giovedì 30 giugno 2022

Stasi

Osservo il progressivo peggiorare delle condizioni climatiche da lustri.
Questa rapida trasformazione, con la sparizione dell'inverno,  in due stagioni, quella molto calda e meno calda (tiepida se preferite), stagioni comunque aride, è, per me, pesante da accettare mentalmente.
Settimane, interi mesi, senza cambiamento meteorologico, sempre la stessa sbobba di sereno, poco nuvoloso, sereno ventoso, poco nuvoloso ventoso, quasi sereno, quasi sereno ventoso, velato, velato ventoso, praticamente sereno, praticamente sereno ventoso, sereno stabile, sereno stabilmente ventoso, caldo, un po' meno caldo, più  caldo, praticamente caldo, caldo in aumento, caldo africano, caldo per compressione,  caldo progressivo, caldo afoso, caldo torrido, caldo fuori stagione, per me questa stasi è... orribile.
A me deserti zone, sub desertiche, zone aride, a me mi hanno fatto sempre cagare.

mercoledì 22 giugno 2022

Ferrara Tango Party - 2

(Ferrara Tango Party - 1: teatro Verdi)

Ho lasciato sedimentare per un paio di giorni le emozioni, i pensieri.
I miei colleghi mi chiedevano :- Com'è andata? Molto meglio di quanto attendessero le mie basse  aspettative: quelle fregano sempre.
Sono passati undici anni da quando - tardi, ahimé! - iniziai col tango e ... mi chiedo cosa potrei scivere. Il tango è un esperienza estetica, cinestesica, emozionale, seduttiva, mondana, tentare di descrivere l'esperienza con delle parole su uno schermo  è impresa ardua.
Scrivere per un diario personale? per condividere la gioia? per infettare con la passionaccia qualcun'altro?

Poco contano le mie personali emozione ed adrenalina a fiotti mentre, avvicinandomi a piedi, venerdì poco prima delle venti, sentivo i vals lontani di Canaro e di DeAngelis che fendevano i grandi portoni di sicurezza. Quei passi e quel batticuore, da soli, valgono un'elegia.

Il tango in questi eventi estremi e lunghi (detti maratone in gergo) dà alla testa: è una celebrazione mondana, con persone che vengono dai più lontani e svariati posti (ho ballato con donne torinesi, di Siviglia, veneziane, rumene, genovesi, milanesi, ...). L'eccitazione di scoprire nuove persone e personalità da ballare è palese, uno degli aspetti principali. Il tango è difficile e richiede dedizione e quindi... siamo in pochi gatti. Ecco che questi eventi permettono di radunare molte persone e caricare, energicamente, l'evento: sabato siamo stati nel massimo ammesso ovvero in duecento!

La stanchezza è pesante oggi, lavoro duro: ho le milonga campera di Hugo Diaz e delle tande di vals che mi sostengono, ora. Continuerò.

Ancora una cosa, prima di chiudere, per stasera: ecco, la forma del luogo, il teatro ellissoidale. Oltre alla bellezza straordinaria, una forma che è non-lineare, amica della danza, dei balli, del corale. Penso che sia una delle cose splendide di quest'evento. E' la forma dell'abbraccio, se ci pensi bene!

martedì 21 giugno 2022

Un ingresso di problemi

Domenica 12 giugno  breve giro in montagna (breve perché notevolmente accorciato, un amico ha avuto gravi problemi - piaghe - cogli scarponi, ad un certo punto siamo tornati per il sentiero più breve, non proseguendo per i tre quarti del giro che avremmo dovuto fare).

Rosa Canina ed io avevamo colazionato robustamente, altre persone no: quindi, a richiesta, piccola pausa, prima del giro, nel paesino in montagna, per una colazione. Passati alcuni minuti entra un uomo, già di una certa età un marcantonio di quasi due metri, vestito da donna, su tacchi improbabili, rossetto, rimmel, una gonna verde smeraldo, una voce bassa e profonda, le manone da maschio etc. . Ha detto qualcosa alla barista ed è uscito. In quel bar si creò, improvvisamente, il silenzio: le persone erano rimaste attonite. In quell'apparizione era tutto fuori posto, distonico, disarmonico, un ingresso di problemi in un contesto, fino a quel momento, svagato, di piccoli piaceri mattutini.

