venerdì 31 gennaio 2020

Corona virus, non ci siamo!

"Influenza in Italia: Genova in quarantena, sospesi i voli da e per l'Italia." O pirla di un bischero, che diavolo stai dicendo? rispondereste.
In tutta 'sta facenda del coronavirus i numeri non tornano. Il mio medico di famiglia mi disse che in Italia, ogni anno, muoiono alcune migliaia di persone per la cosiddetta influenza.
Supponiamo lo 0,05‰, tanto per fare una stima, 3000 persone su una popolazione di ca. 60M di persone. Leggevo che a Wuhan, una delle (orribili) megalopoli del tumore antropico cinese (esso ha delle cose belline belline come questa), vivono ca. 15M di persone, ca. 1/4 della popolazione italiana: ad uno 0,05‰ sarebbero ca. 750 decessi. Suppponiamo 250 persone al mese, per 3 mesi. Ieri leggevo di 170 deceduti. Non ci sono i numeri per il panico che leggo qui e là.
Io non ho mai capito questi movimenti gregari di massa. Ad un certo punto tutti comprano in borsa persioni azioni di merda per società della merda vuota, miliardi di ricchezza fatua, inesistente, creati dal nulla (silenzio dai mezzi di rumore di massa), poi sette si girano e iniziano a vendere, ecco tutti a vendere, in massa, disastro in borsa, titoloni per cretini "x.yz miliardi di ricchezza bruciati oggi nelle borse europee".
Io mi trovai, una volta, in un gregge smarrito su una strada a due chilometri da casa e osservavo questi mutamenti repentini di direzione della massa pecoracea, senza alcun senso.
Del resto, basta osservare come vota la gente, con la segatura in testa, come andando in un tempio, spegnendo la testa.
Ora c'è 'sta cosa del coronavirus. O ci tengono dati nascosti oppure è un colossale moto di panico di massa, un ennesimo episodio di sensazionalismo informativo disinformativo.


lunedì 27 gennaio 2020

Inverno contumace

Ieri abbiamo camminato per colli e borghi in un autunno uggioso e mite. Mi fa cacare. Mi piace veramente poco.
Quest'anni molti pini (neri e silvestri) con presenza di numerosi nidi di processonaria. La diffusione di questo pericoloso parassita è una delle conseguenze delle mancate gelate.
Non che sia la cosa più importante per me, in questo periodo, ma non ho tempo per scrivere altro.

giovedì 23 gennaio 2020

Riposa bene, fornaio!

  • Al gas stasera c'erano molte cose squisite: [...] pane con farine biologiche macinate integrali a pietra, lievitato con pasta madre e cotto in forno a legna,
    (In vista del tonfo)
Ieri se ne e' andato _ltana, uno dei fondatori del nostro gruppo di acquisto solidale. Fu, per vari anni, il nostro fornaio. Il nostro primo progetto, come GAS, fu quello di autofinanziarci/lo e di comprargli un forno per panificazione artigianale a legna: con la somma anticipatagli egli ci preparò per quasi un anno e mezzo il pane settimanale, poi iniziammo a pagarlo. Fui io a portargli il lievito madre che ci fornì  un mio amico, anch'egli gasista, con cui feci danza afrocubana.

Viveva lassù, in alta collina, nella casa di campagna che aveva comprato e rimesso a posto con le sue mani, con galline, maiali, asini. Era una casa aperta in cui ospitava i personaggi e i gruppi più disparati, da artisti di strada squattrinati a scienziati, da vagabondi a ricercatori stranieri, da scout cattolici a scrittori, da presidenti di nazione a camminatori.
Comunista convinto, incazzato con Terzani, non era però così allineato: le sue critiche schiette, franche andavano anche con i (per lui) compagni o su varie posizioni politiche, ideologiche della sinistra al caviale, di quella operaia, di quella ortodossa, etc. .
Nella camera dove faceva lievitare il pane, vicino al forno, teneva un motto fascista

"Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio."

