mercoledì 23 dicembre 2009

Crescita zero - Stop al consumo di territorio

Lunedì 21 è stata la festa della luce nuova.
Ci sono molte piccole menti scadenti in cui non c'è un fotone. Come quei pazzi che muovono il busto, ripetendo ossessivamente delle frasi sconclusionate, sbrodolano il loro mantra: crescere, sviluppo, progresso, più consumi, più turbogas, più nucleare, più rifiuti più inceneritori, più energia, più infrastrutture, più famiglie più figli più numerosi, più strade, più ponti, più edilizia, più cemento, fare di più, più velocemente, più tecnologia, più pil.

Sono solo più cazzate per tutti.

Alle mentine senza fotoni dentro, questo augurio. Fermarsi, respirare, osservare (lo sfascio del)la realtà (che hanno fatto), modellare l'eccellenza e rottamare il ciarpame modernista che ottenebra le loro scatole craniche.
Buona stabilità e migliore decrescita.



(basiliosantoro marcellocantoni)

lunedì 14 dicembre 2009

Re-azione


  • Dobbiamo, di tanto in tanto, riposarci dal peso di noi stessi, volgendo lo sguardo là in basso su di noi, ridendo e piangendo su noi stessi da una distanza di artisti: dobbiamo scoprire l'eroe e anche il giullare che si cela nella nostra passione della conoscenza, dobbiamo, qualche volta, rallegrarci della nostra follia per poter stare contenti della nostra saggezza.
    Friedrich Nietzsche

Ehi, Babi70, ti rispondo con una pagina, un commento è striminzito.

Berlusconi conduce il paese come fosse la propria azienda. In un azienda non c'è equilibrio di poteri, si fa quello che dice il capo. Punto. Il capo ha poi la bonarietà paternalistica, chiede alle dipendenti di uscire con lui la sera, tocca loro il culo e le palpeggia. Più o meno siamo a questo livello di meretricio: io cio' le palanche, io pago pretendo e tu obbedisci e fai quello che ti dico io. Con le buone o le cattive. Il buon padrone non sopporta l'ipocrisia, il Primo Puttaniere cofirmatario delle carfagnate contro la prostituzione, non la sopporta, diceva, ultimamente. Siamo al più squallido e scadente teatrino.
Ovivamente non siamo nella sua azienda e se continua cocciutamente con questo approccio raccoglierà tutta la tempesta del vento che ha seminato, che semina e che continuerà a seminare. Ora, Berlusconi è anche circondato da una sostanziosa feccia di adulatori interessati al suo potere e quindi, quando dice che "non può capire tutto questo male" può essere che sia in quella situazione di visione del mondo completamente distorta: le uscite sul presidente operaio, sull'unto del signore, sulla candidatura a premio nobel per la pace sono composte da una miscela scadente di marketing per masse sprovvedute di strumenti contro queste  adulterazioni, ma anche di convinzioni tra l'egoico e il fideistico, tra il religioso e il feticista.
Non posso che considerare positivamente quanto successo.
Per quanto mi riguarda e per i danni colossali di imputridimento, di stasi al peggio, mi auguro che il simbolo della peggiore e più becera itaglia, sparisca quanto prima dalla scena (anti)politica. C'è un dualismo simbiotico pessimo e degenerativo tra Berlusconi e le masse che lo adulano che lo votano e che egli rappresenta.
Spaccare questo dualismo non può che produrre effetti positivi, considerando il peggio attuale.
Tartaglia, consideratelo pure un folle. C'è ancora qualche sana reazione in questo paese ameba.


venerdì 11 dicembre 2009

Eternit, inceneritori, nucleare: schiavi e padroni

Primo giorno di processo all'amianto, la tossicità del quale è nota da Plinio.
Tra qualche lustro inizieranno a morire come moscerini quelli che vivono nei pressi degli inceneritori. Ora ci sono delle puttane della ricerca, come Franco Battaglia (del resto si fa fare le prefazioni dal puttaniere, quello che ora sta a Palazzo Chigi) o come Veronesi, pseudoscienziati tuttologi che, a cottimo, contraddicono alcune leggi della realtà, note alla scienza da secoli, della scienza, per affermare che gli inceneritori... migliorano la salubrità dell'ambiente. Queste escort (le puttane ora si chiamano escort e gli inceneritori li chiamano termovalorizzatori) arrivano ovviamente a delle puttanate e sono pure credute dalla massa gaglioffa di creduloni felicimente consapevoli di essere tali.
Poi arriveranno, tra secoli, oltre a tutti gli attuali, i morti per la merda nucleare anacronistica e antitutto, che il capo d'azienda settantenne - quando schiatterà non sarà mai troppo tardi - e la sua cricca pro PIL e peggior economia a delinquere si apprestano a somministrare al paese.
Passano i secoli e siamo sempre alla stessa solfa. Il potere che pro domo sua,  fa credere, ora con l'aiuto di escort radicate come tumori in accademia  e istituti, la massa che crede.
Si sa tutto ma ciò è assolutamente inutile. Schiavi dei loro padroni.



mercoledì 9 dicembre 2009

Giorni di debolezza e calvinisti

Ci sono state un po' di stagioni in questa giornata d'autunno dicembrino: la pioggia la mattina, poi variabile, poi sereno blu che contrastava con le foglie gialle delle quercia, il sole basso e debole e il verde dei pini neri, poi nebbia. Tutto questo osservato da questo mio ritiro casalingo. Ho oziato, oggi, lavorato troppo gli ultimi due giorni, ero affaticato mentalmente, non riuscivo a combinare più nulla, ho deciso per l'ozio per poter tornare efficiente i prossimi giorni.
Un paio di pensieri scambiati con A-Woman, ho sentito Diavola, delle sue birbate finesettimanali.
Fisicamente va meglio, ma sono ancora fiacco e con poche energie. Si, tutto sommato è stata una bella scoppola.
Dopo giorni di lavoro malattia, di non piacere, giorni calvinisti, d'avvento - è periodo penitenziale anche se il mio avvento è arrrivato con un po' anticipo, quest'anno - ho voglia di piacere, ho bisogno di piacere. Mi sono fatto un pranzo delizioso e semplice. Poi mi sono masturbato con voluttà, oggi, dopo giorni. Sicuramente il ritorno anima anche la mia libido.

Sento che non sono forte ancora, sono debole. E un po' distaccato senza volerlo.




sabato 5 dicembre 2009

No itaglietta day


  • L'Italia – e non solo l'Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l'immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.
    Pierpaolo Pasolini

Se fossi stato bene, oggi sarei stato a Roma per manifestare la mia più radicale contrarietà all'itaglietta piccola, falsipocrita, bigotta, arrivista, irrispettosa della libertà e del territorio altrui, irriguardosa della comunità, beceramente modernista e conservatrice del peggio, guapa e cafona neoricca, insofferente alle leggi, al vivere sobrio, così ottimamente rappresentata da quello che si chiama Berlusconi Silvio.