giovedì 19 giugno 2014

Il latte senza soluzione

(Il salame senza soluzione)
  • Sei cosa mangi.
    (detto popolare)

  • quantità * qualità = kostante

  • I salmoni che lei trova nei ristoranti provengono per lo più da allevamenti intensivi dove i reflui non vengono lavati. Lei immagini 600k esemplari che nuotano in una zuppa di muco e merda.
    Natalino Balasso

  • Negli [allevamenti? società?] intensivi invece c'è individualità, non si crea il branco e non c'è la tendenza all'aiuto reciproco, quindi gli [umani? non umani?] sono privati della libertà dei loro comportamenti etologici.
    Andrea, Parva Domus.

Mi diverto a sottolineare che il buonismo filo massmigrazionista è uno dei sostegni più formidabili di crescita di ingiustizia, violenza ed ecocidio globali. Medici pietosi che fanno la piaga puzzolente.
Dunque gli homo sbaffano altri animali. Una dei risultati della loro crescita demografica esponenziale è il fatto che... cresce esponenzialmente anche la necessità-problema del portar a casa scampi, lonze, latte, bistecche e cacio. Se crescono gli homo, crescono le aree da essi rese biologicamente morte (superfici utilizzate per strade, centri commerciali, abitazioni, ospedali, parcheggi, uffici, svincoli, tangenziali, fondi marini arati dalla pesca industriale, aree espositive...) e diminuisce lo spazio per i sistemi biotici. Ovvio, no!? Anche per quelli agricoli.
Uno dei risultati è che invece di andare verso allevamenti di qualità (allo stato brado o semi brado) in cui gli animali hanno buone condizioni di vita e bassa densità (che significa sostenibilità) essi vengono stipati nelle fabbriche di carne. Semplicemente, per dare carne a 'ste moltitudini sterminate di homo, non si può avere neppure una zootecnia sostenibile. E' molto semplice. Siamo a livello di una classe di seconda elementare per difficoltà logica e aritmetica.

Sapete che ho più volte sottolineato quanto storto sia il nostro diritto deriva da una morale anacronistica sempre più grottesca arrivata alla ridicolaggine del proclamare che esista un diritto ad avere figli. Ahaha. E questa sarebbe... la summa del nostro diritto!!
La stessa morale storta per cui il mio animale simpatico/sacro è più simpatico/sacro del tuo, e non è giusto che tu mangi cavallo/maiale/coniglio/manzo. Neppure il cane ehnnò! Mai capito su quale base si consideri giusto macellare un maiale ma non un cane, sbaffarsi un filetto di manzo ma non uno di cavallo. Sono cose assurde sostenute da sistemi di credenze anacronistici.

Per tornare alla premessa, la qualità scadente delle masse umane in perenne crescita (qualità = kostante / quantità, appunto) è dovuta anche al loro mangime. Dopo il salame senza soluzione, ecco salmone, bistecca e latte senza soluzione.
Natalino Balasso lo divulga in modo simpatico, io invece metto un bel videuzzo che ti tira una bella tega sui testicoli o sulle tettine. Se non siete scemi mi ringraziate, è solo un simpatico buffetto rispetto a quello che sta succedendo e succederà per la crescita, in primis quella demografica, ora tutta e sola di importazione.

Tu che non contrasti le migrazioni di massa sei il primo responsabile di tutto questo. Un homo in Etiopia o in Pachistan consuma x, qui consuma 10x o 20x. Ogni anno una città come Firenze o Bologna create dal nulla necessitano anche di carne e latte. E il latte e la carne bovini vengono prodotti in massa, proprio così.

Ahahahha, maaaa, nooo, "accoglienza senza seeee e senza maaaa"!
Diritto alla procreazione
Diritto a emigrare
Diritto alla crescita
Diritto ai consumismi
Diritti degli animali
...
Diritto alla stupidità.

Ecco, continua pure a sdilinquirti così.
Importeremo, finché ci sarà, oltre ai cereali anche carnazza e latte pure da quelli che la dovranno produrre con metodi "produtttivi".
Prego.
Auguri a noi.



59 commenti:

  1. E invece ci tocca ancora leggere articoli come questo, secondo i quali non è mai colpa della popolazione, sempre qualcos'altro!

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  2. Popolazione E stili di vita, Gaia.
    Vedo che Giovanni Sartori ha detto ancora una delle sue.
    Gli daranno addosso come ad un demonio, anche questa volta?

    Io francamente non so se sia più utopica la decrescita demografica o la decrescita dei consumismi (stili di vita).
    Mah, veramente non so.
    Così ci teniamo l'incubo vivente, reale, la distopia qui e ora della crescita demografica di homo che mirano in numero crescente al più becero massimo consumismo possibile.

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  3. Io penso che l'unico grossissimo errore che stiamo facendo è quello di smettere di morire. Si allunga sempre di più la prospettiva di vita e si nasce in maniera esponenziale. Senza la modifica di questi dati qualsiasi tentativo (dal vegetarianesimo di massa in poi) è nullo.

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    1. @Mareva Purtroppo, Mare, c'è gente come me e come te che pensa che fare figli sia un atto di enorme responsabilità, verso i figli stessi e verso il mondo, quindi ci pensa non una ma cento volte prima di metterne uno in progetto.

      Poi c'è gente che i figli li fa "per errore", ma poi "dice che si chiama amore", o per convenienza, che manco la Loren nel film di De Sica.

      Il discorso più stupido che abbia mai, sentito riguarda gli assegni familiari, che, a quanto ho sentito, ma io non ho esperienza in materia, risultano "convenienti", passatemi il termine, con numero di figli pari a TRE. O anche i mille euri che un po' di anni fa mandava zio Silvio ai marmocchi appena nati (ho avuto l'occasione di toccare con mano personalmente la lettera).