Mi stupiva un comunista che riconosceva il valore di quel pensiero, specie considerando che era un motto dei baubau brutticattivicaccadiavolo: qualcuno capace di discernere!
Mi affascinava anche per la sua contadinità, le sue capacità: era norcino e lavorava i suoi maiali, aveva una casa spartana ma in buona parte autonoma (campi solari termici e fotovoltaici, cisterna per l'accumulo dell'acqua piovana, etc.).
Dava certe spazzolate robuste anche ai campatiperariacittadini in visita ai luoghi intorno e che passavano pure da lui (era noto da quelle parti).
Diceva, spesso :- "Voglio incontrare persone con idee diverse dalle mie perché con loro è interessante parlare, non ho molto da dire con chi la pensa come me."
Era alcuni anni che non stava bene, era passato anche per un infarto, malconcio aveva smesso di far il pane, al GAS aveva rotto con alcuni duriepurimoltateoriapureanchetroppa e non era più venuto.
Domani le esequie.
Riposa in pace, fornaio!

mercoledì 22 gennaio 2020

Treno saltato



Saltato per guasto uno dei treni che saliva, stamani (mi ha informato Rosa Canina, scesa in città prima di me) ⇒ treno mio saltato.
A casa ho consultato viaggiatreno e ho preso quello successivo. Il treno ha accumulato un po' di ritardo per i nodi, le mappazzone nei pressi delle porte, con difficoltà di discesa e salita, in quanto stipato come una scatola di sardine.
A me ' sta parola continua a significarmi cose sgradite.
Essere in compagnia (v. qui, qui, ad esempio) non mi reca granché conforto.

lunedì 20 gennaio 2020

Smart gulag

Avevo letto della feroce repressione alle osservazioni di Renaud Camus riportate dal signor Connor.
In Francia, uno dei paesi più avanti nella barbarie, da tempo non vige la libertà di pensiero ed espressione, in questo regime dispotico della cacca "politicamente corretta".
Rimando a La grande sostituzione del pensatore francese.

Prego osservare la distopia della correzione con scariche elettriche ohps, scusate, è forte, non sta bene, rimando alla stimolazione cerebrale non invasiva contro pregiudizi e stereotipi sociali che i compagni hanno già sdoganato per correggere il pensiero disadeguante, da applicare a coloro che non si adeguano alla nuova, unica, superiore e giusta Ortodossia e ai nuovi mondi paradisiaci.
Gli smart gulag? Tra di voi, signori!


Zoppicante

Ieri sono uscito dalla milonga zoppicante. Sentivo il pulsare dell'infiammazione, lì alla testa del femore. Ormai non reggo più neppure qualche ora di tango.

Tassa sull'ombra

Non capivo.
Pensavo che 'sta tassa sull'ombra fosse una burla, una espressione iperbolica per evidenziare in modo popolaresco, colorito, il peso fiscale.
Invece pare che si tratta della tassa sulle cosiddette occupazioni del soprassuolo dalla quale NON sono più escluse le ombre (sigh!) causate da balconi, terrazze e sporgenze degli edifici privati.
Altro che burla!
Questo fisco è malato e non solo a livello nazionale (vedere le osservazioni di Gaia sul trasferimento di ingenti capitali nelle tasche dei possidenti terrieri ricchi).
Qualcuno, poi, viene a strombazzare di legalità. Quella illecita e ingiusta? Quella "la nostra sì ma quell'altra no"?

