venerdì 17 gennaio 2020

Ma dai!

Pare incredibile quando dico che il tango, come tutte le cose di valore, richiede impegno e sacrificio. Le persone fanno due occhi così :- Ma daii, patata, sacrificio... ! La percezione diffusa è quella di un ballo divertente fatto con delle gran figone per broccolarne a man bassa, divertimento e aggrovigliamenti, prima verticali poi orizzontali.
Ho ripreso a seguire due corsi, una con un maestro rioplatense, uno con un maestro che viene dalla danza classica: questa settimana lunedì e giovedì. Ieri giornata di lavoro assai lunga e studiare dalle 21 alle 22:30, arrivare a casa alle 23:30, è stato faticoso. Quando si è stanchi si apprende anche di meno. Mi è capitato solo un anno di avre un corso alle 19... C'è un buco colossale, non ci sono corsi in quella fascia della giornata che va dalle 17/18 in poi. La prima causa è che gli insegnanti (non di rado dei brocchi totali che fanno danni rilevanti, li indicai come tenutari di corso) nella grande maggioranza dei casi hanno un primo lavoro e poi quello del tango.
Ieri ho dovuto proprio stringere i denti.
Io mi devio agganciare al poi, quando ti sei mosso e sei felice, anche di aver appreso qualcosa o tolto un po' di patina da quello,


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