      Non so se ho spiegato chiaramente quello che volevo dire...

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  4. La cosa più semplice sarebbe un rientro dolce nel quale, per quattro o cinque generazioni, le donne non abbiano più di un figlio a testa.
    La curva esponenziale come cresce drammaticamente, può anche decrescere altrettanto rapidamente.

    Prima di tentare di gestire i problemi è molto meglio evitare di creare problemi.

    Vegetarianesimo e veganesimo non sono sostenibili ecologicamente nello spazio (esistono ampie parti del globo in cui i cicli vegetativi non hanno lunghezza/qualità sufficiente per fornire grassi e proteine non-animali a sufficienza).
    L'onnivorismo che comprenda anche proteine e lipidi animali non lo è dal punto di vista numerico.

    Siamo al solito punto, in pochi c'è abbondanza e sostenibilità, in gigatanti c'è squallore, degrado, miseria, abruttimento e abrutimento.

    Per sostenere la crescita demografica si parla di mangiare lombrichi e insetti. Capirai...
    Ecco le meravigliose progressive sorti dell'aumento della costipazione umana.

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    1. Uomo, purtroppo il rientro dolce non si programma con leggi, è una questione di cultura.

      Ah, ma stai tranquillo. Se ricordo bene qualcosa che ho studiato anni fa, la crescita demografica "si autoregola". Cioè dovrebbero esserci dei freni tipo guerre e carestie che riequilibrano la popolazione (Malthus? Rostow? Non me lo ricordo) :-((

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    2. Beh, in Cina, con la politica del figlio unico, si sono e ci hanno risparmiato oltre 300M homo che non sono esattamente bruscolini.
      D'altra riporto le osservazioni precise di Gaia Baracetti.

      Non si affonta il problema della esplosione demografica semplicemente perché non si vuole farlo, visto che è possibile farlo.

      Ricordo che già ora, in Italia, le donne hanno questa salvifico numero di 1.4 figli a testa (se ricordo ancora sceso, secondo gli ultimi dati ISTAT). E' l'allucinante crescita demografica da immigrazione e immigrati che ha spinto verso l'alto la demografia, +1.8% in un solo anno.

      E' del tutto ovvio che con una densità antropica così non sia neppure possibile pensare ad allevamenti etici e sostenibili.
      La soluzione nel mondo alle nuove 80M di bocche da sfamare in più ogni anno saranno (temporaneamente) anche le fabbriche intensive di carne, latte e pesce.

      Però i natalisti, gliaccrescitivisti, sappiano bene
      1 - che sono corresponsabili di queste torture-sfruttamento ad altri esseri viventi
      2 - che mangiano il cibo tossico e di morte

      Da fastidio? Cazzi loro.

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    3. C'è solo un problema: con la popolazione invecchiata la massa di pensionati non è gestibile con la sola forza lavoro giovanile se si pratica anche una politica demografica. Chi è disponibile a continuare a lavorare fino alla morte (e/o a morire quando non è più in grado di lavorare)?

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    4. Marco, siamo in grave insostenibilità locale, nazionale e globale.
      Se va bene, con politiche lungimiranti e sacrifici si cerca di cavarsela, anche se costerà molti sacrifici.
      Se va (nor)male, si continua così, si differiscono le soluzioni, si cerca di sostenere il sistema in crisi con soluzioni (?) di breve termine che ne aggravano stato e prospettive di non-breve termine.

      Noi potremmo anche non essere disponibili a lavorare fino alla morte (tra l'altro qui si entra nella dimensione lavoro / produttivismo / quale lavoro / con quali ritmi / per cosa) ma ciò non cambierà nulla sul fatto che dovremo in qualche modo lavorare anche solo per sopravvivere.

      IN società che decrescono è ovvio che ci sia una campana della popolazione sbilanciata verso le classi di età anziane.
      Ad equilibrio ritrovato la campana è distribuita abbastanza regolarmente.
      I paesi in esplosione demografica hanno la distorsione opposta, hanno una campana deformata in cui le classi giovani e fertili sono patologicamente gonfiate.

      Io ritengo che sia etico lavorare finché hai possibilità di lavorare. Se non lavori significa che c'è qualcun altro che lavora per te e questo è sfruttamento.
      Il conflitto intergenerazionale delle generazioni di baby pensionati, finti pensionati, finti invalidi pensionati, prepensionati, etc. è proprio uno sfruttamento di coloro che ora lavorano per pagar loro le pensioni, pensioni di persone che hanno versato una piccola parte di quanto ricevono.
      Se tu versi 100 e pigli 1000 è sfruttamento di coloro che versano 1000 e piglieranno 100.

      Persone di mia conoscenza vicine ai veritici del PD Trentino mi hanno detto che di questo patatrac essi sono assolutamente consci e che il loro filomassmigrazionismo è solo un tentativo di salvarsi la pelle sfruttando anche i migranti. Il sistema previdenziale è assolutamente insostenibile senza sfruttamenti pesantissimi di altri.
      Lo è perché tutto il sistema è massimamente insostenibile.
      Come ricordava con sarcasmo uno scienziato, i sistemi insostenibili non sono sostenibili.

      Grazie per il tuo intervento.

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  5. Come se il cibo provenienti da quelle fabbriche di carne e latte o da quelle europeefosse meglio di insetti o lombrichi.
    Quello è cibo marcio, marcio sia dal punto di vista tecnico, che per la quantità di morte e necrofilia che porta.
    Il teratoma umano è una logica di morte.

