mercoledì 16 dicembre 2020

Prego accostare - 5

(Prego accostare - 4)

Ero sul treno di ritorno, sembrava di essere in uno strano paese, non so se magrebino, dell'Africa nera o pachistano. Già imbarazzante quella sensazione di essere un intruso. Ad un certo punto, treno fermo da un po' ad una stazione, grida dal fondo, un principio di collutazione contro il controllore.

Prego accostare questa realtà  che devo e dobbiamo subire quasi quotidianamente con la sentenza della corte di cassazione che ha dato un giro di vite ai respingimenti. Dai salotti bene della magistratura hanno deciso che è bene che i nostri treni di inferiori siano treni da incubi ogni mese peggiori, che i nostri "diritti" non contino un cazzo. 

Quel tale norvegese aveva  capito molto bene come andare a risolvere le cause alla radice del problema.

35 commenti:

  1. Ah ... Breivik ... senz'altro, quella scellerata azione stragista mostrò la vigliaccheria di 500 ggiovani globalizzati e farciti di millemila pseudo-diritti contro 1 brevilineo armato e ben deciso.

    Tornando al treno : capisco bene che lo scarto comportamentale tra due soggetti di civiltà differenti possa inoculare ulteriore stress e frustrazione ad una delle parti, la bomba della proverbiale guerra tra poveri è sempre qui, pronta ad essere innescata ad libitum dell'Élite.
    Che ne sa sempre una più del Diavolo.

    ===

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    1. Fare la guerra a coloro che creano la guerra tra poveri non era una roba di sinistra?

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    2. Tiziano Terzani, alcuni lustri fa, aveva sottolineato la guerra tra poveri come fonte di energia sociale utilizzata dai vertici nella società statunitense. Una rivisitazione del "Dividi e impera!" dei Romani.
      Le oligarchie cosmopolite hanno capito molto bene come creare moltitudini di utili e mansueti idioti con il lavaggio del cervello.
      Osservo, ridacchiando, che è una delle cose più antitetiche ai dogmi sinistroidi, ad iniziare dalla "uguaglianza".
      Anche qui nulla di nuovo dell'ugualismo più uguale degli altri dei soviet ideati da Lenin.
      Da qui non si può usare più la logica perché inizia la metafisica dello oppio-religione marxista-(post)comunista-arcobalenga con tutte le psicosi e pulsioni sadiche e masochistiche (queste più rilevanti nella declinazione cattolica).
      Al posto di Bibbia, Il capitale, Libretto Rosso ora hanno lo spaccio avviene con il linguaggio politicamente corretto, coi furbofono, attraverso i mezzi di catechesi di massa.

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  2. Le magnifiche sorti e progressive

    https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/piero-angela-ci-prepara-futuro-1910325.html

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    1. Tecnoteismo.
      Penso a quegli architetti (e.g Le Corbusier) che glorificavano le architetture industrial-modulari (quegli orribili cessi di formicai anonimi da periferia di città, addirittura nelle perversioni alla Eisenmann, case senza cesso, appunto). Insomma, 'sti qui poi li trovavi nella villa antica, nel castle del Nonocheshire, etc. .
      Piero Angela magera' farina di lombrichi e insetti in pillole oppure un piatto di caciucco!?
      Iga', ;'adoraizone del progresso in se'.
      Progresso verso la barbarie? Anche quello, pu4rche' progresso!

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    2. Coso, ancora, prima di affrontare un argomento bisogna documentarsi e pensarci un po'. Gli architetti razionalisti non avevano lo scopo di sfregiare i bei borghi medievali dove tu passeggi con la tua morosa mentre sogni di essere il conteduca, avevano lo scopo di dare uno spazio per abitare a quanta più gente possibile. Per la stessa ragione per cui si fabbricano oggetti di plastica con uno stampo invece di usare il vetro di Murano o il metallo forgiato a mano. Quello che non ha funzionato della architettura razionalista è che per sua natura non è fatta per durare, è usa-e-getta, quindi per mantenersi utile, deve essere continuamente demolita e ricostruita. Ancora, come il bicchiere di plastica che non lavi, non lucidi e non riponi nel comò. In Italia abbiamo un esempio colossale e catastrofico proprio di questo problema, esemplificato dalla faccenda del ponte di Genova. Tutta l'Italia post-bellica, quella del "boom economico" è stata costruita con l'idea di fare in fretta e che dovesse costare poco. Veloce ed economico è incompatibile con "lunga durata". Solo che adesso ci raccontiamo la fanfaluca della "decrescita felice" quindi l'idea di demolire tutto e ricostruire da capo è diventata una bestemmia. Preferiscono raccontare la favola della "manutenzione". Lo stesso incidentalmente vale per i "borghi medievali", che all'epoca furono costruiti coi materiali e i mezzi disponibili (pietra, sputo e legni eterogenei) e che dopo secoli non solo sono inabitabili, sono anche pericolosi. Un conto è un'auto d'epoca esposta in una teca del museo, un altro conto è prendere l'auto d'epoca e andarci in autostrada.

