Alle cinque è andata via.
Un piccolo senso di vuoto dopo questo pieno. Sebbene indipendente da molto tempo, questa unione che cessa, specie se così piena e vissuta di mille cose, si percepisce come vuoto. Epicuro scriveva che "proviamo bisogno del piacere quando soffriamo per la mancanza di esso".
Ci eravamo messi a leggerne "Lettera sulla felicità", seduti,sotto due farnie, in fianco a quel laghetto di mille verdi e di musica di acqua scrosciante, del torrentello immissario. Era passata a nuoto una serpe (forse un marasso dalla livrea, anche se risulterebbe non presente a sud del Po). Ella mi aveva detto :- E' un simbolo del cambiamento!
Così si ritorna, un po' barcollanti, alla vita, satolli, sazi e consumati di corpi e di baci.
Domani sarà il primo giorno di lavoro, con la nuova azienda. E di queste nove settimane di ferie, mi sono riposato per questi ultimi tre giorni, la casa era un delirio sottosopra fino a tutto mercoledì e giovedì mattina, il secondo trasloco interno per imbiancatura e i nuovi battiscopa. Questi tre giorni di riposo e i primi, da giovedì 21 a domenica 24 giugno. Così, mentre camminavamo sui colli, tra prati e boschi verdi dell'acqua di stamani, a raccogliere menta, more e nepitella, mi rendevo conto che... non ho fatto ferie estive quest'anno, nel senso di giorni di riposo o di attività che non fossero lavoro. E questi tre giorni di letizia, di gioia e di un po' di vagare, con Rosa Canina, per l'Appennino meraviglioso un po' mi hanno fatto sentire questa mancanza.
(unuomoincammino)
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