Avevo osservato attentamente, : questo NON riguardò solo Rosa Canina ed io che siamo dei disadattati sociali e, sicuramente per quanto mi riguarda me, un reazionario, ma anche gli altri astanti.
Essere disadattati sociali implica che Rosa Canina ed io, per scelta, NON  (ci) siamo esposti al lavaggio del cervello mediatico che martella da mane a sera i grossi problemi psicologici, fisici, mentali, animici che attanagliano queste povere persone come nuovi valori, nuove libertà, nuovi obiettivi.
Non ha alcun senso la libertà di stare male, di avere problemi assai gravi: è un problema, richiede la pietas umana, non di essere strombazzati come grandi risultati in magici mondi arcobalengao meravigliao.
Osservi il corporale, il paraverbale (in questo senso il silenzio creatosi) e ti rendi conto della mantagna di cazzate, di merda e di ipocrisia che regnano ubiqui e portano a comportamenti, giudizi, atteggiamenti  quasi sempre conformi, politicamente corretti, omologati e malati.

domenica 19 giugno 2022

Ferrara Tango Party - 1: teatro Verdi

Ci sono luoghi che hanno un fascino straordinario. Porremmo dire anche, su un piano metafisico, luoghi con un'energia straordinaria.
Il recupero del teatro Verdi, a Ferrara, ha restituito a vari usi un edificio che ha una propria bellezza ovvero una bellezza che io adoro: il liberty accostato a strutture (proto)industriali (la torre scenica) in un contrasto formidabile. Dovrei utilizzare una parafrasi utilizzata per indicare un capolavoro di Riccardo Bofill ma cio che otterrei sembra rumoroso rispetto allo stupore - sempre lo stupore! - che provo, avvicinandomi a piedi, camminando su ciottoli antichi, quando il cuore inizia a battere, sentendo i suoni di Lucio de Mare o di un vals, soavi e ruggenti, passare dalle porte di acciaio di sicurezza ai lati dell'edificio e attirarmi in quel girone di abbracci danzati, in quell'assenzio che celebra la dolce vita tanghera. Lo stupore quando entro in quel tempio, aprendo gli occhi, ascoltando quel Canaro, diventando uno di quell'anima molteplice e unica danzante.


(unuomoincammino)

venerdì 17 giugno 2022

Quarantaquattro

Quarantaquattro mesi.
Non sono più un virgulto. Quarantaquattro mesi, nella mia vita, nel - diciamo così - nel terzo finale della mia vita, non sono certo bruscolini. Era fine ottobre del 2018 e ancora mi ricordo quel vals all'Amarcord.
Nel frattempo il grande buco di 'sta pandemia e poi le psicosi del virus corona, il vuoto per anni, ovvero nessuna maratona più.
Da oggi per tre giorni tornerò ad affogarmi nell'assenzio del tango, per tre giorni. No, non sarà un affogarsi, a dire il vero, l'anca non me lo permette. Tornerò all'arte relazionale, ad abbracciarlo per quanto essa consentirà.
Anche nel tango l'innamoramento è passato, c'è un amore più maturo, raffinato, pacato. Vedremo.
Nelle ultime lezioni mi sono reso conto che... poca pratica e studio una volta alla settimana, pochi i miglioramenti. Anche queste frustrazioni, non sono nuove. Solo che le frattempo sono passati altre due e rotti anni. Si impara velocemente da giovani, poi tutto rallenta: probabilmente sono arrivato alla fase asintotica.

Le maratone sono eventi che hanno una loro dinamica, una progressione lenta, inesorabile di innamoramenti, stanchezza, voluttà, energia, complicità, un film nel quale sei attore protagonista, sceneggiatore, soggettista, compositore della colonna sonora, regista. Tu e le tue compagne di ventura abbracciati in questi amori tre minuti.

mercoledì 15 giugno 2022

Infondato

Rosa Canina mi ha raccontato che alcune sue alunne, dopo lo "scuolalavoro" (stage), prima della maturità, hanno già  un contratto pronto per l'assunzione. Gran parte di queste hanno una famiglia con pochi mezzi economici o alla soglia della povertà. I genitori premono e non faranno neppure un giorno di ferie/vacanze al termine della maturità. Molti di questi genitori lavorano duramente: mi raccontava di uno di questi che si alza tutti i dì alle quattro per le sue consegne di surgelati in una provincia lontana: per una udienza a scuola ha saltato alcune consegne, si alzerà per alcune volte alle... tre!
Osservo questi sacrifici e... a volte mi chiedo se non sia diventato deamicisiano o democristiano, nel sentire, oltre che osservare, fatica, impegno, ... travaglio e una sorta di sacralità di questa umanità.
Molte di queste giovani donne sono immigrate di seconda generazione.
Così faccio i raffronti coi privilegi indecenti garantiti a cazzari, assenteisti, grandi dirigenti e capitalisti parassiti, teppaglia di invasori criminali,  redditodifancazzanzari, finti invalidi, speculatori della finanza, centoquattristi, bamboccioni, baby pensionati, e qui la umanità è ancora più  ricca e il timore di essere diventato deamicisiano, fortunatamente, cinicamente, si rivela infondato.

