mercoledì 2 luglio 2014

Preghiere di seni e labbra

Nel'esperienza estetica intorno alla X milonga solidaria, c'è stato anche la puntata a Baratti. _nni il mio maestro dei colli ci ha invitato nella sua casina, immersa nel verde a pochi minuti dal golfo di... San Cerbone. E' stata una mezza giornata di sapori, di tempi lenti, di frinire di cicale, di parlare all'ombra dei pini domestici e dei cipressi, di passi nella campagna toscana più bella.
Su fino a Populonia, poi. C'era vento teso di scirocco e di mezzogiorno e il mare era azzurro, increspato di bianco, carico di umidità. Camminavo lungo vecchi muri così magnificamente storti, lungo esplosioni di oleandri, di capperi, di allori, di cipressi e di mirti, di gerani e bouganville. In quelle corti entro mura, nel borgo fortificato, di rocce e selciati, di angoli storti, di fiori, di piccolo tempio e di mare blu.
Osservavo, nella dolcezza un po' stanca dell'euforia residua, la Grande Bellezza. Ancora un ingorgo di bellezza.
Ho avuto nostalgia. Ero stato lì anni addietro con i miei due grandi amori. Sentivo la mancanza di un'anima femmina da abbracciare e di baciare voluttuosamente di bellezza, seni e labbra con il quale celebrarla, preghiere tenere a quell'inno alla gioia estetico che ci accoglieva.
Poi la bellezza è tornata a cullarmi.


2 commenti:

  1. Titolo del post, semplicemente sublime.
    :)

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  2. A volte devi concentrare in poche parole tutta la pagina.
    Escono delle robe linguisticamente bislacche.
    Forse con qualche capacità evocativa. Grazie.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.