Wild è la storia di una di questi nuovi poveri bianchi degli Stati Uniti (v. osservazioni di Uriel Fanelli) e della sua redenzione nello sfidare l'asprezza della natura.
Questo lavoro cinematografico porta una nuova tessere al mosaico che ho in testa da qualche tempo: gli SUA sono messi male, un insieme caotico di monadi solitarie, sradicate, alienate e il tutto non salta in aria solo perché l'impero drena e parassita risorse a tutto il pianeta, in quella società dello spreco, in qualche modo, i "messi male" riescono ancora a tirare a campare. Ogni mese che passa mi rendo conto dell'orrore di quel tipo di paradigma sociale e, orrore nell'orrore, del fatto che essa e le sue escrescenze olezzanti siano proposte come non-plus-ultra di progresso da parte dei sinistranti. Bisogna essere ammalati per porre questa cacca come obiettivo.
Questo lavoro cinematografico porta una nuova tessere al mosaico che ho in testa da qualche tempo: gli SUA sono messi male, un insieme caotico di monadi solitarie, sradicate, alienate e il tutto non salta in aria solo perché l'impero drena e parassita risorse a tutto il pianeta, in quella società dello spreco, in qualche modo, i "messi male" riescono ancora a tirare a campare. Ogni mese che passa mi rendo conto dell'orrore di quel tipo di paradigma sociale e, orrore nell'orrore, del fatto che essa e le sue escrescenze olezzanti siano proposte come non-plus-ultra di progresso da parte dei sinistranti. Bisogna essere ammalati per porre questa cacca come obiettivo.
La seconda storia, "Le favolacce" è assai cupa e, quella sera ci lasciò scossi. Una mia prima reazione fu quella di pensare ad un sensazionalismo del male a scopi di botteghino. In realtà la cronaca nera non è cereto avara di episodi nei quali l'assenza di un futuro, la liquidità e i problemi di coloro (i genitori) che dovrebbero essere solidi e sicurezze, esempi, per i bambini, ha esiti drammatici proprio su coloro che saranno o che avrebbero dovuto essere. L'opulenza delle nostre società ha solo modificato il male, la sua forma, non la sua essenza.
"La grande bellezza": erano anni che avrei voluto vedere il lavoro di Sorrentino. Mi ricordo che ci furono molte polemiche. Per qualche tempo, durante l'università, frequentai gli ambienti "del vortice mondano" in un paio di città lombarde. Così ho riassistito a situazioni che mi erano note. Per i miei gusti alcune occasioni, nel lavoro realistico di Sorrentino, le ho trovate pacchiane più che belle.
Il cinismo di Sorrentino mi è piaciuto. Non mi ricordo chi diceva che sotto un cinico (l'interprete, Jep Gambardella) c'è sempre un idealista convinto, una persona che smantella le superfetazioni ipocrite per andare al nucleo delle cose.
Il cinismo di Sorrentino mi è piaciuto. Non mi ricordo chi diceva che sotto un cinico (l'interprete, Jep Gambardella) c'è sempre un idealista convinto, una persona che smantella le superfetazioni ipocrite per andare al nucleo delle cose.
Ormai ho proprio così poco tempo per questo diario. Che recensioni stitiche!
Ho visto che il contatore ha superato il milione (1.001.177) , circa trecento letture a pagina. Mi dispiace non poter far qualcosa di meglio.
Non so dove scriverlo, allora lo scrivo qui.
RispondiEliminaCi ricordiamo delle tavolate di Zingaretti dal cinese contro il "razzismo sanitario"?
Ci ricordiamo degli editoriali del Corriere che ci descrivevano le sofferenze e i traumi del povero bimbo cinese discriminato dai compagnucci?