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  6. E' tutto molto bello, ma ho questo tarlo che mi rode tantissimo: posto che voi ben pensanti la vedete così, perchè non cominciate a dare il buon esempio, e via in fila come i lemmings?
    No, perchè predicare cose che ALTRI devono fare per il VOSTRO piacere e presunto benessere è, una volta di più fare i finocchi con il culo degli altri.

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    1. LOL, abbiamo postato insieme. Thanks, mi sento meno solo!!!

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  7. Man, dai, non lamentarti troppo, altrimenti fra 20 anni la pensioncina poi chi te la paga? L'accredituccio...
    Sono i lavoratori attivi che mantengono i vecchietti, sai...

    Ma poi, Man, scusa eh...a questo punto la domanda è d'obbligo: ma perché tu hai fatto figli??

    Io, tutti questi discorsi, li sento sempre applicati agli altri.

    Gli altri, sempre gli altri. Tutti devono crepare, così resto solo io: non c'è traffico, mangio i pomodori sani e il pesce di torrente cristallino.

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  8. Troppe cose non necessariamente correlate, crescita demografica e qualita' del cibo mi sembrano aspetti anche a se stanti. E c'e' troppo moralismo in certi passaggi ha ragione Alhambra

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  9. x Alahambra:
    Quella del suicidio è una delle soluzioni possibili.
    Nelle culture polinesiane e micronesiane, poiché la stabilità della popolazione era indispensabile per la sopravvivenza della comunità, oltre agli aborti c'era anche il suicidio come strumenti di regolazione della demografia.
    Però nel 2014 ci sono quelle cosine che sono indigeste alle mente di molte persone che si chiamano contraccettivi.
    Alahambra, non fare la mal pensante, di gente che creai problemi per poi tentare di risolverli è pieno il mondo.
    Semplicemente, evitare di creare il problema.

    Altri non devono fare il mio piacere, a quello ci penso io. Cerco di difendermi anche dalle ingerenze altrui nel mio piacere.
    Gli altri pensino alle conseguenze aritmetiche delle loro azioni e delle loro incontinenze. Facciano i froci con il loro culo, non con il mio.

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  10. x nottebuia:
    Le pensioni?
    Ahahha, io vengo spremuto come un limone per pagare la pensione a moltitudini di prepensionati, baby pensionati, pensionatidianzianitàgioventù, finti invalidi etc. che se ne vanno a spasso o lavorano in nero mentre io faccio, per dirla alla Silvano Agosti, lo schiavo lavorativo. E io non avrò un cazzo di pensioncina.
    Ehnnò, tu l'avrai!
    Sì, 250€ a 82 anni e sei mesi. ;)

    > ma perché tu hai fatto figli??
    Io da qualche parte ho scritto che non si devono fare più figli?!
    Devo dire che l'estinzione del parassita homo sarebbe l'evento ecologico di gran lunga più fausto.
    Io propongo il rientro dolce, al più un figlio per donna che è il miglior compromesso possibile.
    la curva 0.5^x ha derivata prima negativa molto forte.
    Io mi sono limitato a fare un solo figlio e ti dico che è già al limite della sostenibilità per il mio/nostro stile di vita.
    Più volte ho pensato al fatto che... prima o poi sarebbe bene farmi vasectomizzare, così non corro più il rischio di mettere incinta una donna, magari per una notte di sesso... si rompe il profilattico, magari lei è cattocattolica, vuole un pargolo a tutti icosti etc. sai che incubo!?!?

    Io sarei draconiano per tutte le risorse: ogni adulto maschio e femmina ha un minimo di risorse, più quelle che ci sono per un figlio per donna (un uomo e una donna condividono questo 50% di risorse per un figlio).
    Se non fai figli hai quel budget di risorse per te, migliorerai il tuo tenore di vita, se hai un figlio lo avrai per quel bipede. Se farai due figli (supposto che non si ci sia la Politica Coercitiva del Figlio Unico come io auspicherei) dovrai tirare la cinghia, a scuola andrà gratuitamente solo uno dei due, l'altro dovrai pagare tu.
    se farai tre figli o se usi la tua razione di benzina mensile per andare in giro con l'Hummer in un giorno, sono cazzi tuoi.
    E' importante che ciascuna persona sia responsabilizzata alle conseguenze delle proprie azioni, incontinenze comprese.

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  11. Tesoro bello, vivi in una società democratica. Il che prevede che ti becchi quello che arriva dalla maggioranza, oppure emigri in in un posto dove la maggioranza la pensa come te. Non puoi prenderti i vantaggi ed eliminare gli svantaggi, non si può in nessun sistema. Tertium non datur.
    Il punto è che pensi al culo tuo esattamente come tutti gli altri, solo che tu la mascheri da quinta essenza di meraviglia e di pensiero eccellente. Mi spiace comunicarti che non è così. No anzi, non mi spiace per niente.

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  12. x Francesco:
    E' proprio il non correlare agricoltura e zootecnia intensiva che sono moralistiche/campate per aria.
    Infatti, una delle caratteristiche di homo e di non avere percezione che non sia immediata (nel tempo) o prossima (nello spazio) alle conseguenze delle sue scelte.
    Voi tranquillisti / benaltristi ipoteizzate sempre che sia sempre qualcos'altra la causa o qualcun'altro il colpevole.
    Ieri da Cruciani ho sentito Vladimir Luxuria sdilinquirsi sul fatto di voler adottare un piccolino africano, poverino, si commuoveva per le condizioni di vita in cui è.
    Lo sdilinquimento che è lo stesso che ostacola "senza se e senza ma" la decrescita demografica e quindi dell'impronta ecologica nel sostenibile in italia, che è ca. un quinto o un sesto dell'attuale.
    La cosa buffa è che i buonisti... si credono veramente buoni e giusti. Anche se i loro comportamenti sono concausa massima di questa tumorale pressione antropica e delle aberranti soluzioni tecnoteiste, produttiviste che la alimentano.

