venerdì 3 aprile 2020

La cosa giusta

Ieri ho notato un sensibile aumento del traffico sulla strada in fondo alla valle. La fase più difficile è quella che arriva: la voglia di uscire, di contatti umani aumenta.
Comunque c'è qualcosa di sbagliato in tutta la gestione. Non è lo stare in casa la cosa giusta, visto che il nostro corpo non può stare in salute recluso a lungo senza aria buona, senza movimento, senza sole.
L'enfasi avrebbe dovuto essere sul mantenere una distanza da altre persone (un paio di metri), sull'evitare contatti, evitare luoghi frequentati, (per quanto possibile e per procurarsi il cibo e altro non è possibile evitare supermercati o botteghe).
Mi rendo conto che nei centri abitati venga a coincidere con il brutale "state a casa".

5 commenti:

  1. Nelle strade dalle mie parti, il traffico è normale. Nel senso che era prima ad essere pesantemente anormale. E non parlo solo del traffico veicolare. Eppure... accoglienza... ospitalità... apertura... E pensare che tra Pozzolo Formigaro e Novi abbiamo ancora una delle garitte del confine ARMATO che c'era tra Alessandria e Genova. A Gavi c'è addirittura una fortezza di tutto rispetto (per l'epoca) giusto per mettere le cose in chiaro. Non basta dire "da adesso cambia tutto", perché certe cose possono cambiare nella forma, non nella sostanza. Abbattere delle garitte e trasformare fortezze in musei non basta per far sì che i confini scompaiano, nè a far sì che i forestieri diventino di famiglia. Nè basta il trascorrere di un'insignificante manciata di secoli.

    https://www.youtube.com/watch?v=NoBp9yPUrQI

    Generalizzare, facendo la tara dell'ambientazione yankee e filobellica. "Non è un interruttore che si spegne". Quanto è vero!

    "Un giorno guardo casa mia e trovo voi, branco di vermi ai piani alti, che mi insultate, mi sputate addosso, mi chiamate razzista e dite che ho sfruttato genti in giro per il mondo. E chi siete per urlare contro di me, eh? Chi siete per chiamarmi razzista e sfruttatore, se non sapete neanche che cavolo state strillando?"
    "Sono brutti momenti per tutti, ma è finita ormai, non si può tornare indietro."
    "Per voi! Per me la vita da nababbo non esiste. Tra la gente di qui c'era un codice d'onore, io copro te e intanto tu copri me. Ora non c'è niente!"
    "Tu sei l'ultimo di un gruppo scelto. Restiamo umani."
    "Io coltivavo un campo, costruivo attrezzature, commerciavo coi miei concittatini. Ora non riesco più a trovare lavoro neppure come raccoglitore di pomodori! Ma perché... perché... dove sono finiti... i miei amici, dove sono finiti... dove sono finiti tutti quei ragazzi, dove sono finiti loro? Avevo tutte quelle persone come me intorno, erano amici miei. Non c'è n'è rimasto quasi più nessuno."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. > accoglienza... ospitalità... apertura

      Vedete, Messer Pigiatasti, ogni tempo ha i propri insiemi di dogmi assurdi, di litanie ripetute acriticamente, di adesione pecoreccia al pensiero conforme, alle ortodossie tranquillizzanti, deresponsabilizzanti.
      Ora, i mantra del progressismo arcobalengo per stupidi, ripetono senza sosta quelle tre parole, insieme ad alcune altre sciocchezze (un'unica razza umana, le uguaglianze, i diritti, etc. ).
      Le castalie che manipolano le varie frotte di utili idioti ci sguazzano: del resto il pastore che deve mungere, tosare e poi macellare la pecora, cercherà di mantenerla sempre ligia, mansueta e allineata.
      E' sufficiente osservare tutti questi predicatori e zeloti di questo plasticame per notare che nella loro vita privata fanno esattamente il contrario, dai milionari comunistoidi a Capalbio che non vogliono i migranti che cercano in tutti i modi di applicare ai "meno uguali" altrove, al sardiname, ai militanti di livello medio e basso che tengono chiusa la porta di casa, etc .
      Abbattere i muri, la mascolinità tossica, essere aperti...
      sono frasi talmente rozze nella loro stupidità che mi chiedo come sia possibile che siano diventate i "valori" di moda.
      Insomma, cacca ricoperta di una pellicola di plastichina lucica con brillantini multicolori.

      Elimina
    2. Guarderò il video quando sarò connesso in rete fissa, ora viaggio col furbofono "rauterizzante".

      Elimina
  2. in effetti, nonostante i blocchi stradali, sotto casa mia il traffico è aumentato, ma non al punto di tornare a viaggiare ai canonici 50, corrono tutti come matti, speciarmente quei furgoncini bianchi degli ex carcerati riciclati a fare le consegne dei pacchi amazon

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I carcerati DEVONO lavorare, volenti o nolenti. Primo perché devono ripagare il danno che hanno fatto e anche per loro non si mangia aggratisse, secondo perché hanno possibilità di vivere meglio e di migliorare.
      Purtroppo le carceri modello isolane nelle quali i condannati potevano lavorare sono state tutte chiuse.
      Del resto, ora va di moda il reddito di cittadinanza, ovvero questa ennesimo allontanarsi dalla via maestra della natura per la quale NON si mangia a sbafo.
      Fuori il reddito di fancazzanza, nelle carceri i condannati che non lavorano.
      E' la stessa robaccia.

      Oggi sono andato a far la spesa nel paese vicino: era in ora pranzo, ma all'andata ho incrociato un veicolo, al ritorno due.
      Sembrava di essere... in Maremma profonda, in Molise.
      FAN - TA - STI CO!!

      Elimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.