mercoledì 17 giugno 2020

Il tiglio a nord-est

Il grande tiglio a nordest delle arnie ha iniziato a fiorire. Le prospettive cambiano: fino all'estate scorsa l'odore intenso e dolciastro - eccessivo per me che ho olfatto fine - dei quattro tigli non lontano da casa (tre a valle, uno a monte) mi dava quasi fastidio. Ora, invece, osservo che è una ricca fonte di nutrimento per le nostre due piccole famiglie in crescita.

Ecco una delle nostre in lavoro in... miniera! :)



25 commenti:

  1. un mese fa qui le robinie dettero luogo a una fioritura esuberante e nel bosco il ronzio delle api al lavoro era particolarmente intenso.
    Adesso, è vero, è il momento dei tigli.

    Lorenz

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    1. Nel giro recente (v. A due terzi) in un tratto di abetina (solo abete bianco), sinfonia minimale (solo la nota zz in quella musica) per una moltitudine di insetti bottinatori della melata.
      Una meraviglia!

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    2. Quanto mi piace stare immersa tra la chioma del mirabolano fiorito, con insetti ronzantivdi ogni forma e varietà, anche vespe.

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    3. Un città in Lombardia, quando abitavo colla madre di mio figlio, la ns. abitazione in centro si affacciava su un brolo interno e c'era una parete ad edera. Quando essa fioriva in autunno, attirava sciami di insetti ronzanti e... pure le vespe che li predavano. Assisti a lotte, uccisioni, decapitazioni, etc. .

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    4. Un città in Lombardia, quando abitavo colla madre di mio figlio, la ns. abitazione in centro si affacciava su un brolo interno e c'era una parete ad edera. Quando essa fioriva in autunno, attirava sciami di insetti ronzanti e... pure le vespe che li predavano. Assisti a lotte, uccisioni, decapitazioni, etc. .

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    5. Vero. Forse è proprio il vederle tra i bei fiori del mirabolano, che mi piacciono oltremodo, a farmi sembrare il tutto così bello.

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    6. Nota che io non ho dato alcun giudizio moralisticheggiante.
      La natura ha propri equilibri e dinamiche dalle quali ci siamo, spesso, troppo allontanati.
      Una delle peggiori cose è applicare la morale (monoteistica) e successive derivazioni) ad essa.

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    7. Situazione naturale e legittima, ma meno piacevole e amena da ammirare rispetto all'allegro svolazzamento sui fiori di mirabolano. Mi ha ridimensionato l'entusiasmo.

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    8. Gentile Jaja, come entomologa non mi capacito del vs. sorprendervi.

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    9. Che dire? Da me vengono solo insetti gentili. Solo i ragni mangiano le mosche o le cimici, e solo un calabrone si è pappato un Anacridium in mia presenza.
      http://fioridiiaia.blogspot.com/2016/10/calabrone-e-locusta.html?m=1

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    10. I ragni perdano le cimici!?
      Oh che esseri benefici! :)

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    11. Le cimici per i ragni spero siano bbone come il gorgonzola per noi! :)

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    12. Splendide foto che documentano il ruolo ecologico dei calabroni. Grazie ClaudiaJaja!

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    13. Certo, mangiano nel senso di predano. Se ne nutrono.

      Se un ragno si dà la pena di "scortecciare" una cimice per mangiarsela, o non gli è capitato altro di più tenero e succulento, o la cimice é proprio buona. Dimenticai di chiedere un parere al ragno.
      Anche le foto non sono chiare, ma non è stato semplice scattarle.
      Il titolo originale era vs halys, all'inizio avevo addirittura confuso il tipo di preda.
      http://fioridiiaia.blogspot.com/2019/02/ragno-vs-halys.html?m=1

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    14. Anche la combattiva "cimiciona assassina" Rhynocoris iracundus, dopoina vita passata a liquefare e risucchiare gli organi interni delle sue prede, può essere a propria volta risucchiata da un grosso ragno. Reciclaggio.

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    15. Rossa e nera... i predatori hanno, generalmente, colori accesi e contrastanti, non di rado a righe.
      La cimice circonda punge pure l'uomo. Leggo su Wikipedia che tale puntura è più dolorosa di quella della vespa... zio petardo! ((8|

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    16. Si, un tipetto irascibile. A volte i predatori si nascondono, a volte si esibiscono.
      Se ne trovano a volte anche qua. Sempre sole. Io non ne ho mai viste come carnefici né vittime, e nemmeno in accoppiamento.

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  2. mio nonno aveva le api, chissa' da chi aveva imparato.
    ricordo che in casa circolava sempre un mucchio di miele che nessuno consumava al di la dei duri mostaccioli che mia nonna insegnava a fare a tutti

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    1. Difficilmente si apprezza ciò che si ha in abbondanza. Purtroppo.

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    2. Quando ero piccolo, stavo dalla nonna (materna) nel paesino delle alpi retiche trentine, c'era un falegname che aveva alcune arnie. A volte ci invitava alla smielatura dei telai, ci regalava qualche pezzo di cera ancora gocciolante di miele, da masticare.
      Ora considero pane, burro e miele uno dei piaceri della vita.
      Penso che in quegli anni, Sessanta / Ottanta del secolo scorso, ci fosse ancora un certo rifiuto di ciò che era "vecchio". Preferirono la margarina al burro, non escluso che preferissero lo zucchero bianco al miele (poi si è peggiorati ancora, si è arrivati ad aspartame e acesulfame).

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  3. Da me vengono le api di un vicino, qua ne hanno da nutrirsi. A me non dispiace il profumo del tiglio.

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    1. Rosa Canina mi disse che arrivano a tre chilometri dall'aria, dovrei verificare.
      Quelli sotto casa sono già a seme, la fioritura è avvenuta durante le piogge, quello a nord-est... domani andrò a controllare, era appena iniziata.
      Ora, dopo le piogge, anche i prati sono un parte rifornito, nonostante il primo taglio per il fieno sia già andato. Ah, che meraviglia l'acqua, riparte tutto, anche dopo il primo fieno, appunto.

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