No grazie!

venerdì 17 gennaio 2020

Le api della mia ape

Appena tornato dalla trasferta di lavoro scenderò dal treno da cui scrivo e salirò sulla rosacaninomobile :) . Abbiamo i minuti contati e non possiamo attendere il primo  treno che ci riporti su, non arriveremo in tempo, in un paesino di montagna, alla riunione degli apicoltori locali propedeutica all'acquisto di due sciami di api.
Rosa Canina è prioprietaria (sui monti al di là del confine) di un campo con un capanno dal quale abbiamo già recuperato e rinfrescato due delle sei arnie; in rimessa abbiamo già fatto posto, ci sono alcuni (non tutti, ancora) suoi attrezzi come l'affumicatore, la tuta, il copricapo a retina, i nuovi fogli cerei, etc. .
Le metteremo nei prati vicini a casa, al margine del bosco.
Questo progetto della mia apina mi piace molto.

Le età della danza

In questi giorni ascoltavo, mentre lavoravo, la techno/house suonata da questo duo svizzero e sbirciavo, di tanto in tanto, le immagini. Erano/sono quegli anni miei ai goa. Erano posti assai piccoli, spesso persi nella natura, isolati, talvolta assai belli. sempre piccoli, a confronto. Eventi molto piu' ruvidi, senza gli effetti speciali e i numeri di Tomorrowland, senza questo showbusiness (sbirciavo ieri, i prezzi, fino a 500 e rotti euro per quattro giorni). Passati tre lustri da quegli anni, ancora ho un'àncora emotiva incredibilmente forte.
La danza genera la biochimica della gioia. Nei volti (v. video a corredo) noto quegli occhi leggermente chiusi e le bocche pure chiuse a ciucciare le paste, le grida della transe. Io non mi sono  mai drogato in quei posti ovvero mi "drogai" usando solamente la musica e il corpo danzante. Venivano da me :- "Tuuu che cazzo hai preso.. hai preso del buono, dai passami qualcosa!". Estraevo dalle mie tasche le mie galatine e ne davo loro alcune.
La mia transe era assai faticosa, impegnativa da raggiungere, in ore (letteralmente) di danza. Quasi tutti sceglievano la via assai comoda e banale (e pure la transe scadente, a pulsante, banale e comoda) della chimica. Non sono mai riuscito ad adeguarmi al gruppo conforme.
La gioia era grande e ancora, queste note tra techno, house e goa mi rimandano a quelle ore di danze pazzesche. Mi gira la testa ancora.
Ora il vortice è più soave, abbracciato con una donna, per una tanda o due, sulle note del bandoneon invece che sulle casse tekno o psy-trance.

 
(adriatique&altri)

Ma dai!

Pare incredibile quando dico che il tango, come tutte le cose di valore, richiede impegno e sacrificio. Le persone fanno due occhi così :- Ma daii, patata, sacrificio... ! La percezione diffusa è quella di un ballo divertente fatto con delle gran figone per broccolarne a man bassa, divertimento e aggrovigliamenti, prima verticali poi orizzontali.
Ho ripreso a seguire due corsi, una con un maestro rioplatense, uno con un maestro che viene dalla danza classica: questa settimana lunedì e giovedì. Ieri giornata di lavoro assai lunga e studiare dalle 21 alle 22:30, arrivare a casa alle 23:30, è stato faticoso. Quando si è stanchi si apprende anche di meno. Mi è capitato solo un anno di avre un corso alle 19... C'è un buco colossale, non ci sono corsi in quella fascia della giornata che va dalle 17/18 in poi. La prima causa è che gli insegnanti (non di rado dei brocchi totali che fanno danni rilevanti, li indicai come tenutari di corso) nella grande maggioranza dei casi hanno un primo lavoro e poi quello del tango.
Ieri ho dovuto proprio stringere i denti.
Io mi devio agganciare al poi, quando ti sei mosso e sei felice, anche di aver appreso qualcosa o tolto un po' di patina da quello,