    Io che sono razionalista, sincero, egoista e pure carnivoro con moderazione, mi mangerò bollito, cotechino e gulash contento che il mio acquisto da allevamenti locali e possibilmente etici mantenga alto il prezzo della carne e della latte, in modo che altri non ne possano avere e decrescano.
    Se io diventassi vegetariano o vegano, per il paradosso di Jevons, diminuirebbero i loro prezzi e quindi aumenterebbe il loro consumo.

    Siete troppo moralisti voi due, o,.semplicemente, non volete fare due considerazioni da seconda o terza elementare sulla non sostenibilità.
    Io, da parte mia, ho aumentato un po' la potenza del faretto polemico con il quale faccio luce su questa sciagura accrescitivista. A partire dal cibo di merda, cibo di morte che la alimenta.

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    1. > E' proprio il non correlare agricoltura e zootecnia intensiva che sono moralistiche
      -> E' proprio il non correlare pressione antropica/crescita demografica con agricoltura e zootecnia intensiva che sono moralistiche

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  13. x Alalhambra:
    La democrazia senza diventare responsabili delle proprie scelte è un falso etico.
    Io cercherò di ostacolare in ogni modo tutte le scelte altrui le cui conseguenze siano scaricate sugli altri compreso me.
    Non è democratico? Non ha alcuna rilevanza, forse potrebbe dispiacere a te.
    La maggioranza semplicemente non ha alcun autorità e autorevolezza per prendere decisioni che riguardino altri, specie i contrari a quelle decisioni.
    Ovviamente siamo in un sistema complesso e in cui ci sono tentativi di mediazione e anche di taglio delle dissidenze e degli atteggiamenti non maggioritari.
    Da questo punto di vista osservi la realtà.
    Ma la realtà è anche quella che esistono persone ceh lavorano per non essere in questo modello, per contrastarlo o per cercare di ostacolarlo e boicottarlo negli aspetti che esse ritengono sbagliati, immorali, prevarticatori, etc.

    Ad esempio, io sto pensando da tempo se iniziare a evadere IVA e tutte le tasse che possa evitare.
    Così facendo io contribuirei a diminuire le risorse del sistema e ad aumentare il conflitto per esse, a dimnuire i consumismi, assistenzialismo, sfruttamento, etc.
    Ci sarebbero anche meno risorse per l'accoglienza dei migranti, le risorse per l'operazione mare nostrum, meno risorse per le famiglie numerose, etc.

    > Il punto è che pensi al culo tuo esattamente come tutti gli altri
    Ma questo è del tutto ovvio.
    Da sempre postulo l'egoismo intelligente come uno dei fattori di qualità del vivere.
    Io non ho il generosismo altruista masochista di molte persone, quasi sempre (neo)religiose.
    Io penso a difendere il mio culo dalle azioni degli altri.
    Da sempre.
    E lo faccio con la arroganza/superbia/sicumera/potere_etico di una persona che non ha minima intenzione di metterlo nel culo da altri.
    Quindi se tu ci provi con me, io sinceramente non solo ti do tanti schiaffoni finché desisti, ma sono anche sincero, sereno e con la sicurezza di essere nel giusto.
    Eh!? >:)

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  14. Quello che a te non è chiaro per niente, chiuso nel tuo guscio di egocentrismo e di etica di plastica, è che ti comporti esattamente nello stesso modo: cerchi di imporre un comportamento che ad altri non sta bene.
    E non hai ragione tu in senso assoluto, come nn hanno ragione gli altri in senso assoluto. In senso assoluto avrai ragione quando, per il bene del pianeta per cui gli esseri umani sono un teratoma, deciderai di dare il buon esempio ed eliminarti dalla superficie: meno inquinamento, meno risorse utilizzate, più spazio, più sostenibilità Tutto secondo i piani.

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  15. Preferisco la mia etica di plastica eheheh, alla vostra morale di ariafuffa.
    Sul cercare di imporre...
    Ritorniamo al contestualizzare il principio.
    Libertà di fare?
    Oppure libertà di non subire?
    Ho una parte morale anche io e la mia morale è quella che tu/egli/voi non avete libertà di fare cose le cui conseguenze ricadano su altri.

    Poi, evidentemente, si arriva al conflitto, visto che le divergenze ideologiche diventano contrasti pratici, operativi.
    La polemica, lo scontro, il conflitto crescerà fino a riportare il sistema in un nuovo stato di equilibrio.
    Io non sono così altruista di suicidarmi. Tra le altre cose, sebbene possa essere un atto estremamente ecologico da una parte, rilascerebbe risorse che verrebbero messe a disposizione di altri homo,non è escluso che contribuirirei ad aggravare lo stato del sistema.
    Del resto è così da sempre: coloro che si limitano responsabilmente vengono regolarmente sfruttati e messi sotto da coloro che non si limitano, esuberanti, compulsivi, incontinenti.
    Alahambra, tutto ha pro e contro.
    Io penso che sia altamente probabile a medio termine un ridimensionamento brutale della consistenza numerica degli homo e delle complessità delle loro società e che sarà estremamente doloroso e cruento, come sempre stato.
    Cercare di sopravvivere con la mors tua oppure decidere che la qualità di vita è talmente bassa che sia meglio farla finita?
    Gli scenari che homo sta preparando con il vostro appoggio ideologico sono come questo.
    Clap clap clap!

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  16. come sempre fate un gran mischione e seguirvi diventa impervio. e parlate di temi che non si sviluppano a somma zero.....

