lunedì 15 aprile 2013

Puppato, economia, cerva gravida. Eh!?

Stavo leggendo il pensiero di Laura Puppato sul modello accrescitivo decotto (sapete che io lo chiamo tumorale perché ha la stessa dinamica di una neoplasia) "maschile" e quello "femminile" della decrescita serena. Beh, non ci sono solo Vandana Shiva e Davide Serra, ci sono anche Christine Lagarde e Elzéard Bouffier ad esempio. Andrè van Lysebeth osservava che le donne che custodiscono e generano la vita rinunciano spesso di essere Shakti per essere maschili. Se ci fosse il massimo Emilio mi bacchetterebbe di brutto a citarlo. Io non sono affatto incline a generalizzazioni di genere. La Puppato che è pidina assai in gamba ha ragione imvece quando osserva che 1G€ capital-intensive (ad esempio per il TAV) fornisce lavoro per 300 persone mentre utilizzato per cose utili come manutenzione ed espansione del sistema ferroviario darebbe 16000 posti di lavoro. Solo che l'economia labour-intensive che è assai utile non permette margini per tangenti, controllo di potere, appalti in grande, tessitura di relazioni di potere. Quindi non si fa. Potere e speculazione alimentano le peggiori antipolitiche.

Però potrei dire che la mia parte femminile mi ha fatto precipitare ieri dal comecazzsidice? ortista? florista? insomma quelle fiorerie / centri giardino e pigliarmi un po' di sunsatia, di surfinie e dei parigini di un rosso cremisi meraviglioso e raro. Un po' di gerani e di sundaville le avevo salvate dall'inverno. Ziobonino, ora la mia loggetta spacca di brutto anche se devo finire ancora, è tornata ad essere un posto romantico puccipuccioso assai, con la vista sulla valle sotto (direi che dovrei iniziare a darmi da fare con la seduzione che qui non si batte chiodo ed è male questo stallo, ma tornerò su questo). Questa è una parte femminile?
Il pomeriggio ero solo (il mio bipede tornato da sua madre per cambio di frequenze nella frequentazione, fine settimana a metà) e sono andato in avanscoperta, un nuovo sentiero che porterò a spasso degli amici prossimamente e preparo quando posso in anticipo gli itinerari.
Selvatico e borghetti medievali e del rinascimento, una bellezza dell'appennino che non ha eguali. E poi su fino in cima, al monte sacro, dove passa un tratto di via francigena, il sentiero degli dei.
E' tutto al principio, la potenza della Natura ad un passo della deflagrazione vitale e floreale della primavera.
Quattro ore di camminata da solo, nella natura selvaggia, di falchi pellegrini, caprioli, poiane (non ho visto ancora il lupo che bazzica parecchio quella zona), fino alla discesa quasi in oscurità, godersi il tramonto nel silenzio e scendendo  tra boschi e casine in pietra e prati e ruscelli e l'ambrato che diventa sempre più carico è un'esperienza di vetta.
C'era una cerva gravida che non si era accorta di me, venivo da sottovento. Due occhioni così che ci siamo lumati a lungo a cinque metri di distanza. Sempre femminile e maschile ad incontrarsi e poi ciascuno sui propri passi.

La Scola, Vimignano

19 commenti:

  1. Ho riletto tre volte e per tre volte sbagliando leggevo Puppato cerca gravida economica. Ahahah

    Detto ciò l'Emilio bacchettatore manca tanto anche a me.

    Immagino te e la cerva occhi negli occhi. Lei gravida di vita tu d'amore.

    FG

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  2. Diciamo che ora è un po' di tempo che si sta accumulando una buona dote di attenzioni, cure, ricette, soprese, carinerie da scaricare su una amora.
    Puppato cerca gravida economica.... ahahah

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    1. Ma che bella nuovaaaaaa. spero che la primavera ti sia lieta
      FG

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  3. Oh, ma non ho mica scritto che l'ho trovata 'sta amora, Femmina Gaudente.

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    1. Ecihaipureragione. sono io che ti vedo annammorato incosciamente. Prima o poi ti presenterò una femmina amica della gaudente scrivente.

