venerdì 16 gennaio 2009

Il tumore s'incazza


  • Cari amici, non sono venuto in Kirghisia per mia volontà o per trascorrere le ferie, ma per caso. Improvvisamente ho assistito al miracolo di una società nascente, a misura d'uomo, dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un'utopia, ma un bene reale e comune.
    Silvano Agosti

    Lettera dalla Kirghisia

Settore auto -46%.
Catastrofe economica.
Che sciocchezza. In realtà il tumore ha smesso di crescere.
Supponiamo una percorrenza media di 12000km all'anno. Un'automobile ben manutenuta, per questo tipo di percorrenze, può arrivare a 17 anni, supponendo 200000km come patrimonio chilometrico disponibile (è una stima severa, si può arrivare bene anche a 250000km ed oltre). Se i consumatori cambiano auto senza nessuna obiettiva necessità ogni 4 anni, stanno sprecando. Sprecano il 75%. Dunque, per tornare a livelli fisiologici, vivere per vivere bene e non per consumare come degli idioti compulsivi, la riduzione fisiologica del comparto auto dovrebbe essere almeno del 75%.
Cala il consumismo, cala il produttismo, cala il consumare vite, risorse ed ambiente. Dovrebbero calare salari e stipendi, ipotizziamo almeno un 50%, le ore lavorate. In un mondo in cui si vive per amare, per evolvere spiritualmente, per godere della Natura, per stare con il figlio, metà del tempo ti è rubato per il produttismoconsumismo forsennato che ti spreme come un limone e trasferisce capitali e benirisorse su e su, verso il vertice della piramide.
Le venti ore alla settimana che si liberebbero, per passeggiare nel bosco, per fare un massaggio all'amat*, per ripararsi le calze, per andare in treno ed in bici, per andare dal contadino ad acquistare uova e cavoli, per leggersi un libro, per prepararti il pane, per curare il proprio corpo e nutrire la mente.

Il tumore si incazza di brutto quando smette di crescere.
Protesta veemente.
Il resto del corpo, drogato, si accorge che qualcosa non va.
Stolti e interessati strillano istericamente, apologizzano che la soluzione sia aumentare di nuovo il tumore e far si che torni a crescere virulento nel minor tempo possibile.

tumore faccia

16 commenti:

  1. ma che foto disgustosa. mi spiace per il poveretto, ma almeno risparmia chi viene sul tuo blog!

    bacibà

    RispondiElimina
  2. E' sufficiente aprire gli occhi e osservare, finalmente, che il tumore è disgustoso.

    RispondiElimina
  3. Scusa sai, ma io trovo deprecabile l'uso di una foto del genere che mostra un povero disgraziato, associata al consumismo.

    Quelle sono autentiche disgrazie e quella persona, che soffre enormemente, in questo luogo e in questo momento non viene rispettata.

    Se questa disgrazia fosse capitata a qualcuno che ti è caro, avresti avuto piacere che la sua impietosa foto diventasse pretesto per parlare di altro?

    acqua

    RispondiElimina
  4. Mmh...

    Ti ho scandalizzata acqua.

    Se la causa è giusta (e io ritengo che lo sviluppismo e il consumismo, il lavorismo, etc. siano dei mali gravi che devono essere combattuti) quella persone sta aiutando, sta facendo cosa benefica.

    Se avessi messo una gnocca colle tette sotto la salopette da lavoratrice metalmeccanica, probabilmente non ti saresti scandalizzata altrettanto.



    Il tumore scandalizza?

    Rimuoviamo il tumore o lo scandalo?

    RispondiElimina
  5. In un aforisma, ho scritto che "la civiltà ci consuma". Anche se con parole diverse, mi pare che più o meno diciamo le stesse cose.

    RispondiElimina
  6. è terribile uomo... si non associarlo al consumismo ... è un dramma troppo grosso già da solo.

    RispondiElimina
  7. Sono due cose nettamente distinte.

    Il tumore di quell'uomo fa enormemente pena ed è angosciante.



    Il consumismo è un male della nostra odierna società ed è un problema culturale ed economico.



    Non vedo un nesso che aiuti a leggere le due cose insieme o le associ.



    Se avessi messo una signorina che di lavoro da fa meccanica e che è accaldata perché è agosto, saresti stato un consumista e un mercificatore del sesso e della donna. Sarebbe stato ugualmente fuori luogo.



    Uomo, l'associazione contenuti foto non c'azzecca niente.

    E poi, il fine (anche se in questo caso mi sfugge) non giustifica MAI i mezzi! A mio modesto avviso.

    Anche la forma è sostanza.

    RispondiElimina
  8. Ah, il commento sopra è mio.

    Acqua

    RispondiElimina
  9. Le immagini e le arti figurative in genere hanno un enorme responsabilità culturale ed emotiva. Vanno usate con parsimonia e discernimento.