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    1. Fra non ti piace la promiscuità? :-PPP

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  17. Gli scenari sono devastanti e tutti abbiamo un minimo di ragione... io non sopporto, ad esempio, che tutti i cereali utilizzati per gli allevamenti di carne da macello, non vengano impiegati per sfamare il mondo umano allo stremo.. ma i punti di vista resteranno sempre distantissimi... nel frattempo continuo a bermi latte di soia (senza soluzione) chissà quanto ogm e sogno Bertone in una catapecchia senz'acqua corrente... sigh! (ma non c'ho figli.. ho abbassato la media.. eheh..)

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  18. La realtà è complessa.
    Una pensa di prendersi un nuovo paio di stivali, una coppia pensa di fare il terzo figlio, l'altro che si crede giusto perché favorevole all'accoglienza e alle migrazioni, sono tutti coinvolti nello sfascio.
    Francesco, non è più come una volta che l'economia e la conseguenza delle tue azioni erano locali.
    Ora cambi il parquet in camera e in Birmania radono a zero in tempo brevissimo decine di migliaia di ettari di foresta di tek centenari.
    E' proprio la dimensione globalista e globalizzata, in grande, enorme dei problemi che li rende incomprensibili alla maggior parte delle persone, a tutte coloro che hanno una visione semplificata della realtà.
    Ah, ma che cazzo c'entra il parquet in camera con l'industria della carne&latte?
    Ehehe, vogliamo vedere che relazione c'è? Pronto?

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  19. Franco

    Non bisogna sfamare il mondo allo stremo.
    Bisogna evitare che ci siano troppi homo per le risorse esistenti.
    Perché, paradossalmente, se diventi vegetariano, contribuisci ad aggravare il problema?
    Supponi che il 95% degli homo europei diventino onnivori. Ci sarebbe un immediato calo del consumo e del costo dei cereali.
    Il primo risultato è che la quota di cereali disponibili per la popolazione di homo avrebbe un drastico aumento.
    La diminuzione di prezzi consentirebbe ad altre centinaia di milioni di homo di avere più cibo e quindi comporterebbe una sensibile aumento della crescita demografica.
    Passeresti da 80M di bocche in più all'anno a 100 o a 120M di homo in più all'anno.
    Ma a questo punto non avresti più neppure il margine di obbligare al vegetarianesimo gli europei, gli arabi o i cinesi. etc. con una popolazione che nel frattempo è ulteriorrmente e drammaticamente cresciuta.

    E' il paradosso di Jevons, assolutamente noto in economia delle risorse.

    Invece che diventare vegerariano e berti il latte di soja (una parte considerevole degli europei è intollerante o allergica a quel legume esotico, io tra quelli) dovresti utilizzare quei soldi per finanziare campagne di contraccezione e sterilizzazione diffuse.
    Meno pietistico ma anche molto più terapeutico!

    Il problema della anacronistica libertà di incontinenza riproduttiva è che coloro che sono responsabili semplicemente si estinguono.
    Anche per quello io sono favorevole a politiche coercitive del figlio unico, perché sono politiche di giustizia e che diminuiscono fortemente sfruttamento e sperequazioni.

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    1. > Supponi che il 95% degli homo europei diventino onnivori
      -> Supponi che il 95% degli homo europei diventino da onnivori vegetariani o vegani

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  20. E quindi, Man? In sostanza facciamo un bel piano quinquiennale?

    Un bel comitato di "saggi", di "tecnici", di espertoni che indichino la strada in maniera chiara e via: tutto si risolve...

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  21. Piano demografico mondiale
    Tutte le nazioni in deficit di biocapacità (sono quasi tutte) a politica dell'al più un figlio per donna, fino a che non sono ritornate al di sotto di una quota margine di sicurezza della biocapacità.
    Poi politica di stabilità: al più due figli per donna.
    Molto semplice.
    Si chiama politica a medio e lungo termine.
    Che è antagonista alla speculazione a breve termine della terna demagogia democratica - mercato libero (?) - capitalismo (piramidal-parassitario).

    Jorgen Randers (e altri scienziati del Club di Roma) infatti sostengono che il paese che ha implementato in qualche modo politiche (aggiungere che abbiano a cuore gli interessi collettivi, della popolazione è del tutto pleonastico), una forma di democrazia nei fatti, di medio e lungo termine è proprio... la Repubblica Popolare Cinese. Peraltro, la cultura cinese ha una tradizione millenaria di attenzione massima all'autonomia e la strategia di medio e lungo termine di quel paese è di arrivare all'autonomia, anche se ora esse sono fortemente connessi con il resto del mondo.

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  22. Uomo, ma quindi sei anche grafologo?

    :-D

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  23. Marcopie: "Chi è disponibile a continuare a lavorare fino alla morte (e/o a morire quando non è più in grado di lavorare)?"

    Alla luce del quadro normativo vigente, la domanda è obsoleta, perché la condizione corrente è già quella descritta. E, guarda caso, è stata implementata con una tempistica tale da colpire duro proprio la generazione degli attuali cinquantenni, quella dei figli del baby boom che, a sentire "gli esperti", sarebbe stato il trionfo dell'Italia e che, a sentire i natalisti, sarebbe stato il trionfo dell'ammòòòre. Teste da martello tutti quanti. Io. Sono. Già. Condannato. Al lavoro. Fino. Alla morte. (anticipata per eutanasia, vedrete un po': perché credete che d'improvviso si cominci a discutere con toni possibilisti un tema fino ad oggi tabù assoluto?)

    Sottolineo inoltre la menzogna spudorata e crudele di chi ci ha ingannati per almeno quindici anni vendendoci l'idea per la quale l'immigrazione sarebbe servita per sostenere il sistema delle tutele sociali. Infatti ne abbiamo visto e ne vediamo i risultati.

