mercoledì 25 giugno 2014

Aprire il varco

Leggevo l'addio di Diamanta a Polianna. Vedevo colori, anime, arti e atmosfere che mi sono care. Proprio in quel momento stava suonando Everlasting degli Asura. Uno pensa alle strane coincidenze della vita.
Poi la musica ha aperto il varco. Questo è l'incanto dell'arte.
Mi sono trovato a piangere in ufficio.



9 commenti:

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  2. Cancellato il precedente perchè decisamente fuori posto e fuori tema. Del resto non ero passato da Diamanta. Meglio una marcia indietro a volte. Quando si può.

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  3. Avevo gli occhi ancora rossi (visto che sono tornato a piangere una seconda volta, dopo).
    E mi vergognavo.
    Era venuto un collega a pigliare un pezzo di parmigianoreggiano stravecchio che gli avevo comprato in montagna domenica, e mi vergognavo.
    E' che noi maschi ci vergogniamo delle nostre debolezze, franco, delle nostre emozioni, delle nostre commozioni.
    Che sia dovuta anche per questo, la tua retromarcia?

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    1. No, avevo scritto un commento coglione che poco c'azzeccava. Non che mi vergogni, capita spesso che mi commuova, non ho mai creduto che le lacrime fossero esclusiva prerogativa delle donne, e ci mancherebbe che mascherassimo le emozioni. Non bastano già mille fasullerie?

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  4. io non mi vergogno quelle peraltro occasionali casi in cui capita. per il resto ogni parola ulteriore è superflua.

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  5. A volte le coincidenze sono terribili quanto la realtà.

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  6. x franco battaglia:
    Il fatto che noi maschi tendiamo a mascherare le nostre emozioni, specie quelle nelle quali appari "meno forte" è abbastanza diffuso.

    x Francesco:
    Io invece sono abbastanza imbarazzato.
    Mi succede anche al cinema, al temine di una pellicola che mi abbia scosso, che mi abbia commosso.

    x Mareva:
    Perché terribile?
    Everlasting degli Asura è stata la miglior musica per descrivere lo stato d'animo, un requiem elettronico. Io ho notato come quelle note abbiano sottolineato e enfatizzato le onde costernate dell'anima, rispetto al mistero della morte di una giovane vita, di una giovane foglia, come scrive Diamanta, con un'allegoria che mi piace molto.
    Io la trovo una coincidenza fausta su un fatto... doloroso.

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  7. E chi lo vorrebbe, un uomo che non sa piangere?

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  8. C'è un'immagine stereotipata del maschile e poi i maschi, con la loro parte femminile.
    Lo stesso vale per il femminile.
    Parte importante del successo del tango è anche il ravvivare degli archetipi, uomo deciso, propositivo, che conduce, donna sensibile, in ascolto, che accoglie.
    Pensa quanto sono diffusi questi tratti dell'immaginario.
    Poi, se guardi un po' più in là, scopri che... anche nel tango succedono cose diverse, ad un certo livello c'è un.. gioco di due che collaborano. E lo stesso stereotipo sfuma, svanisce.

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