    Se anche è consuetudine definire il consumismo un male, un cancro della società, nel momento in cui mostri questo povero disgraziato... per assurdo perdi l'aderenza con la metafora tumorale, tanto è disperata la condizione di quell'uomo, per cui prevare (o dovrebbe prevare) un po' di pietas.

    A mio avviso la metafora, che ritengo una validissima e condivisibile figura retorica a livello verbale, nel momento in cui viene proposta visivamente come in questo caso (uscendo quindi dal suo ambito di pertinenza, ovvero la lingua scritta), perde la sua efficacia e mostra la sua forza/debolezza costitutiva, ovvero quella di affiancare due realtà diverse, che possono avere dei punti di convergenza, ma che restano comunque due realtà diverse. Che nella realtà stridono.



    Acqua



    RispondiElimina
  10. l'auto è un settore morto da anni, tenuto in piedi dalla volontà di fare emergere nuove tecnologie nei trasporti.... il tumore non c'entra nulla....

    RispondiElimina
  11. Ma sì, io ho capito la provocazione e la metafora forte. Però non credo che il contenuto legittimi questa scelta iconica. Tutto qui.

    Ma non per questo significa che non riconosca i limiti di una società come la nostra.

    Perchè, se dico che la foto è talmente drammatica da meritare il pudore o la pietà, devo passare per una che non riconosce la gravità del sistema? Mi sembra un sillogismo apodittico, parte da premesse false.

    Perchè devo adeguarmi alla violenza verbale o figurativa? E' violenza che sia aggiunge alla violenza, trovo.

    Se io in classe parlassi a voce alta per parlare sopra a chi parla, non otterrei il silenzio che voglio. Invece in classe io sussurro, così tutto stanno zitti, sennò non capirebbero niente. :)

    acqua

    RispondiElimina
  12. Bah, gli italiani italiani, nati da generazioni in italia, sono in decrescita demografica e siamo tra i popoli più vecchi della Terra.

    Ed è un casino per tutti comunque :)

    acqua

    RispondiElimina
  13. Acqua

    Ogni mezzo utile per scuotere le menti intorpidite è lecito. Lo scuotimento deve essere rapportato al rischio, all'emergenza.



    In quanto alla decrescita, in Italia siamo ca 35 milioni più di quanto possa sostenere il territorio.

    O si calano drasticamente i sprechi e consumi, la grandezza delle fette (e non mi pare che ci sia alcuna intenzione) o si cala il numero di voraci consumatori (il numero di fette).



    Ricordo che all'ultimo giro, i due idioti numero uno e due (ovvero Berlustroni e Veltrusconi) nei loro programmi copia demenziali e pro-tumore, hanno entrambi previsto sostegno alle famiglie numerose.

    'sti pezzi di merda, quanto cazzo vogliono che diventiamo, ad esempio, nella periferia padana?

    46 milioni?

    Questa è una politica folle, come quella di aprire sconsideratamente le porte dell'immigrazione, che è immigrazione di senz'arte ne parte utili solo a capitalisti ed imprenditori ad avere neo schiavi e a mantenere altissima l'offerta di lavoro, a stagnazione se non calo di domanda.

    Ovviamente, gli immigrati, non appena hanno due sghei in più, si mettono a fare come i peggiori idioti consumatori italici

    a comprare auto

    a comprare pleistescion

    a fare figli come conigli

    a intasare di altra edilizia il territorio...



    Questo è tossico e giova alla concentrazione di capitali e ricchezza in poche mani.

    Sempre meno ricchi, sempre più ricchi.

    Come perfettamente documentato da uno

    studio OCSE che osserva, anno per anno, l'aumento della concentrazione della ricchezza e la diminuzione delle mani in cui essa è concentrata.

    RispondiElimina
  14. > ogni mezzo utile per scuotere le menti intorpidite è lecito.



    Non ti preoccupare, man, che ce ne siamo accorti da tempo che il tuo scopo è provocare.

    Accostare la crisi economica alla foto di quel poveretto non ha nessun senso se non attirare l'attenzione sul tuo meraviglioso blog. E sulla tua mediocrità.

    Quanto tempo era che non ricevevi questa torma di commmenti? Tanto aman.

    Sei disgustoso come chi sfrutta i deformi e gli storpi per l'accattonaggio. Loro li sfruttano per fini economici, tu per un desiderio di sciocca vanità.



    Redrum



    PS: povera acqua, che ancora te la prendi col man. Ma quanto tempo ti ci vuole per aprire gli occhi?

    RispondiElimina
  15. > Sei disgustoso...



    Ti faccio schifo.

    Mi fa piacere, trolla.

    RispondiElimina
  16. Credevo fosse un fotomontaggio....

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.