lunedì 25 marzo 2013

Il fiordo dell'eternità

Se vuoi farti l'idea delle straordinarie, contraddittorie, paradossali e conflittuali situazioni di vita tra Danimarca, Groenlandia e Norvegia a fine Settecento è un  romanzo che può portarti là, con il suo realismo splatter e  spazi infiniti di una natura ad effetto quasi psichedelico per intensità ad abissi nella morale e nelle pulsioni negative dell'umanità che garantiscono la degradazione necessaria per la sublimazione, per l'innalzarsi alle vette.
L'opera dello scrittore scandinavo va a sfrucugliare nelle pulsioni sessuali, nella morale che cerca di reprimerle come controllo sociale potenziandole, nella dimensioni violenta e predatoria del capitalismo dei pioneri danesi, nel quotidiano improntato ad un'etica pagana così diversa e fine e anche atroce nella sincerità che diventa asprezza o in quello promiscuo ed urbano della capitale danese.
Uno spaccato sulle condizioni di vita dei visi pallidi e di quelli più scuri in una terra che fu ed è quasi sempre feroce (nella postfazione l'autore ricorda che nel corso del settecento ci furono numerose carestie, anche "due anni di inverno senza estate" nel corso delle quali morirono i nove decimi della popolazione). E ciò che non fecero le carestie lo fecero lo scorbuto, la denutrizione e la malnutrizione e altri malanni gravi di un vivere in condizioni al limite.
Kim Leine riesce bene a rapirti dall'ottica europea, a trasportarti nel misticismo pagano, nella dimensione spirituale di un rapporto profondo con la Madre Terra rifuggendo da elegie o dal bucolico, un rapporto ingenuo a cui si aggiunge una sorta di cristianesimo sincero, filologico di una sorta di comune ante litteram un esperimento degli indigeni inconsapevole di protocristianesimo represso furiosamente dagli invasori con la bibbia in mano che mette in crisi le deboli convinzioni teologiche del protagonista.
La descrizione del quotidiano, delle convenzioni spesso truffaldine o criminali della borghesia dei coloni danesi riportano al dilemma della violenza "armi acciaio e malattie" imposta dagli immigranti, la storia è dunque essenzialmente storia di conflitti per le risorse, di prevaricazioni e di migrazioni violente e di guerre piccole e grandi, secolari o quotidiane.
Kim Leine è stato iperrealista anche nelle descrizioni di queste dimensioni del vivere precario: sessualità, promiscuità, divieti, moralizzazioni, viaggi in navi con mucca, fradiciume salato, merda di vacca e omosessualità marinaresca, di lascivia, alcolismo, di peti e di vomiti, di caccia baleniera perigliosa e ingorda fino al naufragio, di stupri e amori teneri, ma anche di affetti al di là delle barriere etniche.
Le pagine in cui l'autore descrive come Bertel (meticcio) e sua moglie indigena Sofie perdono di polmonite il loro primogenito mi hanno toccato, evocano bene lo strazio del dolore per la perdita di un figlio e per l'impotenza, attimo per attimo, di fermarne la morte. In poche pagine l'autore è riuscito a rendere l'idea di affetti famigliari, dell'asprezza ambientale che li mette a dura prova, di una unione di cuori rara e del dolore dovuto alla morte del proprio piccolo cacciatore che riporta al mistero insondabile della morte vita.

La grafica di copertina di Guido Scarabottolo è meravigliosa e all'altezza del romanzo.

Kim Leine
Il Fiordo dell'Eternità
Guanda Editore

P.S.
Letto altri libri di recente ma questo merita una pagina e ora me lo rileggo.




3 commenti:

  1. Appena finito. Fortissimo. Incredibile.

    RispondiElimina
  2. > del capitalismo dei pioneri islandesi,
    corretto
    -> del capitalismo dei pioneri danesi

    altri refusi corretti e piccole modifiche

    RispondiElimina
  3. Grazie Studio Fludd
    (non so chi di voi ovvero Caterina Gabelli, Clara Giaquinto, Matteo Baratto, Sara Maragotto, Valeria Sanguin abbia scritto, userò il plurale) per avermi riportato a questa pagina.

    Sì, penso che sia un romanzo che meriti.
    Ma, sapete, questo dipende molto anche da vissuto e sensibilità personali.
    Grazie per la vs. opinione.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.