Quando ieri siamo usciti, a Colloro, una vecchina proprio vecchia vecchina sorrideva stupefatta.
Ma allora... allora venite dalla Valle! C'era ancora in quella voce, quasi stupore e ammirazione, come se fossimo stati prodi, audaci. Ho letto che da quelle parti si dice "Entrare in valle". Se le passi intorno, proveniendo velocemente dalla pianura, vedi solo una cortina di pendenze durissime, di rocce cattive, di cime, croste, creste, una sorta di filo spinato geologico, di barriera. Sai solo, per decine di chilometri, che là dietro, ci deve essere Lei.
Entrare nella Valle.
Devi rallentare i ritmi, entrare in connessione con la Grande Madre, ascoltare il battito del tuo cuore, il tuo respiro nel silenzio, sentire il cuculo, lo scroscio di torrenti, ruscelli e rivoli, le pietre che cadono spostate da un camoscio, il verde che è mille sfumature di verde chiaro, che la primavera è appena agli inizi là. Ogni foglia di betulla, di verde sgargiante, si muove nel vento e ricorda quell'infinitesimo di vita che è parte della Grande Vita.
Entrare nella Valle. E' la realtà fisica che prende il sopravvento.
E' un atto di corteggiamento, di abbandono. Passo dopo passo.
Ad ogni passo nella fatica ti lasci alle spalle l'artificiale.
Entrare lì dove la Natura è regina esplicita: gli homo hanno ceduto, la guerra contro la fatica, contro la vita grama fu persa. Entri in valle e inizia, passo dopo passo, ad immaginare, a respirare, il cuore batte più forte, i muscoli sono vivi, l'olfatto trattiene odori di resina, di acqua, di neve, ogni cosa racconta a te, della vita e della morte che lì non sono mediate.
E lassù,, oltre la vedretta della bocchetta, c'era il cupo. Già le valanghe pazzesche che avevamo dovuto aggirare erano segni premonitori. Come se la Grande Madre ci volesse scoraggiare, far desistere. Guardate che qui non si scherza! Un po'spocchiosa, era come se volesse mettere alla prova quel piccolo gruppo di suoi amanti.
Beh...una sgambatina me la sarei fatta anch'io!!
RispondiEliminaè l'unica valle rimasta così qui in zona, le altre sono tutte molto più turistiche
RispondiEliminaSpettacolo. Piace anche a me che sono salsedine-dipendente.
RispondiEliminaState bene voi !
RispondiEliminafino a che altitudine sei stato ?
RispondiEliminaSa d'impresa. Gran bel sapore. Immagino anche notevoli dislivelli...
RispondiEliminax Sara:
RispondiEliminaSgambatona!
Se sei interessata a questo genere di giri nella selvaticità (così selvatici non sono frequenti, eh, forse più avanti in una valletta delle alpi retiche, ma NON è la selvaticità UNICA in Europa della Val Grande) dai un segno che ti informo di volta in volta.
x Charlie Brown:
Un luogo così è quasi unico in Europa. Infatti gli "esplodratori" ahah, vengono da tutta Europa. Basta leggere i registri nei bivacchi...
x Wannabe Figa:
Ci sono luoghi di mare selvaggio che hanno poco da invidiare alla Valle Grande. certo che selvatici, deserti (di homo) come questi non ce ne sono molti in giro.
x Marco Poli:
Molto bene. La spartanità faticosa di questi giorni è stato... un razzo nel culo (mi scusi il fine francesismo) in fatto di ben-essere. :)
x Francesco:
Max quota alla Bocchetta di Vald, milleottocentoventirtre metri sldm. Non è stato un giro di alpinismo, non questa volta (considera che le quote sono medie, per le alpi, queste sono quasi prealpi o poco di manca, la Cima della Laurasca arriva a 2195).
Anche se l'orografia da pendenze infernali le rende bellissime 'ste montagne.
x franco battaglia:
L'ultimo giorno ci siamo fatti 1498m secchi di discesa. Con zaini da 15 o 20 chili non è banale.
Misto di lunghezze e dislivelli pazzeschi.
Per questo la Valle Grande è deserta.
E' un posto in cui abitare fu, era ed è molto difficile.