      Quindi, non puoi risolvere un problema se non lo vedi. Qui vige la direttiva che tutto si risolve con una mano di vernice e magari due tiranti d'acciaio quando la realtà è che tutta l'Italia va demolita e ricostruita da zero. Ricostruita calcolando fino da subito che ogni manufatto non è eterno ma ha un ciclo di vita, alla fine del quale va demolito e ricostruito.

      Una cosa che dico sempre e che tutti fanno il gioco delle tre scimmiette per non dovere affrontare, è che il VALORE DI MERCATO degli immobili è del tutto fittizio, irrealistico, un po' come quello delle pensioni. Gli immobili che hanno oltre 50 anni valgono ZERO, anzi, hanno un valore negativo. Ovviamente fatti salvi quelli a cui diamo un valore artistico, storico, museale. Considerato che la "ricchezza delle famiglie" su cui si calcola il "patrimonio nazionale" è immobilizzata, appunto, nella proprietà degli immobili, prego valutare cosa succede il giorno che assumiamo il valore di questi immobili pari a zero.

      Poi, c'è anche il problema di legioni di geometri, archietti, ingegneri, che fondamentalmente oscillano tra il cialtrone incompetente e il delinquente senza scrupoli. Questi sono i "tecnici", dei famosi "comitati" e "cabine di regia", sopra i quali rulezzano i "politici" e i "magistrati", due figure che ormai sono coincidenti, i quali giocano con "regole" di cui non capiscono la natura, di cui ignorano le conseguenze ma che servono a movimentare i soldi e accentrare il potere, due cose equivalenti.




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    3. > la favola della "manutenzione"

      Due osservazioni:
      1 - manufatti mediocri non sono buoni neppure per la manutenzione
      2 - un oggetto fatto bene e per il 20% delle sue funzioni che ricopre l'80% delle necessità utili e importanti, ben mantenuto, ha cicli di vita molto più lunghi di quelli del consumismo, obsolescenza programmata, mode, etc.

      La favola è una risibile iperbole sparata così.

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    4. Il tuo commento mi è del tutto incomprensibile.

      Le proprietà chimico-fisiche dei materiali e quindi dei manufatti sono quelle che sono, non dipendono dalla "metafisica".

      Se tu prendi una sedia in legno, una in plastica, una in ferro e una in bronzo e le metti in giardino, semplicemente perché sono esposte agli elementi, quella in legno diventa inservibile dopo qualche settimana, quella in plastica dopo qualche mese, quella in ferro dopo qualche anno, quella in bronzo dopo qualche secolo. Ecco perché gli antichi facevano le statue di bronzo. Perché non si usano sedie da giardino in bronzo? Perché costano molto più delle altre, dato che il bronzo si forma per fusione in stampo ed è difficile da lavorare. Adesso volendo si potrebbero fare sedie di alluminio ma un secolo fa l'alluminio costava più dell'argento.

      La manutenzione. Se tu prendi le sedie in questione, puoi prolungarne l'agonia verniciandole. Però devi sempre considerare il dare-avere, se la sedia costa X e la verniciatura costa X+1, conviene comprare la sedia nuova piuttosto di verniciare quella vecchia. Inoltre, la verniciatura può mascherare dei difetti strutturali per cui quando ti siedi un giunto cede e finisci col culo per terra, cosa che capita facilmente dato che la sedia oltre che alle reazioni dovute alla esposizione agli elementi è soggetta al carico strutturale che va e viene, varia a seconda della persona, varia a seconda della posizione. Col mio culone dai e dai ho spaccato diverse sedie di legno e di plastica.

      Poi fino a qui abbiamo considerato il caso di una sedia fatta di un solo materiale omogeneo. La cosa si complica se l'oggetto è composito, per esempio se ha la struttura di legno e un sedile di paglia intrecciata, la struttura di plastica e un sedile di qualche schiuma coperta da una pellicola elastica, eccetera. In questo caso possiamo avere un degrado differente a seconda degli elementi e dell'uso che ne facciamo. Diciamo che il cuscino si può sostituire, dopo quante sostituzioni diventa anti-economico? Non è un caso che ti regalino la stampante per farti pagare le cartucce d'inchiostro o lo scemofono per farti pagare i vari abbonamenti a consumo.

