Dopo pranzo me ne sono andato a fare un giro nel bosco dietro casa. Poi ho recuperato anche un po'di legna che ho le riserve quasi a zero. Ma queste cose stanno diventando sporadiche.
Il terreno è zuppo, molti ruscelli ora. Dopo parecchi inverni siccitosi quest'anno le precipitazioni sono state abbondanti, spero che le falde si siano ricostituite. Ho visto i primi crocus anche e il solito branco di caprioli.
Ho le mani ruvide ora e sanno ancora di humus e corteccia. Il cielo è cupo e ci sono i primi tuoni dell'anno. Arriverà ancora molta acqua penso tra poco. E' meravigliosa questa milonga verde floreale, mi rasserena, conforta, mi riporta alla sensualità della Natura.
Poi prenderò e me ne andrò ad affogarmi in milonga. Pensavo di andare anche ieri sera, dopo la cena alla quale ero stato invitato a Bologna, poi ci siamo persi in parole e la stanchezza mi ha sorpreso.
Le mie mani ruvide saranno tornate morbide e ben curate, pronte ad accogliere delicatamente la mano destra di te, donna, per amarti per tre minuti.
che buono il profumo del bosco!
RispondiEliminaMeraviglioso, Sara.
RispondiEliminaStupendo. Adoro usare le mie mani con la natura, le piante, i fiori, la terra, la legna...e poi usare le mie stesse mani sulla pelle delicata di una donna. E sentirla tutta nei miei polpastrelli...
RispondiEliminaSì, John. E' la meraviglia dei sensi "bassi", olfatto e tatto.
RispondiEliminaLa Donna è la Natura e c'è una così stretta vicinanza. Anzi, direi che sono due espressioni, due forme diverse della stessa essenza.
Con i polpastrelli tocchiamo, accarezziamo, delischiamo, afferriamo, sfioriamo, mescoliamo, titilliamo. Con le mani amiamo.