lunedì 15 giugno 2020

A due terzi - 2


Un'Italia che, piano, se ne va.













6 commenti:

  1. che posto fantastico, certo faticoso, ma una volta li si è in paradiso. basterebbe una piccola 4X4 od una motoretta da trial per arrivarci ?

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    1. Questi due borghetti (prime quattro foto e ultime sette) sono raggiunti da strada carrozzabile: le auto arrivano fino a qualche decina di metri ma non entrano (vicoli troppo stretti e/o erti).
      La cosa paradossale è che, negli anni Cinquanta del secolo scorso, molti di essi si sono svuotati proprio quando sono stati raggiunti dalle strade. Cose come 1500 persone ridotte a 150 in sei mesi nel 1953, mi disse l'ex direttore dell'ex ufficio postale di uno borgo ad una mezza dozzina di km di distanza il linea d'aria da questi.

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  2. certo che la strada deve essere molto lunga, se quella casa ha il numero civico 346 prima di lei ce ne stanno altre 173 e chissà quante altre dopo

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    1. Criteri di assegnazione dei civici che non mi sono chiari
      In questo caso (borghetto di una dozzina di camini) mi pare siano la continuazione di altro. Quale altro lo ignoro.

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    1. UNa delle cose che più affascina di Venezia, ad esempio, è l'essere a "misura d'uomo": piccoli ponti, piccoli campi (piazze), auto assentoi. Certo, anche la cornucopia di finissima arte, ma il fascino sottile è quello della misura ad uomo.
      Ecco, in questi borghetti, la ritrovi.
      E' possibile confrontare lo squallore di un ipermercato o delle sale di un areoporto con la piccola piazzetta qui sopra.

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