      Ora, tornando alle case, sono macchinari complessi. Non c'è solo la statica degli elementi portanti, che pure degrada come quella della sedia per le medesime ragioni, dato che il calcestruzzo è fatto con sabbia, ghiaia, un legante e dentro ci si mettono tondini di ferro dolce che ha la sola funzione di impedire che un blocco di calcestruzzo si rompa quando soggetto a forze di taglio. Le case sono fatte di tanti pezzi eterogenei, ognuno dei quali "invecchia" per conto suo. Cambi la caldaia e devi mettere un addolcitore e un defangatore perché nei tubi di ferro insieme all'acqua arriva di tutto. I termosifoni perdono, l'acqua non circola per varie ragioni, i piani alti e quelli bassi sono freddi. I serramenti, i muri di tamponamento. I solai. Gli impianti elettrici. Le condotte del gas. Sempre nella ipotesi ottimistica che non capiti mai un evento catastrofico come un terremoto.

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  3. Ne abbiamo già parlato e a suo tempo avevo fatto presente che questa istanza dimostra ancora una volta quanto SIETE piallati dalla cosiddetta "sinistra", tanto che ne usate il lessico e i concetti senza nemmeno esserne consapevoli.

    Premesso che in ogni contesto e per ogni cosa dobbiamo fare la tara circa le capacità di ciascuno, cioè di solito i criminali e i poliziotti non sono reclutati da i migliori laureati e i benestanti, con tutte le conseguenze del caso circa il collegamento tra pensiero e azione.

    Il fine NON giustifica i mezzi.
    Leggendo questa affermazione al contrario, usando i mezzi sbagliati si vanifica il fine.
    Che è esattamente quello che ha fatto quello squinternato su al nord.
    Uno cosi dovrebbe essere aiutato nei passaggi della vita che lo storpiano, invece come spesso capita, la "società" acuisce i problemi e si arriva al redde rationem. Non capita nelle situazioni epiche, eroiche, capita nelle villette delle periferie anonime, dove sussiste il brodo di cultura dei mostri. Noterete che il fenomeno è prevalente nelle "culture" dove c'è il minore controllo sociale sull'individuo, tipo gli USA. Qui da noi non muovi un passo senza che famiglia, amici, colleghi, vicini, ti contino i peli del culo, da loro invece esiste, NON A CASO, questa religione della "libertà" come astrazione dell'individuo dal suo contesto. Non solo nelle grandi cose come ridefinire l'identità ma anche in quelle piccole, come mangiare la porcheria messicana alle quattro di mattina.

    Attraverso i vari passaggi di mistificazione si è arrivati alla vaghezza attuale circa i concetti di "destra" e "sinistra".
    Eppure, non sarebbe difficile, basterebbe ripercorrere quei passaggi all'indietro e quindi osservare tutte le balle catastrofiche e i paradossi.

    Non vi annoio, anche perché è un percorso che ognuno deve fare da solo. Invece vi dico che oggi come oggi la differenza tra "destra" e "sinistra" è proprio quella che ho detto sopra, cioè il rapporto tra il "fine" e il "mezzo". Perché prima ancora di arrivare ai massimi sistemi, alle ovvie considerazioni sul Mondo Nuovo, il Meticciato Planetario, eccetera, ognuno deve decidere per se stesso in ogni piccolo gesto quotidiano.

    Non penso davvero che questo commento venga compreso. Perché l'evidenza dei fatti è che la cosiddetta "sinistra" non incontra nessuna vera opposizione. Lo squinternato nordico ha usato mezzi infami per ottenere il risultato di essere liquidato nello stesso insieme dei tagliatori di teste islamici, con le stesse modalità. Quindi ha contribuito col suo mattoncino ad edificare la piramide sotto la quale siamo schiacciati, con i gendarmi che ci chiedono il permesso per uscire di casa e la censura repressiva onnipresente.

    Perché la modernità ci mostra che qualsiasi demente può fare una strage e che la strage viene digerita nello "storytelling".
    Ci vuole altro.

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    1. Decapitare le organizzazioni nemiche è una delle strategie utilizzate in guerra. La sinistra non c'entra.