mercoledì 15 gennaio 2020

La sottile pressione


Prendo spunto dal commento di Messer Pigiatasti. Sono molte le volte che ho perceputo una sorta di pressione per la quale alcune cose non avrebbero dovuto essere scritte su questo diario e... non le scrissi. Insomma, non scopriamo nulla, la fisica ha già osservato che l'osservatore perturba il campo osservato.
Quella volta fu così forte che me ne fregai di questa pressione sulle convenzioni.
Sabato questo abbiamo bissato andando anche oltre. Sabato sera eravamo satolli di lussuria al punto che ... avevamo pure le alucce e l'aureola, nulla ci avrebbe potuto più turbare, eravamo alla pace dei sensi, serafici.
Ancora una volta il netto contrasto tra l'astinenza precedente e il banchetto ci ha reso massimamente partecipi, coscienti, presenti in ciò che abbiamo vissuto anima e mente e corpo. Altro che liquefazione ugualizzante e appiattente, forre e picchi!

mercoledì 8 gennaio 2020

Due carriole di cacca

A proposito di ugualizzazione:

"Se questa inversione ci sembra strana, sicuramente siamo di fronte ad un esempio di sessismo".

La realtà è sessista è quindi sbagliata. Ad esempio, se vedi una persona coni capelli lunghi, le tette, allatta un bimbo e ha i fianchi larghi e la sostituisci con un nerboruto  muratore calvo, a fianchi non-larghi, senza tette, che allatta un bimbo, con la barba e lo trovi strano, allora siamo in presenza di un ennesimo caso di sessimo da correggere.

La peristalsi del politicamente corretto funziona molto bene e la produzione cresce senza limiti. Avevo da poco letto di recente una carriola di cacca ugualista razzista anti che oggi ne è arrivata un'altra della signora Cinzia Leone, M5S. Invece di avere 750000 leggi ora ne avremo 750001. La normativa scatologica cresce in Europa, cresce in Italia.
Non è folklore, vista la roba LGBT, le perle alla Bibbiano, le subumane reificate a fattrici di bambini per configurazioni di diversamente sessuali eccetera eccetera.


Strofinatura e zucchero a velo

Ieri dopo cena ho avuto un raptus e mentre Rosa Canina stava lavando i piatti e io facendo altro, ad un certo punto ho interrotto ho iniziato a strofinarla per bene. Ne abbiamo fatto di tutti i colori, dopo. Le comprerò alcuni regalini (giocattoli sessuali), visto che ella gradisce molto quelli che usiamo di tanto in tanto (anche ieri) e io vado matto quando la vedo così.

Forse saranno stati gli splendidi nebbia & freddo di stanotte. Tutto bianco di brina stamani e -4.5 a casa mia. Anche la bici, sceso dal treno, era spolverata di zuccchero a velo. Adoriamo il freddo: sarà stato la causa del raptus?


domenica 5 gennaio 2020

Una vista pazeska!

_aieri aveva proposto un'uscita e... zacchete, fatta!
Poco più che una passeggiata in una giornata estremamente tersa nella quale, una volta in crinale, abbiamo spaziato da Elba, Corsica, Capraia, Gorgona, le Apuane, fino alle Dolomiti Occidentali, al Baldo, al gruppo dell'Adamello, una vista pazzesca.
Lassù o mi sono goduto anche il vento tagliente e freddo, almeno qualche istante... di inverno!
Una bella uscita in nove, dei quali, cinque, tangheri. Ho visto due persone... schiantate dopo questa passeggiata o poco più. Invece, Rosa Canina (che è una stambecca pazzesca, sale e cammina come un'indemoniata!) ed io non avevamo neppure un po' di fatica o stanchezza. Beh, dato lo scarso allenamento degli ultimi mesi, mi fa piacere che non siamo ridotti ancora così male.

