l'esterofilia italica è antica,. Nei Cantoni dei Grigioni o in Ticino si indicano come Pistoiese dei Grigioni o Pistoiese del Ticino!?
  6. Trasferimento in treno ed è un grande piacere farlo. Giornate No Auto sono estremamente godevoli! Quella è una delle linee più belle d'Europa e, di tanto in tanto, esistono treni privati esteri per riccastri che la percorrono, per bellezza del paesaggio e ardimento e qualità delle opere. Qui invece il 99.9% delle persone la ignora e la snobba e la linea è a rischio continuo  di taglio. Però ieri era ben frequentata da turisti ed escursionisti, nonostante le rare corse. Io riporterò gruppi in quella zona di Appennino, in treno, anche per sostenere quella linea. Io la usavo regolarmente per andare in Toscana centro-occidentale al posto dell'AV ad un quarto del prezzo ma ore le poche corse residue rendono impossibile il viaggiare per le mancate coincidenze. Classico esempio di regressione e di falso ideologico AV (poi i servizi aumenteranno) e di peggioramento di servizio  e costi e di induzione di evaporazione del traffico.
  7. Comunque si può imparare dagli svizzeri che restringono o vietano l'uso dell'auto in alcune valli di maggior pregio, lasciando il treno, i trasporti a fune o pubblici come unico mezzo di trasporto.
  8. Uno degli aspetti più strabilianti è, l'intrecciarsi di mini borghetti, ponti a dosso d'asino, tunnel ferroviari, stazioncine anguste, casucce in petra, vicolini, con sentierini, gallerie, case fiorite, acqua, roccia, rii, boschi, edicole e cappelle votive. Se riuscirà domenica prossima, altro giro e altre immagini.
  9. Esiste un patrimonio di meravigliose case liberty che sta andando in malora. Quando leggo che un pedatore di palla costa novanta milioni di euri capisco che questa società non può che progredire verso il peggio.
  10. _mlero è una donna con le controvaie, audace e abile anche in natura. 



Macigno con ontano intorno.

Beh, veramente un piccolo paradiso.

La volta del pnnte ferroviario, le spalle di quello stradale ed una casa fiorita allo sbocco, con relativo affluente, di una piccola e impervia valletta laterale.

Non conosco questi arbusti fioriti e profumati.


Polle e sculture a gradoni di macigno fratturato.

Purtroppo un po' sovraesposta. Edicola mariana (formella policroma) su ponte a dosso d'asino che collega due micro borghetti. Erano andato sull'altra sponda per scaricae la sportona di rifiuti di plastica al cassonetto della raccolta differenziata dalle plastica. Un piccolo giro nel giro assai piacevole.