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    2. IO sono arrivato ad avere un certo magone quando salgo sui treni (alcune fasce orarie gia' le ho abbandonate).
      Probabilmente d'impulso io ho pensato a colro che mettono a repentaglio la mia incolumita' fisica, dopo aver gia' notevolmente ristretto le possibilita' di muovermi per lavoro in maniera dignitosa.
      Che reazioni potrei avere con questi criminali che tentnao di farmi la pelle utilizzando la feccia di mezzo mondo che mi hanno messa sul treno e in giro!?
      Reazione emotiva, capisco, non il massimo per risolvere i problemi.

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    3. Sono ignorante in tecniche, tattiche e strategie di guerra. Conosco solo alcune cose passate dai mezzi di informazione, come le azioni del Mossad, il motto dei kompagni "Colpirne uno per educarne cento"), le azioni terroristiche degli SUA contro il capo delle forze armate iraniane, l'assassinio di Gheddafi da parte dei servizi di inteligenza francesi.
      Non so e sia di sinistra o di destra (forse piu' una tecnica di guerra non esplicita, a intensita' ridotta).

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    4. Ho risposto rispettivamente a Nessuno/2951176 e all'anonimo.

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    5. Per decapitare qualcuno devi poterne disporre.
      Si da quindi il caso del "tradimento", che letteralmente significa portare qualcuno in catene al suo carnefice.
      Oppure si da il caso del nemico vinto, nel qual caso la decapitazione avviene post-mortem ed è un rituale che serve a dare un significato formale alla mera uccisione, tipo "impadronirsi dell'anima". Oppure, assolve ad una funzione pratica, per esempio, nel passato feudale giapponese, i guerrieri erano ricompensati in funzione del numero e della "qualità" delle teste che esibivano al loro signore.

      Nella antichità la decapitazione, oltre gli aspetti rituali post-mortem in sfregio del nemico sconfitto, era anche una modalità di esecuzione pubblica, incidentalmente la meno cruenta di quelle possibili, dato che tutte le altre si configuravano come torture più o meno intense e prolungate. I Romani, come è noto, appendevano la gente per le braccia fino a che la vittima non moriva soffocata. In alternativa si potevano usare le vittime per vari tipi di "gioco", per esempio chiudergli la testa in un sacco, legargli le mani e poi lanciargli contro dei cani. In linea teorica le torture non potevano essere inflitte "legalmente", quindi nei casi convenzionali si procedeva col taglio della testa, tramite la scure dei fasci littori. Le verghe servivano alle punizioni corporali che erano ovviamente per gli schiavi o per la plebe. Poi succedeva che qualcuno cadesse in disgrazia e quindi venisse "linciato", un neologismo che descrive le torture e l'uccisione che vengono compiute da un certo gruppo di persone e che vengono "legalizzate" a posteriori come "dato di fatto".

      Di conseguenza, era anche prassi che lo sconfitto si suicidasse. Lui e spesso anche la sua famiglia. Non serviva a "salvare l'onore", quanto ad evitare appunto le torture conseguenti alla cattura che sarebbero state lo spasso del vincitore.

      Veniamo al dunque. Decapitare le organizzazioni nemiche. Siccome nessuno è fesso, la "testa" della organizzazione è la parte più protetta. Infatti il nostro squinternato nordico non ha decapitano una minchia, ha solo ammazzato un tot di ragazzini che facevano campeggio su un'isola e ha messo una bomba, credo, in mezzo ad una strada o qualcosa del genere. Il "terrorismo" non mira alla "testa", in teoria ha lo scopo di condizionare l'opinione pubblica, suscitando, appunto, il terrore.

      Ora, a parte l'atto in se di ammazzare ragazzini inermi, che non è contro le regole della guerra ma è contro la morale (certo, bisogna averne una), il problema che certe personcine non arrivano a capire, è che il condizionamento del pensiero tramite la manipolazione della "cultura" e della "informazione" è esattamente il modo in cui viene cancellato il Mondo di Prima e viene costruito il Mondo Nuovo del "Meticciato Planetario" e del "Governo Mondiale". Lo squinternato nordico non ha decapitato nulla, però, come ho già scritto, ha aggiunto un pezzo allo "storytelling" che racconta tutte le vicende e descrive l'evo contemporaneo. La sua strage è stata digerita come una delle tante stragi che si sono ripetute, ugualmente orribile, ugualmente priva di senso ma, quello che conta, ugualmente terrificante.

      Il risultato non sono solo i soldati per le strade, che ormai ci sembrano normali, sono anche le leggi "contro i discorsi che incitano all'odio", che servono a censurare chiunque e qualunque cosa. Tanto che i "social media" (ricordo sempre che sono neologismi privi di significato) ormai censurano apertamente il Presidente degli USA, non solo me e piripicchio.