Sullo sfondo le Alpi innevate



sabato 4 gennaio 2020

Fossa Clodia - 3: Pellestrina

(Fossa Clodia - 2: la laguna dell'orribile)

A San Silvestro siamo stati fortunati: freddo e nebbia ci hanno accompagnati per ore negli otto chilometri di tombolo, da nord, Santa Maria del Mare fino all'attracco del vaporetto per Chioggia, nei pressi del cimitero, a sud.
La laguna era così bella, silenziosa, il rumore sommesso di qualche rara barca a rompere il silenzio esaltandolo, il canto lontano delle sirene di alcune grandi navi nella nebbia, le goccioline di umidità che si condensava sulle tamerici resistenti al sale, il suono sommesso dello sciabordio delle onde placide sugli scafi, il suono delle campane, di tanto in tanto. Poi silenzio, dissolvenze, ancora silenzio, spazi.
Nei tratti che abbiamo percorso accanto o al di là dei murazzi, potevamo percepire la precarietà di questa sottile lingua di sabbia rispetto alla possente ferocia del mare, vedere i rinforzi e i sopralzi costruiti dopo la distruttiva mareggiata "alta" del 4 novembre 1966. A levante il mare e i muraglioni, la diga che celano l'ampiezza, l'infinito, a ponente la laguna placida, le piccole case a schiera, le piccole calli, le chiese per votarsi a qualche santo. Questo contrasto contribuisce alla bellezza di Pellestrina.
Siamo stati fortunati, con il freddo e la nebbia perché essi ci hanno permesso di vivere la malinconia della laguna, il suo essere fine, inizio, dissolvenza nel nulla. Forse per questo, perché ti ricorda la terra, l'acqua dalle quali vieni e alle quali tornerai, la vita, la morte, l'amore e l'odio, la piccola finitezza e l'infinito in cui dissolversi, la laguna d'inverno è il regno della bellezza e della malinconia che la incorona.


San Domenico, a Chioggia.

A nordi dell'isolotto di Ca' Rioman fino a Pellestrina solo i murazzi separano mare e laguna.



Attracco meridionale, tra il cimitero e il nucleo abitato capoluogo, Pellestrina.

Sul traghetto si era imbarcato l'autobus dal quale eravamo appena scesi a Santa Maria del Mare.

Traghetto e autobus partiti verso il Lido...

e poi, nulla più.






 





Oltre, il nulla.


Così pacifico, basso, quasi infimo, ora, il mare al di là del murazzo.

Splendida ammonite su un masso di Rosso di Verona su una delle scogliere a pettine.






venerdì 3 gennaio 2020

Inversioni e fanfaluche

  • Donne e uomini liberi devono ringraziare il presidente Trump e la democrazia americana per aver eliminato #Soleimani, uno degli uomini più pericolosi e spietati al mondo, un terrorista islamico, un nemico dell’Occidente, di Israele, dei diritti e delle libertà.
    o - Matteo Salvini

Lessi, per mesi, di Qasem Soleimani sul Primato Nazionale: fu grazie la generale persiano che la sorte della guerra degli anglofoni (o delle elite cosmpolite, direbbe il signor Connor) contro Assad e la Siria si ribaltò a favore di questi ultimi. In geopolitica gli SUA agiscono per mantenere il proprio predominio: in un'ottica storica e realistica non si può che osservare che essi fanno semplicemente i loro interessi. Trovo invece patetico la solita serie di manfrine (che conosciamo assai bene dalla riscrittura fanfaluchesca da parte dei vincitori della seconda guerra mondiale), le solite menate sul terrorismo qui e sul terrorismo là i valori, il male blablablablablabla.
Lo stato canaglia continua a dominare proprio grazie a forza e terrore che ne consegue. Giusto? Sbagliato? La storia è questa, lasciamo perdere voli pindarici e la dinonestà intellettuale che li anima, non ultima il cerchiobottismo in triplo carpiato di Matteo Salvini che scambia causa ed effetti e utilizza parole reboanti per allocchi.

giovedì 2 gennaio 2020

Fossa Clodia - 2: la laguna dell'orribile

(Fossa Claudia - 1: Chioggia)

