mercoledì 21 agosto 2019

Trombase

Abbiamo passato quasi dieci giorni nell'ameno paesino materno nelle Alpi Retiche. Rosa Canina è adorabile. Abbiamo camminato, cucinato, fatto la spesa, fatto legna, scalato, dormito, fatto le pulizie, progettato un attraversamento in un'asperrima, terribile (per pendenze e dislivelli - Rosa Canina ha un passo implacabile, nel suo silenzioconsorrisi)  selvaggia valle "delle aquile" osservata e studiata al binocolo da una cima (più avanti, non avevamo più sufficienti giorni a disposizione).
Inferiori le temperature è tornato l'appetito e il piacere dei fornelli in due. Persino due giri di polenta grigia tirata oltre un'ora e mezza al paiolo di rame, sul fuoco.
In montagna si tende a dormire di meno / poco. Ci svegliavamo alle quattro, alle cinque, etc. . Coccole, risate insieme, piani per la giornata... nulla da fare, gli occhi non si richiudevano. Allora abbiamo usato il nostro tranquillante/sonnifero, delle trombate tremende, scoppiettanti, obese.
Al Trombase ©  il Serenase o il Roipnol non fanno un baffo!
Poi dormivamo come sassi, non sentivavamo neppure  l'allegro e splendido scampanio delle sei del vicino campanile. San Vigilio non ne avrà a male.


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