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    6. Cito:
      "Che reazioni potrei avere con questi criminali che tentnao di farmi la pelle utilizzando la feccia di mezzo mondo che mi hanno messa sul treno e in giro!?
      Reazione emotiva, capisco, non il massimo per risolvere i problemi."

      Te lo ripeto, Coso, il primo passaggio che tu non hai ancora maturato fino in fondo è rendersi conto di fare parte del problema invece che della soluzione. Nel tuo essere contradditorio e decadente, nonché figlio del Mondo Nuovo, osservi con fastidio lo straniero che ti alita addosso ma non colleghi la sua presenza ai parenti, amici, colleghi, vicini di casa, che aprono la porta di casa tua col piede di porco e la tengono aperta perché lo straniero ci vada a cacare dentro. Ancora più a monte, te sei uno che vuole mantenere e possibilmente incrementare i suoi piaceri mentre fa le pulci ai piaceri degli altri, senza pensare che il contesto che rende possibili i tuoi piaceri impone come prezzo la valanga del Mondo Nuovo.

      Mi fai ridere, alla fine, perché ti lamenti della feccia sul treno quando la soluzione te l'hanno già proposta: non puoi uscire di casa e quando lo fai, devi andare da A a B col passaporto che certifica i "validi motivi".

      Articolo 16.
      "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza."

      Ti sei mai posto il problema che ogni singolo articolo della Costituzione afferma e nega contemporaneamente e quindi ogni articolo è un paradosso? In quel "salvo le limitazioni" è contenuta la banalità del potere che può disporre della tua vita senza alcuna regola o vincolo. I "discorsi di odio" che hai fatto in questo blog basterebbero per confinarti da qualche parte per "motivi di sicurezza".

      Ecco, al nonsenso della Costituzione che afferma la sovranità popolare e subito dopo la nega, aggiungiamo che la Costituzione ormai è obsoleta, quindi eccoci con le "riforme" che sono un esercizio di stile perché alla fine c'è il "diritto internazionale" sopra ogni cosa. Il Diritto Internazionale di Google, Facebook e compagnia.

      Ridimmi un po' della ragione di ammazzare i ragazzini sull'isola.

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    7. Nessuno, vi manca la dote della sintesi.
      Questo ha il pro che leggo alcune cose interessanti, il contro che, con poco tempo, dovrei andare al volo ai punti in argomento.
      Stavo pensando che questi magistrati dovrebbero essere mandati, ad esempio, a fare i controllori sul metro, bus, treni per prendere contatto con la realtà che hanno creato e creano.

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    8. Eccoti la sintesi: mandati da chi?

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    9. Lo: "Ti sei mai posto il problema che ogni singolo articolo della Costituzione afferma e nega contemporaneamente [...]"

      E' stata la prima cosa ad attirare la mia attenzione quando, ancor ragazzetto, mi proposero (imposero?) la lettura di quel documento. Non feci domande, perché ero ancora troppo piccolo e non trovai il coraggio, però crescendo (neppure poi così tanto, eh) trovai le risposte da solo.

      Eppure, che tu ci creda o no, le implicazioni di quei passaggi nei quali la Legge Suprema finge di tutelare i sottoposti passano il più delle volte piuttosto inosservati, come ho realizzato in diverse conversazioni anche con gente istruita.

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    10. La gente "istruita" è quella che riceve le "istruzioni".
      Nell'Italia repubblicana si poteva essere "istruiti" solo da Mafia, Vaticano e Comunismo. La prima è una organizzazione criminale, la seconda e la terza sono religioni, cioè dottrine dell'aldilà, con un clero di psicopatici senza morale e una massa di fedeli che sospendono la ragione essendo minchioni.
      Io non distinguerei tra più o meno "istruiti" ma tra le persone che prendono le cose cosi come sono e le persone che si fanno venire dei dubbi, che forse si potrebbe pensare e vivere in un altro modo.

      Io non ce l'ho con Coso qui, per esempio, perché conosco il percorso che l'ha storpiato in modo tale che non veda che l'eroismo dello squinternato nordico sarebbe stato apprezzabile se avesse dato l'assalto a rischio della vita ad una riunione del Gruppo Bilderberg o della Commissione Trilaterale, come i kamikaze che si buttavano con l'aereo sulle navi da battaglia del nemico. Invece lui vede l'eroismo nell'andare in un campeggio di ragazzini per ammazzarne il più possibile, che è l'idea del "kamikaze" che gli ha venduto la propaganda, tanto che come ho scritto, il nordico è raccontato e elaborato esattamente come il tagliatore di teste dell'ISIS.

