giovedì 18 aprile 2013

Meno è meglio - 3

(Meno è meglio - 2)

Non è che con questo si recuperi o si eviti la morte, chiaramente no, ma si può vivere quel po' che abbiamo, si può vivere meglio, più in pace, più in serenità, e in serenità con se stessi.
o Mauro Corona


E' stata una serata tiepida, di tramonto viola, serena e felice, prima nei prati e ai margini del bosco, poi con mio figlio. Avevo saltato pranzo e che fame! Così ho messo su una marmitta di brodo come dio stracomanda e che profumo poi per casa. Non so se esiste profumo migliore di quello del brodo anche perché era ciccia bona, vacca e gallina vecchie bio del gas. E poi in loggetta che cenetta... slurp!
Poi a braccio di ferro, voleva fare il ganzetto ma l'ho messo sotto e ci ha provato pure con due braccia insieme e ridevamo come matti quando lo rimettevo sotto, anche se è un po' che non sbaffo spinaci. E grande quasi come me ma è ancora un bambinone. Poi a scacchi, una mia vittoria e una patta, si è incazzato di brutto che non ha vinto.
E' un periodo in cui sono felice questo. Stavo pensando che non ci sono stati periodi di tale gaiezza e felicità così lunghi. E lo ero anche in inverno, tutti con i musi lunghi per il grigio e la pioggia e la neve che era solo un manifestarsi diverso della Bellezza. Ma capisco che per gli sradicati dalla Terra che vivono nell'artificiale e disumano le manifestazioni di aria ed acqua sono solo rotture.
E' un periodo in cui anche io ho dovuto tirare la cinghia, le lezioni di piano per mio figlio e le mie spese notevoli per il tango mi hanno portato a molte scelte di tagli decisi per l'altro. Vita sobria da una parte ed eccessiva in questo mondo di passi argentini, che contrasto! Spesso devo scegliere.
Ma questo meno è veramente meglio. Io lo sperimento e ogni settimana trovo nuovi panorami mentali e fisici alla felicità, nuove gaudenzie e piaceri negli stimoli della necessità e nelle reazioni, nell'esercizio del corpo.
Questo meno rinnova la mia libertà e vivifica spirito e felicità, li rinnova, mi rinforza. E tutto ciò è così apparentemente incomprensibile, illogico rispetto ai canoni standard della vita moderna.
Forse questi spinaci del meno in realtà li ho mangiati e ... funzionano!


11 commenti:

  1. Sembra una banalità.. ma davvero a volte la felicità è fatta di piccole cose. Gesti, azioni, fatti che ci riempiono il cuore e ci soddisfano i sensi.
    E bisogna goderli e assaporarli fino in fondo quei momenti...

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  2. E non è forse quel che continuo a sostenere da anni? Ben felice che ci sia arrivato pure tu!

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  3. x John Barish:
    Premesso che io considero una sciocchezza assoluta l'anerale alla felicità continua, imperitura che oltre a non esistere si autodissolve per anestesia.
    La felicità è come la salute e la buona condizione psicofisica: richiede di pensareagire in molteplici modi.
    Così i piccoli atti e le piccole cose non sono sufficienti se la tua mente non li considera importanti e gratificanti.
    La frustrazione della scarsità continua - come osserva Baumann a proposito della società liquido consumistica - è proprio dovuta alla programmazione continua alla percezione del tutto soggettiva di insufficienza nelle quantità, di obsolescenza prresunta, di inadeguatezza, di competizione posizionale basata sul possesso di roba sostanzialmente inutile se non dannosa.
    Quindi piccole cose sì ma anche la mente che riconosce alle gratificazioni della qualità (incompatibile con la quantità) l'importanza nella vita.

    x Alahambra:
    Cara, ma io ho mai affermato che "Più sia meglio" ?
    Oggi cercherò di scrivere anche l'altra metà del cielo, cosa ora non va bene. E delle relazioni tra i due aspetti.

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  4. gli spinaci funzionano sempre, fidati ..... :-)

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  5. Peraltro hanno stagione estesa, se possono magnà quasi sempre. :)

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  6. da quando anche io ho fatto un po' di tagli a destra e a manca posso dire che mi godo di più le cose che ho.
    Non so perchè a volte ci sia faccia prendere dalla voglia compulsiva di avere. anche il superficiale. che poi rimane relegato in un angolo, proprio perchè superficiale.
    Oddio, straparlo oggi.

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  7. Meno e' meglio. Il necessario diventa virtù
    FG

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  8. Io tra le altre cose, acquisto meno fiori, però la qualità cerco sempre di non perderla di vista.

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  9. X Olivia:
    Compulsione dell'avere
    Penso che scatti perché è facile, perché consumare non richiede alcuna proprietà che non sia la disponibilità economica.

    x Femmina Gaudente:
    Con meno si possono curare e sviluppare anche gravissssimi e molteplici piacevoli e benefici vizi. :)

    x Sara:
    Anche i costi dei fiori sono aumentati pesantemente. Alla faccia della crisi!! Ho un programma annuale di salvataggio piante&fiori ma quest'anno ho perso due sundaville molto belle e fiori in vasi che non ho potuto spostare all'interno.
    Se si rifugge dall'obsolescenza percepita la qualità è fondamentale per il buen vivir che è incompatibile con il consumismo.

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  10. marco, qui è ancora abbastanza "ad alto livello".
    Ma il "meno è meglio" è uno dei catalizzatori fondamentali per una vita felice, di abbondanza. Tanti la smenano su e giù contro la felicità/serenità della decrescita e non si accorgono che il consumismo e la mentalità di perenne scarsità ed inadeguatezza, sono espressioni della crescita e funzionali ad essa e portano alla infelicità, alla frustrazione, alla percezione bruttissima di perenne scarsità.
    Meno è meglio!

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