sabato 18 aprile 2020

Solo un'illusione

Rosa Canina mi aveva raccontato, stamani, che ascolta, in questi giorni, musica venire da alcune abitazioni lungo la via. Rosa Canina osservava che le persone ora hanno la possibilità (o la condanna, per alcune) di vivere la loro abitazione. E' uno degli aspetti positivi di questa crisi.
Ora che in questo fermo ho un po' di tempo per la diariosfera (ho scoperto da poco un diario molto interessante, Di terre, pietre, erbe, bestie e persone) e sono seduto in loggetta a prendere un po' di sole, da qualche abitazione lontana, laggiù, mi arrivano, con la brezza, suoni di mazurche o di polche del liscio. Una volta avrei considerato dozzinale, nazionalpopolare, banale questa musica (*), poi mi sono via via addolcito.
Ora è un po' di musica per questo angolo di paradiso in cui vivo e mi porta ricordi di momenti di festa paesane, un'illusione di mondo rurale che è rimasto solo, forse, solo un'illusione.
Ora sorrido e... persino mi rallegra, mi piace un po'. Come si cambia, col tempo!


9 commenti:

  1. Le danze del liscio (tango, polca, valzer, foxtrot, mazurca) NON sono le danze popolari italiani. I nomi parlano chiaro.
    Durante il periodo fascista ci fu un'omologazione e alle danze popolari locali, regionali o spesso persino provinciali (gighe, saltarelli, tarantelle, ballo tondo, etc.) furono sostituite da un certo numero di danze "standard". Il motto "Fatta l'Italia sono da fare gli Italiani" fu ispiratore di questa nazionalizzazione di danze e balli.
    La omologazione ha smussato, ingentilito e, spesso, banalizzato le danze locali, non di rado dal carattere assai forte.
    Forse anche per questo io non nutrii grandi simpatie per "il liscio", espressione di un'omologazione, di una ugualizzazione che, per quanto su scala nazionale, tale fu.

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    1. Pensa che da ragazza ballavo il liscio. Ogni corso nel raggio di 20 km era mio. Ballo liscio, bioenergetica, danza televisiva, ginnastica in acqua, lettura delle fiabe...

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    2. Il liscio è stato, come ho scritto, reso più facile (in vari casi anche meno faticoso) delle danze regionali che ha rimpiazzato.
      Infatti si chiama... liscio.
      Qui (ma non solo) vedo anche anziani che lo ballano spensieratamente.
      Insomma, potresti riprendere a ballare! :)

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    3. Al momento sono più vecchia degli anziani. Vedremo in seguito.

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    4. Credo che il ballo sia una di quelle cose che fanno cosi' bene che... sia anche ringiovanenti, in un certo senso.
      Sono e saranno tempi grami a lungo per tutto cio' che riguarda il ballo.

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  2. C'è un assiolo (chiù), ora, che giù al fiume ha iniziato a cantare.
    L'assenza del traffico dovuta al fermo da Corona virus ha anche questo effetto: sento, lontano, il suono della cascata alla briglia e il chiù che canta. Che meraviglia!

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    1. Qui invece sono letteralmente OSSESSIONATO dal latrare nevrotico di torme di cani, notte e giorno, giorno e notte. Non l'abbaiata occasionale, dovuta a una causa esaurita la quale il richiamo si interrompe (quella è normale, e raramente infastidisce), no, una cagnara patologica nella sua ostinazione nevrotica di cani vistosamente segnati nella mente.
      A quella cagnara si aggiungono i rombi di tosaerba, decespugliatori, motoseghe, aspirapolvere, compressori... un'accozzaglia motoristica anch'essa sconclusionata, incoerente, ininterrotta in una turnazione involontaria che copre gran parte della giornata.
      Oggi ci si è messo pure il gestore di un circolo di svago che durante l'estate offre serate karaoke all'aperto ai suoi "ospiti". Doveva evidentemente provare gli impianti dopo l'arresto invernale. Volumi da paura, sparati verso casa mia da non più di cento metri, attraverso un campo aperto. Strilli sgolati di un tale impedito che si credeva cantante, innestati su basi preregistrate a storpiare "Trottolini amorosi", "Italiani veri" e napoletanate alla D'Alessio.
      Un delirio. Quasi che il vicinato si fosse accordato per raggiungere il massimo dell'insensatezza acustica collettiva.

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    2. Mi dispiace. Qui c'è un tale silenzio che a volte fa quasi impressione.

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    3. La cagnara senza sosta e' pesantissima. Una sorta di tortura audio. Cani tenuti molto male, in genere (il che comprende anche averli addestrati male - si puo dire cane male educati? - che e' un problema di padroni cialtroni e maleducati.
      Nota: io ho la vicina Untermensch che e' campione di estrema maleducazione propria e pure del cane che ella ha.

      Quando ero piccolo arrivo' un giorno in cui i boschi dell'ameno paesello della nonna, nelle Alpi Retiche, iniziarono ad essere inquinati dal rumore orribile delle motoseghe.
      Io che ero abituato al silenzio dei boschi non riuscii MAI ad abituarmici.

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