      A me sembra terrificante che in questo blog siamo a tale livello di distorsione percettiva e logica.

      Riguardo la Costituzione, nasce dal contesto storico ma in generale nel momento in cui afferma e nega, corrisponde alla natura vana e servile degli Italiani, che sono esattamente quelli che immaginano all'estero, gente che in privato non rispetta nessuna legge o regola e che in pubblico si profonde in salamelecchi verso l'autorità.

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    11. Singor Nessuno, da parte mia mi sono spiegato male (volontariamente per evitare grane censorie e penali, le solite menate che solo l'odio "giusto" e' ammesso, gli altri sono reato) quindi io ho ricordato tale Breivik e l'andare alla radici del problema (in molti casi si tratta della testa per usare le parole di un commento) e non ho scritto ne scrivero' qui cio' che io penso a riguardo e a quali fattispecie.

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  4. https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/senegalese-senza-biglietto-scatena-inferno-metro-177408/


    Ora posso riaddormentarmi e dormire tranquillo .

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  5. Eugenio Capozzi
    Professore Storia Contemporanea Università degli studi Napoli

    Dichiarazioni esplosive del docente Capozzi su lockdown, economia e stile di vita


    https://casiciclici.it/index.php/2020/11/06/dichiarazioni-esplosive-del-docente-capozzi-su-lockdown-economia-e-stile-di-vita/

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    1. Gentile Sergio
      Cosa dire? In questo campo possiano pensare ad ogni cosa e al contrario di ogni cosa.
      La ingegnerizzazione delle societa' e' cosa nota, realta' della storia e come diceva Andreotti, a pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina.

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  6. Le ferrovie non si fanno rispettare e si comportano a discapito del loro personale e degli utenti. Le ferrovie come tutte le realtà di monopolio, es. Poste.

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    1. Rispondo qui pure al commento sopra.
      Dal dopoguerra e' stato realizzato una camicia di forza normativa e giurisprududenziale per la quale ogni azione di contrasto allo sfascio sociale e alla criminalit' e'... 'na roba fasciofassista.
      Lo stilicidio di agenti delle forze dell'ordine che vengono quotidianamente massacrati da delinquenti (spesso stranieri) senza poter dire Bif! e' fatto corrente.
      Supponi che fossero saliti due nerboruti agenti e avessere preso quei porgoghesi violenti con un paio di ottime manganellate e sbattuti giu' dal treno a quella stazione o a quella successive, cosa avrebbero fatto srdine sott'odio, ANPI, postocomunisti democratici anti (che se ricordo bene Voi votate_? L'ira di Dio numero 2.
      Vado un passo oltre: perche' creare il problema dei treni da incubo e delegare le ferrovie a "fare qualcosa" importando canaglia e delinquenti da tutto il mondo, esattamente cio' che fanno i partiti di governo?
      Che senso ha crare il problemo e poi ipotizzare una del tutto irrealistica delega (Ferrovie che dovrebbero farsi rispettare) a coloro che non ne hanno le competenze (sono controllori, non agenti delle forze dell'ordine)?

      Bisogna disgfare i 3/4 delle norme, i 3/4 della magistratura razzista anti, fare come fa il democratico Orban in Ungheria: non ci sono le liberta' di sfasciare la societa', i treni, la tua vita (con la immigrazione di massa).
      Fine.

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    2. Coso, adesso però mi fai adirare.

      La signora Sara qui presente era una delle seguaci del Renzi quando era il Fonzie del PD.
      Il quale signor Renzi, mentre mandava il suo scagnozzo Lotti ad accordarsi con la Magistratura tramite il caporegime Palamara per stabilire a chi dare certi incarichi in certe Procure per fare cosa, ci raccontava della assoluta necessità di ripescare il "barcone" affondato per poi metterlo come monumento davanti al Parlamento europeo. Senza nemmeno un briciolo di originalità, visto che un po' tutti gli uomini di panza della "sinistra" e quelli della Curia avevano rigirato lo stesso concetto, chi cambiando il luogo dove collocare cotanto simbolo, chi preferendo l'idea del museo, stile "Museo dello Olocausto", dove portare in pellegrinaggio i Balilla ah no, i Giovani Pionieri.