Ecco: Sars-CoV-2 era presente in Italia più di un anno fa: lo dimostra l’analisi del tampone orofaringeo di un bambino di 4 anni, portato in Pronto soccorso a Milano il 30 novembre 2019 con sintomi respiratori e vomito, che duravano da più di una settimana. Il giorno dopo erano comparse macchie sulla pelle simili a quelle del morbillo, ma in realtà il piccolo soffriva di un’altra malattia. Il tampone, osservato mesi dopo, ha mostrato che la causa dei disturbi era il coronavirus, più di tre mesi prima della sua comparsa ufficiale con il “paziente 1” di Codogno, il 20 febbraio 2020. Lo rivela uno studio dell’Università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseases.
La cosa bella di questo articolo dal contenuto risaputo ma che non si può dire, è questa:
"Il bambino, che potrebbe essere dunque considerato il nuovo “paziente 1” italiano, vive in provincia di Milano e non aveva fatto viaggi all’estero prima di ammalarsi. Ma, secondo uno studio dell’Università di Harvard che a giugno ha fatto scalpore, Sars-CoV-2 sarebbe stato presente in Cina già tra agosto e ottobre dello scorso anno e dunque non è difficile pensare a casi non noti di “importazione”, vista la mole di scambi commerciali, culturali e di altro genere tra Italia (Lombardia in particolare) e Cina."
LA PESTE CINESE NON VIENE DAGLI SCAMBI COMMERCIALI, CULTURALI E DI ALTRO, VIENE DALLE PERSONE.
Viene dagli Italiani stronzoni che vanno in Cina e viene dagli immigrati cinesi, perché la Cina, anche nel pieno della loro epidemia, ci mandava qui la gente senza farsi problemi, anzi, aveva fatto in modo che uno dei tanti enti assurdi, lo OMS, diramasse direttive contrarie a qualsiasi protocollo di contenimento da e per la Cina. Senza contare che sapevano del virus da chissà quanto e hanno tenuto tutto nascosto.
Il risultato è che le esportazioni cinesi hanno avuto una crescita vertiginosa mentre la nostra economia è devastata.
In più, oltre il danno della Peste Cinese, la beffa della propaganda ridicola del "distanziamento" e delle "mascherine", secondo cui l'epidemia dipende dalle discoteche in Sardegna. Tanto che adesso i Cinesi raccontano che il virus non viene da li, viene dall'Italia. Perché non rispettiamo le "regole" e andiamo in discoteca.
C'è gente che è stata impiccata per molto meno delle cose di cui sono responsabili i mostri della "Classe Dirigente".
Io biscotto come posso tutte le economie degli invasori. Se nessuno si facesse capelli, massaggi o caffè, etc. dai cinesi, essi chiuderebbero e tornerebbero in patria.
EliminaPurtroppo, anche a me, come scrissi per la teglia per la ciambella, ogni tanto scappa qualcosa.
Io boicotto come posso...
EliminaSolita distorsione furbofonica.
UUiC
quasi quasi riunisco il comitato del mio partito degli under 70.000 e faccio cambiare il referendum per farci annettere dalla germania, con uno per farci annettere dalla cina.
RispondiEliminai cinesi saranno gli unici a sopravvivere su questa palla di merda, loro e qualche rom per un po' di folcrore
Preferisco i magnacrauti!
EliminaI cinesi sono sopravvissuti a carestie terribili, degli "eventini" con 50, 60 milioni di morti. Sono così tanti che sono numeri relativi: 50M sono il 3% della loro popolazione, come ordine di grandezza.
Fracatz, non ci sarà bisogno di nessun referendum.
EliminaA furia di acquisire a prezzi ridicoli le aziende italiane fallite per colpa della burocrazia e della tassazione asfissiante imposta dal nostro governo, i cinesi diventeranno presto i nostri nuovi “padroni”. Il giorno in cui al posto di conte vedrai dei tizi con gli occhi a mandorla rimpiangerai la “palla di merda” in cui stiamo vivendo ora, perché in confronto ti sembrerà l'Eden.
sarà bene per i nostri giovani, cominciare a modificare le loro orbite oculari e accorciandosi il pene farsi scambiare per quella razza.
EliminaCosì imparano