sabato 11 giugno 2022

Quattro più uno

La magistratura è da tempo un organo impazzito e sovversivo che impone la propria feroce pseudo morale da teorici fanatici di utopie-distopie inesistenti, la propria ortodossia agli inferiori.
Peggio di così è difficile fare. Purtroppo hanno segato il referendum più importante, quello sulla responsabilità dei giudici.
C'è un principio generale per cui, se vuoi ottenere il peggio, un peggio senza limiti, da persone e istituzioni, il metodo semplice, rudimentale, è quello di togliere ad esse le responsabilità. E' uno dei pochi metodi infallibili, direi.
E' messa così male che solo uno di essi mi lascia pensieroso, quella sulle misure cautelari (vedere questa osservazione di un anonimo). 
Il "paradiso penale italiano" si basa proprio sulla sicurezza dell'impunità, del fatto che, in ogni caso, NON pagherai alcunché per i tuoi crimini diffusi. Questo, forse, lascerò scheda bianca, poi altri quattro sì.
In generale, è solo un segno sul fatto che la sovranità deve tornare a paesani e cittadini (al popolo) e non essere presa da questa castalia di sinistri fanatici in autodichia.
Paesani e cittadini devono potersi scegliere i propri politicanti, senza ingerenze da parte dei togati: scelgono criminali? Si prenderanno dei criminali. E' giusto così.
C'è una sicurezza che consola: peggio di così non si può fare.

Idrococche


Due sabati fa ritirai un paio di quintali di prodotti (sono referente del GAS per quell'azienda) ad un mercato contadino giù "in città" per l'ordine estivo alla bancarella del produttore. Nell'occasione feci anche un po' di spesa di fresco a quel mercato contadino.
Una bancarella di un'azienda dei colli a oriente della provincia propone le albicocche (quest'anno ci sono!! niente gelate!) due chili cinque euri.
Cosa me ne faccio di due chili? penso.
Arriva uno di fretta " sono così buone che ne prendo ancora!".
Vabbè, sono mature (sono in offerta!), dicono, c'è siccità, saranno dolci... prendiamone due chili.

Mi ricordo il disprezzo degli ex suoceri tedeschi (nonostante fossero luterani e con un approccio a volte severo al cibo) per gli holländischen Wassertomaten.
Le albicocche all'acqua, non aspre, non dolci, non mature, non acerbe, non saporite, non succose, non farinose, non profumate: erano talmente scarse che non riuscivano ad essere neppure cattive. Peggio di quelle della GDO.
Col senno di poi penso che... fu un acquisto sbagliato rispetto alla stagione: ci sono varietà (cultivar) selezionate per essere precoci che, in genere, hanno vari limiti e producono... robaccia!
Non butto via il cibo, me le sono mangiate tutte. >:/

martedì 7 giugno 2022

L'Africa è a Peschiera

La trasformazione in banlieue procede bene.
La teppaglia magrebina ha integrato molto bene i pochi autoctoni. Specie le autoctone che sono state (stupido lessico sinistro) “messe al centro” nel treno africano.

Del resto la matematica delle curve demografiche e mass-migratorie volute dai "padroni del vapore" a danno dei servi del fiscoglebainps, con la orgogliona adesione masochistica dei sinistranti sostituendi, non può che limitarsi a rappresentare scientificamente la grande sostituzione in atto.

Andato su due luoghi in rete di Non una di meno e, da parte delle fiche asciutto-isteriche anti, non ho letto nulla. Vuoto pneumatico. Zero. Solo asterischi, schwa e un lessico storto e orribile come può esserlo solo quello di invasati e fanatici con grossi problemi col mondo.