    Signori, non credete più a nulla che non siano i vostri occhi e la vostra capacità di estrapolazione. E anche nei confronti di quella, mantenete un atteggiamento opportunamente dubbioso.

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  24. Nottebuia: "Ma poi, Man, scusa eh...a questo punto la domanda è d'obbligo: ma perché tu hai fatto figli??"

    Ora, dato per scontato che sui temi in discussione sostengo le stesse cose che sostiene UUIC, falla a me che di figli non ne ho messi al mondo, questa domanda.

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  25. Alahambra: "Non puoi prenderti i vantaggi ed eliminare gli svantaggi, non si può in nessun sistema. Tertium non datur."

    Tesoro bello, ti sei mai soffermata a pensare che questo vale anche per il fatto che chi "dona" la vita infligge anche la morte (e le sofferenze lungo il percorso) proprio a quello che, idealmente, dovrebbe essere l'oggetto del proprio ammòòòre? Il pacchetto vita/sofferenza/morte è un tutt'uno, non puoi prenderti i vantaggi ed eliminare gli svantaggi, non si può in nessun sistema. Tertium non datur.

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    1. Tu trovami una sola riga in cui dico che la morte è un problema e capirò il senso del tuo intervento. Fino a quel momento la paura (e la scusa) della morte è tua, non mia.

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    2. Io dico che questi sistemi di crescita tumorale, necrofila sono arrivati ad un punto in cui gli svantaggi sono sotto gli occhi di tutti.
      E sono ancora pochi, visto che siamo solo all'inizio dell'avvitarsi della crisi.

      L'osservazione che ogni sistema che ha vantaggi ha anche svantaggi è assolutamente pertinente.
      Per il mio punto di vista ecologista, edonista, estetico, questi sono sistemi pessimi, proprio perché in proliferazione impazzita.

      > Tu trovami una sola riga in cui dico che la morte è un problema

      Però tu non hai auspicato la morte tua (per suicidio) hai scritto della morte mia per suicidio.
      In altre parole non è un problema la morte degli altri (sconosciuti).

      Io lo sostengo egosticamente ed eticamente, sono sincero, lineare, ma tu dici una cosa e ne pensi-senti profondamente un'altra.

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  26. x Wannabe Figa:
    Risposto da te.

    x nottebuia:
    Sono giorni di poco lavoro. Pensa che mi contengo.

    x MrKeySmasher:
    Sono le stesse credenze per le quali si cerca di gestire un sistema insostenibile ... aumentando l'insostenibilità.
    Ahhaha, ma è così comicamente buffo tutto ciò.
    Il fatto che ci siano centinaia di milioni di homo che insieme credono tutti la stessa roba, se la ripetono, la ribadiscono e più sono ingombranti più lo trombonano, la rende ancora più paradossale. Invece dell'overmind tantrico dei sistemi cooperativi, collaborativi, di unione, all'overincoglioniment di massa.
    Ahahahah, è pazzesco visto tutto ciò.
    Ovviamente le mucche in quelle fabbriche del latte di crudeltà produttivistica e le loro sofferenze non sono in 'sto coro.
    Però ai 55M homo di italici e pure gli 8 di immigrati e probabilmente altri 5 o 6M di clandestini, stasera bistecchina di manzo religiosamente corretta (non sia maiale che alcuni si incazzano) e domani latte a colazione.
    Eh!?
    Chiedere alla terza mucca che appare nel video se è d'accordo,

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  27. Alahambra, potrei mettere in piedi tutta una serie di trucchetti dialettici ai quali tu risponderesti con altri trucchetti dialettici (già lo stai facendo) ai quali io risponderei con altri trucchetti dialettici... e non ne usciremmo più.

    Son comunque colpito dal fatto che non considererai un problema la morte di tuo/a figlio/a quando avverrà (il più tardi possibile, eh!). Ma davvero sarà così? Anche se sarà prematura? (e davvero quando non è prematura è più "lieve"?) Mi permetto d'essere scettico.

    Ah, visto che hai invitato UUIC a "togliersi di mezzo", visto che per te la morte non è un problema... be'... avanti Savoia! :)

    Comunque, a mio avviso hai avviato un gioco poco divertente e anche un po' urtante. Per conto mio la smetto, perché non voglio trascendere.


    P.S. Ovviamente la seconda e la terza frase sono da intendersi solo come espediente per evidenziale la fallacia di alcune affermazioni. Non è mia intenzione augurarti del male.

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  28. @Uomo: io sto benissimo a questo mondo, così com'è. Non ho alcuna pretesa di cambiarlo e infatti non sono io a predicare la decrescita che altri dovrebbero applicare. Quindi, per quale motivo dovrei togliermi di mezzo? Non sono io a dover dare il buon esempio per una cosa che non condivido.
    @Smasher: nessun trucco dialettico, dico quello che penso con le parole che reputo più adeguate. Non ho alcuna paura della morte, che porta di certo il suo gravissimo fardello di sofferenza a chi resta. Tuttavia non la temo. Per il secondo paragrafo, ti rimando alla risposta all'Uomo. Per il terzo, non è un gioco, è una considerazione logica, fredda e razionale.

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  29. > Il che prevede che ti becchi quello che arriva dalla maggioranza
    [...]
    > io sto benissimo a questo mondo, così com'è

    Ieri, pensavo ad altre parole di Balasso.
    Ihihih, "è come scoreggiare in un ascensore bloccato".
    Poi voi non sareste egoisti...
    Ihihih
    La nostra morale buona democratica corretta giustaccrescivista tranquillista maggioranzista
    E se a te non va bene, non ti piace la mia scoreggia, ti puoi suicidare.

