domenica 29 aprile 2012

Angelica








Ieri sera è venuta _una a cena. Inizialmente nelle mie intenzioni la cena avrebbe dovuto essere per la combriccola dei monti con la quale siamo andati poi in milonga, è rimasta solo lei, gli altri ci hanno raggiunto per il caffè. Una pasta e fagioli come dio stracomanda, 100% vegetariana (quindi no brodo di carne né pezzo di cotenna di maiale) visto che ella è buddista. Pappa bbona ma null'altro, un po' minimalista come cena. Desiderava qualcosa di dolce, le ho detto che avevo delle fragole in frigo ma ero troppo pigro per alzarmi- mi stavo godendo amaro e toscano - si è alzata, ne ha preso un paio e se l'è mangiate au naturel (forse dovrei essere così menefreghista anche con quelle che mi vorrei spupazzare). Mi ha messaggiato che la cena era perfetta e che faccio stare bene le sue persone, a proprio agio. Beh, si tratta di quell'egoismo intelligente appreso dalla zio Osho, prendersi cura delle persone e poi altre persone si prenderanno cura di te, le ho risposto.
E' stato un bel momento, come si fa con un'amica alla quale si vuole molto bene. Era venuta con le sue decollete  rosse, i capelli raccolti, con i tattuaggi sul piede destro e sulla nuca. E' così angelica (anche se ne ha fatte molte, quasi ora si fosse redenta) così sessualmente neutra, manca ogni segno di malizia, di vizio, di perversione. E'stata concepita in una spiaggia di Goa, come la psy trance (un cd che mi è capitato per le mani oggidopo anni, acquistato ad un goa party in un casale perso sepolto nel selvatico della maremma) che mentre suona ora mi percuote l'anima ora e l'istinto, proprio mentre scrivo, pulsa scura e profonda di vizio, piacere e trasgressione.
Abbiamo ballato poi una tanda, in milonga, quasi perfetta, per intesa, tempo e stile. Ecco, l'unione del tango è sufficiente.

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