Le cretine razziste anti ce l'hanno solo cogli alpini e le goliardate da brave persone  forse un poco allegre.

lunedì 6 giugno 2022

Come una raffica - 2

(Come una raffica)

Quel giorno fu caratterizzato da una buona ventilazione (moderata, solo saltuariamente una folata a diventare raffica, solo in crinale), temperature ancora tardo primaverili, limpidezza.
Così mi ricordo di questa caratterizzazione verde dell'Appennino, proprio della primavera, poi tutto diventa giallo, riarso per queste maledette stasi altropressorie africane e la siccità che comportano.
Erano onde verdi nell'azzurro.




sabato 4 giugno 2022

La psicosi anti

Sorrido perché col passare del tempo divento sempre più relatitivista e distaccato.
Leggo la ennesima pagina di celebrazione culto del fascismo anti: in genere, come spesso ricordato, i fascisti anti sono più pericolosi dei fascisti in quanto dissimulati.
Così ricordavo al signor Sacchini un certo disappunto da parte dei post-fascisti per la fascistizzazione di tutto e del suo contrario :- "Se tutto è fascista nulla è fascista", scrissero - notai un certo disappunto - su un editoriale di un loro quotidiano. La ugualizzazione è un problema filosofico, concettuale che sta alla base del sinistro culto.

Nelle varie discipline del miglioramento personale, PNL e altro, è noto che l'antagonismo non può che essere strettamente limitato nel tempo e contestuale: essere "anti" è fallimentare a medio e lungo termine.
La questione è che i fantasmi fassisti servono ad alimentare queste psicosi dei fascisti anti. Il culto diventa una mano di opaco anacronismo che si aggiunge al resto.

I fascisti anti condividono molte cose con i fascisti anche una spiccata tendenza alla censura di ciò che è disadeguante rispetto a "la verità". Una semplice osservazione e questa natura dipolare, la fissazione psicotica contro ciò che si è, si manifesta.
Non solo l'antifascismo non serve più a niente ma diventa una perpetuazione delle proprie psicosi, diventa un dispositivo per perpetuare le proprie patologie psichiche e renderlo culto: la fissazione contro le religioni fa parte della stessa caratterizzazione di dissociazione dipolare.

Aggiornamento (lun 6 giu h 21;38)
I commenti sono riapparsi estratti dalla coda di spam. Sui motivi di questa evoluzione "sparisco e riappaio" non posso fare altro che limitarmi all'osservabile.


Oltre i viali

(unuomoincammino)

Nella prima periferia di molte città italiane, negli "oltre i viali" esistono ancora dei rari esempi di liberty - che io adoro! - mini palazz(ott)i nel verde costruiti nei primi decenni del secolo scorso.
Non devono piacere solo a me perché, rispetto all'orribile ciarpame edilizio che seguì, specie colle più bieche speculazioni edilizie del dopoguerra che le distrusse per far posto a degli squallidi parallelepipedi multipiano, ora, questi stabili hanno prezzi esorbitanti. Il mercato quindi, giustamente, discrimina, disegualizza.
Mi chiedi quale fu la reazione, ad esempio, nel 1922, dei cittadini al sorgere di queste piccole ville urbane.
Ci sarà stato qualcheduno che a suo tempo le considerò, come me, un segno dell'entropia, una generale e inarrestabile diffusione del mediocre, del peggio, della bruttezza, dello squallore? Dal modernismo elitario all' industrialismo di massa. La scala, come ho fatto presente più volte, in ingegneria, in ecologia, in sociologia, stravolge i sistemi, le loro caratteristiche, la loro  dinamica.
Mentre scrivo ho un esempio davanti a me di un contrasto stridente, così stridente che l'ho fotografato e non so se lo pubblicherò.

giovedì 2 giugno 2022

Come una raffica

(unuomoincammino)

Passano gli anni: 2019, 1988, 2004, 2020, ..
Questi luoghi alti, in cui il limite fisico tra terra e cosmo si protende un epsilon in quest'ultimo, sono un dispositivo emozionale, sono esercitatori spirituali. Su questa croce che resiste al vento, sole, neve, su una  piccola vetta  dell'Appennino, alcune persone hanno infisso pensieri su affetti cari che sono passati di là, che hanno compiuto il loro passaggio in questo mondo fisico.
Spesso morti precoci di coloro che se ne vanno presto perché son cari agli dei, la cui fine ha lasciato molto dolore e buchi e ferite nelle vite degli altri.
Camminare in silenzio in montagna, specie per cantoni deserti di questi monti spopolati, è un camminare anche nel mistero di questa vita che passa, scorre va via, come una raffica solitaria di questo libeccio ancora temperato, arriva, la senti, e già non c'è più. Arrivi in vetta, senti il vento, le onde di verde e azzurro, già  devi scendere.