      Sara viene qui a farti il pistolotto sulle "Ferrovie", che da sempre, in conformità alla "funzione sociale della impresa di Stato", non hanno la funzione di fare muovere treni sui binari ma quella di impiegare quanti più terroni possibile e di elargire quante più pensioni possibile.

      La "sinistra" catto-comunista è cosi cialtrona che invece di mettere in mano ai "nuovi Italiani" dei "barconi" una tessera per viaggiare gratis su qualsiasi tratta e qualsiasi mezzo di trasporto, raggiunge lo stesso scopo tramite la prassi per cui i controllori evitano in tutti i modi di chiedergli il biglietto, per non finire malmenati o peggio. Cosi come la "sinistra" ha depenalizzato di fatto il furto e lo spaccio di droga, dopo avere depenalizzato l'immigrazione clandestina. Perché le due cose sono consequenziali, visto che i "nuovi Italiani" fanno i lavori che gli Italiani non vogliono fare, compreso il ladro e lo spacciatore.

      Tu sei cosi somaro che spieghi a Sara che se un "nuovo italiano" ti da una sberla, è una marachella, se tu dai una sberla ad un "nuovo italiano" è una intollerabile violenza nazifascista aggravata dall'odio razziale. Se poi il "nuovo italiano" è anche gaio ed ebreo, hai fatto filotto, minimo un paio di ergastoli e la tomba sul suolo sconsacrato.

      Quando tutto questo è colpa di Sara e di quelli come lei.

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    3. Cosa aggiungere? Purtropp il voto è per molti un atto di fede e di conferma di quella fede e non una scelta ragionata.

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    4. Io invece penso che solo pochi siano mossi dalla fede, i santi, che fondamentalmente sono dei pazzi.

      La maggior parte non è mossa dalla fede ma dal gretto interesse. Quelli come i personaggi citati sopra, costruiscono delle carriere nel contesto dell'Italia Mafia-Vaticano-Comunismo. Renzi-Fonzie viene dalla parrocchietta. Quelli a livello di Sara vendono il culo per una scodella di pappone. Questi hanno il riflesso condizionato per cui "tutti uguali - tutti nella merda" significa che la scodella è più garantita. Infatti, parallelamente alle cose succitate, il mantra è quello del "nessuno lasciato indietro" o "giustizia sociale", che appunto significa una scodella di pappone a tutti. Da cui la ovvia sinergia col "reddito universale" del falso profeta Grillo, che non solletica la provincia cialtrona e spocchiosamente nana emiliano-toscana ma il medio oriente terronico-cammellato.

      Dai Coso, è elementare. Più grande è il "proletariato" (il moderno "meticciato"), più il singolo nessuno si sente protetto come la sardina nel banco di sardine e pensa che comunque vada gli daranno il pappone. E' ovvio che questo innesca una spirale discendente per via del "tanto peggio-tanto meglio". Ancora più grave se pensi che niente capita per caso ma generazioni di Italiani ed Europei sono state condizionate a questo peggio. Come puoi facilmente notare adesso con la faccenda del "virus" e delle "regole".

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    5. il medio oriente terronico-cammellato

      :-)

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    6. Il problema è grave e come ogni problema grave è il risultato di molti problemi.
      Le pulsioni masochistiche di parte di molti fedeli alle varie religioni sono una realtà.
      Certamente ciò si collega alla miopia: per avere la pappa dal pastore smetto di pensare che dopo le varie mungiture e tosature egli mi porterà al mattatoio.

      Le religioni universalistiche forniscono pure l'illusione del mal comune mezzo gaudio: appiattiscono al peggior comune denominatore (nessuno indietro! appunto) e le sardine sono giulive di essere state ugualizzate.

      Potremmo aggiungere le mode, il transfer idealizzante verso questo quel pastore politicante. Aggiungo anche un certo grado di campanilismo (Matteo fiorentino meglio di quello meneghino, leghisti serenissimi coi distinguo rispetto a quelli lombardi, le stoccate tra i kompagni emiliani e quelli toscani i, etc. ).

      Dovrebbero però rispondervi coloro che hanno una visione politica che li prevede come vittime sacrificali utili al Meraviglioso, Unico, Glorioso Progresso in Avanti nella Luminosa Verità.

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    7. Veramente, funzionerebbe al contrario.

      Nel passato la "fede" ti imponeva delle corvee e delle gabelle.
      L'idea era che tu soffrivi nell'aldiquà e godevi nell'aldilà. Se soffrivi per la fede, saresti stato ricompensato.
      Vedi i tagliatori di teste islamici colla faccenda delle vergini e dei fiumi di latte e miele.