      FG

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    2. a-nnamorato (alfa privativo)
      :)
      Ci sto pensando in questi giorni.
      Essere posseduto dalla danza, da quel manigoldo isterico di T, completa e aumenta i buchi allo stesso tempo.

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  4. Un vero peccato non aver puntato sulla Puppato da parte del PD, per quello che sono state le primarie, si poteva anche evitare di votare, cioè c'era da mettere in scena una farsa "pro Bersani".
    Il giardinaggio femminile? Non lo so! io ci vado giù di vanga, di pennato e di piccone, sposto carriole di concime d'asina e mi carico sacchi di terriccio da 50 l. Ora che ci penso, qualche giorno fa all'iper stavo cercando di approvvigionarmi di un sacco di terriccio appunto da 50 l. e non ci riuscivo, accipicchia quanto pesava! ma era l'ultimo, doveva essere mio! ed è così che tra gli scaffali si gira un fante "di categoria superiore",ma proprio tanta roba, che mi dice "posso esserle utile?" E mi piglia il sacco e me lo piazza nel carrello. Io in imbarazzo, gli ho risposto farfugliando qualcosa per giustificarmi di essermi incapponita in quell'acquisto "pesante", tant'è che non avrà capito niente di quello che ho detto e avrà dedotto che sono mezza scema o nella migliore delle ipotesi, straniera.

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  5. Puppato è ... nel partito sbagliato.
    Il dilemma se cercare di cambiare da dentro o da fuiori non è mai stato risolto e questo vale anche per lei.
    Puppato e Marino sono due alieni a quel partito. Mi ricordo anche Domenico Finiguerra, ad esempio.
    Io ho un ex collega che sta tentando l'impossibile, qui, localmente.

    Sacco di terriccio da 50l...
    Perché non te lo autoproduci con il compostaggio? Io non compro più terra da un tot.
    Risparmi soldi; fatica; inquinamento; traffico, ulteriori infrastrutturazioni pro traffico, rifiuti e distruzione delle torbiere.

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  6. Infatti piglio il terriccio certificato dalla legambiente e torba non ne uso.
    Marino non mi piace, può stare dov'è.

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  7. Ma solo a me non manca Max di pezza, e solo io detesto i geranei?

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  8. x Sara:
    Ochei che è certificato da legambiente. Ma perché non autoprodurtelo con il compostaggio? Il composto autoprodotto con i tuoi rifiuti organici è mille mila volte meglio di quello pure di legambiente. Hai anche il posto per il giardino.

    x Alahambra:
    Beh, per quello che consente un rapporto virtuale gli voglio bene, un po' come a te. Siete due anime forti e mi piacciono le persone con spirito. Anche se ... incazzose. Ahaha :)
    Non ti piacciono i gerani. Dalle tue parti o anche un poco più in là, in Carinzia o in Slovenia, ci danno dentro con i fiori, gerani inclusi. Avversione da... indigestione per eccesso?

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    1. Per quel che riguarda con il signore in questione non andrei nemmeno a bere un caffè, figuriamoci.
      I gerani non mi son mai piaciuti: brutte foglie, brutti fiori, puzzano... nono, per me dovrebbe essere tutto tappezzato di ginestre, azalee, ortensie, giacinti, fresie...

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    2. Ginestre sono piante arbustive, in loggetta farei fatica.
      Ortensie belle ma fredde per i mie gusti. Idem, no per la loggetta.
      Azalee belle, mi garbano le sorelle dei rododendri.
      Giacinti, direi più in piena terra, no!? Freesie mi piacciono pure molto.
      Bello bello, Alahambra. Grazie.