Martedì 31 dicembre, sceso dall'autobus a Santa Maria del Mare, ho rivisto che, passati nove anni e mezzo dalla traumatizzante esperienza sul delta, non solo la situazione NON è migliorata ma è peggiorata. Il disastro recente delle acque alte del novembre 2019 ha sollevato rifiuti, centinaia di tonnellate di oggetti e pezzi di plastica e li ha deposti e sparsi ogni dove.
Uno degli innumerevoli esempi dei disastri inflitti al pianeta da masse sterminate di coglioni in crescita esponenziale aventi a disposizione energia, tecnologia e materiali più potenti delle loro piccole menti scadenti (un commento di Marco rimanda ad alcuni dati sul disastro plastico planetario, gara la peggio nella quale Italia ed Europa le prendono di santa ragione).
Qui, sugli ultimi metri di propaggini di sabbia e scogli a nord dell'attracco di Santa Maria del Mare, il luogo della foto sotto: in pochi metri quadrati c'erano migliaia di rifiuti e di oggetti di plastica di dozzine di tipi diversi, una delizia che ci ha accompagnato in molteplici punti lungo tutta la camminata della giornata.
La grande bruttezza della modernità è certamente assai peggio di quelle del passato non solo per la scala ma per il fatto che non si biodegrada, il tempo non la annulla.


Fossa Clodia - 1: Chioggia

Sveglia puntata alle alle 5:50, alle 7 eravamo in treno, qualche minuto prima delle 8 in stazione centrale. Treno per Venezia con... ottanta minuti di ritardo. Andiamo all'ufficio informazioni :- Ci dispiace, abbiamo un treno che si è fermato in linea blablablabla. Il treno successivo a Rovigo, per Chioggia, dopo quattro ore. Biglietto rimborsato, abbiamo girato i tacchi, quaranta minuti di attesa per il primo treno verso casa (con il solito bollettino cantilenante treni annullati e ritatrdi) e siamo tornati a casa, per prendere l'auto. Siamo arrivati a Chioggia proprio per il pranzo che avevamo prenotato alle 13. Parte di turismo ferroviario della proposta 30 e 31 per Rosa Canina e Orsone bye-bye! La stazione di Chioggia è un edificio semnza più alcun locale aperto, senza gli orari di arrivo. Io temo la scure su questa linea ferroviaria di una bellezza sconcertante.
Il sistema pubblico delle ferrovie fa acqua: non è affatto un caso (come ci dicevano allo sportello) che ci sia questo_e_quel problema: quei bollettini di treni cancellati e di ritardi NON sono affatto una rarità. La nostra volontà di sostenere le splendide linee secondarie a rischio di chiusura è stata frantumata da ritardi colossali sulle linee non-secondarie.
Il M5S fa bene a non voler rinnovare le concessioni autostradali ai predoni di Atlantia, i kompagni diversamente proletari Benetton, culo_e_camicia con alcuni compagni settori del PD - ItaliaViva (suonare al campanello del kompagno D'Alema per le privatizzazioni dei beni degli Italiani). Uno dei pochi sussulti di politica decente di ciò che ormao è un partito in toto con ben poco di innovativo e di intelligente. Ma se l'alternativa è quella di passare la rete autostradaler al carrozzone ANAS, si passerebbe dalla padella alle braci (ritengo che l'ANAS sia uno dei peggiori enti pubblici, in Italia, per corruzione, inefficienza, dissipazione di risorse, etc.).
Il pubblico, in Italia, è una pietra merdosofale, che rovina mandando in cacca ogni cosa che tocca.
Lascio spazio all'incanto e alla bellezza della Piccola Venezia che NON raggiunge l'incanto di Venezia solo per il fatto che le auto sono presenti praticamente ovunque. Il nuovo furbofono fa foto decisamente migliori!

Canale di San Domenico, verso sud







Madonna col Bambino - Refugium Peccatorum
Balaustrata lato sud del Duomo, sul canale Perottolo



Canale Lombardo interno (qui e sopra) in serale



Qui e ospra alcuni scorci del canale Vena, in serale

Palazzo Lisatti - Mascheroni