      Dopo la "rivoluzione industriale" si è affermata l'idea generica del "materialismo", quindi la fede non impone corvee e gabelle a te come singolo che si rapporta con l'aldilà, espropria tutto a tutti e poi ridistribuisce per categorie e classi.

      In questo sta il salto geniale del "compagnesimo" rispetto al precedente "cristianesimo". Nessuno viene "isolato" e quindi misurato per i suoi peccati e i suoi meriti, nessuno deve più contrattare il paradiso e l'inferno con l'Altissimo. C'è ancora la Chiesa, nei panni del Partito, del Sindacato o di quello che è, ci sono ancora le Sacre Scritture, che nessuno legge tanto c'è il Clero a dare le direttive. Però, come ho scritto, invece dei singoli ci sono gruppi, insiemi, categorie, classi.

      Le corvee e le gabelle che paga la "classe" non sono vissute come un sacrificio che devi compiere per guadagnare il merito ultraterreno. Sono le "regole" di Sara. Sono il software, le istruzioni, che devono essere eseguite in sequenza semplicemente per fare funzionare le cose, per fare sorgere il sole, per respirare, per tutto. Dato che sono trasversali, le corvee e le gamelle sono il "piccolo prezzo da pagare" o il "mezzo" per ottenere "i nostri valori" o il "fine".

      Quando dicevano che "Dio è morto" in realtà intendevano che lo "Uomo è morto", nel senso che non deve esistere il singolo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, può esistere solo la "instanza" ennesima di un processo, interno al meccanismo delle classi.

      FINE DELLA RESPONSABILITA.
      Nessuno può essere chiamato a rispondere delle sue azioni dato che le azioni sono "regole" di una "classe".

      FINE DELLE SCELTE.
      Non hai responsabilità perché non hai la libertà e quindi la facoltà di scegliere. Nessuno si pone il problema del "come", la scodella di pappone si materializza MECCANICAMENTE per la esecuzione delle "regole". Non c'è incertezza, non c'è libero arbitrio, non c'è giusto e sbagliato, quindi non c'è "morale".

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  7. ma cumme se fa, diche ie, a disprezzà la mejo carta ar monno

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    1. La costituzione venne fatta in un certo modo e considerando solo una parte della societa'. I risultati sono quelli che sono, messer Fracatz e col passare del tempo le sue asimmetria e storture diventano sempre piu' evidenti e stridenti.
      Beh, ora la vogliono pure svuotare, tanto ci sono i magistrati kompagneschi che quando essa e altri leggi sono ostacoli ai loro disegni, tirano in ballo la menata del pseudo "diritto internazionale", non si sa bene deciso da chi in base a quale legittimazione, ma questo e’ proprio il grimaldello per svuotarla di ogni efficacia.

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    2. Nella Costituzione di uno Stato ci può anche essere scritto "Viva la Figa".
      L'importanza non sta nel contenuto ma nell'atto costitutivo, cioè l'atto con cui il Popolo sottoscrive il contratto che lega tra di loro gli individui in un patto. Si tratta della famosa "sovranità".

      Viceversa, se si vuole abolire la sovranità del Popolo e abolire lo Stato, necesse giocoforza abolire la Costituzione.

      Cosa da fastidio della Polonia, Ungheria eccetera? Che non si uniformano alla direttive sui "diritti". Questa è la facciata per i minchioni ma dietro la verità è che Polonia ed Ungheria cercano di mantenere la propria indipendenza e sovranità. La indipendenza e sovranità di un Popolo e di uno Stato sono incompatibili con il Mondo Nuovo delle Elite Apolidi dove possono esistere solo "commissioni" di "tecnici" che amministrano regioni del Globo. Ironicamente, i Rappresentanti eletti democraticamente sono la rappresentazione fisica del "sovranismo" e quindi la loro esistenza è intollerabile. I Parlamenti devono sparire, contano i "comitati tecnico-scientifici".

      Quindi, perché citare la Costituzione?
      Cosi, solo per fare notare l'ennesimo paradosso, appunto, circa il fatto che la "sinistra" e i "terronisti", si appellano alla Costituzione per un riflesso condizionato dei tempi del Benigni sovietico, poi subito dopo devono smentire se stessi col giochino delle "riforme", perchè bella si ma ormai è datata. Come il Parlamento, appunto, bello si ma non adeguato alla "Modernità".

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    3. Magiari gente da sempre con due palle così.
      Gente che insegna civilta' e dignita agli altri.

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