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  9. hai ragione Uomo-in-cammino.. esistono donne che di femminile non hanno niente e viceversa. Ma questo non vuol dire che - essendo stato l'eccesso di maschile grave causa dei peggiori squlibri che ci affliggono da millenni .. non si senta forte bisogno di quel femminile di cui anche gli uomini ci possono dare
    quello che fu forse il più grande rappresentante di questo "femminile" positivo è appunto un uomo (Gandhi).
    Comunque, ti lasciamo questo:
    http://politicafemminile-italia.blogspot.it/p/una-doverosa-premessa-il-femminile-non.html

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  10. Sì e no.
    In genere osservo che qui e ora
    Dove è necessario più materialismo scientifico si tende all'opinionismo, al dogmatismo (anche personale), all'assenza di argomentazioni oggettive, all'irrazionale e alla dialettica basata su una mappa comune ed oggettiva indispensabile per un tentativo di comunicazione.
    Dove son necessari aspetti fini, approcci olistici, spirito e spiritualità dilaga il più gretto materrialismo consumistico, l'abbruttimento del consumo delle quantità materiali.

    Ritengo che ci sia un corrispondente anche nel manifestarsi delle caratteristiche di genere.
    Ove necessaria non si esprime e non si coltiva la maschilità (selvatica, per dirla alla Grisè) e si tende a deprecarla o a farla deperire per sradicamento dall'Ambiente (quello aspro e naturale)

    La femminilità e il femminile non si manifestano dove necessari o anche indispensabili, anche nella politica che dovrebbe essere il regno di una intelligenza emotiva ed ecologica (ma anche qui, il maschile può prescindere dall'eco-logia? no solo dei dementi potrebbero... infatti).

    In genere le caratteristiche tipiche di genere (compresi i difetti) sono a mio avviso trascurabili rispetto alle caratteristiche di specie.

    Vengo a leggere il vostro/tuo "papero"
    Grazie per l'intervento.

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  11. Io sono arrivata qui perché ti ho trovato "là".
    :-)
    E come là ripeto.. Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.
    E questo è quello che hanno esattamente fatto sempre, sempre, sempre gli uomini, che comandano tutto: da quella notte dei tempi in cui mossero guerra al matriarcato e la vinsero. Come bene ci ha spiegato Engels:
    «Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli»
    (L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato)

    Vedo che anche in te (come nel 99% dei maschi) prevale la necessità di difendere il genere maschile come se riconoscerne le responsabilità infangasse anche te (invece io MI VERGOGNO SENZA RISERVE per le responsabilità della MIA razza bianca, per esempio, senza sentirmi per questo diminuita davanti ai neri - e lo stesso sanno fare i maschi bianchi; è solo con le donne che scatta il cortocircuito).
    Ma nonostante il fatto che tu sembri non accorgerti di tutto ciò, sono certa tu appartenga a quel tipo di uomini a cui la "maschitudine" fa la guerra peggio che alle donne. Grazie, dunque.

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    1. Evviva, che bello. Effettivamente nel mondo mancano proprio le femministe convinte che tutte le disgrazie dipendano dagli uomini e che ivnece le donne saprebbero fare tutto e meglio e prima.
      Che cosa meravigliosa!
      ...
      Scusa, non ho potuto farne a meno, questo genere di discorsi mi fa venire l'orticaria.

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  12. Oh Gioia della tua e nostra vita.
    Sono molto interessanti alcune tue provocazioni.
    Vediamo se ci starò in un commento o ci facciamo 'na pagina.
    Che io che ho una componente femminile così forte nella mia anima e nel mio vivere ci ho una discreta libertà di argomentazione e polemica. Ma forse tu lo ignori, giustamente.

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  13. x Gioia:
    Io son maschio e sono anche femmina.
    E tu femmina Gioia, sei anche maschio.
    Siamo due forme dell'uno.

    Le responsabilità collettive. Eh, grande questione. Ma io non mi sento responsabile delle azioni di alcuni simili. Già mi cruccio per le loro azioni.
    Io non sono la razza bianca. E neppure quella nera o quella rossa. Sono tutto e niente.
    Il vergognarsi senza riserve è il cilicio della colpa, nella forma collettiva. Qui la morale che inchioda e impedisce di vivere ed evolvere è terribile, si torna alle critiche nizchiane alla genealogia della morale.
    Sì, la maschitudine mi fa la guerra, Gioia.
    Come ogni lembo che vuole prevaricare lembi creduti remoti.
    L'antagonismo può avere un senso di riequlibrio omeopatico ma appartiene al problema.
    Alahambra lo ha espresso con la grazie e l'efficacia di un rullo compressore. Noi tre così diversi e in uno. ;)

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