Sono stato fortunato oggi: sono arrivato al pregevole lavoro di divulgazione di Danilo Rigon: ero incappato in Emanuele e i suoi animali (sviluppi qui). Rimango affascinato da qualsiasi tendenza, da qualsiasi ricerca in direzione di resilienza, autonomia, di economia ed ecologia (che sono praticamente sinonimi, nel profondo, a dispetto della loro antinomia nella società liquida, nel superficiale). Ieri avevo visto alcuni miracoli israeliani del rendere verde il deserto (qui, qui, tanto di cappello, sono dei figaccioni, ma a me il deserto proprio non va giù).
La realtà e i suoi limiti, duri, severi, sono viatico dell'eccellenza: solo pressione e temperature estreme trasformano carbonio in diamante. Siamo agli antipodi della waltdisneyzzazione volgare, stupida, degradante del pensiero smart, fast, positivo, green, ecotech , ecofriendly e tutta questa serie di parole ronzanti per babbei.
Dopo l'intervista a mio padre e mia madre (in Eravamo) oggi riporto la testimonianza di Fiorenzo Zanardi da Garbarino (GE) raccolta da Danilo Rigon. Non sono parole pessimistiche, sono parole realistiche e non c'è nulla di meglio della realtà per rimanere nella realtà e viverci meglio possibile, per un futuro.
(fiorenzozanardi danilorigon)
NOI, del partito degli under 70.000, nel nostro programma abbiamo risolto anche lo scoglio rappresentato dalla proprietà dei terreni
RispondiEliminaManca una politica per i PICCOLI contadini.
EliminaGli aiuti finiscono alle grandi aziende: prima che il Regno Unito uscisse dalla Comunità Europea l'azienda che percepiva l'ammontare maggiore di aiuti era quella dei Windsor.
Ovvero come trasferire denari e risorse ai... riccastri tassando tutti gli altri. Una delle perle di questa Europa storta.