    Mica male, eh!?

    Io che ammetto il mio sano egoismo e non lo dissimulo di queste sciocchezze democratico-conformiste, per dirla alla Vernacoliere, metterò un tappo ar culo al petomane, in quell'ascensore. Anche se non è democraticamentedemocratico, politicamentecorrettosecondolegge.
    Troppo gas? L'intestino preme?
    Puoi sempre decidere TU di suicidarti, l'importante è che nell'ascensore tu non evacui i tuoi problemi agli altri.
    Anzi, un posto in meno stiamo pure più larghi oltre che con aria migliore.
    Ohhhh come sei cattivo decrescivista intollerante, tu che non mi lasci la libertà di scoreggiare.

    Ahahah

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  30. @Uomo

    E contro l'ascella pezzata in ascensore, quale rimedio ? Usi sempre il tuo fuciletto a tappo ?

    Voglio dire: a me sembra che tu stia conducendo una battaglia un po' impossibile, anche se concettualmente giusta (più prati per tutti)

    A me non sembra che Alambra + tutti gli altri ti abbiano detto di volere un mondo asfaltato e sovrappopolato, ma tu li tratti (tutti) come se il loro pensiero implichi inevitabilmente questa sola conseguenza.

    Sbaglio? Se poi esiste solo uno schema e tutto vi si debba incanalare, allora facciamo prima a etichettare la gente in "amici" o "nemici". O di qua o di là. Che poi è l'atteggiamento delle guerre di religione.

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    1. si, mi sembra una deriva un pò integralista ultimamente quella intorno a questi temi. e non va un cazzo bene perchè l'integralismo non porta da nessuna parte

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    2. Precisamente, e mi fa molto piacere constatare che quello che dico sia comprensibile senza bisogno di revisionismi.

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  31. x nottebuia:
    Vedo con piacere, nottebuia, che c'è qualche inizio di presa di coscienza che la costipazione e la sua crescita comportano dei problemi.
    o - ascella pezzata e
    o - digestione che produce metano e altri gas odorizzati
    in un bosco o in un campo non hanno alcuna rilevanza, in un ascensore sono un problema.

    Allora, il passo primo, indispensabile, per risolvere un problema, è prenderne atto. Osservare la realtà e il problema.
    Se invece c'è
    o - disonestà intellettuale
    o - interessi egoistici di ego esuberanti che tracimano con conseguenze sugli altri (nell'ascensore)
    o - la tua etica è di plastica
    o - moralismi e altri talbanismi ideologici per cui tu che sei scoreggiato hai torto perché lo dico io oppure perché lo dice il sacro libro, il papa, sanpancrazio maometto etc.
    o - tu ti lamenti perché non sei tollerante al mio fare supremo
    o - ...

    io mi diletto, sul piano dialettico, concettuale, filosofico, a smascherare tutte 'ste robe egoiste passate come giuste buone sane politicamentecorrette
    Il famoso estremismo dei moderati, della maggioranza; sono assolutamente i più violenti e i più pericolosi, quelli che "fanno i froci col culo degli altri" (lo uso spesso per la democraticaviolenza alloctona che si projetta in ValSura, perché quello è un caso paradigmatico di frocismocolculoaltrui e di altri disastri e crimini spacciate come cosa buona e giusta).

    I buonisti quelli del più diritti per tutti più diritti per gli animali più accoglienzapertutti

    non si ricordano mai di ovvi ragionamenti elementare, ovvero che centinaia di milionate di homo che sbaffano prima miglio in Ciad e poi ciccia e latte in Canadacero o in Italiamammamia o in Crucconia o in RegnoUnito etc. ovviamente la prezzo più basso possibile perché c'è il dirittodipiùcarneelattepertuttii, sono corresponsabili di questi crimini e quindi, essi, filomassmigrazionisti, sono correi in questi crimini.

    Io li stuzzico un po' e li riporto alla realtà del loro stupido pensare incongruente svampito egoista disastroso.

    Non è poi così difficile o ingiusto, no!?
    Qui non può che essere a livello concettuale.


    x Francesco:
    Quando c'hai un tumore, non è che ti salvi con la riforma del letto, con la moderazione dell'aspirina, no!?
    Il radicalismo comporta proprio andare alle radici dei problemi. Anche se questo disturba i superficialisti, i tranquillisti, i tisanisti.
    Abbiamo una cultura che è proprio radicalmente intollerante agli approcci franchi, robusti, radicali. Deve essere tutto bellino, moderatino, perbenino, elegantino, correttino. E falso e ipocrita. Ma così è una farsa, come 'sta roba qui documentata, allucinante. (ahmanoisiamobuoniaccglientistietc e scaricano i problemi sugli altri)
    E' una farsa gattopardesca, un teatrino che insulta l'intelligenza.

    Evidenziarlo è ... sgradevole.
    Lo so.

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  32. Fa piacere vedere che tu difendi le tue idee, ma ti ripeto: la platea che ti ascolta mi sembra capace di cogliere le sfumature, oltre al senso generale.

    Qui, evidentemente, ciò che non convince sono i dettagli. Lo so che tu senti di dover sparare a cannonate contro le zanzare perché ci reputi incapaci di vedere la luna oltre il tuo indice.

    Ma dovresti saperlo: nei sistemoni non lineari conta invece il dettaglio: il famoso effetto farfalla, quella maledetta (e impercettibile) differenza nelle condizioni iniziali che cambia drammaticamente i risultati finali.

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    1. @nottebuia più negroni per tutti :D

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    2. Pensa che questa pagina è proprio sul
      Meno bianconi per tutti e
      Meno gialloni per tutti e
      ...
      Meno negroni per tutti! ;)

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    3. Martini dry?
      Cuba libre?

      Meglio un italianissimo campari e prosecco :D

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    4. In vino veritas.

      Wannabe, però, il camparino ce lo devi fare con il bianco, rigorosamente fermo.

      Oh, e non mi fare confusione con lo spritz !!! (Intendiamoci: anche lui eccezionale, ma è un'altra cosa...qui Italia nord-occidentale)

      ;-))

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    5. Di solito c'è sempre qualcuno che lo fa per me, ma terrò presente nel caso dovessi improvvisarmi barlady...

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  33. Io devo sempre ringraziare ed abbracciare coloro che con le loro opinioni, le loro affermazioni in disaccordo con le mie, con la loro voglia di confronto, a volte con la loro vis polemica permettono di sviscerare un problema.

    Io non posso sapere cosa giri nelle crape dei lettori.
    Posso osservare solo ciò che essi scrivono qui.
    Qui dentro le uniche cose che contano, sulle quali si può confrontarsi, sono le parole che ciascuno scrive.
    Idee, senzazioni, emozioni non scritte... ecco, quelle rimangono fuori da questo luogo, rimangono supposizioni o sensazioni.
    Incapaci di vedere la luna oltre il mio indice?
    Non so.
    Posso argomentare solo su quello scritto qui dentro.
    Anche se il confine è spesso labile.

    Io sto affermando che questi nostri sistemi sono prossimi a punti di grave discontinuità. Così instabili che una piccola variazione nell'input n-dimensionale provoca differenze enormi in ordinata.
    Quindi l'invito a capire perché essi siano instabili ed ad andare alle cause.
    Le mucche sopra fanno parte degli essere che pagano sulla loro carne-anima le nostre scelte, il nostro sistema instabile e feroce nella sua oncologia.

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    1. Ma su questo non ci sono dubbi.

      Tra l'altro, i motivi di preoccupazione non sono solo di risorse disponibili, ma anche di vera e propria distruzione dell'ambiente che ci dovrebbe ospitare. Ma vabbe', mi sembra superfluo che io lo venga a raccontare a te...

      Il punto è che noi stessi (popolazione umana) siamo e rispondiamo alle leggi dei sistemi dinamici.

      L'arresto dell'incremento della popolazione europea ne è la prova: stiamo (o stavamo) benissimo e, invece di moltiplicarci, abbiamo smesso di crescere. Perché la sopravvivenza è (era) garantita.

      Le popolazioni in Africa devono invece sopravvivere a mortalità elevatissima per AIDS, malaria, dengue, malattie, malnutrizione, stenti, fatica fisica, guerre, ecc. La risposta è quella della natura: produrre tutta la variabilità genetica possibile e accrescere la probabilità di adattarsi. Si lotta. Per la sopravvivenza. Sempre.

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    2. In Africa ci sono i seguenti massimi fattori di crisi
      o - inquinamento religioso islamico e cristiano che ha distrutto le culture animiste che avevano un rapporto di "rispetto" con la natura madre
      o - inquinamento tecnologico e discrepanza massima biologia - cultura
      In altre parole per molte cose si comportano con la tecnologia (antibiotici, telecomunicazioni, mobilità, agricoltura industriale) dall'altra parte si comportano biologicamente (come se la tecnologia non esistesse, tassi di fecondità aberranti)
      o - inquinamento consumististo
      o - conflittualità inter tribale ed etnica
      o - predazione delle risorse da parte di paesi consumisti
      o - distruzione del civismo e dello spirito comunitario o loro assenza

      La combinazione di questi fattori è alla causa della deflagrazione demografica e delle migrazioni di massa con le quali si manifesta.

      Non cìè una risposta della Natura.
      Nel senso che c'è una commistione pessima natura-(in)cultura con i risultati che abbiamo sotto gli occhi.

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    3. Eh, ma qui tu hai la dimensione MONDO.

      Dovresti mettere tutti intorno a un tavolo, il che da una parte ci proietta direttamente nell'utopia e dall'altra ci schiaccia alla dimensione bar-osteria.

      Ci possiamo informare, possiamo parlare e far parlare. Ma non possiamo cambiare il mondo. Questo è sicuro. Oh, questa non vuole essere una resa, ma una presa di coscienza!

      ;-)

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  34. La crescita della complessità e delle interdipendenze fa parte dei fattori di crisi, nottebuia.

    > Dovresti mettere tutti intorno a un tavolo
    Questa proposta fa l'assunzione che ci sia volontà di risolvere i problemi.
    Ma questo è sostanzialmente raro. Molto più frequentemente il gioco è a somma zero, non c'è la volontà di risolvere i problemi.
    La demografia, ad esempio, è sempre stata uno strumento di egemonia, l'arma bellica, si dice anche.

    Questa sarebbe un'utopia, come lo è la decrescita serena, edonista.
    La realtà invece è la distopia attuale.

    > Non possiamo cambiare il mondo
    Eh!?!?
    Stai scherzando?
    In realtà una parte grandissima dei T.1 giga homo lavora ogni giorno per cambiare il mondo in peggio (a volte pure credendo che sia cambiarlo in meglio).

    Ad esempio: ci sono paesi di diversi continenti, culture, religioni, orientamenti politici, latitudine,longitudine, tenore di vita che hanno deciso di affrontare sia la questione demografica che di contrastare anche durissimamente le migrazioni di massa.
    Abbiamo decine di controesempi con le quali si dimostra che è assolutamente possibile affrontare certi problemi e "cambiare il mondo". Basta volerlo.

    Se non vuoi cambiare il mondo in effetti non lo cambierai.
    Ti puoi anche mettere a fare da zerbino se vuoi.
    Non è mica vietato, eh!?

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